| inviato il 10 Novembre 2025 ore 14:12
Ma cosa c'entra l'universo.. Ma sono il primo a dirlo che siamo in una minuscola pallina dispersa nell'universo.. Ma ciò non toglie che ci stiamo impegnando bene per fare si che ci estinguiamo.. già basterebbero le catastrofi naturali.. e quelle che hanno estinto razze intere.. per essere un pó più umili e accorti.. e per farci cominciare seriamente a prenderci cura di questa Meravigliosa e rara pallina fluttuante.. anziché continuare a sfruttare ogni cosa e situazione sino all'estinzione della stessa.. Ora anziché impegnarci a fondo per questa unica e indispensabile azione, facciamo guerre su guerre.. incendi su incendi.. e tra una schifezza e l'altra , progettiamo un intelligenza artificiale che potrebbe anche essere utile , in mano a brava gente... ma in mano a noi , sarà un altro gradino o più verso il basso.. verso l'irreversibile.. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 14:22
“ È inutile continuare a dire è sempre stato così è diecimila anni che si annuncia la fine del mondo peccato che fin'ora non c'era il potenziale per farlo. „ no, ma infatti le profezie catastrofiche del passato richiedevano l'intervento di qualcosa di esterno: dei, diavoli ecc ecc oggi, possiamo trovare nuove modalità di fine della civiltà senza ricorrere ad aiuti. peraltro, comunque, si parla sempre di estinzione della civiltà, al più, perchè l'estinzione dell'uomo come specie è abbastanza difficile: anche se l'intera specie umana fosse ridotta a tipo 10000 unità in tutta la Terra, grazie alla loro intelligenza riuscirebbero comunque a ricostruire, poco per volta, l'evoluzione e ricolonizzare tutto il pianeta. Certo, ovviamente a patto che questi 10000 siano almeno nella condizione di poter sopravvivere nell'immediato e nel breve termine. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 14:50
Ecco appunto.. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 15:10
“ Certo, ovviamente a patto che questi 10000 siano almeno nella condizione di poter sopravvivere nell'immediato e nel breve termine „ Sta tutto li, se il pianeta per dei processi totalmente estranei alla presenza umana va verso dei logici cambiamenti ambientali le condizioni di alimentazione cambiano e non credo che l'uomo riesca ad evolversi altrettanto velocemente munendosi di branchie per poter vivere negli oceani, ovviamente ho fatto un esempio grottesco. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 16:28
la sapete la barzelletta del mormone e del broker di NY? Un broker scende dalla sua ferrari nuova e scintillante e viene fermato da un mormone, che ha riconosciuto in lui un vecchio compagno di scuola. Si salutano e, per fare due chiacchiere vanno a bere qualcosa. Il mormone dice all'amico ritrovato: Io ho lavorato sodo e risparmiato, ora possiedo una bella casa ed una cantina zeppa di ogni ben di dio. CI stiamo preparando ai cataclismi che certamente arriveranno in un prossimo futuro. Ho accumulato cibo, acqua e risorse per me e la mia famiglia in modo che si possa sopravvivere per almeno due anni in modo autosufficiente. Poi conclude guardando il broker : E' tu? come ti sei preparato alla catastrofe? Il broker lo guarda sornione e poi fa: Beh io ho guadagnato molto, ho comprato una ferrari, ho speso soldi in donne divertenti, vestiti, alcool e vizi. Poi fa una pausa e aggiunge... pero' ho risparmiato abbastanza per comprare un buon fucile d'assalto e munizioni.. Infine mi son procurato l-indirizzo di tre mormoni.. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 16:47
 l'avevo sentita declinata in un altro modo (erano mi pare un industriale e un contadino). dipende dal tipo di "problema" che si prospetta. Se è solo una questione di esaurimento di risorse o qualsiasi altro evento non catastrofico, questo è progressivo e ad un certo punto per forza si genera un equilibrio. Se parliamo di evento improvviso, distruttivo a livello mondiale, tale da rendere completamente inabitabile tutto il globo, allora evidentemente c'è poco da fare. Però un evento del genere non può che avere origini esterne. E a quel punto, paradossalmente più l'uomo sarà progredito anche a discapito delle risorse impiegate, meglio sarà. C'è una frase pronunciata in un film, il classico pizzone catastrofico dove gli usa salvano il mondo. "...Ci troviamo ad affrontare la più spaventosa delle prove... nella Bibbia quel giorno è chiamato Armageddon, cioè la fine di tutte le cose. Eppure per la prima volta nella storia del nostro pianeta, il genere umano possiede i mezzi tecnologici per evitare la propria estinzione....L'umano desiderio di emergere... e di conoscere. Ciascuna tappa della scalata alla