| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 13:19
Evidentemente non conosci le ASD. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 13:43
Qualcuno diceva "io avrei anche pagato 20 euro per una mia bella foto se ci fossero stati fotografi" Mi ha appena scritto un'atleta chiedendomi se avessi le foto dell'ultima gara, quando ha capito che erano a pagamento ha detto "ah, perchè di solito le troviamo su un sito, grazie e scusa il disturbo" (il sito è flickr) Se funzionasse un po' meno così si camperebbe un minimo anche di sport. Anche solo facendolo come sbarco del lunario. Torniamo a quello che diceva FotoCaldani: a nessuno frega più della fotografia. Le ASD sfruttano quelli che le fanno gratis, gli atleti sono abituati a quella fornitura, i giornali hanno già i loro fotografi e si sa che squadra che vince non si cambia. Quel che rimane è la gloria di un secondo, manco l'esperienza (perchè poi voglio vedere chi scatta per dieci anni in modo continuativo a gratis le foto al campetto da calcio la domenica in ogni condizione meteo-climatica senza nemmeno ricevere feedback perchè tanto "va bene tutto". Cioè, io andrei a scalare/skialpare piuttosto). E lunga vita ai matrimoni, finchè la gente continua ad accoppiarsi |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 14:14
@ardita mi sono reso conto di non aver risposto. Non voglio fotografare ne serie A ne B, ma tipo eccellenza che è un livello buono per iniziare perché ci sono contrasti e anche azioni interessanti. L'accredito che dici tu non possono darlo, l'ho chiesto. Loro devono assicurare chi va in campo, quindi se mi da l'accredito, io dovrei avere una mia assicurazione professionale, quella privata non conta. Diventa complessa la cosa, quindi loro mi tesserano (1 sola società l'ha fatto, sia chiaro) e quei € 25,00 pagano la mia quota per l'assicurazione ma soltanto nel loro campo. E sai perché vogliono esperienza decennale? Perché si presume che hai dei clienti, così loro ci guadagnano se sei sotto la loro agenzia. Altro esempio che ti cito, squadra di basket femminile che era ancora in serie inferiore, mi hanno visto scattare per la squadra di calcio (sono sotto lo stesso gruppo, ma società distinte) e mi hanno detto se potevo scattare anche alle ragazze perché vedono delle belle foto e nel contempo non erano contenti della qualità del loro fotografo (che anche oggi è ancora lì). Allora io gli chiedo se in tutto mi danno, come prestazione occasionale, (potete dire che non si fa, piangerò dopo) € 700,00 per coprire tutta la stagione in casa con minimo 50 foto a partita. La risposta è stata, ah beh, per tutta la stagione noi diamo € 500,00 al fotografo che lo fa di mestiere e comunque ci fa in nero che non ha bisogno di fatturare. Quindi torno a dire che esperirenza nel vero senso della parola, non la fai mai. Poi puoi fotografare ciclisti (fatte già, in panning), puoi fotografare rally (mai fatto ma ci penso), puoi fotografare danza (non mi dice niente) e possiamo continuare, ma pensa se nel mentre che lo fai, la gente ti da quel minimo di stipendio, puoi iscriverti all'ordine e poi puoi fare quello che vuoi da solo, continuare così o diventare professionista, con tutti i pro e i contro del caso. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:24
@Ardita Questo succede perché ci sono i social inondati di fotografie e appena uno le fa deve subito postarle per far vedere che è bravo! Se facessero tutti come me, per dire, che non posto una foto manco sotto tortura vedresti che poi le pagherebbero se gli servissero. Ormai è cosi, mi serve una foto di un posto per un articolo? Vado su Juza e me la prendo, ci sono pure in hd e sono pure bellissime e soprattutto gratis! Se non si trovasse nulla in giro vedi che pagherebbero eccome. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:31
