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“ I files digitali originali o copie degli stessi di risoluzione adatta alla stampa non devono essere automaticamente consegnati ma rappresentando il mezzo assimilabile alla matrice con cui si esercita il diritto di riproduzione, sono oggetto di separata trattativa economica. La cessione dei files è parzialmente assimilabile alla consegna dei negativi e quindi soggetta alle stesse regole perché consente ai committenti di avere la disponibilità delle immagini per gli utilizzi desiderati. Tuttavia, trattandosi di una cessione potenzialmente non esclusiva il valore commerciale delle copie dei files è inferiore a quella dei negativi. „
E anche qui è chiaro, esattamente come ti ho scritto: "Teniamo anche presente che, aregola di bazzica, il file venduto per pubblicazione su social NON puo' essere utilizzato per esempio per stampare un libro. A meno che questo utilizzo non sia espressamente permesso in fattura ? Queste sono le tue parole e questa è la mia risposta: "Scusami stai sbagliando, lo posso utilizzare per tutti gli usi non commerciali, prendendo il tuo esempio lo posso utilizzare per stampare un libro ad uso mio o dei miei familiari/amici ma non per fare pubblicità alla sarta."
Direi che sono in perfetta sintonia con la normativa che hai citato, io pago per i files e posso utilizzarli per tutti i modi personali ma per quelli commerciali serve un contratto a sé o un'integrazione del contratto
“ esiste anche una sentenza successiva che sanciva il diritto del fotografo ad essere pagato anche in caso di uso personale. Se ci pensi, e' giusto. Viene retribuito il fatto che fai archivio e tieni i file a disposizione. „
si appunto. Comunque e' piuttosto complesso definire chi detiene i diritti. In genere dipende da cosa si scrive sul foglio d'ordine.
Io son abituato a prendere ordini facendo firmare una commessa con modelli standard di contratto e a riportare in fattura le clausole di utilizzo e le varie abituali che si mettono. Quindi ogni utilizzo a posteriori e' possibile, ma va pagato. E' ovvio che chi lavora in nero non faccia documenti di appoggio e quindi ricada nell'ultimo caso (Legge 633/41). Ovviamente ha tutto l'interesse a cedere anche il jpg, per non lasciare tracce e non avere piu' strascichi o contatti con il cliente.
Uno studio che ti fa il ritratto invece lavora su basi diverse e regola le condizioni di utilizzo secondo abitudini diverse.
MA sì in fondo comunque parliamo di foto che, nelle condizioni date (comunione con molti comunicandi) sono di fatto un lavoro artigianale e quindi, sempre a mio avviso, il fotografo ha tutto l'interesse a fornire il files ed eliminare l'archivio
dipende.. se fai le foto agli ospiti del Rosenberg di San Gallo instrosenberg.ch/il-collegio-svizzero/ ti conviene fare un buon contratto e conservare gelosamente i files..
Sai com'e'.. la retta supera i 150mila euro l'anno.. e' facile che qualcuno tra i ragazzi diventi famoso...
“ Facciamo un sondaggio.... chi ha ancora i negativi della comunione? „
Io ho anche quelli del mio battesimo, tutto custodito gelosamente, ovviamente negativi degli scatti che fece mio zio, perchè per tutti gli eventi non posseggo quelli dei fotografi ufficiali. Poi di miei negativi scattati da me li ho tutti tutti dalle prime gite scolastiche a oggi rullini classici, rullini APS e infine jpg con le prime digitali e RAW successivamente..ah dimenticavo...anche qualche rullo delle.usa e getta kodak
“ La stessa dovrebbe essere poi chiarita con le regole da applicare per il GDPR. „
Si, questa è una questione di interesse. Qualcuno può chiarire la relazione tra diritto di autore e privacy?
