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Analogica







avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2024 ore 7:20

Ecco dopo la perla di saggezza di Giovanni Leoni siamo a posto

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2024 ore 9:49

e cosa ci scatti? e soprattutto... a che ora??

anch'io l'altro giorno alle 14.00 ho scattato con la Delta 100 per finire il rullino in giardino ma c'era un sole raro in questi giorni. poi se si cerca una buona nitidezza e non si hanno obiettivi stabilizzati sulla macchina a pellicola, si ha sempre meno margine.
************ ************

Sostanzialnente paesaggio Black, e questo finché c'è un barlume di luce, una Luce degna di essere adoperata chiaramente, altrimenti non lo spreco un fotogramma di Velvia se non c'è una temperatura colore adatta.
Diciamo fino alle 16/16,30 insomma, dopo ovviamente è notte e per me la giornata è terminata lì.

Per gli obiettivi invece quelli che uso per la maggiore, 100 macro, 70-200/2,8 e 100-400, sono tutti stabilizzati e quindi fino a 1/4 vado tranquillo... sempre che non ci sia un vento tale da muovermi il soggetto e che è poi il motivo per quale vorrei tanto una Velvia 200, o almeno una 100 (da tirare a 200) che non risulti però flagellata dal rosso come quella attuale.

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2024 ore 12:53

Si, certo, fotografare significa saper utilizzare la luce esistente, conoscere e prevedere gli effetti che produrrà quel tipo di luce sul nostro soggetto. Ma è anche vero che da sempre in fotografia si sono scattate foto notturne utilizzando quella che è una specificità propria della macchina fotografica e non dell'occhio umano: la possibilità di allungare a dismisura i tempi di scatto e penetrare il buio o la penombra. Anche l'aumento degli ISO concesso da alcune pellicole e forse bloccato nella ricerca dall'avvento del digitale, ha aiutato....e avrebbe dato una mano e prospettive fotografiche diverse forse anche all'amico @Paolo;-)Sorriso

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2024 ore 22:38

....e avrebbe dato una mano e prospettive fotografiche diverse forse anche all'amico @Paolo;-)Sorriso



Infatti Claudio, oltretutto non è che abbia poi bisogno di un milione di ASA, come ho detto me ne basterebbero 200 ;-) ma forse sono troppo poche e quindi non mi pensa nessuno Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2024 ore 23:44

@Ivo. Per amor di precisione, avevo scritto "scrivere" (con la luce), e non "dipingere"! Sottigliezze semantiche a parte, è ovvio che il conoscere la luce implichi ANCHE conoscere il buio; in ogni caso, sistema zonale a parte (sarei curioso di sapere quanti professionisti lo conoscano e lo pratichino!), sta di fatto che nelle sale di posa, e nei set all'aperto, di luce ce n'è da vendere (Caravaggio lavorava con "lame" di luce che entravano dal tetto che lui "sfondava" qua e là a piacere, "magno cum gaudio" dei padroni di casa con i quali si "spiegava" in seguito a suon di ×tti e/o coltellate. Però, dove arrivava la luce, là, la luce c'era! Eccome! Comunque, di fotografi che lavorano con la luce di Caravaggio ne ho visti pochini!)!
@Ivano. Ti ringrazio sentitamente per il complimento! Peccato che le "mie" perle di saggezza, qui, si confondano in un mare magnum di proposizioni aventi identica (SE NON BEN PEGGIORE) caratura. La mia proverbiale carenza di "vis pugnandi" non consente di fare nomi, & cognomi (& nicknames). E poi ricordo sempre un insegnamento di Gesù, SPESSO NEGLETTO (!!!): "chi è senza peccato scagli la prima pietra!"! Absit iniuria verbis!
GL

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 0:30

Il sistema zonale non si può applicare ad un rullo di 36 fotogrammi, serve un banco ottico … qui siamo all' ABC

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 6:19

A onore del vero il Sistema Zonale si può applicare anche al 35 mm.
Alla fine impressioni uno o al limite due fotogrammi, tagli lo spezzone e procedi.
È un po' macchinoso?
Forse... ma sempre meno che mettere mano a un banco ottico e comunque, visto che è un processo del tutto autarchico, anche quello fa parte del divertimento.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 8:32

Se voglio usare un sistema zonale uso almeno una MF usarlo su una 35 mm è follia, ti voglio vedere al buio a tagliare uno o due fotogrammi in maniera precisa, viene quasi il sospetto che tu abbia lavorato poco in CO … se è per questo posso anche esporre un solo fotogramma in tutto il rotolo, ma quale costo? Spendo meno ad usare altro materiale ed ottengo risultati migliori

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 10:35

Il minimo sindacale per applicare il sistema zonale senza un banco ottico è una macchina fotografica a dorsi intercambiabili, salvo andare in giro con minimo 3 corpi macchinaEeeek!!! (ma c'è chi lo fa a prescindere, anche in digitale, altrimenti gli va la polvere sul sensore quando cambia obiettivoMrGreenMrGreenMrGreen)

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 10:35

Beh, si, è un lavoro complesso; più semplice con i 12/10/ 8 fotogrammi di una medioformato rispettivamente 6x6, 6x7 oppure 6x9 in cui puoi fare qualche prova e sviluppare l'intero rullo in un certo modo. Operazioni facilitate, viene da pensare, ovviamente col digitale, dove si può giocare con esposizioni multiple e,l in postproduzione, su RAW che lo consentono. Ma siamo fuori topic.

