| inviato il 19 Agosto 2024 ore 8:54
Lo storico schema Tessar (1902) a sole quattro lenti deriva da uno schema ancora più semplice, il tripletto di Cooke (1894). Obiettivi con questo semplicissimo schema ottico sono stati realizzati almeno fino agli anni '60 (anche da Leica con una versione a tre lenti del 90mm f/4 nel 1964): progettisti legati al passato o schema ottico ancora valido nonostante le sole tre lenti? Questa l'ho scattata con Sony A7RIII ad f/5.6 con un A. Schacht Ulm 100mm f/3.3 (1963) dotato di tripletto di Cooke.
 L'obiettivo è piuttosto fiacco a TA ed il contrasto è molto basso, ha la tendenza a produrre flare molto facilmente con forte luce anche se questa è appena fuori dal frame (anche con paraluce). Chiuso ad f/5.6 migliora tantissimo e schermando con la mano ho evitato gran parte del flare. Lo sfocato mi sembra molto buono, i punti luce sfocati tondi anche agli angoli sono dovuti alla combinazione di diaframma chiuso e le 16 lamelle che lo compongono. Tutto sommato obiettivo ancora usabile su digitale secondo me, soprattutto per ritratti per i quali non si vuole un alto contrasto. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 10:52
Complimenti, gli Schacth erano buoni vetri e come hai dimostrato, se si evitano ridicoli paragoni con ottiche odierne di costo e lignaggio ben diversi, si hanno ottimi risultati. Basta diagrammare un poco, non è un disonore. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 11:03
“ Basta diagrammare un poco, non è un disonore. „ Infatti, tanto più che generalmente non apprezzo la profondità di campo risicata, scatterei comunque molto di rado a tutta apertura. E se si vuole il tanto apprezzato effetto Nikon 135mm f/1.8 Plena (punti luce tondi e contemporanea assenza della loro deformazione ad occhio di gatto agli angoli), basta chiudere il diaframma e dotarsi di un obiettivo con molte lamelle (da 15 a 20), ce ne sono tantissimi disponibili. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 12:38
Tenete conto che è parafocale, quindi va usato di conseguenza: si mette alla massima estensione focheggiando sul soggetto desiderato, e poi si zoomma a piacere componendo l'inquadratura, tanto lui non si schioda da dove lo avevo puntato. Una goduria impensabile per le ottiche moderne e molti zoom del passato. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 13:12
Grande Jacopo! |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 13:15
Lorenzo, grazie della precisazione! |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 13:44
Rolubich@. La Schacht ha costruito ottiche con diversi attacchi, tra l' altro anche per Leica a vite quando questa cessò la produzione passando alla baionetta M. Si trovano spesso i Travenar della Schacht con focali dal 28mm ai 200mm. Se non li hai mai provati ti consiglio i due 35mm, F2,8 e 3,5 e il 135. Ho visto file molto belli scattati con una 24mpx. Ovviamente come dicevamo sopra, vanno DIAFRAMMATI (contento Lorenzo ?) di un paio di stop almeno, ma sono ben godibili. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 14:41
Molto bello quell' obiettivo |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 17:26
“ vi presento un'immagine che a stima spannometrica corrisponde ad un f 128 reale „ Tipico diaframma a 6 lamelle degli obiettivi cinematografici, nei film e telefilm ho quasi sempre visto stelle a sei punte; qualcuno sa il motivo di questo fatto? |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 17:53
“ Rolubich@. La Schacht ha costruito ottiche con diversi attacchi, tra l' altro anche per Leica a vite quando questa cessò la produzione passando alla baionetta M. Si trovano spesso i Travenar della Schacht con focali dal 28mm ai 200mm. Se non li hai mai provati ti consiglio i due 35mm, F2,8 e 3,5 e il 135. Ho visto file molto belli scattati con una 24mpx. www.nocsensei.com/camera/tecnica/marco-cavina/marcocavina/le-ottiche-d Qui si parla un po' di queste vecchie ottiche poco conosciute oggi, ma che con l' avvento delle ML, dove puoi attaccarci praticamente tutto, sarebbe un peccato, visto anche il costo irrisorio dell' usato, non provarle. „ Interessante articolo per la relazione fra il fondatore e Bertele, grazie del link. Il mio 100mm f/3.3 è con attacco M42 come l'altro che ho, il 135mm f/3.5. Quest'ultimo è costruito molto bene e fornisce l'indicazione della PDC tramite un settore bianco su fondo arancione sotto ad una finestrella trasparente presente anche in 35mm più recenti, una vera raffinatezza.
 Mi incuriosiscono i due 35mm, ci farò un pensierino. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 18:08
Rolubich@. Bellissimo il 135, come detto sono ottiche praticamente sconosciute, ma molto valide sia otticamente che meccanicamente. Personalmente utilizzo reflex Nikon e questo mi preclude sia l' acquisto che l' utilizzo, ma nei miei pensieri c'è una ML Full Frame da utilizzare a questo scopo perché penso che ci siano, dimenticate in molti angoli, diversi vetri che meritano di rivedere la luce. |
| inviato il 19 Agosto 2024 ore 18:24
“ Personalmente utilizzo reflex Nikon e questo mi preclude sia l' acquisto che l' utilizzo, ma nei miei pensieri c'è una ML Full Frame da utilizzare a questo scopo perché penso che ci siano, dimenticate in molti angoli, diversi vetri che meritano di rivedere la luce. „ Fai il passo senza indugi, la messa a fuoco è molto facilitata e ti ritrovi praticamente con tutti gli obiettivi stabilizzati, vantaggi operativi non indifferenti. Oltre al divertimento di provare tutti i marchi immaginabili; il mio "viaggio" fra gli obiettivi manuali è iniziato proprio con gli ottimi Nikon F su reflex Nikon, ma da quando sono passato a ML ho sperimentato il mondo M42 ed anche Leica M/M39. |
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