| inviato il 28 Maggio 2025 ore 9:29
""..has quite a radical redesign."...però non sembra che sia in arrivo a breve." "Has" significa "ha": l'hanno già progettata la versione 3, sono già corsi ai ripari. Vediamo se cambiano il profilo, e con esso il baricentro, del sistema, da cilindrico a conico, sono curioso. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 14:29
“ Vediamo se cambiano il profilo, e con esso il baricentro, del sistema, da cilindrico a conico, sono curioso. „ Visti i risultati il profilo utilizzato lo si potrebbe associare alle forme suppostoidali. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 14:56
“ Visti i risultati il profilo utilizzato lo si potrebbe associare alle forme suppostoidali.Sorriso „ In effetti. La "supposta" stabilità dell'assetto, non ha trovato riscontro... come missile, ma come supposta evidentemente si . |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 16:48
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| inviato il 28 Maggio 2025 ore 19:24
Mi pare chiaro che il processo di iterazione rapida dei prototipi stia fallendo miseramente. Ai tempi dei Falcon tolti veramente i primissimissimi lanci i razzi che spedivano su erano tutti con payload, poi anche se scoppiavano al ritorno pazienza, per chi aveva bisogno di spedire il carico la missione era comunque riuscita e i costi di sviluppo erano decisamente più contenuti. Qui invece stanno continuando a bruciare miliardi su un progetto che a detta di molti è fallimentare proprio come concetto, oltretutto non solo senza risolvere alcun problema tra un lancio e l'altro ma addirittura avendo problemi nuovi in lanci successivi. Anche nei lanci più riusciti, quelli dove lo stage superiore è "atterrato" più dolcemente i danni dal rientro erano estremamente seri e davvero non capisco come si possa pensare di poter riutilizzare dei componenti in quelle condizioni anche se la navetta torna. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 19:26
Siamo al ridicolo |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 20:45
Bubu, devo ammettere che mi sembravi troppo pessimista e invece mi sa che hai ragione. Ma l'SLS, il razzone della Nasa, invece come è messo? Al limite ripiegheranno su quello? Io ancora non ho capito se stanno portando avanti entrambi i progetti per poi scegliere il migliore (o il meno peggio a sto punto) o se hanno scopi diversi. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 20:50
Disastro "È fallito il nono test di volo del razzo Starship di SpaceX, il lanciatore più alto e potente al mondo con i suoi 120 metri, decollato questa notte da Starbase in Texas, i cui due stadi sono esplosi uno sopra il Golfo del Messico e uno sopra l'Oceano Indiano a circa 45 minuti dal lancio. Si tratta del terzo smacco consecutivo per l'azienda guidata da Elon Musk, che ha dichiarato «Ora ne lanceremo una ogni tre settimane». Il volo?ha visto come protagonisti il booster Super Heavy – il primo già utilizzato in un test precedente – e la navicella Ship, al terzo test nella sua nuova versione Block 2. Su quest'ultima in particolare era rivolta l'attenzione degli ingegneri SpaceX e degli appassionati di esplorazione spaziale di tutto il mondo. Questo smacco, che segue quello di gennaio (7° volo) e quello di marzo (8° volo), conferma che i progressi del programma Starship abbiano subìto una battuta d'arresto che sta mettendo in difficoltà SpaceX soprattutto vista la necessità di una Ship funzionante per il futuro allunaggio umano con il programma Artemis della NASA, già rinviate per via di difficoltà tecniche nella realizzazione della capsula lunare. Come è andato il nono volo di Starship: gli obiettivi e cosa è andato storto Il booster Super Heavy usato per il test di stanotte era il primo riutilizzato da SpaceX per Starship. Anche per questo motivo gli ingegneri avevano deciso di testare i suoi limiti strutturali, soprattutto nella fase di rientro, stabilendo un profilo di volo più “aggressivo” rispetto ai test precedenti. Non era infatti previsto un atterraggio con cattura da parte delle braccia meccaniche della torre Mechazilla, come avvenuto con lo storico quinto test a ottobre 2024. Tutto è andato in modo pressoché nominale fino alla fase di atterraggio, quando il booster è esploso alla riaccensione dei motori. Niente rientro “morbido” quindi per il primo Super Heavy utilizzato per la seconda volta. Ma non è questo il vero fallimento del nono test di Starship: il rientro infatti era volutamente ad alto rischio e un'esplosione in volo era abbondantemente preventivata. Il dispiacere più grande è arrivato invece dalla navicella Ship, che era l'elemento cruciale di questo test. La nuova generazione Block 2 di questa navicella, infatti, si sta rivelando problematica: da quando viene testata, infatti, vari problemi tecnici hanno afflitto la navicella e per questo motivo non si sono mai potuti testare lo scudo termico e le ali della nuova versione della Ship. Uno degli obiettivi del test di stanotte era infatti capire se questi problemi erano stati risolti e performare questi test critici in condizioni operative. Per la Ship si voleva testare inoltre il rilascio di carichi che simulavano dei satelliti Starlink, oltre che l'accensione dei motori nello spazio. Purtroppo, però, niente di tutto questo è avvenuto stanotte. Un malfunzionamento ha impedito l'apertura del portellone per il rilascio dei simulatori di Starlink. Inoltre, la Ship non è riuscita a mantenere il suo assetto, un malfunzionamento che ha portato all'annullamento del