| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 16:27
@Bauman: non ti offendere, ma siccome in passato ho avuto esperienze poco piacevoli con i fake account, evito di rispondere a chi non ci mette la faccia, a meno che non lo conosca su altri lidi. Certo qualche Lachapellata l'hai detta! @Arci: chiedo venia. Hai ragione, ma per politica del tutto personale, ho deciso di non commentare post provocatori, scritti con account ambigui. Riguardo a ció che hai scritto, non ho nulla in contrario. Ma parliamo di un altro argomento, perché qui lo si voleva far passare per il nuovo Ansel Adams, che mi pareva del tutto fuorviante. Tutto qua. Se poi vende e quello é il suo obbiettivo principale, buon per lui! |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 16:37
Fake account ? A me ? Ti sbagli. Intervengo molto raramente, purtroppo ho poco tempo. Ho un solo account su Juza (ne avevo uno anni fa che poi ho perduto). Faccio il fotografo di professione. Vendo in gallerie (lavoro "artistico" ... Ma è commercio anche quello) poco, e vendo tramite agenzie (molto, molto di più). Molto probabilmente non hai capito quello che volevo dire. Lungi da me di andare sul personale. Le mie affermazioni su Adamus si basano esclusivamente sull'osservazione delle sue immagini (e non su cosa va raccontando) e su come si pongono di fronte alla contemporaneità (intesa come mezzi tecnologici attuali, scambio sociale attraverso la rete, aspirazioni personali nella società cosiddetta postmoderna) e non vedo nessun altro nel paesaggio che interpreti meglio il mondo attuale (finto, kitsch, iperreale) come lo fa lui. Forse lo fa anche inconsapevolmente volendo far sembrare quello che non è ... Ma è lui (e quelli come lui, vedi Lachapelle) l'espressione del mondo attuale instabile, effimero, virtuale, sensoriale ed indefinito. Non dico che è il migliore, né che le sue immagini siano "autentiche" (quali siano quelle "autentiche" in fotografia devo sempre capirlo). Dico solo che Adamus è l'espressione di un tempo. Se poi questo tempo sia di nostro gradimento o meno è un altro discorso che esula da quello che sto dicendo. |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 16:54
@beckerwins: ok, non ti preoccupare. So benissimo di cosa parli. Succede a chi è bravo e suscita invidia Io ho dovuto essere più drastico di te e mi sono reso anonimo proprio dopo essere stato "vittima" di attacchi in rete sui miei lavori fotografici da parte di frustrati ... Le mie affermazioni erano solo uno stimolo alla tolleranza fotografica dei generi. Non c'è cosa che più mi disturbi in fotografia come il timbro a secco di Gbg e i suoi adepti in rete ... E lo dice uno che lavora tanto con la pellicola a medio formato ... |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 16:57
@Beckerwins Non scomodiamo Ansel Adams, quello no, io ho solo detto che l'exposure blending è una tecnica che ha alla base gli studi sul sistema zonale di Adams, lui è l'inventore Adamus è un paesaggista contemporaneo che tira a campà...e mette le sue foto su 500px come me e te e tanti altri. Io nei miei interventi ho cercato di evidenziare il fatto che per noi comuni mortali sarebbe sufficiente dire: mi piace o non mi piace il suo operato, è sufficiente. Perchè andare a bollare definitivamente qualcuno che ha ancora molta strada di fronte a se? Chi siamo noi per farlo? Quando usci fuori la rivoluzione impressionista in pittura, tutto quel filone fu stroncato selvaggiamente dalla critica del tempo e dalla morale ed etica conservatrice. |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:06
“ quali siano quelle "autentiche" in fotografia devo sempre capirlo „ Anche io, anche perchè quando iniziai facevo solo B/N che è tutto tranne che autentico. |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:23
“ quali siano quelle "autentiche" in fotografia devo sempre capirlo „ “ Anche io, anche perchè quando iniziai facevo solo B/N che è tutto tranne che autentico. „ “ Non scomodiamo Ansel Adams, ... „ Se permettete, io invece scomodo Andreas Feininger. A proposito dei concetti di "autenticità" e "naturalezza" in fotografia, scrive ne "L'occhio del fotografo" (Milano, Garzanti, 1976 - Op. orig: "Photographic seeing", 1973) a pp. 22-23: s26.postimg.cc/emvicrd6h/Feiniger_L_occhio_del_p22_2.jpg s26.postimg.cc/pwo87pi7t/Feiniger_L_occhio_del_p23.jpg |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:24
