| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 12:58
Ovviamente ci saranno delle differenze, anche se solo vogliamo considerare il tipo di sviluppo utilizzato. Ma tante cose sono anche operatore-dipendente. Però, come ho già detto prima, almeno dal mio punto di vista, scattare con una reflex 35 mm può essere divertente, ma , in fondo, le regole, la composizione, l'esposizione ecc sono sempre quelle, sia utilizzando la pellicola che un sensore digitale. Forse a questo punto (io non avrei alcun dubbio, ma sai, c'è sempre qualche bastian contrario che deve sostenere l'opposto di qualunque cosa dica un altro), dicevo, io non mi fermerei alla fase dello scatto (che più o meno è, ripeto, sempre quella) ma con pochi soldi e solo un po' di attenzione mi farei da solo in casa lo sviluppo del rullino. Non è difficile con un po' di attenzione e precisione, costa piuttosto poco e ti permette di divertirti davvero con qualcosa che è veramente "diverso" dallo scatto in digitale. Io la penso così: tanti anni fa, ai miei inizi, avrò fatto sviluppare non più di 2/3 negativi ad un laboratorio, poi ho iniziato a far da me, divertendomi molto di più. In questo modo si apprezza appieno il piacere e la diversità della pellicola. |
user120016 | inviato il 20 Gennaio 2021 ore 21:57
Claudio, con la pacatezza e la competenza che ti contraddistinguono, hai espresso in poche righe una grande verità. E non posso che essere totalmente d'accordo con te. Riguardo la domanda dell'autore, confermo anch'io che cambiando laboratorio si avranno inevitabilmente risultati diversi. Diversi rivelatori con diverse concentrazioni, agitazione continua, intermittente, stand, e poi diluizioni, tempi e temperature differenti... Insomma, le variabili in gioco sono così tante che inevitabilmente qualcosa di diverso la troverai sempre. |
| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 22:16
Capito, grazie mille |
| inviato il 20 Gennaio 2021 ore 22:46
DOMENICO MANCUSO: sei davvero gentile, apprezzo moltissimo le tue parole, anche perchè apprezzo (pur non dedicandomi più alla pellicola) la tua competenza e i consigli e i pareri che esprimi ed hai espresso in vari post sull'argomento. Apprezzo molto, in particolare, la tua dedizione artigianale ad un processo che chiaramente ti appaga senza inutili contrapposizioni con chi si esprime con tecnologie diverse. E mi sono sempre piaciute le persone serie dedite con applicazione a ciò che fanno. Scrivi, poi, in particolare: "...Riguardo la domanda dell'autore, confermo anch'io che cambiando laboratorio si avranno inevitabilmente risultati diversi. Diversi rivelatori con diverse concentrazioni, agitazione continua, intermittente, stand, e poi diluizioni, tempi e temperature differenti... Insomma, le variabili in gioco sono così tante che inevitabilmente qualcosa di diverso la troverai sempre." Dici giustamente questo e aggiungo che il modo migliore per capirlo è fare qualche prova perchè, con pochi soldi, sicuramente ci si diverte e si entra davvero in un mondo diverso, quello della pellicola... |
user120016 | inviato il 21 Gennaio 2021 ore 11:38
Grazie Claudio, apprezzo anch'io le tue parole e non vado oltre altrimenti chi legge potrebbe pensare ad un melenso lodarsi a vicenda, mentre la mia stima è reale e disinteressata. Detto ciò, confermo la tua affermazione : “ il modo migliore per capirlo è fare qualche prova perchè, con pochi soldi, sicuramente ci si diverte e si entra davvero in un mondo diverso, quello della pellicola... „ avvisando il nostro giovane amico che una volta entrato in questo affascinante mondo, diventa una specie di droga... le esperienza non ti bastano mai e si va sempre alla ricerca di nuove conoscenze. E tutto questo è davvero appagante, indipendentemente dai risultati ottenuti che a qualcuno possono anche non piacere... |
| inviato il 21 Gennaio 2021 ore 11:51
“ cambiando laboratorio si avranno inevitabilmente risultati diversi. Diversi rivelatori con diverse concentrazioni, agitazione continua, intermittente, stand, e poi diluizioni, tempi e temperature differenti... Insomma, le variabili in gioco sono così tante che inevitabilmente qualcosa di diverso la troverai sempre. „ Se il fotoamatore è al primo approccio con l'analogico, non troverà quasi sicuramente nessuna differenza (guardando il negativo !) tra uno sviluppo fatto da un lab che utilizza ad esempio il D76 1+1 e un'altro lab che magari usa HC110 ... |
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