| inviato il 23 Giugno 2024 ore 19:49
“ Vero, ma per il teletrasporto dati , con entanglement quantico, i cinesi l'hanno già fatto. „ cosa gia provata dal fisico francese premio Apect negli anni 80 che ha preso di recente il nobel per questo, hanno avuto una ulteriore prova con una distanza di 500km, che le particelle non subiscono l'effetto locale il che a rifletterci é una cosa assurda, fuori da ogni logica, due particelle legate subiranno l'influenza istantaneamente a prescindere dalla loro distanza, che siano a 1km o 1 miliado di anni luce non so se riuscite a capacitarvi, la distanza che un fotone copre dal puto A al punto B in 1 miliardo di anni lice ( ma potrebbero essere 10 o 100 miliardi) con l'entamglemt annulli la distanza istantaneamente |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 20:15
Si ma non si capisce cosa si intende con due particelle legate. Legate in che modo? A parte questo, quando scopriranno che ci si può spostare istantaneamente da qui a Marte, o a Plutone, o ancora più in là e vi diranno che fino ad oggi ci si erano posti limiti su distanze e velocità che non aveva senso porsi ma stavano sbagliando... quel giorno la smetterete di credere che certe cose sono impossibili solo perché attualmente i limiti delle conoscenze umane sono enormi? Si spera di si. Purtroppo se si continua come adesso, ci vorranno centinaia di anni.. speriamo quindi in un altro aiutino da parte Loro. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 21:48
“ speriamo quindi in un altro aiutino da parte Loro. „ Io la scriverei così : speriamo quindi in un altro aiutino da parte Vostra. Così nessuno, me compresa, potrà dire che non esistono |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 22:47
Non si può smaterializzare e ricomporre la coscienza è come entrare in un buco nero l'informazione si perde . Il teletrasporto va bene per le particelle elementari, per oggetti più complessi non funziona figuriamoci se è un vivente. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 22:59
Ci vorrebbe un una AI con una potenza di calcolo inimmaginabile che consumerebbe più energia di quella dell'intero universo . A confronto fare viaggiare un'astronave alla velocità della luce è un gioco da ragazzi , tutti sappiamo che è impossibile anche qui ci vorrebbe un'energia infinita. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 23:16
“ quel giorno la smetterete di credere che certe cose sono impossibili solo perché attualmente i limiti delle conoscenze umane sono enormi „ ci sono almeno due livelli di "impossibile": uno sono le cose impossibili da fare con le conoscenze che abbiamo adesso. Ad esempio, i viaggi interplanetari (seri), l'ibernazione, la creazione della vita in laboratorio. La scienza attuale di fatto non li nega, solo che nessuno sa come fare. L'altro impossibile sono quelle cose che le nostre conoscenze attuali invece escludono. Ad esempio viaggiare a velocità superiore a quella della luce, tornare indietro nel tempo. Sui primi si può fantasticare, ma è giusto tenere almeno il limite di quello che la scienza attuale nega, altrimenti ciascuno si crea il proprio universo, la propria scienza e diventa semplicemente un'anarchia distruttiva. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 23:30
"L'altro impossibile sono quelle cose ........Ad esempio viaggiare a velocità superiore a quella della luce" Non è proprio così. Quello che dici tu è vero ma solo in un campo gravitazionale (=Legge della relatività Generale: la velocità della luce è un limite non solo insuperabile, ma anche irraggiungibile). Ma non ci sono limiti alla velocità di un campo gravitazionale quando esso si muove dentro un altro campo gravitazionale, ossia non c'è un limite teorico alla velocità relativa due campi gravitazionali. Dunque, se riuscissimo a generare e controllare un campo gravitazionale, piccolo e locale, che racchiude una navicella, il campo gravitazionale che racchiude la navicella potrebbe muoversi nel campo gravitazionale dell'Universo a velocità maggiori della luce, e non c'è un limite torico a quanto maggiori. Matematicamente è tutto possibile, ma ci vogliono energie, per la nostra scala di misura, immense, talmente grandi che oggi noi non siamo in grado di generarle, nemmeno lontanamente. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 8:49
“ Ma non ci sono limiti alla velocità di un campo gravitazionale quando esso si muove dentro un altro campo gravitazionale, ossia non c'è un limite teorico alla velocità relativa due campi gravitazionali. „ questa non la sapevo, ma in realtà non l'ho nemmeno capita...nel senso che non sapevo che due campi gravitazionali potessero esistere uno dentro l'altro. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 9:41