test di riaccensione dei motori. Senza capacità di controllo sul proprio assetto, la Ship si è disintegrata in volo a circa 60 km di quota sopra l'oceano, ben prima di raggiungere la fase di ammaraggio. Le difficoltà di Starship e i possibili ritardi per l'allunaggio Cosa significa questo fallimento? Da un lato, la filosofia di SpaceX è sempre stata del tipo “prova, fallisci, ritenta”: si testano in condizioni reali prototipi realizzati “a basso costo” per individuare subito problemi o mancanze, risolverle e progredire così rapidamente. In quest'ottica, un fallimento rimane comunque un'opportunità per raccogliere dati preziosissimi per migliorare i prototipi e progredire. Si tratta di un approccio drasticamente diverso da quello adottato da agenzie spaziali governative come la NASA, che quindi va valutato con criteri differenti, anche perché ha sempre funzionato molto bene per SpaceX, efficiente nell'imparare dai propri errori. Basti pensare che il primo razzo con booster riutilizzabile, il Falcon 9 realizzato proprio da SpaceX, ha richiesto 30 tentativi prima di arrivare al rientro verticale necessario per il riutilizzo; Starship invece ci è riuscita soltanto al 5° tentativo. Chiaramente l'azienda di Elon Musk è in grado di costruire sui risultati – positivi e negativi – ottenuti in precedenza. Tuttavia, il programma Starship si trova al terzo fallimento pieno consecutivo e questo indica evidenti difficoltà nello sviluppo del razzo. Ricordiamo del resto che si tratta di una primissima volta: un razzo così potente, caratterizzato da un grado di innovazione assolutamente inedito, che per giunta deve essere completamente riutilizzabile, non era mai stato sviluppato prima nella storia. È normale che lavorare su una tecnologia che prima non esisteva comporta dei fallimenti, ma è altrettanto innegabile che dopo i risultati promettenti dei primi test lo sviluppo di Starship si trova al momento in un parziale stallo in cui non è chiaro come risolvere i problemi che affiggono la Ship." |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 21:12
“ In effetti. La "supposta" stabilità dell'assetto, non ha trovato riscontro... come missile, ma come supposta evidentemente siMrGreen. „ Ottima analisi tecno-scientifica Anche se so di essere ignorante come una capra io presumo che tutti i soldi buttati in quei petardi da capodanno, perché fino a ora si sono dimostrati tali, a occhio calcolo che si avrebbe potuto portare l'acqua nel Sahara e trasformarne un pezzo in terreno coltivabile, sfamare tanta gente e dare lavoro a qualche milione di persone. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 23:25
I marziani hanno tirato un sospiro di sollievo. Non saranno invasi dalle legioni di figli di Muskio, per ora. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 9:00
"... Inoltre, la Ship non è riuscita a mantenere il suo assetto, .." E' dal I° (primo) lancio del trabiccolo che hanno quel problema, problema gravissimo che glielo spappola, da notare oltretutto che senza tema di smentita si può affermare che sia il problema più grave che esiste in aviazione e missilistica, se si perde la stabilità d'assetto, a quelle velocità e dunque con quelle accelerazioni, il sistema, semplicemente, si sbriciola. 9 lanci falliti per lo stesso problema non depongono certo a favore del team di progettazione del missile e mette in serissimo pericolo il futuro del programma in quella configurazione. Se metti un tubo stretto e lungo in verticale, basta poca spinta laterale per farlo cadere, mentre se in verticale ci metti un cono, alto uguale, ma con base più larga assai della testa, la stessa spinta laterale non ce la fa a farlo cadere: estremizzando veramente molto, il problema basicamente è comunque quello. Musk usa un tubo invece di un cono come missile, mentre i Tedeschi (prima a casa loro poi anche in USA quando portarono un equipaggio americano sulla Luna, su missile tedesco), i Russi, i Cinesi, gli Inglesi, i Francesi, etc, usano tutti un cono come missile. E poi c'è il numero elevatissimo di motori, sono 36, mentre i russi, bravi, ne usano solo 4: - più motori usi, meno rendimento di spinta hai (= due lampadine da 50 W l'una, accese, fanno meno luce di una singola lampada da 100 W accesa, il che significa che con una sola lampada il rendimento è maggiore, e questo perché i rendimenti non sono cumulativi) - più motori usi, maggiore è la probabilità di guasti (= quello che non c'è non si rompe). A me sembra che, come sistemistica, lo Starship sia stato progettato male, è un lavoro da dilettanti, semplicemente perché hanno violato delle leggi di base dell'Ingegneria. Vedremo. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 9:07
Forse è meglio che vadano a lanciare dei sassi nello stagno con pretese meno fantasiose. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 9:26
Fortunatamente non tutti gli uomini non ragionano cosi o saremmo ancora nelle caverne |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 11:52
In questo caso però l'effettiva utilità di tutto ciò è abbastanza discutibile. Si spera che come le altre volte se ne ricavi qualcosa di utile per uso civile. |
| inviato il 29 Maggio 2025 ore 12:08
l'utilità di quello che vogliono fare o di come lo stanno facendo? Sul come non mi esprimo, non ne so niente, ma non sono soldi miei e tanto mi basta...se a Musk piace fare cosi che faccia pure. Sull'utilità...beh...l'umanità ha sempre goduto della ricaduta delle tecnologie spaziali, quindi... |
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