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Esempi reali di compressione dei piani causa focale


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avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:14

Evitando ulteriori masturbazioni mentali possiamo dire senza tema di smentita:
La compressione dei piani è direttamente proporzionale alla focale.

Valgrassi

Se fotografi un cartello che è a metà strada tra te e il muretto di cinta di schiacciamento dei piani ne vedrai ben poco.
L'apertura dell'obiettivo non centra nulla.

La geometria descrittiva è basata da regole matematiche ben precise.
Quando sono state scritte non esistevano ne obiettivi ne diaframmi.


avatarjunior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:15

Beh non credo serva lavorare in laboratorio per capire cose elementari come la prospettiva. Credo si impari in 4a/5a elementare.
In tutto questo non ho ancora capito se davvero ti stai fossilizzando su dettagli totalmente inutili o non ci stai proprio arrivando.
Che le foto non siano al 100% identiche è normale, come non esiste nulla di identico sulla faccia della terra. Se prendi un pacco di viti nessuna è identica all'altra ma sono intercambiabili al 100% perché le differenze sono minime da renderlo possibile.
Boh sono alliBeatles

avatarjunior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:15

Strettamente parlando ci sono ancora ragioni per l'uso di differenti circoli di confusione per differenti lunghezze focali delle lenti:
Se noi guardiamo le immagini "dalla giusta prospettiva", con ciò volendo dire quanto più vicino all'angolo con il quale le stesse furono realmente viste dalla fotocamera quando furono scattate, allora dovremmo vedere le immagini riprese con un grandangolo da una distanza minore di quella adottata per la visione di immagini riprese con un normale obiettivo o ancor più con teleobiettivi.
In definitiva, per riprese con grandangoli dobbiamo calcolare la profondità di campo con valori minori del circolo di confusione; infatti, in queste immagini, i dettagli che ci interessano sono usualmente più piccoli e quindi pongono condizioni più stringenti sulla nitidezza della immagine.


avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:23

@Iron 200 a f/22 e 20 a f/2.8.


Come prima: per quel che si può capire nonostante che in una lo sfondo sia comunque sfocato e nell'altra no, non ci sono differenze prospettiche evidenti.




avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:27

Silenzio/consenso, devo dedurre che nessuno di voi vede stacchi diversi?


Metto le mani avanti ammettendo la mia ignoranza in materia, ma mi lancio lo stesso perché preferisco fare la figura del cogl'one piuttosto che rimanere con i dubbi.

Se per stacchi diversi intendi piani (continui) con differente messa a fuoco, io li vedo sicuramente. Ma non mi stupisce
Se parliamo di apparente 'compressione', ovvero differenze tra le dimensioni degli oggetti con le due focali diverse, assolutamente no.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:29

La geometria descrittiva è basata da regole matematiche ben precise.
Qundo sono atate scritte non esistevano ne obiettivi ne diaframmi.


Se ci riesci, prova a spiegargli di quanto possono cambiare le proporzioni di oggetti distanti dieci metri e più, spostando il punto di vista di cinque centimetri.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 15:42

Quello che si sposta è il Quadro prospettico che è un piano ideale trasparente sul quale si proiettano le linee che partono dall'oggetto osservato e vanno verso il punto di vista.
Variare la focale significa spostare il Quadro Prospettico ricavando una diversa proiezione piana sul piano stesso.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 16:07

Variare la focale significa spostare il Quadro Prospettico ricavando una diversa proiezione piana sul piano stesso.


Ohibò, non saremo di nuovo alla focale che cambia la prospettiva? Adesso senza nemmeno fotocamere e obiettivi? Spero di aver capito male. Fissato il punto di vista, spostare il piano che interseca la piramide visiva mica cambia le proporzioni.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 16:16

All'inizio avevo INTUITO che avere due immagini identiche partendo da un grandangolo e un tele fosse impossibile.
Non avevo in mente punti di ripresa, nodali, prospettiva: sono sempre stato un asino in disegno e non mi sono iscritto a ingegneria per quello.
Facendo quattro prove la mia convinzione è diventata certezza.
Mi illudo che le mie prove, piuttosto accurate, possano servire a chi fa ritagli esagerati illudendosi di coprire 20-500 con un solo obiettivo e un sensore con tanti Mpx (una volta: Ooo).
@Teo allora non sono l'unico cecato, vielen Dank!
@Iron spieghi a un nostrano come me cosa succede quando fai l'Houdini coi due file sovrapposti. Io osservo che metti in pari il cartello e vanno in giro le due auto. Cosa significa? Falla semplice, perché non sono troppo loico.
@Simone in nome del nostro vecchio istituto, aprimi un seguito a questo 3d, grazie!

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 16:23

@Iron spieghi a un nostrano come me cosa succede quando fai l'Houdini coi due file sovrapposti. Io osservo che metti in pari il cartello e vanno in giro le due auto. Cosa significa? Falla semplice, perché non sono troppo loico.


Significa che per confrontare correttamente l'effetto (certamente piccolo, ma tant'è) del diverso punto di vista nelle due foto sarebbe necessario che lo sfondo fosse nitido in entrambe, altrimenti si stanno confrontando più che altro sfocato, distorsioni e aberrazioni assortite dei due obiettivi.

Per esempio, con un punto di ripresa più avanzato lungo l'asse ottico, il cartello essendo più vicino risulterebbe più grande e in una foto nasconderebbe una parte dello sfondo visibile nell'altra. Ora, spostandosi il punto di ripresa (centro della pupilla di ingresso dell'obiettivo) al più di pochi centimetri ed essendo il cartello a molti metri di distanza, la parte nascosta sarebbe veramente piccola, e ammesso che la differenza possa essere rilevabile con lo sfondo nitido (nel caso in esame ho i miei dubbi, ad ogni modo in generale dipende dalle distanze in gioco), certamente non può esserlo con lo sfondo sfocato.

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