| inviato il 20 Luglio 2021 ore 2:17
È molto difficile valutare che la situazione climatica attuale è la somma di miliardi di comportamenti quotidiani. Io credo di dovermi preoccupare dei miei, per poter modificare leggermente la somma. Se poi parlo con chi mi vive intorno posso influenzare altri comportamenti, modificando molti più addendi della somma totale. La cultura e la conoscenza poi sono come virus, e potrebbero diffondersi anche molto rapidamente. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 10:30
Per ridurre CO2 bisogna diminuire il numero di persone sul pianeta . Possiamo discutere per tutto il tempo che volete ma siamo quintuplicati in meno di un secolo e l'aumento demografico è troppo troppo troppo . Come ogni cosa dovrebbe partire dalle autorità che possono limitare la cosa con una tassa sul secondo figlio, ma basterebbe l'attaccamento all'ambiente da parte di ogni individuo per far si che ogni coppia generino solo un figlio . |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 10:51
La natalità, come pure gli altri problemi demografici sono ot. L'ecologia umana è ot. Rientriamo in tema per favore o asteniamoci da commenti fuori tema. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 11:44
Beh meno gente si appassiona alla fotografia e meno si inquina . Ad ogni modo già scrivere qui, stiamo inquinando . A mio modo di vedere è impensabile illudersi che sacrificare il proprio piacere di fotografare possa giovare all'ambiente . Anche perchè ... con tutto il macello che c'è in giro, dovrei sacrificare la mia vita per lasciare un mondo meno inquinato ai nostri figli i quali non mi pare proprio si stiano prodigando a tal uopo ? Si vestono bene e quindi inquinano , hanno più vestiti del necessario e quindi inquinano, hanno passioni e quindi inquinano, hanno smartphone e quindi inquinano e via dicendo . Io non ho remore ad ammettere di sentirmi legittimato a questo piccolo egoismo e di godermi in conseguenza la mia passione di fotografia pure scadente che sia . Se sogno una macchina nuova, risparmio su altri fronti e me la compro . E dovrei sentirmi in colpa verso l'ambiente perchè mi sono permesso un giocattolino per il mio svago ? Semmai potrei invece ritenermi soddisfatto per aver contribuito a posti di lavoro . Non stampo ogni fotografia ma se stampo una ventina di foto in un anno non mi sento certo in colpa . Il mio riguardo verso l'ambiente lo vedo utile in altri fronti ma non nella fotografia . Poi ognuno è libero di sacrificarsi la passione e gestirla in modo differente per salvaguardare l'ambiente . Ma io ritengo sia cosi irrilevante da non risultare utile . Ho letto che non andate a fotografare lontano da casa ... ecco una vita segregata in pochi Km da casa propria io la ritengo una vita sacrificata . Viaggiare è fisiologico dell'essere umano . Pertanto viaggiare e scattare fotografie che aiutano a mantenere vivi i propri ricordi a me da gioia invece di sensi di colpa verso l'ambiente . Pertanto : cosa si può fare per inquinare meno nell'ambito fotografico ? Abbbandonare l'analogico tanto per iniziare. Stampare solo quel che ci piace veramente e non stampare per partito preso . Stop ... divertitevi che la vita è un soffio e può finire in ogni giorno . Anzi , in ogni istante . Puff .... finito . |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 12:14
Chi prende l'aereo per recarsi in Asia a fare 100 foto alla Steve McCurry dice che non può rinunciare a quegli scatti lontano da casa. Chi stampa 400 foto all'anno dice che non intende rinunciare a vedere le sue opere su carta. Chi pubblica sui social non rinuncia alla sua parte di visibilità. Chi guarda le sue foto su megaschermi Oled 8k da 70 pollici non intende accontentarsi di un HD da 24 pollici. Visto così siamo tutti campioni di benaltrismo per i quali è sempre qualcosa e qualcun altro ad essere responsabile e dunque a dover rinunciare. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 12:28