Per i negativi, io li ho. Me li ha dati il fotografo di sua spontanea volontà (anche perché oggi per lui sarebbero un problema da gestire per la stampa, aggiungo io). Per i RAW (non ho letto tutti i messaggi), basta essere chiari all'inizio: se si pattuisce la cessione non ci sono problemi. Se il fotografo accetta, bene. Ha un costo addizionale? si valuta ed eventualmente si paga. Con i contratti si può gestire e regolare ogni aspetto. Anzi, mi pare che la proprietà sia 50% fotografo e 50% fotografato. Per la privacy il fotografo non può fare nulla senza permesso del fotografato (a meno che non sia un personaggio pubblico). Questo da quanto ho capito dagli articoli sulla protezione del diritto d'autore.
“ Non giochiamo a prenderci in giro però: l'unico VERO motivo per cui non vengono dati i RAW è SOLO perché esiste la possibilità di guadagnarci sopra ancora. „
MaxVax
Da come ti esprimi sembra proprio tu sia in possesso della Verità assoluta .
Ho spiegato per ben quattro volte quali sono i motivi per cui non vengono consegnati i RAW a tutti i clienti di default. Ho specificato che non si tratta di una legge che si impone a tutti bensì di una regola, di una consuetudine che molti fotografi, non tutti, adottano per tutelare il proprio lavoro. Ho anche aggiunto che spesso si soddisfa la richiesta del cliente di avere i RAW se ci si accorda prima, soprattutto quando non si tratta di servizi fotografici prodotti per uso commerciale.
Ma tu hai il dono della conoscenza definitiva , perciò non consideri cosa dicono gli altri. Non ti serve, sai già tutto.
Continuare a "guadagnarci sopra", come dici tu con tanta "eleganza", è soltanto una possibilità . Nel gergo professionale si chiama "servizio offerto al cliente" . Può succedere, ad esempio, che dopo tot tempo il cliente contatti nuovamente il fotografo con una richiesta su di una determinata foto, magari la vuole con un look diverso per stamparla in un certo formato. E allora? Cosa dovremmo fare, dirgli di no? È forse vietato offrire un tale servizio al cliente? E chi lo vieterebbe...il sig. MaxVax? Ma fammi il piacere!
Non tutti i clienti sono esperti di editing fotografico e di stampe come lo sei tu che basti a te stesso. In molti hanno bisogno di rivolgersi ad un professionista, che non sarebbe tale se si facesse trovare impreparato.
Ciò non vuol dire che sia questo il VERO e SOLO motivo, come tu vai blaterando senza ritegno.
Lavorando nel settore da oltre 25 anni, penso di saperne qualcosa sulla deontologia professionale di un fotografo, ma so anche che contro le convinzioni che uno si è costruito non si può andare.
Insistere sarebbe l'ennesimo sforzo inutile da parte mia di contrastare le verità presunte di chi è convinto di sapere tutto sulla professione degli altri con le verità accertate di chi con quella professione ci vive.
Ma dovevo almeno dare un piccolo contributo affinché vi fosse un briciolo di correttezza nelle informazioni che qui vengono diffuse.
Calunniare l'etica professionale di un'intera categoria portando sé stessi come buon esempio da seguire è un pessimo comportamento, che fa fare una pessima figura. Contento tu...
Credo che un forum possa essere un luogo di crescita per chi è disposto a prenderlo come tale.
Pertanto mi sembra importante che chi chiede lumi possa mettersi nell'atteggiamento psicologico di comprendere il punto di vista di chi viene chiamato in causa.
Ora... vi metto l'ultimo video che ho realizzato e vi spiego un paio di cose che non vi sono ancora molto chiare sui protocolli utilizzati da chi opera professionalmente perchè probabilmente avete avuto a che fare con dei cuggini ma raramente con chi prende veramente sul serio tutti gli aspetti della professione. All'interno del video potete trovare varie immagini (scattate con i diversi tipi di lenti) che sono tutt'altro che realizzate con schemi predefiniti tipici di un servizio di basso profilo ma sono realizzate con consapevolezza e conoscenza dei mezzi e dei margini di lavorabilità in post.
