| inviato il 28 Novembre 2023 ore 0:34
Domanda All'inizio qualcuno ha scritto:" è piccolo come un 300mm f/4". No, in realtà è grande come il qualsiasi Nikon 300mm f/2.8. Andate a vedervi l'ingombro del 300 f/4 Fresnel. Ma come cavolo fa a pesare la metà? Niente fluorite nè fresnel, quindi? |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 1:17
Io ho il Tamrack G32 versione “carbon”. Hanno praticamente copiato il primo Gura Gear. Dal 2017 ed e' ancora perfetto. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 6:47
L'aveva comprato la Tamrac. Poi hanno rifatto in proprio il Kiboko. Caratteristica pazzesca il peso, solo 1.8kg, per uno zaino fra i più grandi e i meglio costruiti. Avevo il super trekker, ancora più grande, ma già molto pesante di suo, se lo riempivi poteva portarlo solo uno sherpa di grossa taglia. Ricordo negli anni 80 300/2.8 Tamron e Tokina, anch'essi molto leggeri. Ma questo ha un peso inconcepibile. E, se vero quanto dicono, prestazioni stellari anche senza fluorite, anche moltiplicato. Ho un amico che lo prenderà appena disponibile, dunque, se effettivamente lo avrà subito, potrò provarlo presto. Potrebbe essere un palliativo in attesa, fra altri 5 anni, dell'agognato 500/4 da 1.7 chili |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 8:10
Il tamrack (perdonate ma è così) è una copia cinese del gura, meglio comunque degli altri ma non è un gura.., era stato fatto su licenza acquisita durante il periodo di chiusura. I materiali e le finiture non sono quelli gura, motivo per cui feci salti di gioia alla riapertura della produzione originale. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 8:58
La fluorite sono ormai 20 anni che è quasi solo un vezzo del marketing. Si possono avere ottiche altrettanto prestanti usando vetri speciali. Basta vedere quando è sparita dai telescopi apocromatici, che erano gli strumenti più fluorite dipendenti. Basta vedere quando mintolta l'ha smesso di usarla nei tele, che a livello di aberrazione cromatica erano da primato assieme a leica (che anche lei non usava la fluorite). La fluorite ha un indice di rifrazione piuttosto basso (1.43) che obbliga a fare le lenti più curve e quindi più spesse a parità di diottrie. Il suo interesse era che ha una dispersione cromatica anomala, diversa dal vetro. È stata la prima soluzione disponibile per fare tele apocromatici. La fluorite ha la caratteristica di soffrire l'umidità e di essere fragile. Quindi va integrata in gruppi ottici e meccanici particolari (stagni e con atmosfera modificata) e pesanti. Per ridurre i pesi va tolta. Sony ha continuato sulla strada di minolta, questa volta con un af degno. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:13
Infatti su 400 e 600 GM usa la fluorite. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:14
“ .... La fluorite sono ormai 20 anni che è quasi solo un vezzo del marketing „ È pure un appiglio dove ci si aggrappa per elogiare o biasimare il prodotto di un marchio simpatico o antipatico, questo cosa sta a indicare ? |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:36
Non lo so Mac, ho il primo modello originale Kiboko Gura Gear, quello fatto con la tela delle migliori vele (diceva la pubblicità, effettivamente il tessuto era molto particolare). Probabilmente il vero obiettivo di Tamrac era eliminare un concorrente scomodo. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:37
Ma come si fa solo a pensare che venga usata la fluorite per un vezzo del marketing?? Ma seriamente....come può solo venire in mente!!! La progettazione degli schemi ottici non lo vede nemmeno di striscio il marketing, viene studiata, progettata, brevettata e successivamente scelta dopo vari sviluppi per coprire determinate esigenze e performance. Oggi esistono vetri che qualche anno fa non esistevano, vetri con profili asferici estremi, così sottili che non possono essere montati a mano o si frantumerebbero, le lavorazioni sono migliorate, la precisione è migliorata, sono cambiate le formule dei vetri e la loro fabbricazione. Ciò però non toglie che la fluorite ancora oggi rappresenta un arma eccezionale per ottenere schemi di altissima qualità, alleggerendo per altro gli schemi. Questo 300 non utilizza vetri in fluorite ed è probabile che le ac non siano corrette al 100% (vedremo i test), ma se l'avessero impiegati il costo sarebbe stato ben diverso, molto ma molto più alto. I tempi di lavorazione delle lenti in fluorite sono 4 volte più lunghi, il costo per la produzione di un singolo elemento CAf2 è altissimo rispetto al vetro. @Leone ancora oggi viene usato quel materiale, un laminato rinforzato usato per alcune vele da competizione, leggerissimo ed estremamente resistente. Non ricordo nemmeno se nel Tamrack fosse possibile rinchiudere gli spallacci nell'apposito vano posteriore. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:44