“ Anche io, anche perchè quando iniziai facevo solo B/N che è tutto tranne che autentico. „ Ecco, io credo che in questo ci sia il succo della questione. Io ora come non mai in questi ultmi mesi mi sono reso conto che non posso più giudicare cosa è o meno fotografia. Ho visto ultimamente mostre fotografiche di reportage di gente di un certo livello (tina modotti fra tutte) in cui c'èrano fotomontaggi fatti ancora con la pellicola e rifotografati successivamente per rendere il tutto un unico foglio. A questo punto credo si possa solo inserire il paesaggio o nella categoria fotomontaggio (collage, doppie esposizioni e somma/media di più file in macchina fotografica o al pc ... non cambia nulla) oppure nella categoria "single shot" dove la foto è composta da un unico scatto puro e vergine. A quel punto la post produzione è solamente un di più che si fa in entrambi i casi e se e solo se si parla di arte non può essere giudicata, viceversa se si parla di naturalismo, saranno da eliminare i fotomontaggi e le foto con post produzione che più si discosta da una sorta di "oggettiva" realtà |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:30
Probabilmente quello che sfugge è che la vera domanda sul lavoro di Adamus non è sul come, ma sui perché. |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:37
Fabio hai centrato perfettamente il punto, per il resto inutile ripetersi, tanto chi vuole vendere il futuro, visto che la situazione attuale ha una sua evidenza non confutabile, continuerà a tentare di farlo non posso che invitare alla lettura del buon testo di Marra e salutarvi prima di dover leggere magari che Martina Colombari è la nuova Cindy Sherman... |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:38
Secondo me ci stiamo allontandando (di molto) dall'argomento principale. Non mi pare che Adamus crei fotomontaggi per l'amore dell'arte o della Natura, come giustamente é stato fatto notare lo fa per prendere piú likes e vendere su determinati lidi. Non c'é assolutamente nulla di male. Si era solo palesata la possibilitá di paragonarlo ai padri della Fotografia contemporanea, ma mi pare si sia finalmente appurato che si era del tutto fuori luogo. Ora che possa diventare il nuovo Salgado o chi altro, sono solo supposizioni che lasciano il tempo che trovano, dato che per assurdo, a questo punto anche mio figlio di due anni potrebbe divenire uno dei futuri presidenti degli USA. Argomenti del tutto astratti che lasciano sin troppo spazio a filosofeggiamenti e pavoneggiamenti vari, ma che di fatto, non aggiungono nulla alla sostanza di questo topic. Lato mio, argomento abbondantemente chiuso. Grazie a tutti per la piacevole discussione. |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 17:55
Storia vecchia, su cui ci furono diverse polemiche. L'allusione non credo sia "casuale". |
| inviato il 10 Febbraio 2016 ore 18:26
Direi che la boutade di Caterina, per quanto ricordi con simpatia un evento che fece inorridire i fotoamatori che aspiravano ad un metro quadrato al Forma, non ha attinenza con Adamus. La Colombari non padroneggiava la tecnica fotografica né sul "campo", né in post. Adamus la padroneggia molto bene. La Colombari non aveva il riconoscimento popolare che Adamus ha. Io credo che per capire PERCHE' Adamus lo fa, forse è più eloquente l'altro libro di Marra, l'Immagine Infedele, che riflette proprio sulla questione realtà, rappresentazione e manipolazione della realtà. Adamus lo fa perché c'è una società (quella debordiana dello spettacolo) che chiede di farlo (con i like e le stampe vendute) e lui ne è il prodotto. Niente a che vedere con le storie di Adams e Salgado. Altre epoche non paragonabili. Credo che ignorare le conseguenze dei fenomeni alla Adamus equivalga a mettere la polvere sotto il tappeto ed arroccarsi sulle proprie credenze mentre il mondo va avanti (non necessariamente in modo migliore). PS: mi dispiace per l'anonimato, ma sono rimasto scottato in passato con una vicenda spiacevole. Ok, termino qui i miei interventi, non mi sembra ci siano le condizioni per andare avanti in un confronto pacifico. Ho l'impressione di non essere stato compreso, ma può darsi mi sbagli. Volevo parlare di realtà manipolata, di fenomeni web, della patinatura e del falso che dalla moda, il gossip e la pubblicità (LaChapelle), si è estesa, ovviamente in altri termini, al paesaggio. Ma mi è stata affibbiata l'equazione Lachapelle=Adamus. Invece, visto che si parlava di paragoni con Adams o Salgado ritenevo giusto paragonare Adamus (nel modo di concepire la fotografia) a Lachapelle. Ma probabilmente sono stato frainteso. x Caterina: nelle sue risposte più che satira mi è sembrato di cogliere del sarcasmo, che è cosa ben diversa. Mi scuso comunque per l'anonimato che comprendo, non è una bella cosa. Tante buone cose a tutti. |
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