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Zitti tutti, ho una micro SD HC da 32gb che non uso, poi ho un adattatore micro SD -> SD dopodiché infilerei il tutto nell'adattatore SD -> CF in arrivo
“ Zitti tutti, ho una micro SD HC da 32gb che non uso, poi ho un adattatore micro SD -> SD dopodiché infilerei il tutto nell'adattatore SD -> CF in arrivo „
Ieri, grazie a un tutorial su youtube veramente ben realizzato, ho fatto un po' di prove serie per verificare eventuali problemi di F/B focus sui miei due obiettivi (ne avrei 3, ma uno lo tengo per un'altra cosina gustosa in arrivo... ). Poi prometto che comincerò a usarla anche fuori questa D200 , ma questo problema delle reflex AF mi era totalmente nuovo e mi ha probabilmente preoccupato oltre il lecito.
Il 18-55VRII si è dimostrato abbastanza preciso, mi è sembrato forse soffrire leggermente di front/focus in quanto la messa a fuoco mi sembrava più o meno alla pari con l'oggetto posizionato appena davanti. Ossia fra i due soggetti (quello focheggiato e quello 2 cm. più avanti) non ho notato grandi differenze e mi sono sembrati abbastanza a fuoco entrambi. Con il 40mm micro, invece, il fuoco era nettamente - e solo - sul soggetto focheggiato, senza ombra di dubbio (ma è anche un obiettivo con un'apertura massima maggiore e questo può aver influito sullo stacco dei vari soggetti nella scena).
Quindi diciamo, uno promosso a pieni voti e l'altro anche, ma con piccola riserva.
Nota a margine: scatti eseguiti su cavalletto con obiettivi a tutta apertura ed esposizione automatica a priorità (ovviamente) di diaframmi. Tutte le foto sono venute piuttosto sottoesposte, a occhio direi di un paio di stop; al momento ho impostato la macchina a sovraesporre di 1 stop; vediamo come va poi semmai aggiusto il tiro.
Da possessore di D200 (poi venduta e non ricomprata, ho preferito una 5D full frame) sono abbastanza d'accordo con quanto detto nel video. Non c'è nessuna magia o particolare differenza nei vecchi CCD rispetto ai successivi CMOS. Qualche differenza nei jpg o colori proposti dai profili integrati, in altri casi molti risultati sono replicabili con la post.
È più un puro fattore nostalgico: colori saturi, bassa risoluzione con GD limitata portano ad un risultato che i nostri occhi hanno scordato e questa cosa ci fa credere di avere dei file più "belli" o particolari talvolta. Non è per polemica ma ci sono passato per un bel po' con la D200 dove al giorno d'oggi i limitati scenari di inutilizzo (no live view, no ibis, alti uso limitati, hot pixels lunghe esposizioni ecc) sono più forti di eventuali jpg che possono uscire e a cui potrei puntare con un po' di lavoro, preferisco ottenere lo scatto e non dover tenere la fotocamera nella borsa perché la situazione non me lo consente (e no, a volte con la D200 bisogna desistere rispetto ad una mirroless moderna).
Faccio un esempio: giro in notturna con una em1 mk3 e anche in bassa luce porto a casa lo scatto rapido e senza treppiede 2 sec a meno libera. Scatto in posizioni scomode ruoto il display e uso quello per scattare. Trasferisco i RAW sullo smartphone con display calibrato al volo per post produzione. Questo con la d200 non lo posso fare, usarla in scenari "controllati" resta più una sfida limitante e imposta al giorno d'oggi, con la 5d già ho trovato più flessibilità e il rapporto nativo 35mm a prezzo simile. Certo anche una volta si scattava a pellicola... Ma ci siamo capiti, spero.
quello che si è sempre detto: il noise della D200 è molto più analogico rispetto a molte altre e questo la rende molto valida per il B/N
Sulle alte luci: non si può paragonare la canon 300D con la Fuji S5 pro che per il recupero delle alte luci è realmente fantascienza ancora oggi, mentre quel modello di Canon è noto che aveva proprio quel problema di clipping sulle aree sovraesposte.
EDIT: c'è un punto che nel video non viene valutato ed è la resa ad alti iso (1600-3200) ed è quello che continuo a ripetere da 15 puntate dedicate alla D200 (vale pure per tutta la famiglia nikon delle CCD da 10 mpix).
Come detto nel video. il fatto di avere un noise molto puntiforme, e di conseguenza molto simile alla pellicola, consente di lavorare ad alti iso ottenendo un effetto 'grana' molto analogico, che oltretutto è anche MOLTO ben correggibile con i moderni SW come DxO Photolab, con una resa colore per nulla compromessa dall'alta sensibilità. Questo, ne fa una macchina -particolare- molto attuale.
Non per nulla D200 e D80 sono le mie fotocamere -fisse- da ritratto, perché il loro carattere ad alti iso, unito alla loro resa colore molto bella per l'incarnato, le rende perfette allo scopo (per non parlare del ritratto in B/N).
In sostanza: indipendentemente dal fatto che usa un CCD, il risultato che si ottiene fa sì che sia una fotocamera da considerarsi esattamente come una pellicola 'diversa', e cioè: voglio quel risultato ed allora uso questa fotocamera.
Sabato sera ho scattato in un bar a 8000 ISO, con la D200 non avrei potuto, ma se utilizzata in contesti adeguati credo che rimanga una macchina in grado di dare ottimi risultati. Postproduzione su smartphone con display calibrato: lascio fare ad altri senza rimpianti.
“ Postproduzione su smartphone con display calibrato: lascio fare ad altri senza rimpianti. „
Idem. Quello lo faccio con le foto scattate dal telefono; allora sì, le ritocco con l'app preinstallata del cellulare. Per il resto mi ci vuole uno schermo più grande, neanche riesco a guardare gli scatti appena fatti dal display della fotocamera da quanto non ci capisco nulla. Controllo tutto a casa, come ai vecchi tempi
Comunque, ccd o non ccd, questa macchina mi ha fatto scoprire che anche nel digitale puoi scattare in simil pellicola. Davvero, una volta impostati i parametri base, del monitor te ne puoi dimenticare; fai tutto, ma proprio tutto con levette, pulsantini e ghiere.
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