| inviato il 07 Giugno 2023 ore 3:08
Comunque il buon Stefan fa di quelle foto da smascellamento ,stavo guardando il suo profilo,tra l'altro guardavo sulla sua pagina www.stefanliebermann.de/pages/about praticamente ha vinto ogni cosa,quindi non credo sia proprio una mezza sega o un esaltato |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 5:49
“ È sostanzialmente ciò che mi ha spinto ad abbandonare una famosa piattaforma di condivisione delle immagini astronomiche. Alcuni astrofotografi riprendono dal cortile di casa, altri in remoto da un proprio cortile sempre con strumenti propri, in periferia, altri da osservatori all'altra parte del mondo e con strumenti non propri, altri ancora non riprendono nemmeno, ma usano file già prodotti da altri, limitandosi alla sola elaborazione. „ Esatto, anche nell'astrofotografia deep space ormai è un gran casino! E tutto per il solito problema, che è emerso anche in questo post… |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 6:59
Provo a dare la mia risposta al perché sia considerato un genere tanto controverso. La mia risposta e comunque quella di un astrofilo, non di un fotografo, ed in quanto tale può essere presa con le pinze o perfino non accettata. Semplicemente perché l'astrofotografia alla sua origine ( non ieri ma quasi due secoli fa') è nata come puro strumento scientifico e soggetta a tali criteri. Non soggetta quindi a libera interpretazione artistica. Solo con l'avvento del digitale alla portata di tutti è stata "contaminata" dalla moda recente di rendere tutto spettacolare, accattivante e puramente estetico. Ed in quanto tale di libera interpretazione come se fosse un qualunque altro genere per cui vengono fatte mostre, gallerie e concorsi. Mettici poi che buona parte di chi si approccia al genere parte lo fa sempre più spesso senza la minima esperienza tecnica (ottica, fisica, chimica,meccanica celeste, ecc..) ne di osservazione ma semplicemente con l'idea di fare il bello scatto (basta leggere alcune discussioni) e la famosa asticella si sposta sempre più. Penso sia lecito per chi segue ancora quel principio storcere il naso se viene sminuita come semplice esercizio estetico senza dare una motivazione del proprio operato. In casi estremi, dove la realtà documentativa passa completamente in secondo piano o peggio ancora quella stessa realtà viene completamente stravolta per il semplice appagamento personale solo perché potenzialmente ci sono i mezzi per farlo, c'è perfino la possibilità che qualcuno radicato ai canoni originari si possa pesantemente indignare. Per quel genere sarebbe più appropriato trovare un altro nome ed una propria categoria di appartenenza senza voler per forza fare sì che pere e mele siano la stessa cosa solo perché colte da una pianta. In quei casi limite è come se davanti ad un gruppo di credenti ci si mettesse a giocare a ping-pong utilizzando un crocifisso come racchetta. Uno è potenzialmente libero di farlo. Ma penso proprio non andrebbe a finire bene. |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 7:43
Si Astro, credo che come per tutti i generi non si arriverà mai ad una soluzione, perché il giudizio è sempre troppo soggettivo e legato alla propria visione della fotografia e del mondo... Però almeno ste foto non mettetele nella categoria Astrofotografia o Paesaggio, ma nella più congeniale Grafica e Fotomontaggi! |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 8:55
È proprio l'esigenza dello smascellamento che fa cadere l'asino. Non troverete mai e dico mai una di quelle foto su un libro di storia della fotografia o di critica fotografica. Sono foto che nascono per il concorso e muoiono sulla pagina di un calendario. |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 9:04
“ praticamente ha vinto ogni cosa,quindi non credo sia proprio una mezza sega o un esaltato „ Liebermann non è per nulla una mezza sega; ma proprio di fronte a certe immagini come quelle in Namibia io mi chiedo quale sia la necessità di piazzare un cielo posticcio a certi paesaggi (solo sfogliando la galleria sul suo sito, di primo acchito: la già citata Petra, Santa Maddalena in val di Funes - scena ripresa verso oriente, cielo ripreso verso sud, Lavaredo - con l'arco della Via Lattea spostato per incorniciare perfettamente le Tre Cime e il Paterno, Karinji - dell'Australia NO, con il centro della Via Lattea abbassato di decine di gradi per entrare nell'inquadratura...) Anche perché poi ai concorsi manda le immagini con luogo e cielo coerenti, immagini che - giustamente - vincono. |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 9:06
Bah ,quante foto restano sui libri di storia? Forse foto di reporter di guerra o di alcuni pionieri della fotografia di paesaggio ma il 99.9% di quello che si posta oggi domani non se la ricorda già più nessuno |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 9:14
