user10190 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 21:05
Complimenti per Paolo... il fotoamatore riempie dei momenti liberi senza porsi progetti con (auto)premi e sanzioni... si diverte (è il mio caso...). L'artigiano esegue un compito investendovi quella perizia tecnica e procedurale, che gli consenta un risultato ottimale anche se non necessariamente eccelso, ma (mediamente) al di sopra di qualsivoglia critiche di competenza. L'artista ha qualcosa da comunicare (anche una maniera estetica/espressiva lo è a prescindere la validità del messaggio) o la cerca ed è un pioniere della qualità, poiché ad essa ci si assuefà e infine annoia, mentre l'arte deve stupire e a questo non basta il già visto, seppure straordinario. Mi sono chiesto cosa non ero... |
user10190 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 21:20
Benedusi è spietato... si pone davanti alla sua opera come Michelangelo con il martello di fronte alla sua "pietà", pronto a distruggerla e a suicidarsi con essa... Li siamo nell'arte autentica, poiché l'artista vi si lacera sino all'autodistruzione... O troverà il tesoro o finirà nelle fauci del leone... Di certo Benedusi verrà ricordato... E la povera Caterina gli cadde sotto le grinfie... |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 21:31
I personalmente penso che ciò che conta di più nelle fotografia come in musica e arte grafiche ecc..è l originalità la l'idea di creare un qualcosa di nuovo diverso da tutto ciò che è in circolazione!! Anch'io io come tutti qui, sbavo per certe ottiche o corpi, ma sono convinto che una macchina scarsa con un fotografo cazzuto farà sempre foto migliori di una 1d! Che conta è l'idea il pensiero e ciò che ti trasmette.. Come un quadro una sinfonia o poesia.. Non c'entra una buona attrezzatura, magari aiuta ma fa solo una piccola parte! |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 21:41
In arte, la semplicità è la cosa più difficile da esprimere. In quelle fotografie c'è una ricerca interiore piuttosto che estetica. Nei momenti da lei espressi ci arrivi con il cuore, non con la testa. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 21:49
si pone davanti alla sua opera come Michelangelo con il martello di fronte alla sua "pietà", Era il Mosè. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:05
@Massimo Sardo: Ovviamente non si può non quotare la tua prima affermazione, basta pensare a quei passaggi x piano di Mozart che si suonano con un ditino solo, commoventi e difficilissimi da eseguire. Per quello che vale il mio giudizio queste foto non meritano tante riflessioni. Naturalmente possono essere prese a pretesto per parlare di estetica, funzionalità, tecnica, finalità, psicanalisi. Ognuno di noi può tirare fuori una foto dall'alto valore estetico ed anche artistico, in genere però rimangono fatti isolati nella nostra vita di fotografi. Non è che quella foto varrà meno, artisticamente, di una foto di un grande fotografo, sicuramente però varrà poco o nulla economicamente. La capacità di trasmettere emozioni è nelle possibilità di ognuno di noi, farlo attraverso opere che resistono nel tempo è tutta un'altra cosa. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:13
Non bisogna essere manichei. L?artista si riesce a distinguere, e non solo dalla foto, ma soprattutto per la personalità, per la sua vita e per il messaggio che riesce a far comprendere. Senza determinata attrezzatura certe foto te le scordi. L'artista riesce comunque a trarre il massimo da quello che ha a disposizione creando anche un esperienza in chi guarda la sua opera. L'esperienza potrebbe anche non essere positiva, potrebbe essere angoscia e ammirazione estetica. Se pensiamo a Kevin Carter a cosa pensiamo? Alla perfezione tecnica dei suoi scatti? Se avesse scattato con una 1dx arrivata con la macchina del tempo cosa sarebbe cambiato? Non aveva 14 stop di DR a disposizione nmila megapixel un quad core per fare PP. E non si può dire che la sua opera comunichi sensazioni positive, ma lui era un artista, può piacere o non piacere, ma su questo credo non ci siano dubbi. Quando il messaggio è immensamente forte trascende da qualsiasi supporto. Detto ciò non è nemmeno vero che per essere artisti o semplicemente bravi si debba snobbare la tecnologia, ma usarla, piegarla al fine che si vuole perseguire e non viceversa. Sul forum ci sono centinaia di foto degli stessi soggetti, quanta gente prova a fare qualcosa di diverso staccandosi dagli standard che portano ai mi piace o ai commenti? Quante foto del faro di Calafuria ripreso con mare grosso e nuvole minacciose e caricate in PP? Cosa dimostrano? Che l'autore è in grado di fare lo scatto ed è bravo in PP, portando ad una valanga di mi piace. Non uno che abbia pensato a scroccare un passaggio in barca e riprenderlo a mano libera e magari mosso, per far provare le sensazioni che si provano in mare, vicino agli scogli di fronte ad un faro, che potrebbe essere la guida verso la salvezza. EDIT: la stessa foto, poi contesutalizzata all'interno di un opera che documenta ad esempio la dura vita di chi va per mare avrebbe un significato ancora superiore di uno scatto una tantum |
