| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:06
Se io presento un autore che é quotato e uno interviene col commentino scemo non é confronto. Se fai solo un affermazione che non può essere confutata é inutile che la scrivi in un forum, però se non si discute di fa cagare o no, ma a me non convince perché ecc.. ecc.. altro paio di maniche soprattutto se da quel ragionamento ne escono conclusioni logiche e ponderate con una catena di ragionamenti Invece i gusti sono gusti non é discutere |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:12
Ma infatti ricorrere a "a me piace così/a me fa cagare" è sempre una scusa per evitare di mettersi in discussione. |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:30
Eppure, gli "a me fa cagare" imperversano quaddentro. Chi sono? Sempre e solo gli altri a dirli? |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:38
Siamo una nazione (quella itaGLiana) di persone facilmente suggestionabili dal linguaggio formale. Difficilmente si riesce a fare delle distinzioni di carattere contenutistico, e qualora ce ne fosse la possibilità, si risentirebbe di quel certo retaggio culturale personale, o anche generale, che trasforma immediatamente i famosi "punti di incontro" in prese di posizione, quasi sempre inamovibili. Ma ci sta pure, d'altronde, perchémmai qualcuno dovrebbe continuamente sgretolare i propri fondamenti per riedificarli daccapo? È comprensibile che accada questo. Che poi, alcuni testardi siano degli inguaribili aridi, che respingono qualsiasi forma di arricchimento personale, è una questione di cui non vale nemmeno la pena di interessarsi. Non più di tanto, almeno. Quindi l'alternativa qual'è? Il solito salottino privato, che riunisce le persone affini e che le mantiene insieme, a parlare di cose affini, a parlarne in modo affine, a discuterne anche animatamente, ma pur sempre in modo affine. Ecco perché, da quei salottini c'è sempre chi se ne cava fuori, anche solo per un attimo, a prendere una boccata d'aria, ed ecco che alcune di quelle persone vanno a in giro a reclamare ipotesi di scambio interculturale in posti anche come questo, il foruMMe. |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:39
Siamo una nazione (quella itaGLiana) di persone facilmente suggestionabili dal linguaggio formale. Difficilmente si riesce a fare delle distinzioni di carattere contenutistico, e qualora ce ne fosse la possibilità, si risentirebbe di quel certo retaggio culturale personale, o anche generale, che trasforma immediatamente i famosi "punti di incontro" in prese di posizione, quasi sempre inamovibili. Ma ci sta pure, d'altronde, perchémmai qualcuno dovrebbe continuamente sgretolare i propri fondamenti per riedificarli daccapo? È comprensibile che accada questo. Che poi, alcuni testardi siano degli inguaribili aridi, che respingono qualsiasi forma di arricchimento personale, è una questione di cui non vale nemmeno la pena di interessarsi. Non più di tanto, almeno. Quindi l'alternativa qual'è? Il solito salottino privato, che riunisce le persone affini e che le mantiene insieme, a parlare di cose affini, a parlarne in modo affine, a discuterne anche animatamente, ma pur sempre in modo affine. Ecco perché, da quei salottini c'è sempre chi se ne cava fuori, anche solo per un attimo, a prendere una boccata d'aria, ed ecco che alcune di quelle persone vanno a in giro a reclamare ipotesi di scambio interculturale in posti anche come questo, il foruMMe. |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 21:53
Concordo su diverse cose dette da Ayps.... Matteo Groppi, io penso che l'esclamazione generica della frase "sono gusti personali" e come esclamare una certezza assoluta, come quella che domani sorgerà il sole, o che un giorno tutti moriremo, e cose simili.... Invece discutere sul perché dei propri gusti personali, questo è un altro discorso che, se portato a confronto con altri, possono uscire spunti di riflessione interessanti, per tutti...... |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 22:34
purtroppo siamo agli inizi di nuovi sistemi di comunicazione, dialoghi senza voce e le tonalità, senza espressioni facciali, senza prossemica, dobbiamo dialogare con faccine che strizzano l'occhio o sberleffi e quant'altro.Sono convinto che molte discussioni che sono degenerate non sarebbero state nemmeno frequentate dal "vivo" da chi poi le ha mandate in vacca. Comunicare con solo la scrittura in botta e risposta, comporta un'esercizio di autocontrollo, moderazione ed umiltà che non sempre le persone sono disposte ad esercitare (purtroppo). |
| inviato il 06 Agosto 2024 ore 23:12
Tante genericità, rammarichi generali, disappunto quanto basta... sempre in generale. Ma individualmente parlando, dove sta l'impegno personale profuso per superare queste difettosità? Il buon vecchio Frankie lo cantava alla "sua maniera". Ecco perché attenevo all'araldica (non ricordo più se in questo 3D o in un altro), quando parlavo dellaGGente che vorrebbe che le cose si cambiassero da sole, anziché intervenire attivamente affinché esse cambino |
user207727 | inviato il 07 Agosto 2024 ore 5:40
