| inviato il 20 Aprile 2024 ore 7:05
“ ......Gli obiettivi a focale fissa hanno in genere dei vantaggi rispetto agli zoom: resa migliore, maggior luminosità, pesano e ingombrano meno. Ma per scoprire quali sono quelli che ci vanno meglio, specie se siamo principianti, la strada migliore non è, secondo me, quella di stare a sentire i soliti pipponi a proposito di ariosità, schiacciamento dei piani, gradevolezza dello sfocato eccetera. La cosa più semplice è usare uno zoom tuttofare per un bel po' e poi andare a leggersi nei dati exif quali sono le focali che usiamo di più e che ci danno i risultati che più ci piacciono, e così sapremo che fissi comprare, se proprio vogliamo avere dei fissi..... „ un processo in teoria giusto (che tra l'altro a suo tempo per curiosità feci), ma lungo, laborioso e costoso, soprattutto per un principiante, forse è più semplice ed immediato leggersi delle recensioni e guardarsi delle immagini (anche quì su Juza), anche di quelli che tu chiami in modo poco gradevole "pipponi", non credi? Abbiamo la fortuna di vivere un periodo in cui siamo sommersi letteralmente da immagini, perchè mai rifiutarsi di sfruttarlo ed avere preziose informazioni ed ostinarsi nel "fai da te" (che forse è proprio quello che fanno i pippaioli ) |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 7:09
“ - non e' detto che un vetro economico, sia da disprezzare a prescindere ... „ assolutamente d'accordo, poi nella focale 50mm c'è l'imbarazzo della scelta e trovarne uno scarso, anche tra i vintage da 4 soldi, è davvero difficile. |
user112805 | inviato il 20 Aprile 2024 ore 7:54
“ Il 50mm invece schiaccia un po' i piani.... „ Il 50 non è un tele perciò non schiaccia i piani, è l'ottica definita normale perchè più si avvicina alla visione dell'occhio e non lo si può confrontare con un 28 che è un grandangolare. Bisogna stare attenti a dire "schiaccia i piani": rischiamo di essere definiti "pipponi" |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 10:01
Giovbian ha centrato e sintetizzato perfettamente il tutto. Solo l'uso assiduo ed il tempo portano alla padronanza della focale. Per questo motivo è stata corretto lo sfogo dell'autore dal momento che erroneamente è passato alla focale 50 per avere un alleggerimento del corredo ritenendo che il 50 fosse una sintesi delle due (35 ed 85). Non è una sintesi è proprio completamente un altro approccio con l'inquadratura di conseguenza le uniche cose che servono sono la consapevolezza (quindi non aspettarsi gli stessi risultati che si hanno con le altre lenti), lo studiarsi un nuovo approccio alla composizione ma sopratutto darsi il TEMPO! Se poi uno riesce ad apprezzare il 50 si è parlato del 28 semplicemente perchè è l'ottica che meglio lo completa. Aggiungendo un pò della mia personale esperienza posso anche dire che nella coppia 35+85 nei servizi il numero di scatti si equivalgono mentre nella coppia 28+50 generalmente sono ad un 20% per il 28 e l'80% sul 50. |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 11:34
con "pippon"i non intendevo indicare delle persone specifiche ma intendevo "pippone" = "grande pippa, sega mentale di proporzioni generose". Voglio dire che effettivamente ogni focale ha le sue caratteristiche, ma è molto probabile che uno scelga una focale piuttosto che un'altra non tanto per le differenze nella resa prospettica ma per un motivo molto più terra-terra: l'angolo di ripresa. La prima cosa che cerchi è che l'inquadratura non sia nè troppo stretta nè troppo larga, che ti restituisca un certo "campo di visione". Poi è vero che a volte (a volte, mica sempre però) si può fotografare la stessa scena con un 35mm oppure, facendo un paio di passi indietro, con un 50mm e si ottengono prospettive differenti. Ma mica sempre si può, dipende molto dai generi che si fanno: a volte è del tutto inutile pontificare sulla sublime ariosità unità ad una pacata compostezza di un certo 35mm se poi la scena non ci sta dentro tutta e ti tocca invece usare un ignobile 28mm... e poi magari scopri che tanto ignobile non è... |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 12:46
@Miopiartistica È proprio il motivo per cui in condizioni critiche io scelgo lo zoom (28-80mm). Non è bello e non è istruttivo come un fisso, ma porti a casa il lavoro. |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 12:57
Mi permetto (in parte) di aggiungere all' ultimo passaggio. A me personalmente (ma mi sembra di aver capito da diverse discussioni che non sono unico) capita di vedere proprio "a 35 mm". Nel senso che in qualche modo vedo la scena con quell'angolo, e quando porto la fotocamera all'occhio dentro il mirino c'è già più o meno tutto quello che ho visto. Non devo fare passi avanti o indietro per aggiungere o togliere. Questo probabilmente è un grave limite, in quanto molte foto che richiederebbero altre focali semplicemente "non le vedo" e di conseguenza le perdo. Fanno eccezione i particolari, che noto ma che poi devo isolare con un teleobiettivo. Con il 50 non mi ci ritrovo proprio perché non ci entra dentro tutto quello che ho visto e se vedo un particolare interessante sempre il 50 non taglia via il resto come vorrei... Ecco, quando ce l'ho dietro in effetti devo sempre muovermi molto prima di ritrovare quello che avevo visto. Più che altro scomodo, ma ripeto probabilmente tante buone foto non le vedo a causa di questo "limite" |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 13:25
