| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 12:17
@cesaregiancarlo bella l'idea della polaroid; io spesso mostro la foto scattata sullo schermo della macchina ma non è la stessa cosa. @motofoto concordo; non c'è dubbio che le foto migliori siano quelle successive a un'interazione con il soggetto, che ovviamente va ben oltre il dare una piccola mancetta. |
user90373 | inviato il 11 Febbraio 2018 ore 22:54
In tutto il dibattito mi è parso di percepire un leggero compiacimento di appartenere al genere “ homo faber occidentalis „ , branca "evoluta" del più più noto e diffuso, nonchè "primitivo" e bisognoso di civilizzazione “ homo sapiens „ ! |
| inviato il 11 Febbraio 2018 ore 23:38
“ In tutto il dibattito mi è parso di percepire un leggero compiacimento di appartenere al genere " homo faber occidentalis"... „ Immagino tu faccia riferimento al fatto evidente che i fotografi provengono da uno solo dei lati del mondo. Dici che dovremmo prendere in considerazione anche il caso opposto, cioè quello del pescatore con cormorano che dalla Cina viene navigando a fare foto in centro a Milano? In effetti, in un thread di 15 pagine dove si sono affrontate le tesi più varie e spesso opposte, questo caso manca. Sarebbe etico che lasciasse pesci come mance ai passanti mettendoli in posa per una foto? Io me la farei fare una foto in cambio di un pesce fresco. Non mi cambierebbe la vita, ma sarebbe una cosa da raccontare ai nipoti |
| inviato il 12 Febbraio 2018 ore 7:49
“ Io me la farei fare una foto in cambio di un pesce fresco „ Dipende, io solo se il pesce è stato pescato con il cormorano |
| inviato il 12 Febbraio 2018 ore 8:13
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| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 10:43
Non ho letto tutto, lo farò con più calma. A prescindere dalle opinioni al riguardo, mi domandavo perchè gli argomenti della discussione non vengono affrontati direttamente sotto le foto che postano questo tipo di fotografie. Credo che sarebbe un modo cercare di contribuire a fare maggior chiarezza e dare dei segnali diversi dal bello, ottima, fantastica ciao. Visto il numero degli interventi e degli intervenuti, ognuno nel suo piccolo, può portare un maggior contributo ai propri orientamenti. Una discussione è interessante, ma solitamente ripetitiva delle medesime tesi, e poi piano piano si esaurisce. Le foto sono continuamente proposte, forse dopo l'ennesimamila constatazione di set costruiti da parte di molti, alcune convinzioni possono cambiare. Lo stesso per altri generi che possono avere problematiche analoghe. Un saluto. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 10:55
@Obladioblada è evidente che tu credi ancora che una cosa del genere sia possibile sui forum. Purtroppo non è così nel 99,9% dei casi e mi so stufato di giocare al superenalotto per azzeccare l'autore dell 0,01%! Sui forum non si vuole discutere di fotografia, ma lo si utilizza come una vetrina (per carità nulla di male eh). Spesso leggo commenti anche articolati ma altrettanto spesso nemmeno un accenno di risposta da parte dell'autore. Altre volte ci si becca un vaffa, e lo stesso vigliacco che ti ci manda per evitare tu possa replicare ti blocca pure! Naaaaa, so tutti capolavori like a profusione e Bella, bellissima, bravo bis Tempo sprecato proprio! |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 11:42
Purtroppo sono d'accordo con @TeoS75 ... . Anni fa ho imparato tanto da alcuni forum. Ora li frequento pochissimo. Li trovo inquinati da persone saccenti e intransigenti, soprattutto se qualcuno si permette di esprimere critiche alle loro foto. Ricordo di essere stato sonoramente "bastonato" per una foto pubblicata anni fa. È stata la critica migliore che abbia ricevuto: severa, motivata e costruttiva. Oggi sono amico di chi allora l'aveva espressa, ma in generale mi pare che questo non sia più possibile. Per questo, allora, risulta meno rischioso intervenire pacatamente in una discussione piuttosto che commentare una foto, da cui l'autore si aspetta solo gratificazioni del proprio ego ... . Ciao Pietro |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 11:58
@Rufinus quello che dici è vero, però in questo modo anche fotografi che gradirebbero crescere grazie alle critiche, non ne riceveranno. Mi sembra un tema molto interessante. Gli dedico un post. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 12:17
Come hai ragione Pietro! Anni addietro ero nello Staff del Canon Club Italia ... sono stato rimosso dal mio incarico (che parola grossa) perché nei miei commenti alle fotografie quasi mai mi uniformavo ai giudici espressi da quelli che, sempre nello Staff beninteso, avevano la qualifica di "commentatori". Ciao, Paolo. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 12:25
“ mi domandavo perchè gli argomenti della discussione non vengono affrontati direttamente sotto le foto che postano questo tipo di fotografie. „ La risposta puoi trovarla provando personalmente a muovere delle critiche. Anche io concordo con TeoS75. Credo peraltro che, per seguire un percorso di crescita intesa come abilità fotografica, i forum non siano il luogo più adatto. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 16:55
