| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 1:16
Da quel che ho capito, una cosa è indiscutibile: a parità di tecnologia, un fotodiodo più grande da risultati migliori di uno più piccolo. Quindi un sensore FF da 18 Mpix produce una qualità di immagine superiore a quello che produce un APS-C di pari risoluzione. Su questa sorta di principio concordano tutti gli esperti in tutti i forum e tutte le riviste di settore che ho avuto modo di leggere. Ho avuto occasione di vedere una foto panoramica di Trieste fatta con la 5DII ed il 70-200/4L IS con una tale definizione che non riuscirei mai ad ottenere con la mia 50D ed il mio 70-200/4L IS. Giorgio B. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 10:14
wade in un mondo perfetto, privo di limiti fisici, una maggiore risoluzione produrrebbe immagini più definite e maggiormente ingrandibili. in un mondo perfetto. nel mondo attuale esistono dei limiti e non è dato dare un risultato definito universale perché ogni situazione comporta determinati risultati. detta palese, una FF da 4mpx non offre un immagine migliore, per dettagli e capacità di stampa, di un sensore APSC da 8mpx. Mentre una FF da 12mpx offre una qualità superiore ad una immagine paritetica prodotto da un apsc 12mpx. i limiti li avrai letti mille volte tra i post, evitiamo di ritirarli sempre fuori. tieni anche conto che quando stampi un pixel su una superficie più grande di quella di partenza (il pixel sul sensore occupa uno spazio, sulla stampa ne occupa un altra...più grande) questo deve essere ingrandito "tanto più quanto la sua dimensione di partenza è piccola". Il problema fondamentale è che il crop confonde spesso chi non è propriamente immerso nel campo fotografico, chi sta agli inizi..insomma è facile che ci si confonda, complice anche dei messaggi sbagliati di marketing o addirittura di riviste, messaggi che riportano "la focale equivalente", senza specificare che ciò deve essere considerato solo in termini di riproduzione "diretta" e non di registrazione, non di "file". E soprattutto non fa apparire in modo EVIDENTE una cosa piuttosto ovvia, ovvero la differenza sostanziale di PDC prodotta dall'immagine rappresentata dall'angolo riprodotto da una focale XX su un formato 35mm e l'immagine prodotta dall'angolo ritagliato dal sensore apsc. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 10:44
Più che dal formato del sensore, dipende tutto dalle dimensioni dei pixel. Un esempio: se confrontiamo la Nikon D3 e la D300, il fattore di moltiplicazione 1.5x esiste veramente, perchè la D300 ha pixel molto più piccoli. Uno dei motivi per cui uso la 7D è che non esiste nessuna fotocamera FF che dia lo stesso ingrandimento: servirebbe un FF da circa 45 mp. Rispetto alla 1Ds3 che usavo prima, la "moltiplicazione" c'è realmente ed è circa 1.5x (oppure rispetto a una FF con pari numero di mp, come la 1DX, è veramente 1.6x). |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 10:59
“ la "moltiplicazione" c'è realmente ed è circa 1.5x „ Juza...realmente è un assolutismo non corretto. E' presente in determinate condizioni, mentre non lo è in altre portando semplicemente ad un aumento di pixel senza aumento di dettagli ingrandibili, in pratica un risultato pari o inferiore a quello ottenibile con pixel più grandi. Perché se usi un diaframma 16 i tuoi pixel risultano gli stessi, e quindi anche l'ingrandimento "teorico", ma quello che ottieni in termini di dettaglio è pari ad un file generato da pixel più grandi ricampionati. Allo stesso modo se il movimento della camera, o del soggetto, impedisce al pixel di catturare il dettaglio possibile spalmandolo su tanti pixel adiacenti. Probabilmente dimentichi che tu stesso hai commentato come ottimamente definito un crop di una d3s ricampionato a 24mpx, e si che in quel tipo di scatto una densità maggiore solitamente offre dettagli decisamente ottimali. Poi che tu ti possa trovare meglio nei tuoi scatti riscontrando maggiori possibilità di ingrandimento è indubbio, ma in quel caso è "reale nelle condizioni in cui scatti", non universalmente vero. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 11:03
a per inciso Juza, con una d3s a 3200-6400iso scommetti che ottengo ingrandimenti più dettagliati di una d300? |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 12:33
