| inviato il 20 Luglio 2023 ore 18:27
Gli rispondo "omnia munda mundis" no? :-) Graficamente è ben fatto, ma il turbo è nel disprezzo che l'artista ha per le torri gemelle e per quello che rappresentano, un odio distaccato però, stemperato nell'assimilazione del tempo e della relativizzazione di noi stessi quando ci misuriamo con lui. Un minus habens aveva scritto "la fine della storia" poco prima. Io l'ho pagato meno di una gamba, lo vedo tutti i giorni e ogni tanto lo guardo pure! Non sei convinto? Pazienza! Non proverò mai a vendertelo, né a farti sentire inferiore perché non ti piace. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 18:44
Ma l'insistenza provocatoria nel chiedere spiegazioni o (peggio) significati di qualcosa che non si "sente" è un po' l'altra faccia della stessa medaglia: si cerca una validità convincente da chi ne ha un diverso punto di vista solo per affermare la propria orgogliosa(?) aridità verso quella cosa e screditarne le eventuali potenzialità. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 18:54
Sono tutte illazioni tue, ti stai facendo un film tuo. Mi trovi supponente e arido, lo dici tu stesso (in realtà sono molto più cattivo, e il Reale-Antiseri l'ho dimenticato dunque sono anche inioranteh). Io invece ho spiegato che non ti farò sentire ignorante. Pace e bene, fratello. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 19:00
Mi riferivo a Nitigisius soprattutto, mica ti sei scordato il post su Ghirri? L'approccio qui è lo stesso. Ed è una piaga allo stesso modo del venditore di stracci che decide cosa è arte. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 19:14
Non sapevo a cosa ti riferissi (un problema per tutti gli artisti, quindi anche tuo), ma qui parlavamo di Pistolino (o come si chiama). Comunque Ghirri lo trovo migliore, ha fatto anche qualche foto che mi piace, anche se non saprei indicartene una in particolare (non quella con Berlinguer che trovo noiosa). Preferisco Guidi, che rispetta di più i canoni estetici tradizionali; ma è solo la mia opinione. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 19:47
“ ... ma qui parlavamo di Pistolino ... „ Lollus riportare correttamente il cognome di una persona di cui si sta parlando credo sia il minimo sindacale in una discussione. Così, involontariamente, appare una storpiatura che risulta schernire. Il cognome esatto comunque è Pistoletto ... il nome Michelangelo... classe 1933. Un saluto a tutti e buona continuazione. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 19:54
“ Non sapevo a cosa ti riferissi (un problema per tutti gli artisti, quindi anche tuo), ma qui parlavamo di Pistolino (o come si chiama). Comunque Ghirri lo trovo migliore, ha fatto anche qualche foto che mi piace, anche se non saprei indicartene una in particolare „ × mi hanno oscurato l'insulto...meglio così.... |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 20:07
Un errore assolutamente involontario, mi cospargo il capo di cenere! Però anche chi riempie le città di rumenta dovrebbe scusarsi... Va bene, sono troppo polemico, sto zitto. |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 20:38
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie Valore commerciale praticamente nullo Valore artistico, direi notevole Possiamo dedurre che il mercato non sia determinante per l'attribuzione dello status di arte a un'opera? |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 21:03
Bello Ungaretti (ups dovrei dire "buono", linguaccia mia). Di quale opera parli Enzillo? Del mio quadro delle torri gemelle? |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 21:14
No Lollus, penso solo che il valore economico non possa essere un criterio che possiamo utilizzare per aiutarci a capire cosa sia arte. Il prezzo dipende solo dall'incrocio tra domanda e offerta |
| inviato il 20 Luglio 2023 ore 21:18