Leggo frasi che mi lasciano perplesso e che trovo affrettate (e potenzialmente "pericolose" se mal interpretate): “ Pagare il soggetto o meno dipende dall'interazione e dallo scambio conseguente. Se c'è una interazione significativa e lui ci mette tempo, posa, abbigliamento, qualcosa ci devi mettere anche tu, altrimenti non è patetico, ma furto. Non deve essere per forza denaro. C'è chi riesce a rendere lo scatto un momento piacevole per il soggetto, un gioco divertente. Oppure si può pattuire l'invio della foto per email. Dipende da quanto sei bravo a trovare forme alternative di remunerazione gradite. „ Questo e' pugno ben assesstato ad anni ed anni di storia del reportage (perche' di questo stiamo parlando, giusto?). Moto, tu parti dal presupposto che fotografo e soggetti non siano sullo stesso piano, che esista un rapporto (di fatto, nato dall'usanza di pagare per fare le foto) come quello fotografo/modella. Questo e' l'esatto opposto del reportage.. dove il fotografo fa di tutto per mettersi sullo stesso piano perche' il reportage si fa da dentro (senza bisogno di arrivare a casi estremi come il reportage "Cocaine True, Cocaine Blue" di Eugene Richards), vivendo in prima persona un piccolo pezzo della storia che racconti con le foto. Che paghi in denaro o in promesse la sostanza non cambia (cosa siamo i conquistadores che davano oggetti luccicanti agli indios?). La sostanza e' il rispetto che hai della persona che ritrai .. se per te e' solo uno a cui do qualcosa per farti fare una foto.. sbagli in partenza. “ "Pagare per una foto è patetico"? No, è la norma. Paghi il viaggio, paghi l'attrezzatura, paghi la guide...insomma paghi tanta gente che concorre alla realizzazione della foto. „ Chi ha usato il termine patetico si riferisce al condire una foto che chiunque puo' fare (basta pagare) con racconti mirabolnati come avessero compiuto chissa' quale impresa e "documentato" qualcosa di imporatante. E, no, NON DEVE essere la norma perche' (in alcune aree geografiche) in un lasso di tempo molto breve stai alterando dei meccanismi sociali senza avere idee delle conseguenze. E per quale motivo? Per il gioco dei like.. e' assurdo, e' da irresponsabili. Assumi poi che poi l'indotto sia comunque "meglio di niente" anche se non durera'. Ora, lunge da me criticare la tua esperienza lavorativa nel settore, ma questa teoria non si applica a Paesi in via di sviluppo (ci ho a che fare anche io per lavoro). Quello che i progetti di sviluppo cercano di fare e' creare mezzi di sostentamento sostenibili a lungo termine . Questo e' uno dei cardini dello sviluppo.. altrimenti si torna indietro di 50 anni. Certo che $5 oggi sono meglio dello stomaco vuoto ma stai limitando la tua visione ad un caso molto specifico, che non e' sempre vero su scala piu' ampia e non descrive le potenzuiali conseguenze a lungo terminie. Esempio: Pastori nomadi in Etiopia --> guadagano di piu' facendo i modelli. Diciamo che il gioco duri 10 anni. Bene, un'intera generazione in quei 10 anni non avra' imparato a portare il bestiame. Finita la moda hai una generazione disoccupata ed incapace di insegnare un mestiere a quella nuova. Danno incalcolabile.. Questo e' uno scenario plausibile? Si. Succedera' davvero? Non lo possiamo dire con certezza.. ma per dei like su Facebook vale la pena correre il rischio? In rete si trovano cose interessanti a riguardo e presto verranno pubblicati i primi studi. Intanto un articolo del Guardian: www.theguardian.com/artanddesign/2015/may/24/photographing-the-omo-val Fare foto di reportage senza essere dei pro e' possibile. Qui su Juza si trovano esempi validi di diversi autori. Io stesso in Karamoja ho fatto un breve reportage: www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=karamoja&npost=&show= |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 17:04
io sono convinto che tutto dipenda, mi permetto di linkare un interessante lavoro che è ovviamente tutto posato, ma che resta interessante e di valore: joeyl.com/portfolio/category/omo-valley non entro nell'etica legata a pagare o no, ma credo che si possa raccontare anche attraverso la foto posata |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 17:15
@Labirint, grazie per aver postato quel link, trovo la serie molto bella, queste foto non parlano di gente disperata, ma di gente orgogliosa. |
| inviato il 13 Febbraio 2018 ore 17:16
ho letto con molto interesse l'articolo suggerito da @viaggiatorenotturno. E' terribile vedere come con qualche soldo si umilia la gente. !! Anche io sono stato nel sud dell'Etiopia e l'unica foto che ho fatto a una ragazza Hamer è stato dopo che avevamo fatto un ritratto insieme con la Polaroid e poi le ho lasciato quella foto. Non vorrei sbagliarmi ma il thread credo che intendesse rivolgersi a normali fotoamatori che durante un viaggio in paesi lontano (e non) fanno degli scatti ai locali . E' poco importante che i "locali" siano danesi , filippini , abitanti di isole sperdute o ricchi americani. Onestamente un fotoamatore che spende il suo denaro per conoscere paesi diversi non può essere impedito a fare degli scatti agli abitanti di quei luoghi purché ci sia sempre un profondo rispetto di usi e consuetudini locali e , soprattutto, rispetto delle persone. |
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