C'è qualcosa che ci sentiamo di fare INDIVIDUALMENTE fotograficamente per ridurre le nostre emissioni di CO2? Fin qui questi sono le azioni possibili : -Fotografare a chilometri zero, o almeno vaggiare e spostarsi con più attenzione (spostamenti in macchina non individuali e utilizzando vetture o altri veicoli a più basso impatto ambientale come biciclette treni e veicoli pubblici, ma anche automobili ibride ed elettriche). -Essere meno sensibili al consumismo fotografico e cambiare meno frequentemente l'attrezzatura. -Rivendere le vecchie attrezzature o anche regalarle quando possibile per ridurre la domanda e perciò la produzione di nuove attrezzature. -Rimanere per diversi giorni in un'area per non raggiungerla ripetutamente. -Diventare reporter del degrado nei luoghi dove facciamo fotografie (rifiuti, abusi edilizi, opere incompiute...). -Evitare il consumismo sfrenato riducendo ogni forma di spreco. -Quando si compra un oggetto, tenere conto della politica industriale e commerciale dell'azienda che lo produce. Molto importante la retrocompatibilita' quando il fabbricante cambia attacco. -Anziche' comprare nuove attrezzature, usare meglio quelle che già abbiamo. - Evitare stampe a basso costo su carte lucide perché inquinanti, dalla produzione fino allo smaltimento. -Scattare molto meno oppure selezionare in modo "crudele" prima di fare backup, on line o in locale che sia determinando un risparmio energetico. -Premiare le aziende che fabbricano prodotti duraturi, con servizio quasi a vita, e magari "upgradabili", comprando i loro prodotti. -Stampare il meno possibile visionando le foto su schermo a led o, se non adeguato, su televisore a led ad alta definizione. C'è altro? |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 12:44
Quindi, siccome "nel lungo periodo saremo tutti morti" (Keynes), continuiamo a gozzovigliare allegramente sulla tolda del Titanic?!? |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 15:10
Una cosa che forse è scontata ... ma anche il trattare temi che hanno a che fare con l'ambiente per documentazione, analisi e, ove occorra, denuncia, credo possa essere utile. Per citare un esempio un progetto nazionale (in corso) della FIAF ha come titolo Ambiente, Clima, Futuro; nel mio piccolo provai a ragionare sulla tematica del consumo e del riciclo, fotograficamente, qualche anno fa. E' l'unico mio portfolio pubblicato qui su juza; una delle cose rappresentate è uscita dalle mie abitudini. Essere parchi negli scatti e, od almeno, crudeli nella selezione, l'ho già detto. Un saluto a tutti. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 15:22
Yellowstone non era una critica rivolta a te in particolare modo, beninteso, negli esempi fatti rientro anche io con la stampa di 400 foto (in realtà stampo una 50 di A3 in un anno, forse meno, ma il piacere di vedere un oggetto cartaceo da tenere in mano ed osservare è per me ben diverso e superiore a quello dello schermo 4k, anche io faccio benaltrismo) |
user210403 | inviato il 20 Luglio 2021 ore 15:25
Pare che anche solo inviando una mail si produca Co2.... Quindi immagino anche pubblicando una foto su Juza... Perciò suggerisco di non pubblicare più foto... Ma godetevi questa passione.....!!!!! Già che siamo reduci da 2 anni di non libertà.. Ci manca solo che ci andiamo a creare problemi ( del cavolo) da soli Come se non ce ne fossero già abbastanza |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 15:43
Direi che fra colui che se ne va in giro in bicicletta sotto la stecca del sole di luglio e quell'altro che se ne sta fermo nella sua BMW nera a messaggiare con il telefonino per una mezz'ora con il motore acceso (per avere l'aria condizionata) ci sono molte vie di mezzo praticabili. Ognuno troverà la sua. In fotografia è la stessa cosa. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 16:13
“ Pare che anche solo inviando una mail si produca Co2.... Quindi immagino anche pubblicando una foto su Juza... Perciò suggerisco di non pubblicare più foto... MrGreen „ Anche mangiando troppi fagioli andiamo ad incrementare i già numerosi prot prot delle mucche scostumate. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 16:18
Questa discussione ha semplicemente questo scopo: ripensare a quello che facciamo per avere e anche chiedere agli altri comportamenti più responsabili nei confronti della nostra unica casa comune, il pianeta terra. |
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