la richiesta quindi ci sarebbe, ma le vorrebbero gratis. Capisco. A questo punto, mi vengono una paio di pensieri: 1- non danno nessun valore a quelle fotografie per cui, se le regali, vanno bene ma non vengono considerate così belle da essere pagate. Potrebbe essere un ipotesi? Senza offesa per nessuno eh, è una riflessione. Non sono disposti a pagare nulla, o non considerano il livello di quelle foto tale per ricevere un minimo compenso? Nel mio paese c'è la tradizione del palio, in costumi medioevali... se eri un figurante, potevi passare da qualsiasi fotografo del paese per visionare gli scatti e acquistare le stampe di quelle che ti piacevano. Finchè era in pellicola, tutto bene... all'avvento del digitale sempre meno persone andava a farsi stampare le foto perchè di fotografi amatoriali che scattavano e poi pubblicavano nei social le foto, era pieno, tanto che i fotografi pro si incazzavano di brutto perchè gli veniva rubato il lavoro. Ma ce n'era uno che sto problema non ce l'aveva, non faceva "la fototessera" a tutti i figuranti, ne faceva meno ma erano quadri, spettacolari.... le vendeva a molti più soldi e non entrò minimamente in competizione con gli amatori che regalavano le foto sui social. E un esempio per riflettere, se mi dite che anche se fossi Steve McCurry non te le pagano... mi taccio. 2- e provare, ovviamente con p.iva, ad offrire loro un servizio diverso, la foto già stampata? Certo, serve attrezzatura, ma se lo facevano per i ristoranti negli anni 90, penso sia fattibile anche oggi volendo. Proporre quindi non il file, che per loro non ha valore, ma una stampa. Ovviamente sempre partendo dal presupposto che si sappia fare delle foto decenti, non metto minimamente in discussione questo, mi sembra la base, potreste provare per un paio di volte, investimento non esiguo... per capire se funzionerebbe la cosa. @Ric1978 ho visto gente andare dal fotografo con la chiavetta usb, con la foto coperta da watermark in bassissima risoluzione per farsela stampare, di me**da ma stampata |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:35
Che pena |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:38
“ non faceva "la fototessera" a tutti i figuranti, ne faceva meno ma erano quadri, spettacolari.... le vendeva a molti più soldi e non entrò minimamente in competizione con gli amatori che regalavano le foto sui social. „ Da noi c'è una fantastica gara podistica (a cui ho anche partecipato). Il servizio fotografico è affidato ad un gruppo di sparuti amatori (di cui nessuno fa il fotografo) che omaggia le foto all'organizzazione. Poi che vendano o meno ai partecipanti non lo so, però hanno privato un qualsiasi fotografo professionista di proporsi. Oltretutto il "club fotografico" patrocinato dal CAI (che li ospita per delle serate tematiche tutto l'anno nella loro sede) presenzia con un pulman di fotoamatori www.maratonavalleintrasca.it/gallery-mvi-2024/ |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:45
“ @Ric1978 ho visto gente andare dal fotografo con la chiavetta usb, con la foto coperta da watermark in bassissima risoluzione per farsela stampare, di me**da ma stampata „ Una volta una tizia è venuta in studio da me per stampare un 30x40. Quando apro il file era una foto mia, con logo centrale enorme. Le dissi che se voleva potevo stamparle la foto originale, senza dirle subito che fosse mia, al costo di 10€ per la stampa + 40€ per i diritti d'immagine. Mi disse "no grazie, va bene quella", le risposi che non ero interessato a stampare foto prese da internet senza diritti e che la invitavo a recarsi da qualche altro studio. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 15:53
@Alex ad oggi, le società che non militano in categorie degne di nota o che non sono sport che attirano soldi, vogliono tutto gratis o in nero, non ci sono versi. Questo anche perché non hanno soldi da spendere per i fotografi, poi lo so bene che buttano soldi in altro, se vuoi ci mettiamo giù davanti ad una birra e ti posso fare elenchi lunghissimi. Le mie foto possono piacere o no, per questo avere esperienza potrebbe aiutarmi, non solo a livello pratico, ma anche a livello critico. Se lavori con qualcuno che è fotografo e ti dice "questo non vende", "questo andava fatto così", "questo non è a fuoco" ecc, migliori a prescindere. Qualcuno qui diceva "io so cosa piace in un determinato sport"...ecco, quella è la vera perla da trovare. Se vendi, devi fare qualcosa che piace agli altri, non solo a te. Comunque un fotografo ha usato una mia foto di una sua partita che ho fotografato io per stamparla e appenderla in casa. Quindi qualcosa di buono credo di fare, che siano belle? Non lo so, non sono convito e sono anche abbastanza critico con i miei lavori. Man mano sto caricando foto sulla galleria di Juza perché qualcuno mi ha detto che se non lo faccio è perché ho paura delle critiche (chi lo diceva non aveva foto). |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 16:05
