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25 Settembre 1962...


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  4. » 25 Settembre 1962...





avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2022 ore 19:16

ehhhhh... non proprio caro Simone!
In verità furono proprio le due risicatissime vittorie contro Doug Jones e Henry Cooper a spingere anche un avversario giurato di Liston, in realtà lo era di Carbo ma non avendo il coraggio di dirlo apertamente se la prendeva con Liston, sto parlando di Nat Fleischer ovviamente, a considerare non dico folle, ma quantomeno inutile, la sfida Liston/Clay di Miami.
La verità è che contro Jones, un Mediomassimo che faticando a rientrare nei limiti della categoria era costretto a combattere nei Massimi, Clay fece una pessima figura subendo l'aggressività del suo avversario senza mai riuscire a sua volta a impensierirlo, mentre con Cooper... beh con Cooper non ci fu storia, andò KO e fu salvato solo dal trucco del guantone rotto ad arte da Dundee!
E se poi con Cooper vinse fu solo perché quest'ultimo fu tradito dalla fragilità delle sue arcate sopracciliari, che sanguinando copiosamente diedero all'arbitro la scusa buona per interrompere prontamente quello che ormai era un confronto taroccato! ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2022 ore 20:16


Da sempre penso che i neri siano fisicamente più prestanti dei suprematisti bianchi (anche questa è una forma nascosta di razzismo?).
Qui si vede che ormai Ali parlava male e lentamente. Sempre un bello, in ogni caso. La moglie Veronica spettacolosa, le due figlie piccole pure. Va bene che la telecamera inquadra dal basso, ma si vede come sono grandi e grossi i massimi?
Sconvolgente come si era ridotto Joe Louis. Patterson ha avuto l'Alzheimer, Ray Sugar Robinson era "suonato".

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2022 ore 21:53

Valerio che i negri siano fisicamente più prestanti dei caucasici io lo darei per scontato, tuttavia anche in questo caso bisognerebbe fare dei distinguo perché i negri, come del resto i caucasici, non sono tutti uguali fra loro.
Gli afroamericani in particolare, poi, si distinguono dagli altri negroidi presenti nel continente Americano e questo non è avvenuto per sbaglio, ovviamente, ma per una precisa scelta dei negrieri, i quali riservavano gli schiavi migliori per il mercato nordamericano, dove si pagavano meglio, e quelli di seconda e terza scelta per i mercati centro e sudamericani.
Il perché di questa prassi è presto detto e si basa sul concetto stesso di colonizzazione, e laddove il colonialismo iberico, tipico del Contro e Sudamerica, è stato esclusivamente un colonialismo di rapina, al contrario di quello britannico, tipico del Nordamerica, che è stato di sfruttamento, questo si, certamente, ma non di rapina tout-court.
Nel Sud degli Stati Uniti infine, dove di fatto si concentravano i negri fisicamente più prestanti, per i grandi proprietari terrieri era una questione di prestigio sociale quella di possedere gli schiavi migliori, i quali quasi sempre venivano addirittura "allevati" allo stesso modo dei cavalli... con la differenza che mentre i cavalli venivano usati nelle gare di trotto, dove si scommetteva forte, i negri venivano adoperati nei tornei di lotta libera e pugilato, guarda un po' ;-), dove i ricchi proprietari terrieri scommettevano ancora più forte di quanto non facessero con le gare dei cavalli.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2022 ore 22:12

Sconvolgente come si era ridotto Joe Louis. Patterson ha avuto l'Alzheimer, Ray Sugar Robinson era "suonato".





È vero che Joe Louis, soprattutto negli ultimi tempi, era ridotto molto, molto male, ma questo fu dovuto all'abuso di droghe che, purtroppo per lui, caratterizzò la vita di questo Campione all'indomani della carriera pugilistica, e non tanto da danni derivanti dalla carriera stessa.
Per quanto riguarda Patterson e Ali invece io sapevo il contrario: e cioè che Patterson fu afflitto dal Parkinson e Ali dall'Alzheimer, in ogni caso entrambi, come peraltro anche Robinson, mostrarono i chiari sintomi della "Demenza Pugilistica"... insomma rimasero tutti "suonati"!

A questo punto una citazione (assai infelice) è d'obbligo: "è triste e inverecondo che dei vecchi salgano ancora sul ring".

