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interesante riflessione


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avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 15:32

MrGreenMrGreen
Proprio stamattina ho fatto un paio di foto....al posto dello scatto si è sentito lo sciacquone.:-P

Eccoci...
Letto l'articolo e le varie risposte...io mi trovo abbastanza d'accordo con quanto scriv Joe Foker. Anche io quando vado in giro storco un pò il naso nel vedere tanta gente con smartphone che scatta a raffica. Invidio però la loro leggerezza e lo loro spensieratezza mentre io me ne torno con le mie foto più o meno belle altrettanto contento.
Forse la massificazione dei dispositivi digitalizzati ha banalizzato i contenuti...ma questa non è una colpa è semmai un effetto dovuto ai comportamenti. Ognuno ha il diritto di essere felice con quello che ha disposizione. Le foto sono brutte? Non devono piacere a tutti ma a chi le guarda a chi le ha fatte, possono essere attimi privati di chi condivide un momento. Poi posso essere d'accordo su tecnica, risoluzione, colori, su tutto.....ma mi piace ancora meno chi esercita il veto come un censore della fotografia schernendo o mettendo all'indice chi utilizza un dispositivo molto comodo, diffuso e forse fin troppo onnipresente ma comunque facilmente gestibile da tutti.
Ognuno rimanga felice del suo, sicuramente è un'opportunità fotografica in più....meglio dare che togliere. Poi posso accettare il grido di allarme ma diretto verso chi? Versono milioni di persone che osano? SI vuole togliere a chiunque ne abbia facoltà di poter dare la propria testimonianza del proprio mondo? Il fenomeno degli smartphone è conseguenziale all'imporsi del fenomeno dei social network, che si è imposto dopo l'avvento del WWW, nato in seguito alla diffusione dei personal computer...continuando così la catena potremmo risalire alla causa prima che diede origine alla nascità della civiltà.
Aggiungo che magari con tanti che iniziano a scattare con uno smartphone poi ci sarò qualcuno che si possa appassionare di fotografia e magari possa iniziare un percorso del tutto inaspettato.
Non vorrei si finisse in uno sterile esercizio di snobbismo culturale in cui è accreditato solo chi può esibire l'attrezzatura appropriata. COnsideriamo che molti scatti possono essere eseguiti o "rubati" con ogni mezzo, la qualità poi è un discorso a parte. I media, come categoria generale, ormai hanno perso una connotazione ben definita. Ormai viviamo in una realtà liquida e si può fare cultura e informazione in una miriade di modi che solo 30 anni erano impensabili, raggiungendo persone che altrimenti sono fuori dal contesto. Estremizzare e rimanere arroccati su posizioni che hanno un vago sentore di ideologia mi sembra un esercizio inutile e deleterio. Le foto poi saranno brutte, ribadisco che non discuto questo, anche se mi sembra un attacco allo sconfinamento del popolo in un campo che non gli compete. Un pò come quando il digitale fece le prime apparizioni nel mondo della fotografia: giù colpi di scure, fulmini e saette...

"In passato, molti fotografi professionisti, erano tali perchè si servivano di costose attrezzature e ottimi laboratori. La fotografia digitale di fatto ha eliminato i limiti tecnologici dell'analogica, tanto che chiunque è in grado di post elaborare un'immagine (più o meno bene!).

Di fatto, oggi, in mancanza di limiti tecnologici, l'unico limite che rimane è quello della creatività e della fantasia dell'autore?.. e queste non appartengono nè al mondo digitale, nè al mondo analogico! "

Quanto sopra mi sembra il succo ultimo di un discorso che ciclicamente si ripete in molte discussioni...siamo alle solite. Non è la prima e non sarà l'ultima.
MI sono dilungato troppo....come al solito.

Discussione interessante però...MrGreenMrGreen
Stefano

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 15:34

vai!
un giga e mezzo dovrebbe bastare!


MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 15:37

la qualità poi è un discorso a parte


e chi te la paga piu'??