“ @Alex ad oggi, le società che non militano in categorie degne di nota o che non sono sport che attirano soldi, vogliono tutto gratis o in nero, non ci sono versi. Questo anche perché non hanno soldi da spendere per i fotografi, poi lo so bene che buttano soldi in altro, se vuoi ci mettiamo giù davanti ad una birra e ti posso fare elenchi lunghissimi. „ Non è vero, te lo dici da solo per non ammettere che delle foto non gli frega nulla. Pensi che il commercialista lo paghino in nero? L'idraulico o altre figure professionali. Dammi retta, inizia a capire che la gente è str@nz@ e vuole le cose gratis, se tutti li mandassero a stendere sarebbe meglio. Basta vedere l'esempio sopra della gara podistica. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 16:28
Nico, capisco... non ti so aiutare perchè le mie conoscenze in ambito sportivo sono zero e mi fa pure ca**re il calcio. Per questo parlo più generico, magari possono essere consigli utili per altri che in futuro leggeranno sta discussione, anche per altri settori. Sempre parlando di altri generi ma per ribadire il mio pensiero sulla qualità, perchè voglio credere che la qualità venga pagata ancora: Anni fa, sempre per attaccarmi ai discorsi fatti qui da altri, un azienda vide alcuni miei scatti che non centravano nulla con quello che facevano loro ma pensarono di chiedermi per realizzare delle fotografie, preparai quindi un preventivo e sbiancarono quando glielo feci leggere. Sorridendo mi dissero che prima se le facevano da soli perchè uno di loro aveva la reflex, ora invece avevano dei conoscenti bravi che fotografavano davvero bene, e non si aspettavano certo una cifra del genere da me. Proposi una cosa, che non rifarei ora, ma ai tempi si: vengo... fotografo quello che mi hai chiesto, una cosa sola, te la mostro e poi decidi. Mi diedero l'incarico completo e pagarono senza batter ciglio. Era solo una questione di qualità. Per questo motivo voglio credere che esista ancora la possibilità di lavorare con la fotografia, ma bisogna distinguersi perchè ad oggi, fare le foto belle son capaci tutti anzi, è difficile proprio sbagliarle. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 16:38
Credo che ci siano tante sfumature riguardo il lavoro e il pagamento. In un recente video, Peter mcKinnon parla proprio di questo; nel video un suo collega menziona le tre B: bank, book, bridge. Se un lavoro non soddisfa almeno una delle cose, tanti saluti. Secondo me è un buon metro per capire se ha senso fare un lavoro gratis. Nel mio caso – magari ti è utile per fare paragoni - mi è capitato una volta, per circa 8 mesi. A settembre 2022 ho deciso di fare un reportage del tentativo di record mondiale di vittoria Bussi. Un altro fotografo, Paolo Ciaberta, aveva già seguito il suo primo record a titolo gratuito facendo alcuni scatti in studio e alcuni in allenamento a Stupinigi, in tutto una ventina di foto. Il mio progetto, condiviso ovviamente con Vittoria, era di seguire tutta la preparazione nelle diverse fasi (casa, palestra, trasferte in quota, visite specialistiche, ecc) e poi eventualmente di seguirla in Messico per documentare il record vero e proprio. Questo alla fine non si è concretizzato per mancanza di fondi, ma tutto il percorso è stato documentato. Ho deciso di seguirla a mie spese sperando che questo mi avrebbe dato accesso a pubblicazioni e a contatti nuovi, quindi due delle tre B. Allo stesso tempo sapevo che il progetto, autofinanziato, non avrebbe mai permesso il pagamento di un fotografo; quindi non stavo togliendo niente a nessuno, semplicemente quell'evento non sarebbe mai stato documentato. E pensavo che fosse un vero peccato: un record mondiale italiano non viene minimamente calcolato da nessuno? Quindi sentivo una certa responsabilità nel seguire