user10190 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:25
bè faceva pur sempre pietà... Grazie Massimo |
user10907 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:28
“ Per gli interessati che hanno richiesto l'imperdibile intervento di Benedusi, non possono esimersi da leggere pure il seguito dove da' il suo meglio. MrGreenSorriso „ ">www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=348131&show=3 „ stupendo thread. da annali dello juzaforum. poi vorrei dire la mia su mr. total man benedusi, sul mio amico paesaggista daniel, a proposito, qui la sua paginetta: www.facebook.com/dk.scape , sul fatto che le foto-cartoline stile copertina "svegliatevi!" siano inutili ma anche no!, sull'assolutismo della percezione e del fatto che chi più vede più comprende e quindi include, e su tante altre cosette.. ma sarà per una prossima volta ! per ora mi godo la lettura. p.s. grazie del link del thread con nonno acido benedusi. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:29
Avrei evitato a priori l'utilizzo delle parole "artista" e "arte", Artemia: grande errore. E probabilmente avrei evitato di postare in questo forum un argomento come questo: ho letto tutti i commenti e li trovo assolutamente coerenti con gli standard di questo sito, dove "si parla sempre e troppo sulla attrezzatura" perché si parla delle cose che si comprendono. Per il resto, invece, rimane sempre poco spazio. La Morris non solo sa scegliere quello che vede, ma lo sa pure presentare nel modo più efficace (è un talento anche quello). È completa ed è anche brava nel saper interpretare i gusti del momento. Magari proprio per questo non è il paradigma dell'originalità, ma il suo lavoro lo sa fare, e anche bene aggiungo. Trovo che il suo stile possa essere d'ispirazione (cosa che non mi sento di dire dello scatto del Falena, senza offesa naturalmente), a prescindere dalla tecnica. Quindi grazie per aver postato il link. Quoto parola per parola. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:38
A me le foto del primo link non trasmettono nulla, oltre che gli effetti di Instagram hanno davvero stancato, perchè chiunque si sente un gran fotografo a fare uno scatto del piffero col cellulare ed applicare la sfocatura tipo tilt/shift o il viraggio dei colori. Quelle del secondo link su 500px invece mi emozionano. Le trovo molto più ragionate, una luce molto bella, ecc ecc. Tempo fa degli amici mi hanno portato ad una esposizione di Ansel Adams. Non sapevo nulla di nulla di fotografia, e non sapevo nemmeno chi fosse, per cui non avevo pregiudizi mentali di dovermelo far piacere per forza solo per la notorietà che ha. Le sue foto mi hanno affascinato davvero molto, incredibili, impossibile non emozionarsi davanti a molti di quegli scatti! Per me qualsiasi forma d'arte (foto, pittura, scultura, musica ecc) deve trasmettere emozione, se in alcuni casi il mezzo aiuta o è necessario a trasmettere emozioni allora il mezzo conta. Faccio un esempio, se io mi emoziono nle vedere una cascata con effetto setoso dell'acqua, con l'iphone dove non posso impostare un tempo lento e montare un filtro nd ho un limite abbastanza pesante dovuto al mezzo. In questo caso il mezzo conta. Ovviamente il mezzo da solo non basta, altrimenti saremmo tutti grandi artisti qui dentro, servono le idee ed il cuore, e quelli non li vende la Canon o la Nikon |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 22:46
La capacità di emozionarsi dipende dalla propria interiorità. Purtroppo l'Arte non si pesa e non si misura, Andy Warhol con la polaroyd faceva foto pietose che però il mondo ammira. |
user30328 | inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:03
Ricordiamo pero' che Andy Wahrol faceva pop art. |
| inviato il 29 Agosto 2013 ore 23:08
Infatti, livello di interiorità zero. Tutto testa e niente cuore. La sua non era arte ma solo pubblicità. E a chi mi dice che anche la pubblicità può essere un'arte... |
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