| inviato il 08 Maggio 2015 ore 18:40
Io grande disaccordo non ne vedo, almeno sulla parte concreta (quali beni acquistare e cosa aspettarsi). Non vedo proprio motivi per scambiarsi frasi irritanti e apprezzamenti gratuiti. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 18:40
“ Mi sembra di capire che comprare da Galaxia comporta anche degli effetti colalterali sull'umore visto che stanno litigando tutti con grande entusiasmo. „ Michelangelo, quando leggo delle cose palesemente errate mi sento in dovere di intervenire ed insistere nell'affermare che sono errate in modo che chi legge la discussione non si faccia idee sbagliate. Il problema è che, spesso, una volta accortisi di aver fatto un errore ci si arrampica anche sugli specchi unti di olio pur di non ammettere di aver fatto uno sbaglio. Non c'è niente di male nell'ammettere di aver commesso un errore (guarda me con la pellicola sul cinquantino Yongnuo e conseguente figuraccia). |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 19:42
“ Il problema è che, spesso, una volta accortisi di aver fatto un errore ci si arrampica anche sugli specchi unti di olio pur di non ammettere di aver fatto uno sbaglio. „ Ma quale sbaglio? L'Art. 130. Diritti del consumatore stabilisce che il consumatore può pretendere la riparazione o la sostituzione, ma al tempo stesso ribadisce che il venditore o il costruttore possono scegliere la soluzione meno costosa ed allora, quale pensate che sia la soluzione meno costosa? In caso di causa, tra una riparazione in garanzia ed una sostituzione, cosa pensate che indichi come soluzione? Questo non è arrampicarsi sugli specchi, ma essere realisti! Riporto il testo originale dell'articolo 130: 1. Il venditore e' responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformita' esistente al momento della consegna del bene. 2. In caso di difetto di conformita', il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita' del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9. 3. Il consumatore puo' chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro. 4. Ai fini di cui al comma 3 e' da considerare eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se impone al venditore spese irragionevoli in confronto all'altro, tenendo conto: a) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse difetto di conformita'; b) dell'entita' del difetto di conformita'; c) dell'eventualita' che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. 5. Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo tennine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene. 6. Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali. 7. Il consumatore puo' richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni: a) la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose; b) il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine congruo di cui al comma 5; c) la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore. 8. Nel determinare l'importo della riduzione o la somma da restituire si tiene conto dell'uso del bene. 9. Dopo la denuncia del difetto di conformita', il venditore puo' offrire al consumatore qualsiasi altro rimedio disponibile, con i seguenti effetti: a) qualora il consumatore abbia gia' richiesto uno specifico rimedio, il venditore resta obbligato ad attuarlo, con le necessarie conseguenze in ordine alla decorrenza del termine congruo di cui al comma 5, salvo accettazione da parte del consumatore del rimedio alternativo proposto; b) qualora il consumatore non abbia gia' richiesto uno specifico rimedio, il consumatore deve accettare la proposta o respingerla scegliendo un altro rimedio ai sensi del presente articolo. 