user14408 | inviato il 19 Dicembre 2021 ore 19:08
“ 12X... anche se poi 12X è poco più di un francobollo dai „ per un attimo avevo dimenticato che tu utilizzi il 135 e in effetti per avere almeno un 40 lato corto ce ne vuole. giusto. ci vuole per forza uno scanner davvero serio e un buon manico. “ Ben consapevole di avere margine di miglioramento e che la carenza di risultati non dipende certo dall'attrezzatura usata. „ beh Giulia il caso della stampa, soprattutto a colori, è forse uno dei pochi dove la buona attrezzatura fa effettivamente la differenza. resta che facciamo tutti il tifo per te e il tuo entusiasmo con tanto di "ola" :-) |
| inviato il 19 Dicembre 2021 ore 19:28
Scusa la curiosità Maceric: il laboratorio dal quale ti servi con che scanner effettua la digitalizzazione dei tuoi 6x6? E ancora: la stampa è da stampante ink-jet o (come si faceva una volta ) su normale carta fotografica? |
| inviato il 19 Dicembre 2021 ore 19:37
Beh come dice Sandro smontare una T90 è certamente complesso... ma di certo non può essere rischioso visto che quando mostrano l'error EEE sono comunque date come irreparabili! |
| inviato il 19 Dicembre 2021 ore 19:43
“ Beh come dice Sandro smontare una T90 è certamente complesso... ma di certo non può essere rischioso visto che quando mostrano l'error EEE sono comunque date come irreparabili! Triste „ Sicuro Paolo, solo che ho riassunto e quindi semplificato la sua risposta. Mettiti nei panni di un riparatore, ti arriva la macchina con errore EEE, aprendola si sbriciolano alcuni contatti e da quel momento la macchina neanche si accende più....lo sappiamo com'è fatto il mondo e la sua umanità: sicuramente qualcuno chiederebbe i danni. |
user14408 | inviato il 19 Dicembre 2021 ore 20:51
@Paolo il laboratorio che è un atelier è www.gicleeart.it/ persona tanto gentile quanto preparata. |
| inviato il 19 Dicembre 2021 ore 21:18
Grazie Maceric, devo dire che è davvero un bel sito quelli che mi hai indicato. Comunque usano uno scanner Hasselblad. |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 8:04
Ottimo sito e si comprende fatto da persone competenti. Ma andare in Puglia.... |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 8:22
Beh Claudio se hai bisogno di qualche scansione ben fatta puoi sempre contattare il nostro Diego... alla fine ha lo stesso scanner e per accordartici basta inviargli un MP  |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 8:55
Buongiorno a tutti, interessantissima discussione su un sistema che per me è stato l'inizio di una passione che dura da circa mezzo secolo (caspita come vola il tempo!) con la mitica FTb regalatami da mio padre. Pensavo di aver raggiunto la pace dei sensi.. e del portafogli quando leggendo qua e là, soprattutto qua dato che Paolo docet, mi è tornata la voglia di scattare con Canon e aggiungere qualche pezzetto al mio corredo. A tal proposito vorrei sapere da voi chi ha avuto la possibilità di scattare con la Canon EF, rarissima e di cui non si parla molto ma che ho trovato in ottime condizioni ed ho acquistato al volo! Ho letto l'unica vera biografia sul web cioè "Il sistema Canon FD" che ne parla come una macchina particolare che assomiglia un po' alla F1 ma con molta più elettronica. Grazie a chiunque voglia condividere eventuali esperienze con questo gioiellino. |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 11:39
Beh Franco hai adoperato il termine più appropriato per definire la EF: gioiello... perché in effetti è un vero gioiello. In sostanza è un progetto che nasceva dal desiderio di unire in sé il meglio della tecnologia meccanica ed elettronica allo scopo di riaverne una reflex in grado di funzionare, senza batteria, come qualsiasi altra ammiraglia meccanica della sua epoca, che per inciso erano le due Nikon F e F2 e la Canon F-1, e nel contempo avere pure un efficiente controllo elettronico che garantiva una precisione estrema nel controllo dei tempi lunghi con, in più, anche la possibilità di funzionare in