“ per inciso Juza, con una d3s a 3200-6400iso scommetti che ottengo ingrandimenti più dettagliati di una d300? „ Su questo sono daccordo con te, ovviamente bisogna tener conto che delle condizioni e dell'ottica usata. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 12:52
Così come della tipologia di soggetto, e ovviamente del tipo di resa (tridimensionalità) ricercata. Anche perché se fosse tutto così semplice in giro si troverebbero tutti fotografi professionisti con a77 e non con apsh magari vetuste e con bassa densità o ff tipo d3 con pesanti e costosi supertele. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 13:08
Per il discorso tridimensionalità penso che non ci sia differenza tra APS e FF, salvo agli alti ISO dove una riduzione rumore eccessiva appiattisce la foto (ma questo vale anche per le FF datate). La A77 ha una resa ISO veramente indecente, quindi i "reali" 24 mp si perdono molto presto, ma su tante altre APS-C, es. la 7D o la D7000, fino a 800-1600 si sfrutta bene la risoluzione del sensore. Dai 3200 in su sono daccordo che il discorso cambia |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 13:44
Juza lo stacco dei piani è chiaramente diverso, magari non chiaro o conosciuto da chi si avvicina alla fotografia..ma ovvio per chi ha già un adeguato livello di preparazione. E rimane cmq fondamentale analizzare le situazioni di scatto ed i soggetti. D'altro canto se è evidente la presenza di macchine con determinate caratteristiche di bassa densità in particolari settori come gli autodromi (dove in molti casi sono ben più importanti i bassi iso), è altrettanto evidente la presenza molto elevata di ff a bassissima densità anche nella naturalistica (in questo caso parlo per semplice osservazione del panorama professionale). Basta vedere quanti scatti con d300 sono presenti su una rivista come nikon pro e quanti ce ne siano da d3. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 13:59
“ Juza lo stacco dei piani è chiaramente diverso, magari non chiaro o conosciuto da chi si avvicina alla fotografia..ma ovvio per chi ha già un adeguato livello di preparazione. „ non c'è nessuno "stacco dei piani" se hai tutto a fuoco, come in un paesaggio. Juza ha ragione: differenze di "tridimensionalità" non ne esistono tra i vari formati, salvo ovviamente quando si fanno foto con diaframmi aperti e si sfoca lo sfondo. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 15:03
“ non c'è nessuno "stacco dei piani" se hai tutto a fuoco, come in un paesaggio „ Giulia, ti sei persa il passaggio successivo... “ E rimane cmq fondamentale analizzare le situazioni di scatto ed i soggetti. „ |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 16:03
“ " non c'è nessuno "stacco dei piani" se hai tutto a fuoco, come in un paesaggio" Giulia, ti sei persa il passaggio successivo... " E rimane cmq fondamentale analizzare le situazioni di scatto ed i soggetti." „ e allora perché s'è messo a parlare di stacco dei piani? ho ragione di pensare che Juza sappia benissimo le differenze nello sfocato tra una FF e un'aps-c, non credete? |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 16:07
“ Così come della tipologia di soggetto, e ovviamente del tipo di resa (tridimensionalità) ricercata. „ Giulia chi ha parlato di 'tutto a fuoco'? Quelle possono essere le situazioni di 'paesaggio', ottiche corte e di cert non si va a ricercare un 'ingrandimento? Una ff ha una pdc ben diversa da apsc a parità di inquadratura, così come l'apsh, e juza credo lo sappia bene, forse si è espresso male o era soprapensiero. Ma ribadisco che stiamo dando chiarimenti sull'acqua calda, se fosse tutto fatto da mpx, beh i professionisti e tutto il mondo userebbero formati micro 4/3 con ottiche e attrezzature ben più leggere e corte delle attuali Tanto la fisica genera limiti se vuoi riprendere i peletti di un passerotto in volo con un 1200mm tanto risulta limitante l'aumento della densità oltre un certo limite, perchè esiste diffrazione, movimento, rifrazione...esiste, purtroppo, la fisica. |
| inviato il 25 Febbraio 2012 ore 16:29
“ ho ragione di pensare che Juza sappia benissimo le differenze nello sfocato tra una FF e un'aps-c, non credete? „ Anch'io lo credo, per questo non ho capito il discorso relativo all'uguaglianza di tridimensionalità tra file di formati diversi (posto che generalmente la differenza c'è e che non si stava parlando di paesaggistica scattata con stativo ad f/16) . |
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