10. Un difetto di conformita' di lieve entita' per il quale non e' stato possibile o e' eccessivamente oneroso esperire i rimedi della riparazione o della sostituzione, non da' diritto alla risoluzione del contratto. (1) Articolo così modificato dal decreto legislativo 23 ottobre 2007, n. 221. Personalmente non ho mai avuto problemi a riconoscere i miei errori e se affermo quanto ho affermato finora è solo perchè so come vanno a finire queste diatribe. Concordo anch'io che potrebbe essere vantaggioso sotto l'aspetto commerciale una politica tipo Amazon, ma allora si avrebbero anche, come si hanno, prezzi diversi. Il pensare/pretendere che uno store faccia prezzi stracciati e fornisca servizi pari a realtà diverse e più costose è come credere alle favole Quanto alla garanzia commerciale: Qui: www.guidaconsumatore.com/consumo_consumatori/garanzia-commerciale.html si afferma: Uno dei primi aspetti da sottolineare per quanto concerne la garanzia commerciale è che essa non è obbligatoria, come il caso della garanzia legale, ma è facoltativa. Ma chi è a decidere se un prodotto è coperto o no da questa garanzia? Il produttore è colui che decide se un prodotto specifico sia coperto anche da questa garanzia e la questione a volte è correlata anche a dei criteri commerciali e di marketing con lo scopo di promuovere magari le vendite di uno specifico prodotto rispetto a un altro. Ecco pertanto che non essendo obbligatoria è bene che il consumatore, se non viene correttamente informato dal venditore, chieda e si informi se sia prevista anche questa garanzia prima di fare i suoi acquisti. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 20:04
Scusa Giulianoma, nell'articolo da te riportato non si parla mai del produttore, da cosa si dovrebbe capire che se dopo l'acquisto si presenta un problema il consumatore non dovrebbe rivalersi sul venditore, ma sul produttore? |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 20:10
“ Ma quale sbaglio? „ Ti faccio una domanda semplice, alla quale ti prego di dare una risposta precisa e non di glissare come fai da due pagine. Dove, nell'articolo 130, si parla di costruttore? Dove?!?!?!?!? Tu hai scritto (credo sia la terza o quarta volta che copio/incollo): "il costruttore (non il venditore...), a sua discrezione è tenuto a riparare il bene, o a sostituirlo con un'altro nuovo, cioè, è il costruttore che in funzione della problematica e delle possibili soluzioni, decide cosa fare, non il cliente." Hai scritto "costruttore". HAI SCRITTO "COSTRUTTORE". HAI SCRITTO "CO-STRUT-TO-RE". Nell'articolo 130 si parla di venditore. VENDITORE. VEN-DI-TO-RE. La cogli la differenza fra venditore e costruttore? Nel caso non la cogliessi, il venditore ed il costruttore in genere sono due entità diverse. Ergo l'affermazione (e cinque!) "il costruttore (non il venditore...), a sua discrezione è tenuto a riparare il bene" è errata perché E' IL VENDITORE E NON IL COSTRUTTORE CHE E' TENUTO A SUA DISCREZIONE A RIPARARE IL BENE O QUELLO CHE E'. Il venditore! Il venditore!!! Ora ti è chiaro? “ Personalmente non ho mai avuto problemi a riconoscere i miei errori „ Che sia la volta buona? |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 20:40
“ Che sia la volta buona? „ me lo sto chiedendo anch'io nel vedere che finalmente siamo alla 15° pagina e che manca poco alla chiusura di questa surreale discussione. Ormai la maleducazione e l'uso smodato della punteggiatura hanno inquinato irreparabilmente l'utilità del forum. uno di quei classici casi dove la difesa del diritto fa più danno che altro e dove a mancare prima di tutto è l'educazione. Adesso speriamo almeno che l'ultimo commento sia una cosa sensata e non un ulteriore insulto o una frase ironica da bar. |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 20:46
“ Scusa Giulianoma, nell'articolo da te riportato non si parla mai del produttore, da cosa si dovrebbe capire che se dopo l'acquisto si presenta un problema il consumatore non dovrebbe rivalersi sul venditore, ma sul produttore? „ Un costruttore ha diverse strutture tra le quali una rete di vendita ed una di assistenza tecnica. In caso di difettosità anche se tu ti rivolgi al venditore, questi non riparerà nulla, perchè non ha gli strumenti e/o la conoscenza per farlo ed allora invierà il prodotto all'assistenza, cosa che può fare anche il diretto interessato senza problemi, anzi, guadagna pure tempo. Il problema capita invece quando di acquista qualcosa di importazione parallela e magari non lo si sa, allora son dolori perchè magari l'ìmportatore Italiano non ne vuol sapere nulla ed allora bisognerebbe inviarlo veramente al costruttore. A me è capitato con un flash Nissin che si era guastato e chi me l'aveva venduto lo aveva portato da un riparatore di TV che non sapeva ripararlo (per sua stessa ammissione...). sono andato bene che me ne hanno mandato uno nuovo, ma non va sempre a finire così.... |