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 15:50

Scusate ma rileggo e correggo alcuni errori...certe volte scrivere con la digestione in atto e la televisione in un orecchio, dopo il turno della domenica porta inevitabilmente a scrivere frasi dall'improbabile impalcatatura grammaticale.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 16:20

Chi ha un interesse culturale per la fotografia, perché la ama, ne riconosce il linguaggio, ne approfondisce i contenuti, cerca di trarre la massima gratificazione dalla sua passione. é un campo completamente diverso dall'atto di coloro che scattano con lo smartphone (perché quello hanno e gli basta) e vanno in tempo reale sui social per condividere il piatto di risotto ai frutti di mare che hanno davanti, mentre mangiano con gli amici al ristorante. Questi ultimi non hanno la più pallida idea che esista "la fotografia", come chi ascolta gli mp3 in cuffia e non ha altro, ne altro gli interessa se non una musica di sottofondo (ormai il silenzio è totalmente scomparso), non ha la più pallida idea dell'ascolto ragionato della musica. ma a me, chi inonda i social di foto, non da nessun fastidio, perché io non mi misuro con loro. Io cerco di fare belle foto, loro non si pongono il problema, a loro interessa il "qui e subito": "Ehi, amico, guarda dove sono... guarda che bella moto, guarda che onde...". Ci sono invece degli artisti che usano smartphone come strumento consapevole da utilizzare nella loro pratica artistica. Di alcuni di questi, ci sono esempi di tutto rispetto, perché la foto ha sostanza, racconto, contenuto. IMHO

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 16:24

Torniamo al discorso del cosa e come si fotografa e non sul "con che cosa"...

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 16:34

infatti il "con che cosa" è assolutamente personale, ognuno ha le sue esigenze e usa gli strumenti che ha o si può permettere. é chiaro che se vuoi fare alcuni tipi di scatti, se non hai l'ottica giusta, non ci arrivi.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 16:35

Dimenticavo... devi avere anche la capacità e l'esperienza.. non basta solo avere soldi da spendere...

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 17:27

Trovo l'articolo a dir poco esagerato, con le frasi "sta accadendo qualcosa di impressionante...." e "sta accadendo un disastro culturale..." non credo si stia
analizzando in modo neutrale una situazione o un epoca che gli Smart Phone
stanno comunque cambiando, ma da questo ad arrivare alle conclusioni dell'articolo mi sembra poco logico.

Se analizziamo tecnicamente la cosa mi sembra logico arrivare alla conclusione che nessun Smart Phone ha le potenzialità (e neanche le pretese....) di arrivare ai risultati dei sistemi piu' evoluti.

Se analizziamo l'aspetto culturale mi sembra di poter dire con tranquillita' che gli attuali Smart Phone non sono altro che la sostituzione delle varie compatte che qualche anno fa si vedevano in mano a una miriade di persone che della fotografia con la "F" maiuscola non ne conoscevano nemmeno l'esistenza.

Percio' direi che non c'e' niente di particolarmente nuovo davanti all'utilizzo fotografico dei nuovi cellulari, forse l'unico aspetto interessante sono le varie app che sono nate a seguito dai vari colossi della telefonia, ma anche queste personalmente non le vedo poi così "anticulturali".

Lo stesso Juza ha recensito a livello fotografico qualche Smart Phone e secondo me ha fatto piu' che bene, ma da questo arrivare a pensare che l'avvento di questi dispositivi possa "ledere" alla vera fotografia mi sembra esagerato.

Si potrebbe anche pensare che molte persone usando lo Smart Phone come macchina fotografica si avvicinano e si appassionano di fotografia e pensino ad un ulteriore evoluzione verso un sistema reflex o mirrorless, e così lo Smart Phone diventa il banco di prova per chi forse non avrebbe mai pensato di acquistare qualcosa di piu' evoluto.