@AstroC concordo. La spettacolarizzazione purtroppo ha contaminato tutti i generi fotografici, nessuno escluso. Indigna probabilmente di più, che questo avvenga nell'astrofotografia, perché come hai detto, è un genere che dovrebbe avere prima di tutto una valenza scientifica, e solo in secondo luogo estetica. La fotografia della via lattea ambientata, è una via di mezzo tra fotografia paesaggistica ed astrofotografia, e da quanto si vede in rete, e in questo thread, molti si prendono delle liberà “artistiche” non solo eccessive, ma assolutamente sbagliate tecnicamente è concettualmente. Il problema (dal mio punto di vista), non è tanto l'uso di strumenti che permettano di riprendere al meglio la via Lattea, come l'astroinseguitore, quanto l'inserimento in un contesto sbagliato, con proporzioni, inclinazione, orientamento, ecc… improbabili, ed improponibili. Questo si, mi urta. |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 9:27
"è nata come puro strumento scientifico e soggetta a tali criteri. Non soggetta quindi a libera interpretazione artistica" Massimo rispetto sulla ricerca della scientificità della fotografia astro. Mentre è sulla 'artisticità' che nutro sinceri dubbi: su un libro di arte fotografica non ce le trovate quelle foto e non perché la critica abbia bisogno della necessaria distanza temporale per fare decantare le opere e gli autori tant'è che nell'ultimo libro di Michel Poivert, ad es. , ci trovate anche opere del 2017. La ragione è che quel tipo di foto nasce storicamente per le riviste patinate tipo National Geographic destinate ai salotti borghesi, la logica del concorso richiede quel tipo di foto che poi tende per sua natura a scivolare su un piano inclinato, quello della meraviglia e dello stupore che per forza di cose richiede di abbassare l'asticella per produrre il suo effetto perché quello che ha stupito ieri non stupirà domani |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 9:30
Merlino82 non è esattamente come dici tu. Sui libri di fotografia ci trovi autori dei '90 e degli anni 2000 |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 10:28
“ La spettacolarizzazione purtroppo ha contaminato tutti i generi fotografici, nessuno escluso. Indigna probabilmente di più, che questo avvenga nell'astrofotografia, perché come hai detto, è un genere che dovrebbe avere prima di tutto una valenza scientifica, e solo in secondo luogo estetica. „ Nel deep space si sta diffondendo sempre più la moda di utilizzare telescopi remoti, con attrezzature faraoniche, sotto cieli spettacolari e poi postano su gruppi di "poveri" astrofotografi raccogliendo like come se piovesse... e grazie al razzo! |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 12:17
Leggo solo ora questo 3d che mi interessa molto. Fotografo paesaggi con la via lattea perché mi diverte molto cercare il luogo giusto e vedere cosa si riesce a tirare fuori. Personalmente la mia regola è fotografare il tutto nello stesso orario. Il paesaggio si vede meno, ma mi dà l'idea di essere una foto meno falsa. Certo però non ho ancora trovato un equilibrio sui colori della via lattea |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 15:55
“ Nel deep space si sta diffondendo sempre più la moda di utilizzare telescopi remoti, con attrezzature faraoniche, sotto cieli spettacolari e poi postano su gruppi di "poveri" astrofotografi raccogliendo like come se piovesse... e grazie al razzo! Sorriso „ Ma infatti. Quando leggo nei dati di scatto che la foto è stata realizzata con un PlaneWave CDK24, qualche domanda me la faccio pure io Che poi non c'è niente di male. C'è chi non può o non vuole avere una propria attrezzatura, e "noleggia" telescopi in remoto. Lo farei anch'io se volessi riprendere oggetti del cielo Australe, ad esempio. Detto questo, ognuno di noi vive l'astrofotografia a modo suo. Io ad esempio ho sempre usato una reflex modificata, e solo di recente mi sto convertendo a camere astronomiche dedicate. Eppure pur ottenendo risultati che non sono minimamente paragonabili a quelli ottenibili con camere astronomiche dedicate, ogni volta mi stupisco ed emoziono, rispetto a quello che c'è la fuori, e che, anche se in modo assolutamente amatoriale, in qualche modo sono riuscito a riprendere. Non ho mai pensato di mettermi in competizione con chi è astrofilo ed astrofotografo esperto, ma ho sempre pensato di prendere come esempio virtuoso, gli astrofotografi che ottengono risultati molto migliori dei miei, per migliorarmi a mia volta. Ho anche capito negli anni che il mondo degli astrofili, non è un modo fatto di invidie o segreti da nascondere, come è generalmente il mondo della fotografia, ma al contrario, è un mondo fatto di persone accumunate da una passione, che vogliono condividere. E tutti gli astrofili che ho conosciuto, sono stati sempre ben lieti di darmi consigli e suggerimenti. Se mi si passa una battuta, il vero problema dell'astrofotografia oggi, è che non è più praticata solo dagli astrofili, come avveniva in passato, ma anche dai fotografi. E qui rientro nel topic. Alcune porcherie che sono state postate in queso thread (albero di Natale con Orione sullo sfondo), o riprese della via Lattea improbabili (Petra), non sono realizzate da astrofili, su questo posso metterci la mano sul fuoco. |
| inviato il 07 Giugno 2023 ore 16:55
Parole sante Bruno77. |
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