| inviato il 08 Maggio 2015 ore 20:53
“ Mi sembra di capire che comprare da Galaxia comporta anche degli effetti colalterali sull'umore visto che stanno litigando tutti con grande entusiasmo. „ Ahahah.... Azz, mannaggia galaxia... “ Se fosse possibile quantificare in denaro l'energia spesa per questa discussione veniva fuori un bel tele nuovo (non comprato da Galaxia però) „ Ecco perchè ho abbandonato sto lido. Meglio un bel L che utilizzare risorse ad argomentarsi con certi personaggi. (L ovviamente non acquistato da galaxia ! ). |
| inviato il 13 Maggio 2015 ore 13:02
Io con Galaxia sto avendo una brutta esperienza: ho ordinato il 30 Aprile una D750 e relativa batteria aggiuntiva, la EN-EL15; ieri 12 Maggio è arrivato il corriere, apro il pacco e al posto della EN-EL15 c'era una EN-EL5. Li contatto subito via mail e mando loro le foto. Ammettono subito l'errore e fin qui tutto bene. Poi però mi dicono di imballare la batteria errata, scrivere il loro indirizzo per il ritiro (a loro spese certo) nello stesso punto di consegna. Chiedo loro se nel frattempo avessero già provveduto a spedirmi la batteria corretta, ma mi rispondono che finchè la batteria sbagliata non arriva a loro per "verificarne l'integrità", non possono spedirmi quella corretta. Qui mi arrabbio e scrivo loro che se l'errore non è stato mio, perchè devo pagarne io le conseguenze? Dico che sarebbe cosa carina da parte loro rimborsarmi almeno parte della SPESA DI GESTIONE ORDINE, che ammonta a ben 51€!! (e molti altri siti di concorrenza non richiedono tale spesa aggiuntiva nei loro ordini, aggiungo). Mi rispondono che non sono previsti rimborsi per questi casi..!! Oggi venerdì 15, a sole 48 ore dall'invio del reso, ho ricevuto la batteria corretta, con un plico urgente. Forse ho un pò esagerato, temevo che per il reso avessero tempi biblici come per la prima consegna. Ho scritto loro ringraziandoli. Direi che sanno come farsi perdonare.. :) |
| inviato il 13 Maggio 2015 ore 14:57
@_zentropa_ gira e rigira è la azienda dove ho speso più soldi e sono ancora vivo; non mi è scoppiata la bile, alla fine è un negozio e non una puntata di "forum" della mediaset :) |
| inviato il 13 Maggio 2015 ore 17:26
Sul problema segnalato da Dlancy78 non vedo grandi stranezze. Mi pare normale che debbano ricevere l'articolo prima di ripagare o spedire il nuovo. L'eventuale giudizio negativo andrà dato se ci mettono troppo. La cosa che (non avendo ancora comprato da loro) mi è nuova è questa dei 51 euro per "Spese di Gestione Ordine". Che ci fanno con 51 euro per gestire quest'ordine? Te lo fanno per caso recapitare da una modella che esce da una torta? |
| inviato il 13 Maggio 2015 ore 18:07
Probabilmente Dlancy78 ha pagato con Paypal e, come scritto sul loro sito, la percentuale che vuole Paypal gliela paghi tu. Se avesse pagato con bonifico non ci sarebbero state spese di gestione. |
| inviato il 13 Maggio 2015 ore 18:20
“ la percentuale che vuole Paypal gliela paghi tu. „ paypal proibisce ( regola da contratto) l'addebito delle spese di incasso in ambito business al cliente. Tuttavia la formula verbale del della "gestione dell'ordine" si rivela un espediente efficace. Non sarei onesto se non dicessi che anche che la maggior parte degli altri store ( con prezzi bassi ) pratica la stessa cosa; tuttavia nel caso si galassia la spesa assicura una reazione da parte loro alla risoluzione dei problemi più pronta; entro le regole di paypal ovviamente per cui non va usato come ricatto nemmeno da parte del cliente; cosa che ho letto più volte in questa discussione. discussione chiusa , nella speranza che le opportunità di vendita di questa azienda crescano, facendo anche la felicità dei suoi clienti, auguro a tutti buoni acquisti; magari un po più consapevoli e rilassati :) |
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