automatismo, rigorosamente a Priorità dei Tempi, come peraltro di regola in casa Canon già in quegli anni visto che l'innesto FD, all'epoca, era anche l'unico che consentiva la regolazione fine del diaframma, una regolazione, per intenderci, fatta a passi di 1/10 di stop alla volta , prestazione, ripeto, unica nel suo genere dal momento che si parla della tecnologia disponibile nei primissimi anni '70 Onestamente non ricordo l'estensione della gamma dei tempi di posa disponibili elettronicamente, nel senso che di certo il più breve è 1/1000 di secondo, non ricordo però se il più lungo è otto secondi oppure, addirittura, trenta secondi; mentre la gamma dei tempi meccanici va da 1/1000 a 1/2 secondo. Va detto però che all'epoca la macchina non ebbe un gran successo, innanzitutto per il prezzo che, se non ricordo male, era di circa il 50% superiore rispetto a quello della F-1, e poi anche perché, non essendo appunto una ammiraglia, non disponeva dei mirini intercambiabili e neppure dei motori dedicati, la qual cosa la faceva percepire come una reflex "amatoriale", o al limite "semi professionale" che però, nonostante il prezzo alto, non garantiva al proprietario quell'aura di... non so come definirla... ossequiosa deferenza che sembrava quasi dovuta a chi se ne andava in giro con al collo un'ammiraglia... anche se poi quell'ammiraglia, l'utente in questione, non sapeva neppure caricarla! |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 12:30
Grazie Paolo, sempre esaustivo al massimo! In effetti di questi corpi ne avevo mai visti nel normale circuito dei negozi che frequento. Vuol dire che ho avuto un colpo di fortuna a trovarla! Ogni tanto non fa male averne. Ora sono curioso di provarla "sul campo" per vedere come si comporta. Ringrazio anche Giulia per avere aperto un post veramente interessante che si svolge nella massima tranquillità e con molta competenza da parte di tutti i convenuti. Un saluto a tutti. Franco P.S. Chiedo a Giulia di mandare un saluto da parte mia al grande D.M. anche se non ho mai avuto il piacere di conoscerlo anche se mai dire mai. In fondo Piemonte e Lombardia non sono agli antipodi del mondo! |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 13:11
La Canon EF soffriva di un consumo abnorme di elettricità e costringeva a portarsi una scorta di batterie. Nonostante per costruzione e qualità mirino fosse all'avanguardia rispetto alla Nikkormat EL arrivata un anno prima (1972), quest'ultima non aveva i difetti della EF (si aggiungeva un'elettronica delicata) e fu la stessa Canon a trascurarne la proposta al pubblico. Fu un progetto affrettato per controbattere la Nikkormat EL. Si tratta comunque di una splendida fotocamera e se la si adopera per divertirsi, di certo il consumo eccessivo di fronte al mirino eccellente, si lascia perdonare. Effebi57 aggiungo qui un dettaglio importante. La EF è dotata di un interruttore per aprire e chiudere l'energia all'intero sistema che se ben ricordo, si serve di generosi magneti per operare i tempi lunghi. Se questo interruttore rimane aperto le batterie (due mi sembra) si scaricano in poche ore. (Credo fosse il Tallone di Achille di questo apparecchio, che lo rese inattrattivo presso i professionisti.) |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 15:06
@Ulisse Di Bartolomei, grazie per le ulteriori informazioni, mi porterò una coppia di PX 625 di scorta dato che sei euro totali si possono mettere in conto. Una cosa interessante che ho letto sul famoso blog del sistema FD è che questa macchina ha un sistema automatico per la ottimizzazione del voltaggio per batterie che non siano 1.35 Volt per cui anche quelle da 1.5 Volt possono essere usate senza compensazioni o ritarature dell'esposimetro come invece si deve fare per la F1, ad esempio. |
| inviato il 20 Dicembre 2021 ore 15:08
F1 old, naturalmente! Spazio finito Giulia riapri il thread per continuare questa interessante conversazione. grazie |
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