| inviato il 11 Novembre 2016 ore 11:07
Il disegno del link di Eleonora mi trova sostanzialmente d'accordo, condivido anche il riferimento all'onestà fatto da Ettore. Onestà vuol dire anche chiamare gli errori con il loro nome, le scelte artistiche sono un'altra cosa. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 12:34
“ personalmente, cerco di applicarla poiché un corpo con tutti i suoi pezzi, o un viso con i suoi elementi visibili è armonioso. Ovvio se uno gli manca un'orecchio quello è un altro discorso. „ Quindi se una persona non ha parte delle dita per un qualsiasi motivo può essere considerato comunque armonioso mentre tagliare con una foto le dita no? Non riesco proprio a capire, se vale per uno vale per l'altro. O entrambi sono armoniosi o entrambi non lo sono. Siamo troppo troppo troppo legati a delle regole che in realtà non esistono. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 13:42
“ nelle regole della composizione del RITRATTO esistono le "regole" dei tagli: mi riferisco a NON AMPUTARE parti del corpo come braccia, mani, dita, orecchi, gambe ecc... onde evitare di avere dei "moncherini". Quanto è da considerarsi importante questa "regola"? Chi l'ha inventata o cmq chi è stato colui a discuterne per primo? gruppofotograficopaganella.forumfree.it/?t=62137122 - per capire di cosa sto parlando „ Possono essere un utile punto di partenza per chi sta iniziando e deve ancora farsi l'occhio ma anche no. Ovvero ti aiutano a fare attenzione su tagli che in alcuni casi/pose potrebbero risultare poco armoniosi. Ma non sono un dogma, anzi... Basta infatti scorrere qualsiasi rivista di moda "mainstream" (non l'ultimo "artista" pazzoide) per vedere che sia per motivi di impaginazione, che di messaggio pubblicitario, che per scelte precise, spesso non le rispettano affatto... Le uniche vere regole (non suggerimenti, non consigli, ma regole ) sono quelle della fototessera che se non le rispetti l'impiegato comunale te la può rifiutare... |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 13:43
“ E allora non poteva chiamarlo "Fotografia: linee guida di composizione" così ha un carattere molto più arbitrario. Dire "principi" sa di regole indiscutibili. „ Ma no, se lo si legge oltre il titolo Feininger è molto chiaro: “ A mio avviso, in fotografia, anche le poche regole compositive accettabili sono soltanto dei suggerimenti che il fotografo deve tenere come riferimento, libero di seguirli o di trascurarli. Anche le regole più collaudate possono avere eccezioni valide, a volte anzi infrangere le regole è il mezzo migliore per fare una bella foto. Sempre che il fotografo sia cosciente di quello che fa. La «sezione aurea» non è una panacea, anche se il suo uso assicura all'immagine proporzioni gradevoli. Anzi, col suo effetto di serenità e armonia può condurre a risultati fiacchi e noiosi. [...] L'orizzonte, o un'altra linea importante, non dovrebbe mai dividere un'immagine in due parti uguali, perché ne risulterebbe un effetto monotono. Ma se un fotografo con la sua foto volesse proprio rendere l'idea della monotonia? [...] Nel ritratto, quando il soggetto non guarda l'apparecchio fotografico, si dovrebbe lasciare maggior spazio nella parte dove si dirige lo sguardo che nell'altra dietro il capo della persona ritratta. Cosa non necessariamente vera, soprattutto se si vuol dare un senso di tensione. [...] In effetti non esistono regole di composizione, e meno che mai regole inviolabili. Ci sono soltanto dei principi; anche questi però vanno intesi solo come idee-guida, passibili di interpretazioni e revisioni. Se un fotografo sente fortemente la composizione, gli suggerisco di esprimersi liberamente nelle sue fotografie senza curarsi delle opinioni altrui. „ |
user90373 | inviato il 11 Novembre 2016 ore 14:30
Una domanda, ho sentito più volte dire che le regole imbrigliano la “creatività”. Cosa si intende con essere creativo in fotografia? Parto dal presupposto che lo strumento principe, la fotocamera, nasca principalmente come riproduttore della realtà, concetto poi modificato, assieme al fotografo, in interpretazione della stessa. Il passo successivo sarebbe creare un qualcosa di nuovo ma, senza affidarci a tecniche ( vedi la post-produzione oggi e l'elaborazione ieri), il compito è arduo per la natura stessa dello strumento principe che, guarda caso si affina in direzione di una sempre migliore riproduzione della realtà. Il creativo quindi lo è indipendentemente dallo strumento e, non necessariamente, se usa una fotocamera, può definirsi fotografo. Prendiamo una tela, un pennello e dei colori, usiamo pennello e colori per scrivere una poesia sulla tela, incorniciamo il tutto. Cosa siamo diventati, pittori o poeti? Un saluto. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 15:41
“ Una domanda, ho sentito più volte dire che le regole imbrigliano la “creatività” „ E' come dire che la grammatica limita la libertà di espressione degli scrittori. Chi mai proverebbe piacere a leggere una collezione di errori ortografici? Forse è sbagliato applicare sempre e in maniera pedissequa le regole, ma è anche sbagliato farsene beffe per partito preso. Temo che spesso si parli di creatività e libertà quando sarebbe meglio parlare di ignoranza. Come sempre il buonsenso potrebbe venirci in aiuto e suggerirci di applicare le regole, ma di farlo con la dovuta elasticità. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 15:54