"..e non sapevo che due campi gravitazionali potessero esistere uno dentro l'altro." Ed hai perfettamente ragione. Ma se sono di intensità e dimensioni estremamente diversi, operativamente li puoi considerare separati. Separati matematicamente non lo sono e non lo devono essere, ma li puoi considerare tali agli effetti del moto relativistico tra i due, avrai una "bolla, un campo gravitazionale asimmetrico, che si muove in un campo gravitazionale che possiamo considerare fisso rispetto all'altro che ci si muove dentro. In pratica devi fare un bella, ma proprio bella, grinza nello spazio tempo del campo gravitazionale più grande, creando un altro campo gravitazione, più piccolo, e modulandolo in modo tale che la somma dei due campi risulti: - compresso, molto curvo, davanti al centro di gravità del campo gravitazionale piccolo creato - allungato, meno curvo che davanti, nella parte posteriore rispetto al centro di gravità del campo gravitazionale piccolo creato Così il campo modulato piccolo "cade" in avanti, e più la grinza è grossa, più veloce cade. Se stai nel centro di gravità del campo creato, tu, in pratica non senti nulla, o quasi, non ti senti "cadere" forte da nessuna parte, perché sei sotto le leggi della somma dei due campi gravitazionali, ma nel centro di gravità di quello creato, se abbastanza forte ed abbastanza grande , l'effetto gravitazione del campo fisso che ingloba quello creato, è quasi nullo. Questa teoria, di tale si tratta, non è farina del mio sacco, ma del sacco, più grande, di un certo A. Einstein, Fisico tedesco deceduto e del sacco, più piccolo, di un certo M. Alcubierre, Fisico Messicano che ha lavorato presso l'Istituto Max Planck per la Fisica della Gravitazione a Potsdam, in Germania, ed oggi lavora presso l'Istituto di Scienze Nucleari della Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM). Ma oggi quel campo gravitazionale locale lì "nun se po' ffa". Perché ci manca la tecnologia per farlo, ma in teoria, Einstein in testa, funziona: domani (molto, molto lontano), chissa! |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 10:13
credo di aver capito: è come il campo gravitazionale della Terra, o dei pianeti, rispetto a quello del Sole? |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 10:33
Jules Verne disse che tutto ciò che l'uomo riesce ad immaginare è possibile. Io aggiungo che è possibile solo se l'uomo da più credito alla sua immaginazione e molto di meno alle catene che la Scienza impone. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 10:58
Felix, la Scienza non pone delle catene, affatto. Non più di quanto non faccia la Tecnologia, la Chimica o l'Ingegneria... Se vuoi costruire qualcosa, devi limitarti a quello che l'ingegneria può progettare e la tecnologia oggi consente di fabbricare. Ma non sono "catene", sono i "limiti". Se vuoi immaginare qualcosa che sia "verosimile", devi per forza confinare la fantasia entro i limiti di quello che, oggi, la Scienza ti dice essere possibile, coerente o almeno non contro con la conoscenza stessa. Viceversa, se ad esempio nelle ipotesi della nascita della Vita vuoi uscire da qualsiasi paletto, nulla ti impedisce di farlo. Vuoi pensare che il nostro universo sia nato 450 anni fa ad opera di una coscienza unica che poi si è divisa, inserendosi di volta in volta nel corpo di nuovi esseri umani? Nessuno ti impedisce di farlo. Così come a me nessuno impedisce di contestare la tua ipotesi assumendo che la Vita sia essa stessa origine dello spazio e del tempo. Ciascuno di noi è contento della propria visione e non gli serve nemmeno il confronto. Anzi, il confronto diventa inutile e impossibile e in questo modo viene a mancare totalmente qualsiasi base per discutere e, in definitiva, per crescere. Ma non puoi pretendere che la Scienza accetti ipotesi che violano le conoscenze che la Scienza stessa assume come attualmente vere. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 11:18
"..è come il campo gravitazionale della Terra, o dei pianeti, rispetto a quello del Sole?" In pratica, sì, il campo gravitazionale del Sole ci influenza poco, sovrastato dal campo gravitazionale terrestre, localmente, qui, più forte, Se così non fosse, se non ci fosse il campo gravitazionale terrestre, o se fosse molto meno intenso, minore rispetto a quello del Sole, noi, di giorno, in presenza di Sole alto nel cielo, decolleremmo in alto verso il sole, e ci finiremmo poi dentro arrostiti, invece stiamo attaccati alla Terra. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 11:25
@Felix: ciò non toglie che l'immaginazione, anche se non soprattutto fuori dai paletti della Scienza, sia indispensabile come ispirazione per intuizioni da cui nascono anche le teorie che superano i blocchi in cui la Scienza stessa finisce per trovarsi quando esaurisce tutte le alternative logiche. @Pollastrin: il problema è realizzare questo campo, senza avere un pianeta sotto i piedi, in pratica... |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 11:48
Se si modifica la gravità si modifica anche il tempo siamo in un cul de sac . |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |