| inviato il 01 Maggio 2021 ore 17:08
No no parlavo di concorsi top. |
| inviato il 01 Maggio 2021 ore 17:43
Andrea.taiana “ @Taipan: l'affermazione per cui uno, per potere esercitare una critica fotografica, debba produrre un certificato con delle credenziali di partecipazioni vittoriose a questo o quel concorso francamente mi risulta incomprensibile. Un critico musicale prima di esprimere un parere sulle musiche di un jazzista dovrebbe portare un certificato in cui si attesta che sa fare la respirazione circolare e che ha pubblicato 10 album premiati con Grammy Award? A prescindere da chi svolge un attività professionale come critico, per giudicare la fotografia è sufficiente un requisito, avere due occhi ed un po' di capacità critica. „ Guarda che io la penso esattamente come te! Forse hai interpretato male il mio commento ironico su uno che si vantava di quello che ha vinto |
| inviato il 01 Maggio 2021 ore 19:50
@Francesco, sicuramente io non vedo una luce puntiforme da quando son nato, e questo mi influenza la visione e l'interpretazione della scena, nel bene o nel male. Anche quando la luce è diffusa ma frontale o quasi la mia percezione è sempre diversa da quella di chi è con me. @Antonio, pure io ho visto valanghe di situazioni simili e conosco bene le foreste che frequento da anni. La gestione dei contrasti è complicata e so che ci vuole anche un po' di manico oltre che l'esperienza. Ma lo stesso, sebbene l'esposizione sia corretta per quel tipo di scena, non ritrovo mai la stessa intensità nei dati dei miei raw, purtroppo. |
user12181 | inviato il 01 Maggio 2021 ore 21:38
"Ma lo stesso, sebbene l'esposizione sia corretta per quel tipo di scena, non ritrovo mai la stessa intensità nei dati dei miei raw, purtroppo." Per esempio, in una foto che non sia close-up, mi è impossibile rendere la differenza di luminosità che percepisco fra le foglie colpite dal sole e lo sfondo in ombra. Devo ricorrere a una PP pesantina. |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 10:00
“ ...in una foto che non sia close-up, mi è impossibile rendere la differenza di luminosità che percepisco fra le foglie colpite dal sole e lo sfondo in ombra... „ Di quello si tratta; quello che vediamo con la mente non può essere riprodotto fedelmente. Esempio: mi vedo allo specchio e mi faccio una certa idea ma quando purtroppo ho bisogno di una fototessera è dramma (non metto faccine perché purtroppo nono s ne dispone più di buone). |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 11:14
I raggi di luce che penetrano nel bosco o dalle nuvole sono difficili da incontrare nella realtà, oltre alla giusta inclinazione del sole, ci vuole anche un po' di aria satura oppure meglio dell'inversione termica al suolo, per questo si incontra quasi sempre al mattino presto. E ovviamente il sensore poi come sempre accade, ne cattura solo una parte. Certo in post produzione è tutto più facile. |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 13:19
Però non si deve neanche dare per scontato, che quando sono presenti nella foto, siano finti per forza. Nella mia galleria di Madeira ci sono foto con i raggi di luce e non posso sentirmi dire come li hai costruiti perché tutti pensano male. Infatti ho mandato il raw per farmi credere, capite che non ha senso |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 14:02
“ Però non si deve neanche dare per scontato, che quando sono presenti nella foto, siano finti per forza. Nella mia galleria di Madeira ci sono foto con i raggi di luce e non posso sentirmi dire come li hai costruiti perché tutti pensano male. Infatti ho mandato il raw per farmi credere, capite che non ha senso „ Assolutamente, guarda proprio qualche giorno fa ho fatto una foto ad un fascio di luce che usciva dalle nuvole. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3933135 Dal jpg si vedeva pochissimo, ho dovuto agire in post produzione a livello di recuperi delle alte luci per recuperare ciò che i miei occhi avevano visto. La post automatica in camera non ce la faceva, c'è poco da fare. C'è comunque da dire che non c'è alcuna enfatizzazione, infatti, a mio parere ovviamente, il tutto è molto naturale, e la posizione delle nuvole e della fonte di luce fanno chiaramente intuire la genesi del fascio. Sicuramente avrei potuto esagerare. |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 14:07
Concordo e complimenti per lo scatto molto bello |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 14:13
Grazie ZanMar, inutile sottolineare la bellezza della tua galleria, che è palese |
| inviato il 02 Maggio 2021 ore 14:55
Konrad, non è la stessa cosa. Che nella tua bella immagine manchi totalmente l'artificioso è palese. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 7:46
Si Conrad, in foresta è più difficile trovare quelle situazioni, come dici correttamente. Se aggiungi in post i raggi, purtroppo si vede perché non stanno tutti “on front”, davanti ai tronchi. Fare bene una post coi raggi “posticci” richiede tanto manico e tanta attenzione, che deriva dall'esperienza: quali raggi mi devono star dietro a quali tronchi, quanto bleeding mi devono fare sul tronco, etc...? Se la foto non è veramente una gran foto, il gioco non vale mai la candela. Per quanto riguarda il sole che squarcia le nuvole, come nella tua foto, finché vivevo a Verona era una situazione straordinaria. Adesso tra bassa Romagna e Marche li vedo un giorno sì e l'altro no. Anche da te, però, non dovrebbe essere una situazione particolarmente insolita, con i rilievi a ridosso del mare. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 8:09
Se aggiungi in post i raggi, purtroppo si vede perché non stanno tutti “on front”, davanti ai tronchi. E perché mai si dovrebbero aggiungere in post? Se non ci sono, i raggi, non ci sono... per quale motivo uno dovrebbe essere così idi da inserirli sua sponte? Insomma per inventarsi un paesaggio esiste già la pittura, e per giunta esiste pure da qualche milione di anni, perché ridursi a scimmiottarla in fotografia? |
user12181 | inviato il 03 Maggio 2021 ore 9:18
Sì, ma quando ci sono è impossibile resistere alla tentazione di rafforzarli in pp. Idem con l'arcobaleno. Direi anzi che pastrocchiare è un dovere. E allora Galen Rowell? Ci ha costruito sopra la sua carriera già con la pellicola. Se fosse vissuto per poter scattare in digitale, senza dubbio lo avrebbe sfruttato, aveva già cominciato. In fondo, andare a caccia di eventi atmosferici luminosi pianificando lo scatto, come faceva lui, o incontrarli casualmente e lavorarli in pp non cambia molto. Per me il secondo modo di agire è anche più apprezzabile, preserva maggiormente la dimensione dilettantistica, permette di prolungare e rivivere lo stupore durante la post. Per il dilettante il risultato ha un valore secondario. www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201405/p18mvcgcac9is7vm1sgjo9a1s5.j Qui addirittura fra i raggi vola un'aquila, difficile vederla? Non importa, l'emozione del miracolo continua, dopo anni. www1.nital.it/uploads/ori/200910/gallery_4aca772e3d5fd_aquila.jpg P.S. A proposito di uccelli, appena alzato mia moglie mi ha chiamato dal balcone per farmi sentire il cuculo nelle selve... |
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