user30328 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:13
Be' questo e' il tuo punto di vista e come tale del tutto rispettabile ed a tratti comprensibile. L'unica cosa da sottolineare e' che la sua, come qella di molti altri, pop art, sono nientemeno che il risultato della continua evoluzione artistica inscindibile dal periodo storico in cui si sviluppa. Se bella oppure no, se emozionale oppure no, la pop art ha il suo significato ben preciso e, secondo la mia personale opinione, una cosa che smuove soldi e' una cosa su cui prestare attenzione. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:20
L'arte che racconta il mondo in cui vivo, quindi quello che già so, mi lascia indifferente. Preferisco quella che riesce a descrivere ciò che non si vede (a prescindere dal valore economico), magari eseguita con un telefonino. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:44
Che fa la foto bella lo sanno tutti che non è la macchina o l'obiettivo, ma è l'occhio del fotografo. Il nostro occhio ha una lente migliore di un qualunque zeiss ultraluminoso, e una gamma dinamica che si mangia una medioformato a colazione. Se non sappiamo fare foto con i nostri occhi, è inutile che spendiamo i nostri soldi in surrogati tecnologici che sanno fare l'unica cosa che il nostro cervello non sa fare. Permetterci di stampare i ricordi. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:55
Pur rispettando le esigenze dell'altro, io ambisco a qualcosa di diverso e, dal mio punto di vista, più alto, rispetto allo stampare i ricordi. |
user8988 | inviato il 30 Agosto 2013 ore 0:12
“ per cui non avevo pregiudizi mentali di dovermelo far piacere per forza solo per la notorietà che ha „ Secondo me hai colto in pieno un aspetto sottovalutato e poco dichiarato da molti, alla faccia del politicamente corretto o del quieto vivere. Su alcune cose invece, il Benedusi che molti osannano e di cui noto un certo contrasto tra i suoi lavori e le sue affermazioni, avanzo il giudizio che nella presunta pacatezza c'è molta supponenza, quella di usare la mannaia sul gusto e l'estetica di altri che fanno anche bei paesaggi o ritratti, senza supporre quanta progettualità sia personale che indotta da altri elementi, possa aver spinto a fare quel singolo, unico, scatto. Se ci sono persone che non riescono ad andare oltre la loro mediocrità, lasciamole lì dove stanno, con le loro paginette Facebook piene di instagram, altri andranno avanti, e quelle foto cadranno nell'oblio. Dopo aver letto molte verità accertate dal Benedusi e confermate da molti, me per primo, si tende anche a scivolare in estremismi filosofici/artistici che, considero poco costruttivi rispetto al silenzio del "osservare". Ma quanto scandalosa può essere una bella foto, vuota per alcuni emozionante per altri, perchè richiesta per fini commerciali. Di cosa ci si deve vergognare o preoccupare? Dove stà questo vuoto che alcuni vedono dietro quel tipo di foto? Sono messo male? |
user10907 | inviato il 30 Agosto 2013 ore 0:28
per me no dorian. per me no. nel senso, non sei messo male, anzi.. |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 2:43
Cito Ares982: "Che fa la foto bella lo sanno tutti che non è la macchina o l'obiettivo, ma è l'occhio del fotografo". Scusa Ares982 ma a mio avviso NON è vero! Se prova a fotografare un colibrì a 10 metri con un 35mm, il fotografo potrà avere tutto l'occhio che vuole, ma riuscirà a prendere decentemente il colibrì solo se gli tira la macchina insieme al 35!!! Se poi vuoi beccare un pennuto tuffatore nel momento esatto in cui entra in acqua, o disponi di una macchina veloce oppure, a tentativi, dato il tempo necessario... auguri! Siamo d'accordo che la macchina non fa tutto, ma nemmeno il fotografo da solo può tutto. Magari dipende dal genere fotografico scelto ma ci sono alcune cose per cui, o disponi dell'attrezzatura adatta, o lasci perdere direttamente. Me la vedo una bella troupe del National Geographic con una decina di compattine (metti caso che se ne rompa una, abbiamo subito il secondo, il terzo, il quarto corpo e così via, vuoi mettere la sicurezza). Se non rientrano con il lavoro fatto, dopo la spedizione costata qualche centomila dollari, ve lo dico io dove glielo fanno il foro stenopeico... E' inutile che ci giriamo intorno, l'attrezzatura usata è importante, così com'è importante conoscerla a fondo. Certo, alcuni non faranno mai arte vera... embé??? E' una novità forse? La ricerca del bello non deve necessariamente sfociare nella produzione di un'opera d'arte. Chi ha mai detto che tutti quelli che si mettono a studiare pianoforte a 5 anni diventeranno concertisti? Chi può affermare che basti leggere molto per essere un perfetto scrittore, o che sia sufficiente frequentare l'artistico o l'accademia per diventare un pittore o uno scultore fantastico? Il punto è che ciascuno di noi fotografa chi per lavoro, chi per diletto e chi per entrambe le cose, e quelle sono le ragioni. Sono del tutto sufficienti a mio avviso. La vita è una, e ciascuno di noi cerca di passarla facendo (nell'ambito del lecito) ciò che più gli piace. Se poi non diventerà un artista in nessun campo, ma davvero, chissenefrega! In