Con questi sprezzanti parole Clay si riferì ad Archie Moore quando, nel 1962, gli misero di fronte un uomo che tranquillamente poteva essere suo padre, un uomo che arrivò tardi al titolo mondiale e che nonostante abbia avuto una carriera più lunga di quelle dei tre succitati messe insieme, 218 incontri solo da professionista, visse più a lungo degli altri tre e trascorse una vecchiaia non dico perfetta ma di GRAN LUNGA migliore della loro... e in particolare rispetto a quella di colui il quale tanto si divertì a offenderlo... in gioventù.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2022 ore 9:58

@Paolo
Per quanto riguarda Patterson e Ali invece io sapevo il contrario: e cioè che Patterson fu afflitto dal Parkinson e Ali dall'Alzheimer, in ogni caso entrambi, come peraltro anche Robinson, mostrarono i chiari sintomi della "Demenza Pugilistica"... insomma rimasero tutti "suonati"!
Alla fine ho dialogato qui con te perché volevo attrarre al tuo libro (disponibile comodamente su Amazon in forma cartacea) quelli che nominalmente potrebbero essere fotografi che non erano neanche nati nel 1962. Mi ha colpito la tua tenacia a non leggere quello che posto.
Non che le mie osservazioni siano "pearls of wisdom", il più delle volte sono semplici copia&incolla.
Floyd Patterson, boxing's first two-time world heavyweight champion, died of prostate cancer at 71. But for at least the last eight years, he suffered from Alzheimer's disease—the latest in a long line of ring legends to develop de.men.tia.

La "de.men.tia" è associata all'Alzheimer (per es. quando non mi ricordo dove ho posato gli occhiali qualche minuto prima...). A Patterson avevano affidato un lavoro burocratico in una commissione pugilistica e lui non riusciva a portare a termine le operazioni più elementari. Alzheimer.

Un Nobel in Chimica del PoliMI (prof. Giulio Natta) fu colpito da Parkinson. Il paradosso era che conservò lucidità mentale fino all'ultimo, cosicché rivedeva tranquillamente gli articoli dei suoi colleghi e allievi. Poi quando veniva il momento di firmare impiegava minuti.
Da Parkinson furono colpiti la Bourke-White e Weston. Un fotografo non è SOLO un intellettuale, deve per forza armeggiare con macchine fotografiche. McCurry ha una mano offesa, ma non ha né Parkinson né Alzheimer.

Ali manifestò sindrome da Parkinson (causata verosimilmente dai colpi alla testa) e fu lucido mentalmente fino alla fine. Eig (cfr. Amazon kindle, possibilmente in inglese) ha analizzato la velocità del suo parlato e ha scoperto che calava con l'avanzare dell'età agonistica (non lo riporta neanche Hauser, biografo autorizzato, è una questione di date).
Il tremito pronunciato all'apertura dei Giochi di Atlanta del 1996 era amplificato dalla somministrazione di dopamina.
A questo punto una citazione (assai infelice) è d'obbligo: "è triste e inverecondo che dei vecchi salgano ancora sul ring".
Questa è un'estrapolazione sgangherata, leggiamo (verbatim) Cassius Clay:
Why doesn't somebody just get that old guy a pension; why doesn't somebody just retire him? He's too old, he's old enough to be my grand-daddy. I wish people would get together and work out a pension or something for him or I'm gonna have to do it once and for all.”
Thomas Hauser. Muhammad Ali (Kindle Locations 780-782). Open Road Integrated Media LLC. Kindle Edition.
Ha constatato la verità, ha esagerato chiamandolo nonno invece che papà. Lo stese, come promesso, alla quarta.
Leggiamo Archie Moore:
Then we fought and he knocked me out. My plan when I went into the fight was to move around and catch him with hooks to the body, because no one had hit him to the body much. Slow him down, and then maybe get him with a sneaky right hand. But his speed was too much for me, and I was made for him in that I used a wrap-around defense to cover up. I would leave the top of my head exposed, and that's what he wanted. You see, he had a style, he would hit a man a lot of times around the top of the head. And if you hit the top of a man's head, you shake up his thought pattern. You disturb his thoughts. A fighter has to think, but if someone is plunking you on top of the head, you cannot think correctly. And this is what he did. He made me dizzy and he knocked me out. “People ask me now, if I'd fought Clay when I was young, would the outcome have been different? I don't think so. One never knows for sure, but I told you before, Ali would have beaten Joe Louis four times out of five. And I was a pretty good light-heavyweight, but I think Joe Louis would have beaten me.”
Thomas Hauser. Muhammad Ali (Kindle Locations 802-804). Open Road Integrated Media LLC. Kindle Edition.

Sono istruzioni (da un maestro del ring, non da uno che ha seguito gli incontri in TVSorriso) per "capire" la boxe di Clay/Ali. Essere colpiti in testa in continuazione dai jab non può giovare alla lucidità sul ring.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2022 ore 12:08

Caro Valerio non è che io non voglio leggere quello che riporti, tutt'altro, molto semplicemente però quello che posti è rigorosamente in Inglese, e la mia poco più che elementare conoscenza della lingua della "perfida Albione" non mi consente una piena compresione di quanto da te puntualmente riportato.
Inoltre poi sono scritti che riguardano opinioni di gente che non sempre sono, come è invece adesso che chi parla è la "Vecchia Mangusta", degli addetti ai lavori; senza contare che chi parla del pugilato di quegli anni, senza però mai citare chi era davvero a tirare le fila del grande gioco, ossia la Mafia, semplicemente non sa di cosa parla... quindi cui prodest?

