| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 22:20
Eh si.....era un cinese a quattro soldi Lunedì ordinerò uno dei due adattatori.Pensavo anche al Kipon..... Sai che hanno lanciato sul mercato un 40mm. 0.85? |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 22:44
Giuliano io uso Fotodiox e Kipon presi su Amazon da 1 anno e vanno benissimo. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 22:49
Sì Giuliano, avevo letto del Kipon, eccolo:
 Ma non credo che, per ora, mi interesserà questo mostro di luminosità che pur essendo solo un 40mm sembra più grande del nostro Elmarit-R 135/2.8. |
| inviato il 18 Ottobre 2014 ore 22:57
“ Dei Novoflex avevo parlato nel mio post delle 13:43 che inspigabilmente si è azzerato. Sarà qualche problema del server oppure l'ho cancellato io per sbaglio... „ Misteri dell'informatica, ogni tanto accadono cose strane. Sono d'accordo con Razius, la tua foto è migliore. |
user46920 | inviato il 18 Ottobre 2014 ore 23:50
I'm back. |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 1:03
“ Misteri dell'informatica, ogni tanto accadono cose strane. Sono d'accordo con Razius, la tua foto è migliore. „ È la seconda o la terza volta, in dieci mesi che sono su questo forum, che mi capita che un testo scompare lasciando la casella vuota. Infatti gli interventi impegnativi e che richiedono un certo tempo, come il "reportage" sul WTC dell'altro giorno, prima li scrivo con un programma di testo poi faccio il copia-incolla, così se sparisce ci metto un attimo o reincollarlo. Grazie anche a te per la preferenza. Se becco una giornata veramente limpida torno al giardino botanico di Gignese e rifaccio la panoramica con i colori autunnali. E magari, già che ci sono, fotografo qualche fiore visto che nel mio giardino non c'è niente fino a primavera. |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 16:09
Questo del copia incolla mi sembra un buon modo di procedere, in caso di bisogno lo utilizzerò anche io. |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 19:31
Ho digitalizzato qualche altra diapositiva fatta a New York nel settembre 1989, sempre con il metodo barbarico di fotografare lo schermo. Questa volta posto le immagini di un paio di grattacieli "Deco" che, tra l'altro, preferisco agli asettici parallelepipedi "International Style" che avrebbero preso piede nel dopoguerra - con l'eccezione del Seagram di Mies van der Rohe). Empire State Building. Questa è la scheda dal bellissimo sito "New York Architecture": www.nyc-architecture.com/MID/MID073.htm Qui l'ho preso il tardo pemeriggio, da una certa distanza sulla 5a Strada, con il Nikon 85 f/2.0 Ai:
 Qualche minuto dopo la luce era cambiata
 La sommità con l'85 più un teleconverter Kenko 2x:
 Questa l'ho scattata con il 35 f/2.0 Ai. Avevo in borsa anche il PC 28 3.5, ma ho preferito lasciare le linee cadenti inclinate, tenendo il bordo inferiore appena sopra il piano stradale (se si inquadra l'attacco a terra à bene raddrizzare le verticali):
 Siccome nessun edificio inquadrato risale a dopo il 1940 (cosa rara in una città americana) e le automobili sono sotto il bordo inferiore, questa immagine potrebbe risalire agli anni '30 - giusto la sopraelevazione dell'edificio davanti all'Empire ha l'aria di essere recente. Quindi mi è venuto spontaneo convertire la foto in monochrome:
 L'Empire è un'icona ricorrente, quasi un totem, in numerosi paesaggi urbani di Andreas Feininger (è solo un'associazione di idee - non mi sono montato la testa): 4.bp.blogspot.com/_cxRN31abC1M/TVBgidEUJeI/AAAAAAAAJwI/VTyK3KwaxmA/s16 37.media.tumblr.com/tumblr_m5draah1Zv1rxjpl0o1_500.jpg benrubigallery.com/sites/default/files/Feininger_Andreas_Empire_State_ 4.bp.blogspot.com/-jxTF3Bvb9Rc/UNNzVzBHk8I/AAAAAAAACvI/5gdM-T9PLc8/s16 www.geh.org/fm/feininger/m197806060373.jpg www.geh.org/fm/feininger/m197806060367.jpg www.geh.org/fm/feininger/m197806060483.jpg azurebumble.files.wordpress.com/2010/12/64.jpg media-cache-ec0.pinimg.com/236x/3d/f2/8e/3df28e940c715bfd45aaf6eb087ef www.jmcfaber.at/inventory/classic/feininger/feininger2.htm Concludo la parte dedicata all'Empire con questa foto fatta con l'85 e il TC 2x:
 Chrysler Building - Il mio preferito tra i grattacieli "Deco" www.nyc-architecture.com/MID/MID021.htm Qui ho adoperato un Rokinon 75-300 f/4.5-5.6 che avevo acquistato qualche giorno prima; uno zoom che non mi ha mai entusiasmato. L'ho usato qualche volta, quando la sua escursione focale mi ha fatto comodo, ma poi ho finito per lasciarlo quasi sempre nell'armadio. Qui devo aver zoomato a 300mm o quasi. La foto non è propriamente nitida e penso che, più che all'ottica scarsa, sia dovuto al fattore atmosferico. Ero sulla Lexington Avenue, più o meno all'altezza delle 25 St, quindi a oltre un km dal Chrysler ed era al tramonto di una giornata di settembre piuttosto calda. Però c'era una bella luce e, nonostante tutto, sono contento di aver portato a casa questa immagine e averla conservata per un quarto di secolo:
 Questa l'ho scattata con l'85 f/2 verso mezzogiorno: il momento peggiore per fotografare, ma è interessante notare come il rivestimento in mattoni, granito e acciaio inox (sul coronamento, a imitazione dei radiatori delle Chrysler dell'epoca) cambi completamente di colore a seconda del'ora.