ogni caso, pensiamo davvero che per scolpire una statua o dipingere un quadro non sia necessaria una discreta dose di "tecnica"? Certo non basta a far di te un artista ma è una base importante. Poi è chiaro che esiste qualche individuo che nasce con una stella particolare, ma quanti sono? Paolo aveva accennato al fatto che Bach è stato sconfessato per un secolo semplicemente perchè il gusto è cambiato, ma ancor oggi, la tecnica di Bach fa parte del bagaglio irrinunciabile, e preponderante direi dell'ossatura di qualsiasi pianista, classico o moderno che sia. Horowitz poi, portava con sé il proprio pianoforte perchè oltre ad essere meticoloso e capriccioso, aveva anche una tecnica che (per alcuni aspetti) potrebbe essere definita "poco ortodossa", ma aveva una tecnica, una GRANDE tecnica, che si adattava guardacaso perfettamente al suo strumento. Senza quella, pur con tutte le sue qualità d'artista, senza decenni di studio e applicazione, avrebbe suonato poco più del "tanti-augu-ri-a-teeee" al compleanno degli amichetti. Il Benedusi pontifica... beh, c'è tanta gente che lo fa. Uno più, uno meno non farà certo la differenza. Di grandi, veramente grandi, che pontificano da un sito commerciale non se ne vedono proprio tutti i giorni. Mi ricorda un tantino la provocazione della "merda d'artista" di Manzoni (90 barattoli numerati in giro per le collezioni di tutto il modo, mica balle). Certa gente si prende troppo sul serio (e non mi riferisco al Manzoni) senza rendersi conto di fare un semplice "lavoro", vagamente artistico, molto commerciale, pur ritenendosi, a torto o a ragione, un grande. Molti accennano sul forum alla teoria "zonale" di Adams ma quella non era tecnica? Diversa da quella di oggi, per carità (anche se molti la usano ancora), ma pur sempre tecnica. Non viene sognata una notte e applicata il giorno successivo. Richiede tempo, costanza e studio. C'è chi studia la tecnica soltanto, e chi la applica insieme a doti artistiche notevoli. C'è anche chi non ha un briciolo d'entrambe le cose. Chi usa iphone, D800, D4, 5DIII, nokia vari... instagram, photoshop ecc..., e ben vengano: ma sono tutti strumenti e basta. L'arte è un'altra cosa. E' schizzinosa, umorale, e sceglie con parsimonia dove posarsi. Mica lo fa così facilmente. Lasciamo la "patente" d'artista a chi se la merita veramente (sono pochi e in genere NON pontificano) e lasciamo agli altri la possibilità di perseguire i propri desideri. Il mezzo o il fine? La tecnica o l'arte? Vanno bene entrambi ed hanno bisogno l'una dell'altra. |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 8:57
Cosa avrebbe di artistico la foto fatta al colibrì? Avrebbe valenza naturalistica, forse. Artistica, non credo. |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 9:32
Stefanino, è vero che con una compattina non farai mai la foto al colibrì, ma se quella foto tu non l'hai prima fatta nella tua testa con il tuo occhio, se non hai deciso tu che immagine vuoi e come la vuoi, se il tuo occhio non ha visto prima il fotogramma dove vuoi inserire il colibrì, allora lasci che la tua attrezzatura da millemila euro lavori da sola. Non sei un fotografo ma un semplice operatore dietro ad un obiettivo. Diventi schiavo della macchina, che ha bisogno di te perché non hanno ancora inventato la macchina che si posiziona e scatta da sola quando c'è il soggetto e la luce è buona. Non dovbiamo dire:abbiamo fatto una bella foto quando abbiamo un soggeto nitido e dei bei colori. Dobbiamo dire:abbiamo fatto una bella foto quando il fotogramma rappresenta quello che volevamo. Questa è fotografia, e anche arte. Senza le menate varie di benedusi e gardin che proteggono la loro lobby pseudoartistica. L'arte è di tutti e per tutti, basta volerla e ci vuole poco. Ma quel poco è fondamentale. |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 10:12
@Zentropa (senza E in mezzo) “ teo_73, che segno sei? „ ne faccio 40 tra meno di 20 gg, fai tu i conti !!! |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 10:18
ne ho lette di porcheria in mezzo a questo thread ... (anche cose giuste e sagge) ... ... ma nella scrematura dei post da leggere, e quelli da jumpare a piè pari ... ... ... non vorrei essermi perso il paragone della "fotografa" in questione (che cita Artemia) con l' ECCELSO (e matto come un cavallo) ANDY WARHOL ... ... ... spero solo di aver frainteso alcuni post !!! |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 10:21
L'arte è di tutti e per tutti, basta volerla e ci vuole poco. Ma quel poco è fondamentale guarda che ti sbagli. |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 10:26
be, va bè ?!? “ L'arte è di tutti e per tutti, basta volerla e ci vuole poco. Ma quel poco è fondamentale „ QUOTO, anche se mi è oscuro il riferimento !!! |
| inviato il 30 Agosto 2013 ore 10:27
“ non vorrei essermi perso il paragone della "fotografa" in questione (che cita Artemia) con l' ECCELSO (e matto come un cavallo) ANDY WARHOL ... „ Non ti sei perso nulla. Nessuno li ha paragonati. E' stato citato Warhol, ma in un contesto diverso che non era un paragone (o perlomeno io non l'ho visto tale). |
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