scienza, ogni singola avventurosa frontiera vinta nello spazio, tutte le conquiste della moderna tecnologia, persino le guerre del passato... tutto ciò, ci ha fornito i mezzi per combattere questa terribile battaglia...." E' una frase ad effetto, fatta dal solito presidente umile e generoso ed è quasi uno slogan....ma ha un fondo di verità che dovrebbe essere sempre tenuto a mente: vero che il progresso *minaccia* di distruggere il mondo e l'uomo, ma è altrettanto vero che un domani, pur con tutto il suo strascico di male, potrebbe essere l'unica cosa che abbia la possibilità di salvare la specie umana se non addirittura l'intero pianeta. Una follia del Sole, un meteorite, una supernova, un quasar che decide di sparare nella nostra direzione...sono eventi che potrebbero capitare anche domani ed hanno un potenziale distruttivo globale scale di grandezza superiore al peggiore dei peggiori incubi causabili dall'uomo. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 17:11
“ e non credo che l'uomo riesca ad evolversi altrettanto velocemente munendosi di branchie per poter vivere negli oceani, ovviamente ho fatto un esempio grottesco „ no, di certo...ma l'uomo, adesso, in realtà non ha bisogno di farsi crescere le branchie per vivere negli oceani. Se un domani dovesse verificarsi un improvviso e drastico innalzamento tale da sommergere tutte le terre emerse, si estinguierebbero ovviamente tutti gli animali terrestri, nessuno dei quali in grado di sopravvivere. Ma probabilmente una piccolissima parte dell'umanità sopravviverebbe. Morirebbero molti uomini, ma a livello di specie l'uomo sarebbe l'unico ad avere una possibilità di salvezza, grazie alla tecnologia. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 18:09
Oramai i calcoli li hanno fatti e non tutte le terre saranno sommerse, il problema lo vedrei però nell'agricoltura e nelle nuove specie di parassiti che si stanno evolvendo, non si sa per la riduzione drastica dei pesticidi o perché sono loro un po' in vantaggio sull'adattamento di un nuovo clima che nessuna cavolata green potrà arrestare, quello farà muovere l'economia e nasceranno nuovi furbi e nuovi ciucchi. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 18:15
Paradossalmente si salveranno le popolazioni meno "progredite" del pianeta se ci sarà una catastrofe planetaria. Alla faccia della AI ÷] |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 18:51
“ per la riduzione drastica dei pesticidi o perché sono loro un po' in vantaggio sull'adattamento di un nuovo clima „ Non c'è una riduzione drastica dei pesticidi in agricoltura anzi, forse è il contrario. Però si cercano metodi alternativi riducendo lavorazioni e sprechi al minimo e qui entra in gioco l'AI. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 19:18
“ Paradossalmente si salveranno le popolazioni meno "progredite" del pianeta se ci sarà una catastrofe planetaria. „ non ci giurerei...certo che sanno sopravvivere più facilmente senza tecnologia, ma è altrettanto vero che basta un minimo cambiamento delle condizioni per sterminarli, come insegna il passato: ad una popolazione primitiva o comunque non tecnologica, basta saltare un anno di raccolti per vederla decimare o più ancora. E se succede una catastrofe tale da mettere in crisi una società con supporto tecnologico, immagina cosa succede a quei popoli che non sanno fare altro che coltivare o allevare o cacciare esattamente quella cosa che nasce/vive sul loro territorio e sfruttando quelle minime risorse che questo mette a disposizione. Togli quelle, e nel giro di pochi mesi si estinguono. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 19:28
L'Ai dovrebbe trovare dei nuovi pesticidi.. funzionanti.. ? li troverà... e così non ci sarà più un parassita su questa terra .. purtroppo per noi.. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 20:28
Sicuramente campano più noi . |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 20:28
“ L'Ai dovrebbe trovare dei nuovi pesticidi.. funzionanti.. ? li troverà... e così non ci sarà più un parassita su questa terra .. purtroppo per noi „ In un certo senso può intervenire anche sull'uso di pesticidi, non per trovarne di nuovi (forse in futuro), ma per risparmiare sull'uso con interventi precisi e mirati. Si è già sperimentata l'irrorazione con droni autonomi evitando la presenza di un operatore in campo. I macchinari attuali funzionano praticamente tutti con GPS e in un futuro prossimo si diffonderanno quelli completamente autonomi. Un po' come i robottini tagliaerba nei giardini. |
| inviato il 10 Novembre 2025 ore 20:50
altra bella vaccata.. |
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