La fotografia è un enorme "contenitore". Per cui si: puoi essere un "artista" e semplicemente fotografare per "registrare" una "performance" o una propria visione "concettuale" o essere un "fotografo" e usare in modo "autoriale" lo strumento per fotografare anche i soggetti più "banali" "personalizzandoli". E più spesso non si riescono neanche bene a distinguere i due ambiti che non sono a compartimenti stagni. Il fatto è che siccome (generalizzando malamente) le fotocamere fanno sempre di più le foto da sole, diventa sempre più importante per emergere avere una visione autoriale (magari anche molto implicita) da veicolare... Ma questo è sempre, almeno in parte accaduto. Se prendi le foto di molti grandi maestri all'apparenza risulteranno più "sciatte" di quelle di un qualsiasi forum di amatori dove si devono usare sempre gli "effetti speciali". Ma tornando anche all'oggetto del topic essere "creativi" non vuol dire seguire le regole ma nemmeno infrangerle a priori. Questa si chiama provocazione. Significa invece secondo me usare gli elementi del linguaggio fotografico (che non sono certo elementi riscontrabili pari pari nella "realtà") per veicolare al meglio i contenuti senza stare per forza stare sempre a pensare cosa dice la regola. Non so, volendo fare un esempio a me caro mi viene in mente "Cape Light" di Meyerowitz. Nessun messaggio sociale o esplicitamente "artistico". Però, autoriale e creativo si. Solo lui avrebbe potuto fare quelle foto. Si fa persino fatica a provare a "copiarle" dopo averle viste... Ecco lui in un certo senso forse è più vicino al mio modello di grande fotografo che a quello di grande "artista". E tra l'altro è un chiaro esempio di come le foto possono essere "armoniche" formali ed eleganti senza seguire pedissequamente facili regole precostruite... |
user90373 | inviato il 11 Novembre 2016 ore 16:28
Dal lunghissimo topic ho tratto delle conclusioni, continuerò ad aggirarmi furtivo tra le "regole", eludendone di tanto in tanto qualcuna, nella segreta speranza che nessuno e tantomeno le stesse abbiano ad accorgersene. Un saluto. |
| inviato il 25 Gennaio 2017 ore 13:11
L'argomento è ripetuto e riletto, ma i dubbi e le perplessità sorgono sempre quando si decide di tirar fuori la fotocamera e sparare il colpo. Io sinceramente leggo spesso online articoli, recensioni e libri sulla composizione, ma poi quando vado a scattare le foto, non penso mai a loro, ma a ciò che piace a me in quel frangente, cosa mi emoziona, cosa potrebbe accadere guardando la foto a distanza di tempo. Di una cosa son certo, non si smette mai di imparare, pertanto buona luce a tutti. P.s. Faccio foto per hobby, passate a guardare ? le mie foto, critiche e consigli ben accetti. |
| inviato il 18 Novembre 2019 ore 4:07
Seguo |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 6:24
Ciao Remember, Beh con un nome così il tuo intervento è perfetto! ? Non avevo notato che era un topic “datato”, ma la mia attenzione era caduta solo sull'argomento trattato (di cui io sono carente...le regole non riesco mai a seguirle...). Regola dei terzi, la Bellezza della Phi e sezione aurea...le conosco, ma non so applicarle... Tutto qui. Ciao |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 6:51
Immaginavo che le date ti fossero sfuggite, ed ho approfittato solo per fare un po' di humor. Mi chiedo come diavolo hai fatto a pescarlo. Unica spiegazione, è attraverso il tasto "Ricerca", direi. O no? (semplice curiosità). Ciao |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 5:25
Si ricerca, ogni tanto mi piace andare su cerca e vedere topic con titoli strani...Per scoprire qualcosa di diverso... Ciao |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 20:12
“ Mi raccomando con calma, senza frenesia, prenditi tutto il tempo... Anzi, complimenti per la tempistica... In fin dei conti non sono ancora 3 anni dall'oblio del topic, e casualmente già a pagina 15. MrGreen Quindi, in definitiva cosa vorresti seguire, dicci... Dicci pure, forse il deserto... dei Tartari? Sorriso O presumibilmente più il cimitero del thread, tentando (per il corposo spazio... degli ultimi 3 o 4 post utili) di resuscitarlo o riesumarlo ... tanto per restare anche tu in perfetta sintonia con il duo Pelloni-Perazzetta qui sopra, detti anche i gemelli Halloween? MrGreen Sorriso „ Ti sei qualificato di nuovo, se mai ve ne fosse stato bisogno, ma capisco che per chi non ha nulla da dire di costruttivo far passare per humor interventi assolutamente inutili e improduttivi sia un ottimo passatempo. Se facesse caldo ti suggerirei di cominciare ad accendere i primi zampironi, o se avessi problemi alla serranda del box di dare un pò d'olio al meccanismo di scorrimento, sarebbero sicuramente azioni più utili che non i tuoi ultimi interventi sul Juza forum. |
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