Finora la fluorite è stata sinonimo di lenti top. Quando nikon volle raggiungere il livello dei supertele canon dovette introdurla anche lei. Cosa abbiano fatto in sony non lo so, certo che la qualità delle sue ottiche da un pò di tempo in qua è superlativa. Non solo in termini di qualità generale, ma anche di compattezza. In pratica questa nuova generazione di ottiche è la più avanzata esistente, per qualità ottica, costruzione, leggerezza. E anche prezzo, che non guasta. In pratica come la canon dei bei tempi, di fine anni 80, quando per lei lasciai nikon |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:50
La mia prima esperienza di “passaggio” da un obiettivo con una lente in fluorite ad uno che ne era sprovvisto e' stato con il Nikon 70-200 fl. Il miglioramento percepito rispetto al vecchio 70-200 vrII per me e' stato drammatico proprio. Non credo che sia solo marketing. Probabilmente pero' e' vero che con le ultime tecnologie l'uso delle lenti in fluorite non serve più a ridurre il peso delle lenti, anzi, forse lo aumenta proprio come e' stato scritto. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 9:56
Roby non lo aumenta affatto, lo riduce (pesano anche meno), semplicemente non è sempre conveniente usarle. Nei supertele, il cui costo è stratosferico e dove proprio per il tipo di posizionamento si può pensare di usare qualsiasi accortezza, la fluorite viene usata. In questo 300 no, e probabilmente la scelta è stata legata al mantenimento di un prezzo che lo rendesse molto appetibile. Quindi va male? non penso proprio, lo vedremo poi nei test ma do per assunto che vada benissimo. Sarebbe potuto andare meglio? quasi certamente con schemi molto più costosi... Ma quanti avrebbero speso magari 3k euro in più per un pochino di AC in meno? oggi che per altro viene corretta dalle macchine? |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 10:34
@Pie11 riguardo alla fluorite ha ragione perchè anche se il grosso problema dell'igroscopia è stato risolto con l'applicazione di strati antiriflesso protettivi il problema della sua fragilità è tuttora fonte di problemi! Per questo da tempo in astronomia i classici doppietti/tripletti alla fluorite sono stati sostituiti da vari tripletti con vetro FLP53 che ha specifiche molto vicine a quelle della fluorite eccole: oharacorp.com/wp-content/uploads/2023/08/esfpl53-23-05.pdf e che è più economico e meglio lavorabile. Ma non esiste soltanto il vetro FPL53 in diverse versioni che è uno di quelli che si avvicinano di più alla fluorite perchè ci sono un'infinità di vetri con caratteristiche altrettanto interessanti come gli FPL51... e stiamo parlando soltanto dei vetri prodotti da Ohara. Solo per rendere l'idea questa è la tavola "Optical Glass Cross Reference Sheet" di Ohara: oharacorp.com/wp-content/uploads/2023/05/cross-ref-2023-opt.pdf Poi per approfittare del potere che la fluorite ha acquisito nell'immaginario collettivo accade anche che certi markettari arrivano addirittura a spacciare gli ottimi vetri FPL53 come fluorite artificiale... |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 10:42
Big ....ribadisco, che si possano ottenere risultati simili accoppiando più vetri speciali è palese, la questione è...: “ più economico e meglio lavorabile. „ Per altro nei telescopi non ci sono problemi di peso o bilanciamento. Che la fluorite sia delicata, igroscopica....si sa, ma da decenni viene usata senza alcun problema su supertele che vivono anche in ambienti ben ostili, con umidità, pioggia, caldo e freddo....e continuano a vivere da decenni. Semplicemente vengono usati in zone dell'obiettivo sigillate, protette. Quello che purtroppo sposta l'ago della bilancia sono i costi di produzione, le complicazioni annesse...motivo per cui vengono relegati solo ad ottiche di un certo costo. Il marketing viene DOPO la progettazione... |
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