Mi ripeterò: Matteo, sbagli target. Il forum è questo, ne hai prova tutti i giorni. Tu dovresti confrontarti con membri di un circolo culturale, vis a vis. Stando qui non puoi fare altro che accettare o comunque tenere conto che avrai a che fare con ignoranza sia culturale (ovvero di contenuti sui temi trattati) sia formale (ovvero di modo di porsi). Oltretutto questo è un forum di fotografia, dove è veramente troppo facile dare un giudizio o una semplice opinione sulla base del gusto personale, anche se questo non è stato educato a dovere. E il gusto personale è inattaccabile. La psicologia da forum poi fa si che una critica rivolta verso quel giudizio venga ricevuta come una critica rivolta all'utente che ha espresso quel giudizio. La difficoltà del confronto origina dal fatto che questo confronto in realtà non avrebbe ragione di esistere. Comunque questo thread è interessante, soprattutto per chi scrive, perché invita ad una certa moderazione di toni. Ripensarci durante interventi in alto thread può essere di aiuto a cercare almeno di vedere quel punto di contatto. |
user207727 | inviato il 07 Agosto 2024 ore 5:49
Aggiungo una cosa: quanti di coloro che si considerano educati sui contenuti lo sono veramente? Guardare autori, leggere libri aiuta sicuramente una crescita ma, se dietro non c'è una formazione accademica, può portare a fare si che l'edotto si consideri esperto. Sarà che sono di formazione scientifica ma penso che le idee che ci formiamo non abbiano alcun valore se non c'è prima un esperto che ce le valuta. Per essere sicuri di padroneggiare un argomento studiare non è affatto sufficiente, bisogna sostenere e superare esami, altrimenti rischiamo di cadere nell'errore di essere solo convinti di sapere. In sostanza, se non abbiamo i titoli conquistati a esami, dovremmo dubitare profondamente della nostra conoscenza |
| inviato il 07 Agosto 2024 ore 6:01
L'ultima questione sollevata da Francesco Celandroni è estremamente interessante. Anche se alcuni dei geni del passato erano autodidatti, forse questi non sono più tempi in cui una cultura, o un'arte self made può avere ancora ingresso. Ma il punto è: c'è ancora qualcuno in grado di accorgersene? E, se la risposta è affermativa, viene ascoltato in un mare magnum di voci dissonanti? |
| inviato il 07 Agosto 2024 ore 6:51
Hai detto una cosa molto interessante francesco. Purtroppo in Italia non esiste come all'estero un percorso accademico accreditato. Però hai ragione leggere e vedere mostre può anche portarti a credere di essere preparato ma ciò potrebbe non rispondere alla realtà e non può sostituire un percorso accademico strutturato Per questo credo sia importante il confronto e mettersi in dubbio nei propri giudizi |
| inviato il 07 Agosto 2024 ore 7:46
Io esco da una accademia privata che all'epoca (2005) non era legalmente riconosciuta, quindi la laurea che presi veniva considerata alla stregua di un secondo diploma (parliamo di transportation design). Poi, a quanto pare, quell'istituto s'è conformato, e tutti i suoi diplomati finalmente si sono trasformati in laureati. Ma poco importa questo, se non ai fini lavorativi, ovvero l'inquadramento contrattuale, ecc... Quello che condivido e che nel contempo contesto, di quanto ha scritto Francesco, è che gli esami certificano, si, una determinata preparazione e competenza, ma è altresì vero che tanti esaminati si rivelano essere semplicemente preparati a sostenere >quegli esami<, e non tutto il resto di un percorso formativo che in realtà non finisce mai, nemmeno dopo il conseguimento di un titolo o di una onorericienza, anzi, tante di queste persone riescono addirittura ad involversi, col passare del tempo, poltrendo sui loro titoli, sulle targhe, sui badge appesi al collo... Esattamente come accade per l'analfabetismo di ritorno. Alcuni miei colleghi d'ufficio scémi, giocavano a ricordarsi le robe che si studiava nell'ora di scienze, da ragazzini, ma se gli si chiedeva chi fosse il ministro in carica delle infrastrutture o della giustizia, sgranavano i bulbi oculari e cominciavano a fissare un punto indefinito nell'etere. |
| inviato il 07 Agosto 2024 ore 8:08
Buongiorno. Ayps + la vetustà del corpo docenti. Capisco che per certi percorsi accademici, le materie classiche ad esempio, non necessitino di nuovi linguaggi. Ma senza un ricambio tra il mondo del lavoro e gli insegnanti degli istituti Superiori, ci ritroviamo delle cariatidi, completamente avulse dal progresso tecnologico ed informatico. L'ho notato soprattutto venendo dai paesi europei, serve dinamicità, bisogna aumentare l'ingaggio di imprenditori come docenti. E poi aggiungo a mo' di appunto. Cambiare idea durante uno scambio di opinioni non è sinonimo di debolezza o stupidità. Si impara continuamente e si è certi di qualcosa ieri e domani invece, imparando qualcosa di nuovo, lo diventeremo ancora pur in contraddizione di ciò che credevamo oggi. |
user207727 | inviato il 07 Agosto 2024 ore 8:48
Si certo, venendo da una formazione scientifica non so bene come funziona per le arti figurative. Facendo un paragone si potrebbe dire che guardando tantissimi film ed essendo appassionati di cinema si diventa sicuramente cinefili ma non necessariamente critici cinematografici. E la nostra esperienza e cultura può erroneamente farci pensare di esserlo, invece. Qui su juza ancora peggio dato che il forum nasce prima come vetrina e come forum tecnico e solo in seconda istanza come stanza virtuale di scambio culturale e l'obiettivo principe dell'utente medio è la visibilità. |
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