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Caneca sia chiaro non sto giudicando nessuno ho solo riportato una mia sensazione.
Comunque non spaventarti Commissario, in queste quasi 15 pagine non c'è stato certo lo spazio per postare chissà quanta musica...non è nulla quello che vedi Sorriso
Ma ti "spaventa" semplicemente perché avrai una tua cerchia di affezioni musicali a cui ritorni ciclicamente e non ritieni sia necessario scoprire cose nuove. La tua percezione alla fine viene "distorta" da quello che già conosci. Ovviamente non conosco il tuo background e le tue abitudini ma deduco che la ricerca musicale non sia tra i tuoi interessi primari, quindi nulla di strano
Sotto l'epidermide della storia... no dai, scherzo mica siamo gli Jacki Squartatori!
In questa gazzara che abbiamo creato, qualcosa di buono ne è uscito. O no?
Il buon Rombro (o RombLo) ha assistito a dovere dimostrandosi perfino un degno... come si chiama l'epigono ma alla rovescia? Comunque sia, quella roba là... Un chierichetto fatto bene insomma
Ed anche gli interventi coi Bee Gees (trio stratosferico, tra l'altro) sono stati apprezzati, almeno da parte mia.
Ma al di la di questo, credo sia il caso di sondare ulteriormente la questione in un secondo capitolo del 3D.
Per l'occasione posto doveroso ed opportuno requiem di quest'altro:
Un chierichetto? LOL Ma no, è solo che, da divoratore di musica "stramba", come dice il nostro amico Lomo, posso seguire e comprendere un thread come questo senza fatica. Pur avendo fatto un percorso un po' diverso dal tuo. Io il rock in generale lo trovo (già da parecchio) abbastanza stantio (salvo eccezioni). Anche perché riscontro poca onestà e personalità...il più delle volte non sono altro che cliché riscaldati e "ribellioni" di facciata per arruffianarsi un pubblico che sa già cosa aspettarsi. Nell'underground purtroppo certe dinamiche non cambiano, anzi. Spesso sono teatrini tristi e sterili (parlo anche dei concerti). Per questo che negli anni mi sono avvicinato di più alla contemporanea, all'elettronica sperimentale ecc. Diciamo che partecipo qui più come "intenditore" di un immaginario musicale che, per quanto possa sembrarmi "superato" (rispetto alla mia personale esperienza), in realtà innesca sempre delle vibrazioni risonanti che non posso (rin)negare.
Pur nei miei limiti riguardo al BM estremo, devo dire che la fruizione della musica che seguo da quando avevo 13 anni mi accompagna da allora quotidianamente. Devo contare forse i giorni in cui non ho ascoltato nulla nelle dita di una mano. E non scherzo, perchè sono sicuramente giorni in cui non ero cosciente, in 53 (fra pochi mesi) anni qualche visitina in vari ospedali me le sono fatte. Sappiate che riesco ad addormentarmi solo con le cuffie e la musica nelle orecchie ogni sera. E non con il volume flebile flebile che faccia da sottofondo....ma bello allegro Ormai la mia compagna si è rassegnata. Il metal è predominante, più che altro con gruppi storici ma anche con molte novità scoperte negli anni, anche se trovo tante cose ormai ripetitive e la ricerca pur costante non è assidua. Va da sè che vista la moltitudine di sottogeneri la scelta di un gruppo piuttosto che un genere dipende molto dallo stato d'animo del momento. Fermo restando che ho diversi gruppi che sono capisaldi e imprescindibili per età e per periodo di scoperta...Iron Maiden, Dark Tranquillity, Hardcore Superstar, W.a.s.p, Mustasch, Nightwish, Rammstein, Sentenced, Amon Amarth. Niente di trascendentale e/o alternativo, basta che mi dia soddisfazione a me stesso.
Finalmente una discussione interessante su un sito di fotografia Pensando ai dieci anni che hai passato tu Caneca senza musica mi vengono i brividi, non per te, magari hai avuto altre stimolazioni intense negative o positive che siano, che ti hanno condotto alla catarsi da note. Spero non succeda a me, ma se succedesse, ci saranno forse altri stimoli in più, che mi erano sconosciuti. Ascolto di ogni riguardo alla musica, dal metal, al rock, al post punk, jazz, elettronica, classica e varie, tranne tutto il commercio e mainstream usa e getta propinato da radio e media. Non ascolto radio per scelta. Trovo emozioni in base al momento, sono cose che, come spieghi tu, è difficile per me descrivere, già non sono brava a farlo di mio in qualsiasi cosa. Mi prendo del tempo per poter analizzare un po' tutte le tue proposte, apprezzo e amo molto la svolta di Mikael Akeldfelt degli Opeth con Steven Wilson, ho mooolto gradito gli Ulver, dei quali ho purtroppo solo un album ( visto che sono norvegesi, consiglio di ascoltare anche i Motorpsycho ) e sul Black Album, penso che i Metallica hanno fatto sentire più fighi chi ascoltava musica terribile, ma della struttura musicale di tale album e dei dischi vecchi, nessuno di questi che ascoltavano Mietta & co. sa cosa sia. Forse dico così perché quando ascolto qualcosa, oltre a quel che non riesco a spiegare interiormente, essendo ex suonatrice di chitarra e basso, mi soffermo ad ascoltare strutture, scale, arrangiamenti e produzione. Non potrò ad esempio scaricare musica liquida, ho bisogno in quel momento di leggere i musicisti, i turnisti, le foto. Ma qui si va su un altro tema. Per rientrare nei nostri binari, ho visto che qualcuno è ancora attaccato al classicismo del rock e va benissimo ( David Gilmour nei suoi assoli è blues, la scuola e la matrice è quella, ma se andiamo su Satriani e Vai, allora il discorso è diverso ). Penso che siano gusti personali che però non devono essere al di sopra delle parti, ovvero per dirla terra a terra il mio è meglio del tuo. E poi non è vero che chi ascolta metal non ama il jazz o la classica. Io in passato ne ho conosciuti tanti che hanno amato Mingus piuttosto che i deliri free di Coltrane, proprio perché se uno analizza le strutture musicali nel metal, si trova molta tecnica musicale e virtuosismo. E sul Black Metal penso che ci sia un gran mondo dentro, dal cosmico all'esoterico, sicuramente mondi difficili ma affascinanti.
Come ho già detto sopra non seguo più la scena Death da una ventina d'anni, quindi sono da ritenermi un vero boomer, di quelli che si ricordano giusto dei Pestilence, Massacre, Autopsy... ma c'era una band che aveva una marcia in più, che ha iniettato in quello stile musicale così estremo una componente così estranea da diventare poi un'amalgama fortissima ed azzeccata: la fusion. Quelle poche volte che riascolto questo disco la penso sempre uguale: quello era un genio (pace all'anima sua):
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