Però per noi esiste sempre il fattore divertimento che guida le nostre scelte a volte anche al di là del risultato che si vuole ottenere: chi prova piacere a lavorare in camera oscura sarà ricompensato, oltre che dal risultato, dalle conoscenze da acquisire e dalla manualità e artigianalità del trattamento del negativo.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 10:53

@Ivan61
il mio post era più per spiegare un punto di vista e il sistema zonale in quel post era per far capire un concetto che Giovanni ha capito.
Poi per l'ABC già negli anni 80 si era arrivati ad XYZ e quindi si parlava anche straniero.
A parte quello che ha detto Paolo che oggi si deve sacrificare un paio di frame e oggi costano,
si può anche agire in modo diverso come si faceva oltre che col B/N anche col colore.
Allora si usavano gli scanner per produrre da un laica una pellicola tinta continua 30x40 che con filtrature controllate e punzonate venivano poi esposte su carta a contatto, in pratica si facevano delle maschere e si facevano i conti per fare una multiesposizione su carta oppure sempre su pellicola fino al risultato finale che diventava l'originale per le stampa in serie.
Lo si può fare anche con un ingranditore se non si ha uno scanner come del resto si faceva prendendo pellicole tinta continua che si usavano in fotolito.
Oggi trovare quelle pellicole è forse difficile, ma non credo impossibile.
Come sempre per arrivare in un posto non esiste solo una strada.
Chi ha lavorato in fotolito lo sa benissimo, poi è tutta una questione di aver voglia di sperimentare strade poco battute. Oggi in assoluto esistono ben poche cose e diventano sempre meno.
Il sistema di scansire un formato laica e 6x6 per poi lavorarlo in formati 30x40 a contatto e stampare a contatto su carta per fornire un originale ripetibile e controllato come qualità rendendo ogni stampa praticamente uguale e quindi poter fare una produzione era abbastanza noto in alcuni ambiti (pubblicità e moda).
Ma nelle fotolito e quindi in prestampa lavorare i negativi a tinta continua in formato 1:1 era la prassi sia per il colore che per il bianco e nero che venivano poi retinati per andare in stampa in litografia e a tinta continua per le rotocalco. Per i risultati migliori lavorare a 30x40 cm alla fine se non si deve cambiare la prospettiva un banco ottico serviva più per foto di altri tipo vedi architettura paesaggistica riproduzione artistica di quadri e pitture in genere oppure per stil Life, per la moda e per alcune occasioni in pubblicità veniva anche meglio avere la riproduzione della grana ingrandita da un f.to laica erano cose richieste, nella moda scattare col banco ottico così come in altri ambiti non avrebbe prodotto lo stesso risultato sarebbero state foto di catalogo e non di espressione di stile fotografico.

PS: tutti i prodotti stampati prima del sistema digitale, veniva prodotto in fotolito su pellicole in tinta continua B/N per ogni colore CYMK e poi retinate con inclinazioni diverse di ogni colore per poter stampare in Litografia o roto-ofsett. Poi anche per la rotocalco venivano prodotte pellicole retinate. Con il digitale e col PDF le cose son cambiate radicalmente, tanto da poter produrre direttamente le lastre per la stampa in litografia e rotocalco dal file PDF fornito con prova di stampa certificata.
Inoltre questo sistema veniva anche usato in laboratori d'arte per produrre stampe ripetitive di opere d'arte poi vendute e stampate in quantità dichiarate e registrate da un notaio che controllava poi la distruzione del negativo originale per la stampa, che doveva essere riprodotto da capo per una eventuale ristampa con numerazione diversa.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 12:23

Beh, se consideriamo che qualcuno aveva chiesto pareri circa l'uso di una 400 ISO per foto di giorno, se n'è fatta di strada....

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 12:44

Beh, se consideriamo che qualcuno aveva chiesto pareri circa l'uso di una 400 ISO per foto di giorno, se n'è fatta di strada....


Beh chi ha fatto la domanda può ora viaggiare nel passato e nel futuro. ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2024 ore 14:04

Lasciamo perdere ste seghe mentali che altro non sono e rimanendo in Topic l'autore ha chiesto ben altro

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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