| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 16:07
Comunque, se stai li a guardare, in tema di proprietà intellettuale si rischia di fare la fine dei brevetti. Dove se provi a sviluppare qualcosa di nuovo, ed hai successo, corri il rischio che a posteriori qualcuno ne rivendichi la paternità. |
user177356 | inviato il 13 Dicembre 2019 ore 16:15
“ Il fatto che una cosa sia facile e a portata di click non la rende automaticamente lecita. „ Una delle nozioni interessanti che ho appreso in Filosofia del Diritto è che, a ben vedere, le leggi penali non dicono "non devi farlo" ma "se lo fai, allora ...". Un illecito che in pratica non può essere perseguito diventa socialmente accettato, c'è poco da fare. Ricordo la pubblicità contro la pirateria audiovisiva che proiettavano molto tempo fa al cinema, prima del film. Mi sono sempre detto "se avessi la stessa probabilità di essere beccato che ho scaricando un film illegalmente, certo che la ruberei un'auto!" Ma qui stiamo divagando. La questione rimane: la legge riconosce una certa tutela condizionata a certi requisiti. Sta al giudice stabilire la sussitenza di quei requisiti. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 16:18
Blade“ Comunque, se stai li a guardare, in tema di proprietà intellettuale si rischia di fare la fine dei brevetti. Dove se provi a sviluppare qualcosa di nuovo, ed hai successo, corri il rischio che a posteriori qualcuno ne rivendichi la paternità. „ Per le foto è più facile dimostrare che l'hai scattata tu |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 16:23
No intendevo dire un'altra cosa. Arrivare al punto che davvero non puoi nemmeno fare nulla perchè corri il rischio che qualcuno ti venga a dire: hai usato la mia proprietà intellettuale. E' la degenerazione del sistema |
user1856 | inviato il 13 Dicembre 2019 ore 17:03
“ se avessi la stessa probabilità di essere beccato che ho scaricando un film illegalmente, certo che la ruberei un'auto! „ che tristezza... |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 17:05
Blade, nell'ambito delle arti grafiche e visive penso che se lavori con roba tua non sia poi così complicato. Nell'ambito industriale la cosa è completamente diversa e molto più complessa, ma qui stiamo andando per le frasche, inoltre non è il mio campo... |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 17:11
“ La questione rimane: la legge riconosce una certa tutela condizionata a certi requisiti. Sta al giudice stabilire la sussitenza di quei requisiti. „ Esattamente. Tutto il resto: vent'anni è poco, tanto, sarebbe meglio tre secoli, è altro; che si cambi la legge, allora: chi vuole, potrebbe usare Juza come piattaforma per lanciare una raccolta firme, anche se credo ce ne vogliano qualche decina di migliaia “ Facebook era solo un esempio „ Allora un brutto esempio Perché tutto il gruppo Facebook, nel momento in cui "carichi una foto", in pratica stai dando dei contenuti ai loro servizi, acquisisce i diritti di proprietà su quel contenuto. Ma rimane il punto: il diritto "morale" rimane sempre e comunque; non è che se cede i diritti sull'uso della tua foto ad X, X può dire che lui ha scattato la foto. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 17:35
“ Perché tutto il gruppo Facebook, nel momento in cui "carichi una foto", in pratica stai dando dei contenuti ai loro servizi, acquisisce i diritti di proprietà su quel contenuto. „ Non è proprio così “ l'utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l'utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook (“Licenza IP”). La Licenza IP termina nel momento in cui l'utente elimina il suo account o i Contenuti IP presenti nel suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati. „ C'è differenza Non domentichiamo poi che i diritti vengono ceduti a Facebook non agli utilizzatori www.studiolegaleacp.it/facebook-e-il-diritto-dautore-le-foto-pubblicat |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 17:39
“ che tristezza... „ Si... ma sai alla fine di solito sono sempre i soliti troll che vanno e vengono cambiando nick e restando sempre ben nascosti sotto profili totalmente anonimi, appena li riconosci gli dai il peso che meritano |
user177356 | inviato il 13 Dicembre 2019 ore 18:43
Troll? Made qui sono stato il solo a tirare fuori uno straccio di inquadramento legale internazionale e un precedente della Corte di Giustizia Europea. Addio Mauro. |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 18:49
Veramente un buon contributo sull'interpretazione della legge sul diritto d'immagine nel nostro paese a cui non hai saputo ribattere l'ho inserito anch'io Tu sei solo l'unico ad aver scritto qualcosa di simile “ se avessi la stessa probabilità di essere beccato che ho scaricando un film illegalmente, certo che la ruberei un'auto!" „ |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 19:07
