| inviato il 05 Aprile 2023 ore 17:05
Ad Atene al Partenone nel 1972 vidi un signore con una cassetta, io ero con una Zorki e mi sentii un poveretto quando aprì la cassetta perché il contenuto era una Hasselblab, obiettivi e quant'altro |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 17:07
“ Sono d'accordo. Per ottenere qualcosa di simile rispetto al 6x6 con il "piccolo" formato quanto meno devi usare pellicole a sensibilità e grana ridottissime. I passaggi tonali e la gradevolezza della grana che hai con una Hp5+ 6x6 con il piccolo formato forse li ottieni con una Tgrain 100Iso o una PAN F 50 iso, ma non sono convinto Paolo è abituato bene con la Velvia, ma se ingrandissimo una povera Kentmere 400 ISO scattata col 135 oltre il 30x40 o anche meno non so cosa ne verrebbe fuori „ beh ovviamente tutto va confrontato a parità di pellicola e sviluppo..... altrimenti una Pan F su 35mm è meglio di una HP5 su 6x6 tirata a 3000 ISO  |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 17:14
A livello fotocamere ho avuto una sola preferenza, la Pentax MX, un vero piacere usarla (ancora oggi), tutto il resto non mi ha suscitato particolari entusiasmi, forse l'ultima ML si sta facendo apprezzare ma ancora ce ne vuole prima di arrivare alla MX! |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 17:23
@ Gian Carlo F Se è quella che usi ora vuol dire che l'hai preferita ad altri apparecchi (i motivi di questa scelta possono essere i più disparati). Anche io ho delle preferenze, amo maneggiare certi tipi di apparecchi ma non sono assolutamente un maniaco di questo o quello. Gli estremismi e i purismi (in qualunque direzione essi vadano) mi hanno sempre dato l'impressione del più classico dei celodurismi. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 18:08
su questo non sono d'accordo, con una 6x6 anche con ingrandimenti 20x30 vedevi la differenza con il 35mm, soprattutto con le immagini a colori. Certo Giancarlo ma il punto è... ne vale la pena? Cioè, dico: vale la pena spendere quel che c'è da spendere, almeno il triplo se non di più, per fare dei 20x30 da inserire in un album di matrimonio? Parliamoci chiaro Gian Carlo: i confronti si fanno ad armi pari, su un ring insomma si mettono due Pesi Medi oppure due Pesi Massimi... e non quindi un Peso Medio contro un Peso Massimo. Fin qui è pacifico mi sembra, no? Quindi il confronto non si può fare a parità di stampa ma a parità di ingrandimento e quindi un 10X contro un 10X oppure quello che vuoi purché pari per entrambi... e qui l'incontro è pari, ovviamente. Assodato quindi che a parità di ingrandimento il risultato è pari per quale motivo bisogna preferire un formato più grande? Ebbene i motivi sono due: 1) perché vuoi fare lo sborone; 2) perché non hai la possibilità di avvicinarti quanto basta per osservare quella stampa comodamente e allora, volendo una certa qualità, sei obbligato ad adottare un formato più grande! Mi pare lapalissiano. In definitiva: assodato (per esempio) che il massimo della qualità si ottiene a 10X se io posso avvicinarmi fino a mezzo metro di distanza adopererò il formato Leica, ma se non potrò avvicinarmi oltre 3/4 di metro sarò obbligato a usare il 4,5x6 |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 18:25
- col 35mm facevo diapositive e, parzialmente BN - col 6x6 negative a colori e, parzialmente BN avrei voluto fare dia anche col 6x6 ma i costi sarebbero stati troppo elevati, a partire dal proiettore e poi le dia si vedevano bene anche con il 35mm non capisco il tuo ragionamento sugli ingrandimenti..... a parità di dimensioni della foto finale, è proprio il formato maggiore e di conseguenza il minore ingrandimento che subisce il negativo a determinare la maggiore qualità. Poi se stampo un 9x13 non vedo differenze, ma già con un 20x30 le vedo eccome. Questo è il motivo per cui il 6x6 o formato simile era usato da tutti i matrimonialisti, qualche servizio da giovane lo ho fatto anche io con una Rolleiflex 3,5 F, ti assicuro che avere solo 12 pose non era facile, (questa è stata la ragione per cui Hasselblad soppiantò le Rolleiflex, aveva i dorsi intercambiabili...) bisognava programmarsi bene le fasi, il 35mm lo avevo, ma solo di scorta in caso di emergenza. Che poi il medio formato sia più pesante, meno maneggevole e più costoso è vero. Volendo però si può spendere relativamente poco anche con quello: ad esempio con la Pentacon Six (la ho avuta) o con qualche buona giapponese economica, tipo le Yashica o Mamiya biottiche, o di fascia media tipo la Zenza Bronica.... Adesso stiamo a contare i pixel e a vedere differenze infinitesimali tra una 12mp ed una 24mp o 36mp Le differenze che vedevo tra 35mm e 6x6 erano 100 volte maggiori |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 18:36
Quando ho iniziato mio zio, fotografo di vecchia data, il 35 mm lo chiamava "piccolo formato." Certo che riempie meno la bocca dell'odierno "full frame"... |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 18:41
era il piccolo formato, o formato Leica, poi c'erano le mezzo formato..... D'altra parte prima dell'avvento delle Leica e similari, poi le reflex 35mm, quasi tutte le macchine a soffietto usavano il rullo 120, e il formato normale era 4,5x6 6x6 6x9.... Oggi un sensore 24x36 è davvero tanta roba! |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 18:46
Certo, ho avuto in regalo diverse delle sue macchine di inizio carriera. Nessuna scende sotto il 6x6. Poi passò più che altro per motivi di praticità al 35 mm con un corredo Contax/Zeiss. Purtroppo la Rollei non l'ha mollata, non si può aver tutto dalla vita |
user246027 | inviato il 05 Aprile 2023 ore 19:29
Con PanF ed ottiche Leitz il MF è superfluo.
