| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:39
gli esempi sono semplicemente che ci corre uno stop di differenza tra i due valori, come tra una lente da F2 contro una da F1.4.........volete anche il disegnino? |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:43
Basterebbe qualche foto Dynola. Ma vedo che siete su altri livelli, meglio per te. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:46
Quello lo so anche io che non ho mai scattato con il flash La richiesta era di foto per valutare la differenza e le limitazioni Crilin che fotografa per lavoro dice che è un problema in certi casi ma dice che la sua Canon fa addirittura peggio. Allora non capisco se è davvero una limitazione, altrimenti si prendeva l'A1 |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:55
“ Riassumendo quanto detto dai nikonisti: - un sincro flash veloce serve da poco a nulla (!) - con i 64 iso si risolve il problema (!!) Amen MrGreen „ Questa è la dimostrazione di chi sei, parli per fare barricata e fazione. A te non interessa chiarire ma fomentare. E ricorda che se la luce flash è molto più potente di quella ambiente la scia non te la fa se il flash ha una velocità di lampo adeguata rispetto al movimento del soggetto. Cerca di essere attento quando ribatti, non rigirare le frittate come ti fa comodo per continuare a denigrare e basta, perchè questo è il tuo scopo. Senno la gente capisce solamente quanto tu sia un fanboy della tua A1 con il suo 1/400. |
user28666 | inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:56
Syncro flash ad 1/200s significa che se vuoi scattare con tempi più rapidi (ad esempio 1/400s), il flash deve lavorare in HSS. In questa modalità il flash consuma molta energia e quindi i tempi di ricarica sono più lenti, per cui scatti a raffica diventano impossibili (detto in maniera semplice e nella pratica cosa accade) La mia vecchia D50 aveva il syncro ad 1/500s. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:57
non è una limitazione ma un limite, come un'ottica da F2 non può fare foto a F1.4, una camera con il 4millesimo non può fare foto con l'8millesimo, il 400 sinc ti offre uno stop in più per bilanciare le luci rispetto al 200, a voi non serve, tanto piacere.....però è una caratteristica che un professionista sport indoor apprezza e poi state a magnificare un readout di 270 contro 260 come chissà che apparizione della madonna e non vedete uno stop di differenza?.....Crilin ha tutto Canon e si prendeva l'A1? a che pro, la prossima generazione sposterà di nuovo i limiti..... |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 13:58
“ poi state a magnificare un readout di 270 contro 260 „ Dove è stato magnificato? Me lo puoi quotare per cortesia |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:01
ma che quoto, ho di meglio da fare... |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:01
ciao premetto che ho una conoscenza molto approssimativa sul funzionamento delle macchine fotografiche e vorrei aprofittare per capire un po' meglio. Parto dalle reflex digitali tradizionali, con otturatore meccanico. Il funzionamento del otturatore è in sintesi questo, se ho capito bene: supponiamo di fare una fotografia con lunga esposizione (1 sec ad esempio), regolo la macchina, scatto, cosa succede? si alza lo specchio, si aprono completamente le due tendine del otturatore, e a quel punto il sensore inizia a "registrare" la luce, passa un secondo e le due tendine si chiudono, lo specchio si abbassa, e io posso ammirare la foto sul monitorino della macchina fotografica. Ora, questo funzionamento è così fino a un certo punto (1/200, 1/250, 1/320, 1/400) dipedende dal modello di macchina e dalla bontà del sistema meccanico del otturatore. (ci sarebbe un altro fattore da considere, il tempo di campionamento della lettura del sensore, ovvero il tempo che serve all'eletronica a leggere e immagazzinare l'immagine) superato un certo limite di tempo di esposizione, le due tendine cambiano "modo di funzionare", ovvero, se ad esempio imposto 1/1000 di sec e scatto: lo specchio si alza, le due tendine non si aprono più completamente per far passare la luce, ma formano una fessura più o meno larga (più il tempo è veloce più la fessura è stretta) che scorre dal alto verso il basso esponendo in momenti diversi il sensore. vi torna (più o meno) questa descrizione ? Aggiungiamo il flash. il flash ovviamente deve essere sincronizzato con la macchina fotografica, ovvero deve scattare quando il sensore è esposto dal otturatore. Da quello che dite, a me sembra che la famosa velocità sincro flash è in soldoni è ugaule al tempo in cui l'otturatore meccanico riesce a stare completamente aperto ed esporre completamente il sensore. giusto ? |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:06
il sincro è la velocità a cui viaggiano le tendine, tutti i tempi sono reali fino al sincro, tutti i tempi più rapidi sono simulati attraverso la diversa spaziatura tra le due tendine, sempre più stretta man mano che i tempi diventano più rapidi |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:11
quindi supponendo il syncro a 1/200, significa che la mia famosa foto a 1/1000 ci mette 1/200 di secondo a essere scattata ma le varie sezioni del sensore, larghe come la fessura lasciata aperta dal otturatore, saranno effettifamente esposte a 1/1000 |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:13
e il readout a un xesimo è la simulazione elettronica di quello che farebbo le tendine ? |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:14
“ con i pattinatori che frullano. „ Io, che non uso sony, ho parlato sperando di spiegare qualcosa che so non perchè sono nato imparato, come si suol dire, ma perchè ho esperienza nel campo. Quindi non prendermi per il cul0 per favore. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:14
“ e il readout a un xesimo è la simulazione elettronica di quello che farebbo le tendine „ “ le varie sezioni del sensore, larghe come la fessura lasciata aperta dal otturatore, saranno effettivamente esposte a 1/1000 „ esatto |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:14
“ ma che quoto, ho di meglio da fare...” No e che non sai dimostrarlo….e tempo ne hai vedo che sei ancora qui |
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