questa impresa sgangherata e dal budget risicatissimo. Mi è andata bene e da quel progetto sono nate altre cose, come la collaborazione con Alvento e altre con dei tour operator che per un motivo o per l'altro conoscevano Vittoria; allo stesso tempo ho accumulato molta esperienza [EDIT: e anche molte storie da raccontare nei talk; e molte foto portfolio, che campeggiano qua e là nel sito e nelle presentazioni dei workshop: tutte cose che non hanno un valore quantificabile ma un valore tangibile] . Insomma, sono contento di aver lavorato gratis – con i sacrifici già menzionati: famiglia, weekend, festivi, veglie di capodanno passate in autostrada tra Vicenza e Torino, pasqua in volo verso l'Etna bloccato dalla neve, ecc. Se però fosse stato un progetto ordinario, come “ehi, segui la squadra under18 mentre si allena in velodromo per una stagione” sicuramente avrei rifiutato: nessun beneficio economico, nessun beneficio in termini di pubblicazione, solo un po' d'esperienza – ma quella allora preferisco farmela come e quando mi pare. Da qui il mio primo commento 10 pagine fa, che continuo a sostenere (cioè: no, non farlo, non lavorare gratis perché rovini la piazza agli altri ma soprattutto a te). E' vero che nel ciclismo è diverso: la mia pratica è ogni volta che esco in bici e provo a fare cose diverse con la macchina foto; per di più non serve mai l'accredito, se non per accedere a determinate zone della partenza e dell'arrivo, ma comunque solo nelle competizioni world tour. Con un minimo di accortezza puoi scattare tanto e bene senza chiedere niente a nessuno, cosa che negli sport “da campo” non succede. Riallacciandomi al discorso sul volontariato: davvero vale la pena scattare gratis per una società che ha un budget di decine di migliaia di euro, per un tempo così lungo? Per di più dopo aver già lavorato con ritenuta d'acconto, quindi facendo addirittura un passo indietro? P.s. "ai miei tempi pagavo per fare esperienza" confesso che non l'ho mai sentita da nessuno over 40, mentre ho sentito molto spesso "puoi lavorare gratis se vuoi" :D |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 16:54
@Cicloreporter, chapeau! |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 17:38
@cicloreporter, ignoravo il record di Vittoria Bussi proprio perché il ciclismo non mi dice molto personalmente, ma notevole ciò che viene fatto. Devo dire che se vado a seguire le 3 B, per me quasi sempre una di queste è valide, vista la mia poca esperienza e la poca piazza. Quello che ho fatto con il calcio mi ha aperto diverse strade, dico la verità, ma non sono percorribili senza una partita IVA. Avevo preso il vizio di scattare alle bandierine del calcio d'angolo e le mandavo alle società, sistemate, modificate, ecc e tutti erano impazziti. Infatti nel 2024 avevo parlato con una società che mi pagava bene e quindi volevo aprire partita IVA soltanto per loro e dire "dai, iniziamo". Alla fine si sono messi in mezzo altri soci e credo che ora scatti un genitore, sai, ha una reflex. Racconti così ne è pieno il mondo, ed io che non ho neanche iniziato bene, ne conosco tanti. Stasera ho un colloquio telefonico con un agenzia, vediamo se sono ancora sul pezzo visto che il titolare è un pò vintage e prossimo alla pensione. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 19:05
Comunque banalizzare l'essere un giornalista riportandolo solo a fare foto o peggio solo scrivere denota un non saper minimamente cosa significa essere un giornalista. Ciò detto. Quando ho iniziato a svenarmi per capire un po' cosa significasse fare foto di sport ho regalato qualche foto si. Poi con il tempo ho capito, ora quando trovo qualcuno che le regala mi "sale il crimine". È sbagliato punto. Per regalarle tanto vale tenerle sull'hard disk. Stesso risultato. Per il resto è tutto un gran casino. Ci sono più fotografi (buoni e non) che foto da fare e questo non fa campare bene il settore. Però è anche giusto che uno si butti smenandoci, così come è giusto che uno esperto sfanchiuli quello che cerca la merce regalata. Da qualche parte bisogna pur cominciare e da qualche parte bisogna pur farla finita. |
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