Minchi4 che domanda difficile.. ho letto solo ora questa discussione e non saprei da dove cominciare. Credo che la risposta sia da cercare nell' autore di un'opera d'arte; lo scorso anno avevo aperto un post simile che faceva riferimento ad una discussione creata sul mio blog www.antonioaleo.it/post/photography-and-art Avevo introdotto (e quindi rispondo alla tua domanda) in questo modo: “ Cosa sia l'arte nessuno lo sa ed è seriamente molto complicato dare un'interpretazione oggettiva senza essere smentiti e contraddetti; ciò che sappiamo, attraverso studi e ricerche sulla creatività dell'essere umano, è che l'arte fa parte di un processo creativo innato presente dentro ogni essere umano già in tenera età, periodo in cui ci si approccia alla vita grazie ad esperienze asensoriali. Raggiunta la pubertà quel processo creativo piano piano tenderà a dissolversi, ma se alimentato continuerà ad essere onnipresente e caratterizzante della nostra personalità. „ |
| inviato il 21 Luglio 2023 ore 15:24
@enzillo un artista come michelangelo o caravaggio o picasso sono stati scelti dal popolo? la realtà è che nella stragrande maggioranza dei casi il successo di un artista, forse meno oggi, è data da un piccolo manipolo di persone, come dicevo tanti post fa... non c'è Arte senza business poi c'è l'arte anche senza business nel senso che i nostri campioni dell'Arte preferiti o no, classici, moderni o contemporanei sono tutti stati scelti, poi per carità ci son stati momenti floridi, situazioni di aggregazione etc etc, van gogh sarà morto poverò e i suoi quadri potevano finire a fare da base per un altro pittore.... la meyer è morta senza sviluppare un fotogramma... veramente pensi che dietro non ci sia stato un business? michelangelo senza committenti o mecenati oggi qualcuno lo conoscerebbe? per il popolo van gogh era pazzo la meyer una badante e michelangelo forse sarebbe stato un bravo "decoratore" l'Arte viene sempre dall'alto bisogna ammetterlo |
| inviato il 21 Luglio 2023 ore 15:48
Vorrei fare alcune considerazioni, magari non sono corrette, forse contengono inesattezze, forse sono totalmente errate. Non sono uno storico dell'arte, qui ci sono persone preparate, pongo le riflessioni anche alla loro attenzione affinché possano correggere o rettificare o integrare. Come è stato detto le istituzioni sono sempre state determinanti nello stabilire ciò che è arte e creare una sorta di gerarchia degli artisti loro contemporanei. Le istituzioni, poi Paolo ha parlato anche di mercato. Ma non sempre è esistita una "società di mercato" e non sempre le opere d'arte nascevano per essere destinate al mercato o allo scambio. Per secoli la pittura è stata essenzialmente parietale e se è comprensibile il suo valore d'uso mi riesce po' più difficile immaginare un suo valore di scambio. È forse con la nascita della pittura ad olio che si comincia a dare un valore mercantile alle opere di pittura e che si dipinge per un vero e proprio mercato. Mi sembra poi che oggi più che in passato si possa parlare di una "industria dell'arte" che si accompagna alla presenza dell'alta finanza. I musei nati per la raccolta e la conservazione delle opere mi sembra che si stiano gradualmente trasformando in officine di questa industria dell'arte. |
| inviato il 21 Luglio 2023 ore 16:24
Mi sembra poi che oggi più che in passato si possa parlare di una "industria dell'arte" che si accompagna alla presenza dell'alta finanza. I musei nati per la raccolta e la conservazione delle opere mi sembra che si stiano gradualmente trasformando in officine di questa industria dell'arte. ************************************************************** Beh Andrea direi che il termine "industria dell'arte" descriva al meglio il fenomeno. Fenomeno che nasce dalla disponibilità di grandi liquidità finanziarie di dubbia, o quantomeno non cristallina provenienza, da ripulire e rimettere sul mercato. Per i musei non saprei, perché in un mercato di prezzo impazziti spesso i musei finiscono per essere delle vittime, quantomeno quelli pubblici che devono fare i conti con un budget disponibile che ha dei limiti, quelli privati... |
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