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Mi pare nessuno abbia messo in dubbio che la triade di esposizione cambi col formato, anche se qualche intervento ambiguo c'e' stato. A molti invece sfugge la differenza tra intensita' di luce e quantita' di luce (a parte la durata dell' esposizione, tempo di scatto). La seconda cambia col formato. Ma nulla..non c'e' piu' sordo..di un cieco di Sorrento, pazienza
Per fissare le idee. Un qualsiasi esposimetro esterno dà EV (Exposure Value) indipendentemente dal formato del sensore perché l'esposizione è una grandezza intensiva che non dipende dalla superficie del sensore. Invece la luce (totale) che arriva alla macchina è una grandezza estensiva che dipende dalla superficie del sensore.
Ad un certo EV corrispondono molte coppie f/, t. In particolare: EV più basso fa passare più luce. Un po' fuorviante, dipende dal fatto che se si fosse definito correttamente EV (cioè Ev= t/(f/)^2 e non (f/)^2/t come adesso) sarebbero usciti valori decimali meno comodi. Con gli EV attuali sole splendente è EV=15 e quasi buio EV=0. Tutto bene. Quello che è invertito è che per fare passare più luce si abbassa EV, non si alza, come sarebbe più intuitivo. Quindi EV=13 fa passare 1/4 della luce di EV=11. Che casino...
@Valgrassi, concordo! Il conto a livello di luce racolta si pareggia lavorando con diaframmi più aperti (un fattore 2) su micro 4/3 rispetto a FF. Chiaro il conto si pareggia fin dove si può arrivare con l'apertura del micro 4/3. Poi che se uno vuole ottiche molto luminose su micro 4/3 allora prezzi e dimensioni salgono è chiaro. ----------------------------------------- Chiedo venia a Simone Rota: questo lo ho aggiunto dopo, con il topic chiuso, non potendo chiarire alrtimenti Intendevo dire che Il conto della luce si pareggia aprendo il diaframma di un fattore 2 rispetto al FF e ... riducendo gli iso di 4 volte, per non sovraesporre.
“ Per fissare le idee. Un qualsiasi esposimetro esterno dà EV (Exposure Value) indipendentemente dal formato del sensore perché l'esposizione è una grandezza intensiva che non dipende dalla superficie del sensore. Invece la luce (totale) che arriva alla macchina è una grandezza estensiva che dipende dalla superficie del sensore. „
Basterebbe leggere qui sopra per avere un punto fermo di chiarezza.
“ Chiaro il conto si pareggia fin dove si può arrivare con l'apertura del micro 4/3. „
Credo che il Voigtländer Super Nokton 29mm F/0.80 per formato MFT sia l'obiettivo più luminoso oggi normalmente in commercio. Il bello di questo formato è che anche lenti iperluminose hanno dimensioni peso profondità di campo gestibili e i prezzi sono comunque più bassi di lenti analoghe per FF.
Anche gli scatti in alta risoluzione - addirittura a mano libera - quando utilizzabili, sono un modo di migliorare il rapporto segnale rumore di due stop.
L'importante non è arrivare astrattamente a superare sensori più grandi, ma pragmaticamente ottenere ciò che serve.
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