| inviato il 29 Aprile 2024 ore 12:21
“ Pompa di calore, impianto geotermico, caldaie a biomassa... Le possibilità sono diverse, ma tutte implicano che bisogna scassare l'appartamento, strappare gli impianti, e rifarli. Non puoi passare alla pompa di calore se hai i termosifoni, per esempio. Già la caldaia a condensazione dà il meglio se allacciata ad un impianto a pavimento. „ Ma non è detto, ho avuto i termosifoni spenti(condominiali) e ho usato i 2 splitter che ho per l'estate, hanno riscaldato la casa. Poi ormai si sta riscaldando il pianeta non servono più i riscaldamenti. “ impianto a pavimento. „ da escludere per chi ha problemi di circolazione. quando si invecchia succede |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 12:25
Murphy "Da escludere per chi ha problemi di circolazione. quando si invecchia succedeMrGreen" Buono a sapersi |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 12:48
in che senso? ci sono queste caldaie |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 12:52
Nel senso che si può usare il vecchio impianto almeno penso. |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 12:53
dipende dalla caldaia, sulle nuove lo specificano H2 ready Può funzionare con una percentuale di idrogeno fino al 20% |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 13:00
No; il riscaldamento a pavimento non è controindicato per chi ha problemi di circolazione. La cosa era vera alcuni decenni fa, ma con i sistemi attuali che funzionano a temperature più basse non c'è alcun problema. |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 13:09
sarà che sono entrato sempre in case con vecchi sistemi, ma ci soffro e quindi mi inizia il formicolio. preperisco la vecchia ghisa |
user126772 | inviato il 29 Aprile 2024 ore 13:30
“ in che senso? ci sono queste caldaie „ Le caldaie nuove ci sono, sia 20% che 100%. Nelle tubazioni scorre ancora solo CH4. SNAM ed i distributori stanno terminando i test sulle proprie tubazioni e impianti. Non so quando inizieranno ad immettere in rete la miscela. |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 14:37
la distruzione dell'economia sarà a livello di credito per le aziende, oltre che di tasse previste in proporzione alla impronta carbonica. Si parla di trilioni di dollari/euro...(https://ilsettimanale.com/inchiesta/business-della-transizione-green-chi-paga-e-chi-ci-guadagna.html) un esempio, non ho nemmeno letto in dettaglio l'articolo ma i numeri sono quelli che girano. Questo costo andrà a carico essenzialmente della produzione industriale europea. Sono costi che verranno sostenuti dalle aziende europee e destinati a finanziare i maggiori costi da un lato, dall'altro a progetti di alternative sostenibili. Ma in pratica sono soldi che vengono sottratti agli introiti di tassazione degli Stati e che questi non avranno più disponibili per le politiche sociali. Sono migliaia di miliardi di euro in meno che gli Stati avranno per sanità, istruzione, controllo del territorio ecc. Non è la semplice questione della caldaia o dell'auto elettrica. Qui si sta mettendo a rischio il futuro del wellfare europeo. E questo nel più roseo scenario che le aziende riescano a mantenere le attuali quote di mercato mondiale nonostante questi trilioni di euro di costi aggiuntivi...perchè invece lo scenario più verosimile è il crollo di interi settori produttivi, o il loro trasferimento all'estero. E questi costi sono imposti non per raggiungere obiettivi concreti e direttamente fruibili dalla popolazione (es. inquinamento locale o sicurezza del lavoro), ma per soddisfare una pura e semplice ideologia green che nessun effetto avrà sul clima. Perchè sulla carta possiamo discutere dei numeri assoluti di co2 che l'europa può risparmiare al pianeta, ma a livello globale sono, nella più rosea previsione, pochi % e non cambieranno nulla di nulla. EDIT: in questo articolo c'è invece riportata la frase mantra dei sostenitori del green deal: "non agire porterebbe costi ancora superiori per il sistema." E questa è la più grossa fandonia, è quello a cui accennavo qualche post indietro. E' vero che non agire comporterà enormi costi, ma quello che in totale e profonda malafede i sostenitori green non dicono è che ANCHE ad agire, i costi ci saranno comunque! E che a coprire questi costi futuri ci saranno meno soldi, ormai sprecati nella follia green. |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 15:05
se non si fa nulla ci saranno pure enormi costi, ma teorici e a carico dello stato mentre ad agire devo metterceli tutti io, tra auto, colonnina caldaia e cappotto alla casa, quindi...fancul0 green deal UE e scordatevi gli incentivi, gia con il 110 ci siamo rovinati, non possono permettersi di ripetere l'errore, pena il banco che salta |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 15:10
A carico dello stato non sono pure nostri? |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 15:24
si ma gia paghiamo tanto in tasse, mica posso aumetarle ancora del 15% per pagarsi il green deal, quindi lo stato e gli italiani devono scegliere, quelli sono i soldi che lo stato ha, volete l'ecologia é il grean deel, bene taglio pensioni e dipendenti pubblici, a me frega nulla, basta che non mi chieda ancora tasse o di pagarmelo io il cambio ecologico |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 15:25
“ se non si fa nulla ci saranno pure enormi costi, ma teorici e a carico dello stato „ magari fosse così...il problema è che questi costi ci saranno comunque, qualsiasi cosa faccia l'europa. e poi, appunto, purtroppo anche i costi a carico dello stato, comunque finiscono sempre addosso alle spalle dei cittadini (come riduzione di wellfare e servizi) e delle aziende private, sottoforma di tassazioni o mancati finanziamenti. E' l'economia privata che produce PIL, lo Stato serve solo a creare le condizioni per farlo e per distribuirlo in modo più equo. |
| inviato il 29 Aprile 2024 ore 15:27
“ si ma gia paghiamo tanto in tasse, mica posso aumetarle ancora del 15% per pagarsi il green deal, „ scusa se ti quoto ancora...ma stime più accurate parlano di aumenti dal 50 al 150% delle tasse (dirette o indirette, come appunto maggiori tassi d'interesse, maggiori dazi di importazione di materie prime e manufatti, dell'energia ecc). |
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