E poi concludo buttandola un pochino in vacca (come si dice dalle mie parti)...." ma che cavolo c'è ne frega a noi di cosa fanno quelli che fotografano con i cellulari quando noi siamo ormai arrivati a discutere con migliaia di post per la resa della 7d mk2......che nessuno di noi attualmente possiede perchè ufficialmente deve ancora uscire".

avatarjunior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 18:17

Ho seguito la discussione. Troppo articolata e complessa per le mie capacità. Comunque i McDonald son trent'anni che sono arrivati Italia. Non mi pare che abbiano ucciso la cucina italiana. Il mondo cambia, si evolve in meglio o in peggio. Il processo è inarrestabile. Ognuno sceglie ciò che preferisce. Le variabili sono infinite. Amo la fotografia e ogni tanto mi viene qualche bella immagine, la stampo e la appendo in casa. Sono stracontento. Un abbraccio a tutti i malati di fotografia. Max

user54119
avatar
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 6:56

Comunque i McDonald son trent'anni che sono arrivati Italia. Non mi pare che abbiano ucciso la cucina italiana.

Bella analogia! Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 8:57

Inserisco la stessa risposta che ho dato in altri post:

Sono concorde e discorde. Concorde perché convengo anche io che vi siano un sacco di persone che scattando a caso e poi usando dei filtri, preset e altro cercano di dare un tono alla foto, ma che continua a non voler dire nulla nonostante il fascino vintage, o degli effetti pancchiani. Però..... e allora? Mal che vada gli si piglia in giro, due risate e si passa ad altro.

Sono DISCORDE, per due motivi
1) quello che ho scritto sopra si applica tranquillamente agli scatti realizzati con reflex o fotocamere in genere.
2) siamo sicuri che le foto fatte con il cellulare siano inferiori? Certo, rispetto a una pieno formato saranno meno risolute, nitide, zero raffica, mille altre limitazioni, ma questo implica che con lo smartphone non si riesca a fare buona fotografia? Dipende da cosa scatti, cosa hai in testa, e se riesci a realizzare l'immagine che hai in testa... Ci sei riuscito? A me frega assai che hai usato iphone o il banco ottico. Io ho foto fatte con smartphone che devo stampare perché sono perfette (e non parlo di nitidezza o bokeh) e foto che ho "tentato" di fare con la reflex che non mi sono riuscite. Cosa devo fare, spararmi? Un mio amico mi ha detto "ehhh ma vuoi seriamente stampare foto fatte con il Cell? Io non oserei". Si ok non farò un 6x3m ma chissene, con 8mpx ci viene fuori tranquillamente un 20x30,checché ne dica il post.

Ma il problema è non ritenere DEGNA la foto scattata con il cellulare. E questo è triste, molto triste, perché vuol dire non aver chiaro cosa vuol dire fotografare.

Perchè, diciamolo dai, di "fotografi" con full frame o simili che fanno foto agghiaccianti

CI
SONO
UN'INFINITA'
DI
ESEMPI.

bona

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 9:36

l'articolo a me sembra un po' troppo saccente e presuntuoso e si puntualizza sull'aspetto tecnico dell'uso degli smartphone.
Lo smartphone è un mezzo come gli altri altri, che fa foto discrete che per molte persone comuni potrebbero essere più che sufficienti. Il 10x15 per la magior parte delle persone è più che sufficiente.
Anzi, le macchinette a pellicola degli anni 80-90 facevano foto penose in confronto, già solo esporre correttamente era un terno al lotto (per chi non aveva l'interesse nella tecnica fotografica).
Detto questo, l'articolo solleva il problema della mancanza della cultura dell'immagine, cioè il saper leggere una fotografia. Forse la scuola dovrebbe dedicare del tempo alla fotografia. Spiegare le basi minime tecniche e di composizione.
Oltretutto, per via della postproduzione digitale, al giorno la fotografia non è più la rappresentazione oggettiva della realtà e a maggior ragione occorrerebbero gli strumenti per capire cosa è reale da cosa non lo è.



avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 9:41

La mia sintesi è una sola: godiamoci la tecnologia e quello che ci offre.
I grandi della fotografia a volte hanno usato ciofeche pazzesche, specie se rapportate agli strumenti attuali.
Chi poi usi la tecnologia in modo sbracato non va poi, a mio parere, valutato in termini culturali, bensì di educazione (o meno).
Buone foto a tutti!

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 9:50

Oltretutto, per via della postproduzione digitale, al giorno la fotografia non è più la rappresentazione oggettiva della realtà


non la è mai stata

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