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| inviato il 05 Aprile 2023 ore 19:36
Il peggiore dei 6x6 è sempre più nitido del migliore 35mm Recitava un antico detto….. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 20:13
'Con PanF ed ottiche Leitz il MF è superfluo' Uè Noctilux, ben arrivato. Hai dimenticato di aggiungere 'Velvia'; o te lo giochi più avanti? |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 21:11
non capisco il tuo ragionamento sugli ingrandimenti..... a parità di dimensioni della foto finale, è proprio il formato maggiore e di conseguenza il minore ingrandimento che subisce il negativo a determinare la maggiore qualità. La differenza è sostanziale Gian Carlo: se parli a parità di stampa si parla di due stampe di UGUALI DIMENSIONI, in questo caso il formato più grande è avvantaggiato perché meno ingrandito; se invece si parla a parità di ingrandimento si parla di due stampe col medesimo fattore di ingrandimento ma di DIMENSIONI DIVERSE... e in questo caso è un confronto pari se non, addirittura, vantaggioso per il piccolo formato che, in genere, ha ottiche mediamente più risolvente di quelle adatte ai formati maggiori. Per cui, in conclusione, è la distanza di osservazione la vera e unica discriminante, ed è quindi in base a essa che va scelto il formato della pellicola. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 21:22
“ io ero con una Zorki e mi sentii un poveretto quando aprì la cassetta perché il contenuto era una Hasselblab „ A me le Zorki piacciono, anche le Kiev e le Fed, il prossimo rullino potrei metterlo proprio in una Zorki. |
| inviato il 05 Aprile 2023 ore 21:42
“ La differenza è sostanziale Gian Carlo: se parli a parità di stampa si parla di due stampe di UGUALI DIMENSIONI, in questo caso il formato più grande è avvantaggiato perché meno ingrandito; se invece si parla a parità di ingrandimento si parla di due stampe col medesimo fattore di ingrandimento ma di DIMENSIONI DIVERSE... e in questo caso è un confronto pari se non, addirittura, vantaggioso per il piccolo formato che, in genere, ha ottiche mediamente più risolvente di quelle adatte ai formati maggiori. Per cui, in conclusione, è la distanza di osservazione la vera e unica discriminante, ed è quindi in base a essa che va scelto il formato della pellicola. „ è giusto il tuo ragionamento, ma non ha senso un confronto in %, conta la foto che vogliamo ottenere, che ha da essere quella dimensione fissa e non diversa a seconda del formato. Io voglio ottime stampe 20x30 o 30x40 stop, è questo il mio obiettivo; non voglio stampe ingrandite al 20% o 30%, in quel caso il formato maggiore perderebbe perchè tutti sappiamo che mediamente le ottiche 6x6 hanno una risolvenza inferiore rispetto quelle del 35mm. Potessi per assurdo (ma mica tanto.... i Fratelli Alinari facevano così) avere un negativo di dimensioni pari alla foto finale (fare una stampa a contatto) otterrei un risultato ancora migliore. Se si ragionasse come sostieni te l'APSC batterebbe sempre il FF e il micro 4/3 batterebbe entrambi, perchè notoriamente le ottiche native per i formati minori hanno mediamente risolvenza maggiore. Estremizzando ancora un cellulare batterebbe tutti, perchè quelle lentine hanno una risolvenza pazzescamente più alta di tutti. Questo nel digitale...... dove la densità dei pixel varia molto al variare del formato, in analogico le differenze sono ancora maggiori perchè la dimensione e la densità (quantità/unità di superficie) dei cristalli di alogenuro di argento è uguale (ovviamente se uso la stessa pellicola) sia nel 35mm che nel 6x6, il che significa che un negativo 6x6 ha una superficie di 3.136 (56x56) mm2, mentre un 35mm ne ha appena 864 cioè 3,62 volte di meno!! Una differenza di informazioni e dettagli catturabili abissale. |
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