La verità caro Valerio è che se non "si seguono i soldi" non si va da nessuna parte, perché come tu mi insegni, del resto ne abbiamo parlato tante volte, non sempre (è un eufemismo per non dover dire quasi mai) la verità ufficiale ricalca in pieno la verità vera... pura e semplice insomma.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2022 ore 12:26

Poi ok... Clay avrà pure usato dei termini più gentili rispetto a quelli che ho trovato e riportato io, che poi anche questo è un discorso relativo visto che quando parlava in una intervista adoperava dei termini mentre quando parlava ai giornalisti ne usava altri... molto meno diplomatici peraltro, per cui è comunque probabilissimo, per non dire certo, che in altri contesti abbia adoperato proprio quella espressione.
In ogni caso una cosa è certa: che gli abbia dato del "nonnino" oppure del "rincoglionito" poco importa... quel che è certo è che nel 1962 Clay aveva vent'anni e Moore quarantanove, e ciononostante Moore salì sul ring e poté affrontarlo, al contrario di Clay che, da Muhammad Ali, a quarantanove anni non era neppure più in grado di allacciarsi le scarpe!

Se non è una nemesi questa...

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2022 ore 13:18

@Paolo sospettavo che non sei personalmente responsabile delle approssimative traduzioni che hai letto.
Ali a 54 anni ha portato l'ultima fiamma olimpica ad Atlanta e il commento di Joe Frazier fu che secondo lui se cadeva nel braciere era meglio! Ali ebbe a dichiarare circa "ho avuto tutto nella prima metà della mia vita, adesso mi devo accontentare". Pateticamente, sperava di tirare a campare fino a novantadue anni, ci lasciò a settantaquattro.

Liston non era inviso a TUTTI gli americani. I neri erano ~ 22,000,000 a quei tempi e, di questa minoranza, la maggioranza era fiera di lui. I WASPS un po' meno. Patterson era cattolico, Kennedy era cattolico: tutti e due dicevano che Liston non poteva essere il campione del mondo perché avrebbe dato un cattivo esempio alla gioventù americana.
In "Facing Ali" Frazier afferma con convinzione che Ali si era ridotto così per punizione divina (lui era Battista, nominalmente). Smokin' Joe è morto povero, dormiva al piano di sopra della sua palestra. Ali, morto ricco, non contraddiceva l'etica protestante per cui uno diventava ricco se era in regola con Dio (il dio di Ali era Allah, non dimentichiamoci).

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 7:03

Non ero a conoscenza del commento al vetriolo rivolto da Frazier ad Ali quando questi, in veste di ultimo tedoforo, diede ufficialmente inizio ai Giochi di Atlanta del 1996, devo dire però che con tutte le maldicenze che Ali sparse a piene mani su quello che fu, forse, il suo più fiero avversario, la cosa non mi stupisce affatto e, ti confesso, di certo non mi sento di condannare Frazier per quanto ebbe a dire in quella occasione.

Oltretutto Atlanta è la capitale di uno stato, la Georgia, che per decenni ha rappresentato, nell'immaginario collettivo degli Stati Uniti, il Sud più profondo e arretrato tanto da spingere Malcolm X ad affermare che i negri più disastrati che avesse visto in vita sua provenivano dalla Georgia, la qual cosa tralaltro mi porta a credere che egli non conoscesse affatto l'Alabama , il Mississippi e l'Arkansas che, all'epoca, rappresentavano il Sud più retrivo e per questo anche più inospitale per la gente di colore! Eeeek!!!
Il parallelo con Malcom X inoltre mi porta a un'altra riflessione: e cioè che anche con quest'ultino Ali fu particolarmente cattivo e soprattutto irriconoscente, visto che fu proprio Malcolm ad accoglierlo e introdurlo nella Nazione dell'Islam quando invece Elijah Muhammad lo snobbava ritenendolo solo quello che in effetti era: un giovane sbruffone.