 Questo il lato sulla 42 St., preso con il PC 28 f/3.5:
 Ho tagliato il bordo inferiore e l'ho reimpaginata in 4/3. In questo scatto, effettuato con il 35 f/2:, si può notare la decorazione "Decò" (scusate il gioco di parole) del rivestimento:
 Questa è la facciata sulla Lexington Avenue con il 35 f/2:
 La luce era pessima e questo è uno dei rari casi in cui la digitalizzazione è meno peggio della dia originale, perché ho aumentato parecchio il contrasto. L'ingresso, sempre sulla Lexington, con il PC 28 f/3.5
 La lobby. Quel giorno non era aperto al pubblico e questa l'ho scattata col 35 attraverso il vetri della porta d'ingresso e certo la nitidezza non ne ha giovato:
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| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 20:14
Roberto, per essere barbarico il metodo di conversione, troppo bene sono venute...! Grazie per queste foto. Anche io ho sempre considerato Chrysler Building il grattacielo più bello della Grande Mela ed il Flatiron Building l'edificio più caratteristico tra quelli "non moderni". |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 20:23
Grazie a te. Ho digitalizzato anche un paio di dia del Flatiron anche se purtroppo la luce non era ideale. Le metterò nella prossima puntata. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 7:51
Complimenti per questo intervento davvero interessante, tutto molto bello e una menzione speciale al nome che hai citato, Feininger, autore del primo manuale che ho posseduto e che conservo gelosamente. Vorrei provare il tuo metodo ma ho scoperto che il telo non è rimasto bello teso come avrebbe dovuto, ma ha delle ondulazioni che disturbano parecchio. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 8:47
Io penso che sia meglio fotografare la dia illuminata ,con un obiettivo macro.Così la qualità è piuttosto scarsa,come è ovvio che sia. Devo chiedere al mio amico fotografo qual era l'accessorio che usava.I risultati erano nettamente meglio. Stefano: anch'io mi sono formato su Feininger! |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 9:33
Chi ha una certa età ci è passato quasi per forza. Una volta poi non continuavano ad uscire manuali inutili come adesso, pochi testi ma validi. Feininger era una vera autorità sia come fotografo che come divulgatore. Questa cosa delle diapositive devo proprio risolverla, non dico tutte ma almeno le migliori mi piacerebbe passarle in digitale. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 11:04
Le foto che ho fatto con il telo le ho cancellate peché si notava la trama del materiale di cui era costituito. Ora uso un foglio di carta liscia ma opaca. Ovviamente il bilanciamento del bianco lo faccio con lo schermo illuminato dal proiettore senza dia. Ho settato la Nex a 8 Mpx, visto che non si nota nessunissima differenza con 16 Mpx e per lo meno impiego meno spazio su Hd. Il sistema menzionato da Giuliano, di fotografare direttamente la dia retroilluminata, è senz'altro migliore. Oltretutto non ci sarebbe da correggere la geometria con la funzione "distorci" di Photoshop, che è la fase che porta via la maggior parte del tempo. Ho letto da qualche parte di qualcuno che l'ha attuato togliendo l'obiettivo dal proiettore e sostituendo la lampadina con una molto meno potente e quindi puntando un obiettivo macro dritto nel foro del proiettore. Ovviamente l'immagine va poi rispecchiata, oppure si inserisce la dia al contrario. Andreas Feininger per me costituisce, insieme ad Ansel Adams, la coppia dei "supremi". Li vedo complementari: Feininger per i paesaggi urbani, Adams per quelli naturali. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 11:26
Il Feininger a cui mi riferivo io era Andreas. Buona l'idea del foglio, se trovo il tempo però vorrei provare a fotografare direttamente le diapositive, devo solo studiare il modo per tenerle perfettamente diritte. |
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