Provate a farvi i conti "solo" di quello che vedete sul tavolo, di quello che non vedete ma sta riprendendo (xt4+fuji 33 1.4 WR), poi aggiungete i treni di SD pro ultrarapide (che servono al top perchè il cuggino con la Reflex ha le più economiche e lente che trovi sul mercato ed il buffer gli si riempie dopo un nano secondo e allora dal 3° al 30° ti restano solo 27 paparini inferociti che sono rimasti a bocca asciutta), tutto il reparto luci (continua e flash) e diffusori che non si vedono, tutta la serie di filtri, borse da trasporto ed accessori vari.
Quando arrivate sui 20.000 vi fermate ed iniziate a fare i conti di tutto il tempo che uno impiega per imparare ad usare ad occhi chiusi il tutto, tutto il tempo che ci vuole per arrivare a crearsi dei workflow che, oltre a garantire la consegna (quindi backup vari), rendono il tuo lavoro unico e distinguibile (lavorando su dei preset che ti permettono di smentire categoricamente gli errati calcoli fatti dal Sig Mario per il quale per la lavorazione di 2000 raf ci vorrebbero 66 ore dal momento che tra selezione e lavorazione non impiego di certo più di 6 orette).
Fatto questo dovete aggiungere il tempo per imparare a creare i protocolli per scattare, in sicurezza, in condizioni variabili ed imprevedibili evitando di consegnare delle immagini sparaflashate di stampo post bellico.
Detto questo penso a quello che con 10 euro poi "pretende" pure i JPG e magari aggratis o al prezzo che piace a lui...
Inoltre rispedisco al mittente l'affermazione che non si possono produrre in un contesto come una cerimonia immagini uniche e di alto profilo artistico.
Io ho fatto, ormai, migliaia di servizi di questo genere quindi sono ben consapevole che il profilo della mia consegna è progredito negli anni di pari passo con l'aumento dell'esperienza ma tutto ciò HA UN PREZZO.
E credetemi che le poche decine di euro che vi vengono chieste sono SOTTOPREZZATE in maniera esagerata rispetto a ciò che vi viene fornito anche se per un profano può sembrare una banalità.
Ma non ve ne faccio una colpa perchè fino a quando non ci si trova in mano la responsabilità tutto sembra banale.
Che ci vorrà mai? Mi porto la reflex (con uno slot SD mi raccomando) che uso per fare i panorami e le foto ai famigliari e vedrai che quelle foto le faccio anch'io...
Peccato che poi se vi fate pagare dovete avere almeno un'altro corpo a disposizione con accesso immediato in caso di necessità, quindi raddoppiamo già quello. Ma se poi a pochi giorni dalla cerimonia mi succede qualcosa ad uno dei due corpi che faccio? Per essere sicuri sarà meglio averne un terzo perchè è vero che sono iscritto al servizio di assistenza professionale ma è anche vero che non è detto che i tempi di accesso siano compatibili con la commessa imminente. Lo stesso dicasi per le lenti ecc..
E poi c'è proprio il "rischio di scatto" che è quel contesto in cui consapevolmente per poter elevare l'asticella della tua produzione accetti di seguire procedure non standard, non rispetti i tempi di scatto canonici, vai a cercare angolazioni particolari, monti lenti improbabili ecc.. proprio perchè non ti basta portare a casa il lavoro ma lo vuoi fare come piace a te, al top delle tue possibilità!
Non potete svilire in questo modo il valore di quanto sopra pensando che perchè pagate 10 euro + un paio di stampe un vero professionista debba essere costretto a soddisfare le vostre "pretese" aggratis o quasi (perchè vi voglio vedere pagare 50 euro per un jpg che sarebbe il suo prezzo giusto).
Altrimenti, giustamente chiamate il cuggino o lo zio e se le foto vengono bene, se non vengono amen (ma tanto a lui la macchina non si è mai piantata, che ce vò?)... anche perchè poi, oltretutto non conoscete nemmeno il mercato di questi contesti e confermo che bisogna camminare dietro al 50% dei partecipanti perchè ad un sacco di persone frega meno di nulla.
Se siete arrivati in fondo a sto papiro spero che almeno un millimetro di convinzione granitica vi sia sparita e che qualche dubbio sul perchè magari pretendere la consegna del risultato finale di un processo così complesso non sia esattamente come chiedere un jpg ad un amico...