“ Il 50 non è un tele perciò non schiaccia i piani, è l'ottica definita normale perchè più si avvicina alla visione dell'occhio „ Esatto.... “ Voglio dire che effettivamente ogni focale ha le sue caratteristiche, ma è molto probabile che uno scelga una focale piuttosto che un'altra non tanto per le differenze nella resa prospettica ma per un motivo molto più terra-terra: l'angolo di ripresa. La prima cosa che cerchi è che l'inquadratura non sia nè troppo stretta nè troppo larga, che ti restituisca un certo "campo di visione". „ Concordo anche qui... è tutta una questione di angolo di campo in base al soggetto che vogliamo fotografare.... Però è anche vero che, ci sono alcune ottiche che appiattiscono maggiormente i piani, vedi per esempio alcuni sigma, ma questa è una peculiarità dell'ottica, alcuni dalla resa percettiva più 3D ed atri meno... “ È proprio il motivo per cui in condizioni critiche io scelgo lo zoom (28-80mm). Non è bello e non è istruttivo come un fisso, ma porti a casa il lavoro. „ Il fisso ha lo svantaggio che ti costringe a muoverti fisicamente per avere l'inquadratura desiderata, ma tante volte non lo si può fare ed è solo una gran fregatura... Oggi esistono zoom talmente meravigliosi che è come avere tanti fissi in una sola ottica, quindi mille volte meglio un ottimo zoom che un ottimo fisso.... Il vantaggio del fisso sta solo nella luminosità, ma che vale solo per una certa tipologia di scatti, per i resto io lo ritengo molto limitante.... Ovviamente quello che dico in parte è legato alle mie esigenze fotografiche ed in parte lo ritengo un dato di fatto.... Concludendo: La diceria che afferma che il fisso costringe maggiormente a ragionare la trovo inesatta.... si ragiona sempre, anche e sopratutto con uno zoom... (Ma la versatilità di uno zoom la trovo impareggiabile, insostituibile....!!) |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 13:41
“ Esatto..... „   |
user172585 | inviato il 20 Aprile 2024 ore 14:09
Al netto di considerazioni su prospettiva ecc. io - che pure prediligo gli zoom - mi sto convincendo che alla fine ad usare assiduamente per un lungo periodo di tempo una focale fissa, si impara a previsualizzare esattamente con quell'angolo di campo. Detto questo, da qualche tempo mi chiedo: ma non sarà che dovremmo definire la focale in base a cosa/dove dobbiamo fotografare e quindi imparare noi ad usare quella focale? Questo dovrebbe valere anche per gli zoom, nel senso che non si dovrebbe zoomare per correggere l'inquadratura ma si dovrebbe definire a monte una focale valida in base alle condizioni e a cosa stiamo fotografando e poi dimenticarsi il più possibile di questo parametro. |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 14:41
“ non si dovrebbe zoomare per correggere l'inquadratura „ In teoria scegliere la focale come prima cosa ha senso se avere una certa prospettiva è la cosa più importante. A volte però la cosa più importante è invece scegliere il miglior punto di ripresa, quello dove quel che si deve fotografare ha un aspetto migliore, e poi bisogna si va a selezionare, zoomando o scegliendo l'ottica adatta, un angolo di campo appropriato. Nel caso si vogliano fotografare soggetti un po' disordinati (per esempio una fioritura di piante selvatiche) il miglior punto di ripresa potrebbe NON essere quello che ci da la resa prospettica o lo sfocato dello sfondo che ci piacciono di più. E a volte invece il punto di ripresa è fisso e obbligato e non lo puoi modificare molto (o per niente), tipo quando devi fotografare da una certa finestra o da un certo punto di un sentiero, o da un ponte. Non puoi avvicinarti e non puoi allontanarti. E allora meno male che hai uno zoom con una ghiera che si può smanettare e puoi usare anche, se ti serve, una focale di 58 gradi e mezzo... Chiaro che invece se sei in una situazione nella quale controlli tutto, tipo in studio, allora puoi anche partire a fare un ritratto pensando che la resa migliore ce l'avrai con quel certo fisso che ti piace tanto. Oppure vuoi a tutti i costi una certa resa della prospettiva, sempre quella, uguale in tutta una serie di foto di paesaggio, e allora fai tutto con un'ottica sola. Però allora tocca rinunciare a un mucchio di scatti interessanti, inutile nasconderselo. Insomma molto spesso secondo me è tutta una faccenda di compromessi tra i quali scegliere il migliore. |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 14:42
Non so...io prima "vedo" la fotografia che voglio....e dopo decido che lente usare per realizzarla, non faccio il contrario. |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 14:57
si può ragionare anche con lo zoom, ma del rapporto tra i piani che genera una focale magari te ne accorgi dopo che hai scattato. Per cui per una foto ragionata è più indicato il fisso, nel senso che non devi stare a pensare al rapporto tra i piani che ti dà, perché solo quello è. Lo zoom resta indicato in tutte quelle situazioni dove non hai molta possibilità di muoverti per creare una scenza, oppure quando non devi fare una serie o un portfolio per cui se cambi troppe prospettive non ti cambia nulla |
| inviato il 20 Aprile 2024 ore 17:43
Rigel + 1, anzi, + 2! GL |
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