Comuque nella direttiva da te citata non c'è alcuna menzione dell'arte ma viene semplicemente detto che "Un'opera fotografica ai sensi della convenzione di Berna deve essere considerata originale se è il risultato della creazione intellettuale dell'autore" Perché il saper cogliere l'istante decisivo, cosa importantissima nello specifico fotografico come testimonia tutta la saggistica dalla Sontag a Marra non deve rappresentare un intervento di creazione intellettuale da parte dell'autore? |
| inviato il 13 Dicembre 2019 ore 20:23
“ Non è proprio così „ No, infatti: riportiamola per intero. “ L'utente deve concedere a Facebook, per la fornitura dei propri servizi, alcune autorizzazioni di legge (note come "licenze") per l'uso dei contenuti in questione. Ciò avviene al solo scopo di fornire e migliorare i Prodotti e i servizi di Facebook, come descritto nella Sezione 1 di cui sopra. Nello specifico, quando l'utente condivide, pubblica o carica un contenuto protetto da diritti di proprietà intellettuale in relazione o in connessione con i Prodotti di Facebook, concede una licenza non esclusiva, trasferibile, sub-licenziabile, non soggetta a royalty e valida in tutto il mondo per la trasmissione, l'uso, la distribuzione, la modifica, l'esecuzione, la copia, la pubblica esecuzione o la visualizzazione, la traduzione e la creazione di opere derivate dei propri contenuti (nel rispetto della privacy e delle impostazioni dell'app dell'utente). Ciò implica, ad esempio, che se l'utente condivide una foto su Facebook, autorizza Facebook a memorizzarla, copiarla e condividerla con altri soggetti (sempre nel rispetto delle proprie impostazioni), quali i fornitori di servizi che supportano il servizio o gli altri Prodotti di Facebook che l'utente usa. La presente licenza cessa di esistere una volta eliminati i contenuti dell'utente dai sistemi di Facebook. L'utente può eliminare i contenuti singolarmente o complessivamente eliminando il proprio account. Maggiori informazioni su come eliminare il proprio account. L'utente può scaricare una copia dei propri dati in qualsiasi momento prima di eliminare il suo l'account. Quando l'utente elimina i propri contenuti, questi non saranno più visibili per gli altri utenti; tuttavia potrebbero continuare a esistere in altri luoghi all'interno dei sistemi di Facebook nel caso in cui: l'eliminazione immediata non sia possibile a causa di limitazioni tecniche (in questi casi, i contenuti verranno eliminati entro un massimo di 90 giorni dalla data di eliminazione da parte dell'utente); i contenuti dell'utente siano stati utilizzati da altri utenti nel rispetto della presente licenza e non siano stati eliminati (nel qual caso, la presente licenza continuerà a essere applicata fino all'eliminazione dei contenuti) „ www.facebook.com/legal/terms Sez.3 Però chiudiamo la divagazione. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 15:42
Visto che c'è rimasto un po di spazio lo aggiorno con una notizia dei giorni scorsi, che parafrasando il titolo può essere così ridefinito: Il ministro dei beni culturali (Franceschini) stabilische che il video clip è arte! video.corriere.it/politica/franceschini-il-videoclip-opera-d-arte/8e29 La ragione è fiscale, come nei primi post avevo indicato essere avvenuto per la Francia, quindi non aspettative di vedere chissà cosa. L'importante è avere certezza nei criteri, per quella materia. I fotografi professionisti possono però aspettare, la foto iconica ancora di più. C'è lo dirà Franceschini quando... tanto non parliamo di Leonardo da Vinci e Caravaggio. Edit: Andrea è finito lo spazio, spero tu possa leggere qui. Il punto non è quello che scrivi, il punto non è definire l'arte. Nessun tribunale, ministro o critico potrà mai farlo, se non per finalità circoscritte e ben più dedicate a interessi terreni che non spirituali. Il punto è dare tutela a chi con quel lavoro ci mangia e ci regala, ogni tanto, qualcosa che rimane, a va oltre la semplice fotografia. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 16:01
Il punto è: quella foto sarebbe diventata iconica se non fosse accaduto quel che poi è accaduto? In altre parole è improbabile poter definire autoriale una foto che ha assunto un particolare significato per fatti che non dipendono dalla volontà e dalle scelte del fotografo. Oltre tutto, se non avesse assunto quel significato avrebbe reso più contenta la maggior parte degli italiani (spero), perché vorrebbe dire che la lotta alla mafia avrebbe visto ancora in prima fila due personaggi di spicco, ma questo è indubbiamente solo un piccolo OT. |
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