Ps. Ma davvero poi, secondo voi... a fronte di investimenti importanti un professionista si fa problemi a comprare un altro HD da 4 tera a 100 euri?
Per quella cifra è un'opera pia, direi. O in alternativa un amicoDiTutti Oltre a fornire le stampe (a fronte di una spesa aggiuntiva) dovrebbe conservare i files raw per qualche giorno, qualora ci fosse qualcuno che li richieda espressamente. Ma questo dovrebbe rientrare negli accordi preliminari. Io li chiederei sempre, i negativi.
@Makexaos @Istoria io non interverrò più per rispondere a chi non ha orecchie per sentire, a chi non vuole ne un confronto ne un altro punto di vista, ma vuole solo avere ragione, capendo solo quello che gli fa più comodo o riesce a comprendere, però posso concedermi 92 minuti di applausi ai vostri ultimi interventi.
@Istoria sono d'accordo con te su quasi tutto, sono d'accordo soprattutto sul valore delle fotografie e del lavoro e investimenti che ci sono dietro ma ti prego non parlarmi di "alto valore artistico" delle foto di cerimonia in generale, su un matrimonio posso, e sono, essere assolutamente d'accordo con te, in fondo il valore delle foto in questo caso è proprio in questa discriminante, se sono foto artistiche hanno un valore certamente superiore, valore non solo economico, ma se parliamo di comunioni, perché di questo intende parlare chi ha aperto il thread, consentimi di nutrire fortissimi dubbi se si parla di 800 foto in 40 minuti io non credo ci sia molto di "alto valore artistico" e credo sia anche giusto così.
Per il discorso cessione dei file, indipendentemente dal formato credo rientri nella corretta trattativa fra cliente e fotografo e quindi il prezzo del file, come il prezzo delle stampe, debba essere fissato dal fotografo perché se è vero che la proprietà dei file secondo alcune norme e loro interpretazioni è al 50% fra fotografo e cliente è anche vero che questo non deve generare pretese e offerte offensive verso chi lavora. Pretende di pagare 10€ per avere stampa e file a mio avviso non è illusorio ma profondamente offensivo, ci saranno certamente disperati che lo fanno ma in questo caso sono portato a considerare questo agire concorrenza sleale o essere alla canna del gas e quindi personalmente non m rivolgerei mai a questi soggetti "professionali"
Dipende dalle foto che fanno. Se sono dei mortaccioni e lavorano bene, o almeno, come voglio io cliente pagatore, possono essere disperati quanto vogliono, ma l'affare lo si fa in due, come in ogni altro caso della vita. Chiaramente, per quelle cifre, dubito che saranno in regola col fisco, ma anche qui...l'accordo lo si fa in due. La questione della fotoArte, poi... è pura trascendenza, in un caso fotografico come questo. Quasi sanremese
Signor Mario ma veramente ti crea problemi quel numero? se fossero 400 in 40 minuti, o 600 in un ora? Cosa cambia, sai qual'è il processo creativo che tira fuori quel numero di foto? stiamo parlando di 10, 20, 30 comunicandi? di quanti fotografi sul campo?, uno due, tre stai facendo conti senza l'oste, nel senso che ti stai fossilizzando da diversi commenti su un numero, che per te rappresenta l'antitesi della foto artistica, senza sapere altro, senza sapere chi è chi scrive, che foto fa, con chi lavora, ma partendo da un tuo presupposto inalienabile e legato al numero di foto scattate in un dato momento, mi sembra che sei lontano dalla realtà di quel che accade in un qualunque servizio fotografico e non hai la minima umiltà di fare non dico un passo indietro, ma un passo di lato. Poi ripeto se sei qui per provare a condividere esperienze e cercare di capire, ben venga, ma come ho già detto, mi sembra che l'intento come spesso accade è quello di avere semplicemente ragione, nulla più. Si hai ragione su tutti i fronti! Le foto di Comunioni e Cresime non sono artistiche, verissimo non bisogna tirarsela, meno sbattimenti per i RAW, diamo tutto quel che i clienti necessitano per il loro benessere, ossequi.
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