Con entrambi questi uomini, che tra le altre cose lo avevano lungamente e in maniera fattiva aiutato, non dobbiamo dimenticare che Ali fu pure sostenuto economicamente da Frazier durante i lunghi (ma non certo tragici) anni della sospensione, ebbene con entrambi questi uomini lui si dimostrò in seguito particolarmente cattivo, se non addirittura crudele, oltre che irriconoscente e profondamente irriverente.
Insomma direi che in entrambi questi casi, come peraltro anche in molti altri, non dinentichiamo quanto egli - da giovane - solesse irridere i pugili "suonati", abbia abbondantemente meritato le parole poco gentili rivoltegli di Frazier.
Non da Malcolm X però, anche se non so se ciò avvenne perché Malcolm, che lo conosceva molto bene, sapeva quanto egli fosse manipolabile e influenzabile, oppure solo perché, molto semplicemente, non ne ebbe il tempo e l'occasione.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 10:54

La storia di Ali e' legata a quella delle Olimpiadi. Nel "quadretto di famiglia" della trasmissione c'e' anche Wilma Rudolph. Ormezzano avrebbe detto "era alta, era bella, era nera" Eeeek!!!
Una storia al contrario, in positivo, rispetto a quella di Ali la sua. Di famiglia poversissima, era affetta da poliomelite, tanto da non poter nemmeno camminare fino a 12 anni...a 20 vince 3 ori alle olimpiadi di Roma.
Sfortunata pure lei pero' dopo lo sportTriste, muore giovane

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 14:59

Già, Wilma Rudolph!
All'epoca delle Olimpiadi si parlò anche di un mezzo flirt fra i due, ma purtroppo per il giovane Cassius Clay la sua esuberanza non fece colpo alcuno sulla bella Wilma, anzi...

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 15:10

... diciamo insomma che avevano avuto una vita, e soprattutto una infanzia troppo diverse perché una solida ragazza di campagna potesse subire il fascino di un fichetto sbruffoncello di città ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:24

@Paolo qui sembrerebbe che il tuo interessante libro l'abbia comprato solo io.:-P
In che modo sei arrivato a scrivere questo:
1. Ed ecco alfine spiegato il motivo per cui la tattica adottata da Clay nel primo incontro mondiale contro Liston, quella cioè di evitare il destro dell'avversario girandogli intorno muovendosi verso la propria destra, era chiaramente suicida: così facendo infatti, sarebbe finito inevitabilmente, e per di più inconsapevolmente, per cozzare contro il letale gancio sinistro di Liston.

A che ripresa televisiva ti sei riferito? Dundee era stato a bordo ring di un incontro di Liston e aveva dedotto che era il jab (sx) il colpo da cui premunirsi, non il destro.
Difatti Clay ha sempre girato in senso orario, che nella tua terminologia sarebbe "...muovendosi verso la propria sinistra".
Sarebbe un refuso da correggere nella prossima edizione.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 19:07

In effetti è un poco difficile comprendersi in circostanze del genere caro Valerio, perché se due persone sono poste uno di fronte all'altra la destra dell'uno è la sinistra dell'altro e viceversa.
In realtà io mi riferivo a quanto detto dallo stessa Clay ne: "Il re del mondo", ma come sempre capita(va) con le affermazioni di Ali c'è sempre da prenderle un pochino col beneficio del dubbio.
In effetti se quello che ho di fronte picchia col destro io devo muovermi verso la MIA destra, se voglio evitarlo, allo stesso modo in cui dovrò fare il contrario con un mancino.
Ovviamente però se il tuo avversario è ambidestro, come era appunto nel caso di Liston, non ti salvi né muovendoti verso destra e neppure muovendoti verso sinistra, ovviamente.
Se poi il tuo avversario ha pure un allungo esagerato, altra caratteristica tipica di Liston, non ti salvi neppure arretrando sistematicamente, in primis perché con l'allungo ti perseguita, e poi anche perché fatti tre passi ti ritrovi inevitabilnente alle corde... con tutte le conseguenze del caso!

Alla fine Clay, a Miami, fece l'unica cosa che sapeva fare, ossia arretrare, ma visto che Sonny non lo pressò mai, per ovvi motivi, finì come era deciso che andasse a finire... e vissero tutti felici e contenti!

Oddio... felici e contenti... visto come andò a finire, e questo vale per entrambi, direi che forse anche questa, molto probabilmente, non è la definizione più appropriata! Triste

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:38

@Paolo si vede che hai fatto il classico!MrGreen Se parli di rotazioni in 2D possono essere orarie o antiorarie.
Ambidestro varrebbe se non si boxasse di lato. Il diretto destro deve viaggiare una distanza maggiore.
Il pericolo per Clay erano jab e hook sinistri di Liston, non il destro perché Sonny faceva due passetti e al terzo Clay non era più lì.
Ti rimetto un link così vedi la famiglia Dundee al completo.


Possiamo dare a Liston le attenuanti:
- età (si è presentato sul ring da trentunenne , quardalo bene alla fine se dimostra 31 anni);
- allenamento inadeguato;
- spalla sinistra non in perfetto ordine.
Sul ring è stato l'ombra di quello che tutti si aspettavano.

Detto questo, Liston alla sesta era un punching ball poco mobile, non era più in grado di difendersi.
Che Liston fosse bolso lo si è visto alla quinta. Quando mai un campione del mondo si fa mettere un guantone sinistro in faccia come gli ha fatto Clay che era evidente che non ci vedeva bene?





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