| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 16:44
ragazzi compratevi un bel naftone di 30/35 anni, lo pagate poco e lo immatricolate come storico e si entra nei centri storici (a Milano si) | 
user203495 | inviato il 18 Gennaio 2023 ore 16:47
“ Quindi alla fine ti devi comprà l'auto elettrica comunque. „ Su questo puoi scommettere l'osso del collo. Tanto per complicarmi la vita questo leggo: Estratto dell'articolo di Emanuele Bonini per www.lastampa.it Chi inquina paga. A meno che non si è ricchi. In quel caso le regole Ue in materia di sostenibilità permettono a jet e yatch privati di scappare all'obbligo generalmente previsto di mettere mano al portafogli. Una situazione che suscita l'indignazione in Parlamento europeo[…] . Il fatto, ammette Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile per il Green Deal, è che allo stato attuale «la copertura di tutte le emissioni di jet e yacht privati da parte dell'Ets comporterebbe un onere amministrativo eccessivo per le autorità pubbliche, non commisurato al vantaggio ambientale di tale inclusione». “ non commisurato al vantaggio ambientale di tale inclusione». „ Ops.Complotto.Me ne farò una ragione. | 
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 18:17
Non preoccuparti Nitigisius, col "progressivo miglioramento della tecnica", faranno volare gli aerei con l'acqua e i problemi economici ed ecologici saranno risolti in un sol colpo. | 
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 18:18
I soldi per la ricerca li pigliano dalle tasse sugli yacht privati | 
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 19:02
Come ha scritto @Nickmeditato essere in democrazia non significa che il cittadino sia sullo stesso piano dello Stato o meglio della Repubblica. La legislazione poi si evolve, ma non è che si vuole regalare ai ricchi che ungono. “ permettono a jet e yatch privati di scappare all'obbligo generalmente previsto di mettere mano al portafogli „ Ad esempio La direttiva europea del 1992, art. 8 recepiva ed armonizzava accordi internazionali già in essere dei maggiori stati fondatori come ad esempio per l'aviazione a questo link, di cui Francia, Italia, Germania e l'allora membro Regno Unito sono sottoscrittori. Non è detto che in futuro non cambi, non seguo i lavori in commissione ma non mi sorprenderebbe che da qualche stato possa nascere l'iniziativa, ma ci vuole tempo e in caso di abrogazione, in alcuni stati membri ICAO resterebbe la neutralità delle accise, quindi c'è da aspettasri lobbyng, specie interno, dalle categorie che ne risulterebbero svantaggiate in caso le accise fossero solo in alcuni stati membri. Non parlerei di complotto, ma di dover armonizzare una legislazione di tanti Stati, di cui alcuni hanno già ratificato altri accordi internazionali precedentemente, con la loro politica interna. Se la decisione in ambito comunitario fosse ad esempio, di imporre un accisa minima, valida per tutti, allora la sua ratificazione farebbe decadere gli altri accordi internazionali presi dai singoli stati in conflitto con tale norma. Considerando quindi anche le fazioni interne di quegli stati che sono anche più di respiro extraeuropeo. | 
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 19:15
“ ragazzi compratevi un bel naftone di 30/35 anni, lo pagate poco e lo immatricolate come storico e si entra nei centri storici (a Milano si) „ Non è sufficiente che un veicolo abbia oltre 30 anni, per essere considerato storico. Il rilascio del certificato di rilevanza storica non è automatico, infatti: se il modello/versione non ha alcuna rilevanza storica o le condizioni in cui si trova non raggiungono gli standard minimi previsti dall'Asi, il certificato non viene emesso. Per condizioni intendo non solo lo stato in cui si trova il veicolo, ma anche la tipologia di utilizzo. La certificazione ASI e le agevolazioni sono state pensate per chi è appassionato di auto storiche, e intende acquistare, mantenere e utilizzare l'auto come tale, in modo da restaurarla (cosa che può comportare dei costi ingenti) e preservarla. Il che implica un utilizzo moderato del veicolo, anche perché sono auto che non vengono più prodotte, e con il passare del tempo ne circolano sempre meno. Se l'auto viene utilizzata regolarmente, invece, non si può più parlare di auto storica, ma semplicemente di un'auto vecchia che viene usata come veicolo primario. Poi, è vero che si possono acquistare auto ultra trentennali già certificate ASI, ma usarle regolarmente può non essere una grande idea, se si percorrono molti chilometri, in quanto: 1) sono veicoli che richiedono mediamente più manutenzione di un veicolo odierno, in quanto erano progettate con altri standard e tecnologie. 2) avendo oltre 30 anni di vita, possono sorgere ulteriori problemi dovute al logorio/usura di certe parti, per l'anzianità e il connubio di altri fattori. Se l'utilizzo è saltuario, possono passare anni prima che appaiano dei problemi, mentre se si iniziano a percorrere 20-30000km all'anno la questione cambia 3) i ricambi possono essere ardui da reperire, per cui un guasto che su un veicolo moderno sarebbe facilmente riparabile, su un veicolo ultra trentennale può divenire un calvario 4) purtroppo vi è molta speculazione nel mercato dell'usato, per cui può capitare di trovare vetture che ad una prima analisi si presentano bene, ma poi nascondono delle problematiche più o meno gravi a livello di meccanica/impianto elettrico o di carrozzeria/telaio, deliberatamente occultate o non comunicate. A quel punto, i costi per il ripristino possono essere alquanto elevati. | 
user203495 | inviato il 18 Gennaio 2023 ore 21:33
“ Non parlerei di complotto, „ Infatti quella del complotto è una costruzione che non mi ha mai sollecitato.Nè sono un pauperista che ha in odio i ricchi.Si ha complotto quando il fine è nascosto o non manifesto.Qui le finalità sono evidenti. Stavo pensando anche a questo.A un bel naftone.Il fatto è che temo il restringimento del cerchio.Adesso i centri urbani....Poi arriveranno alle periferie.Già acquistando un GPL temo l'aumento vertiginoso dei costi dello stesso. Il fatto è che queste stramaledette ibride costano un patrimonio.Ed io soldi da spendere in artifici tecnologici non ne ho. Intanto mi riscaldo con la legna.Che dite?Durerà? | 
| inviato il 18 Gennaio 2023 ore 23:37
Figurati, il problema è che i canali di informazione, scrivono a loro modo, per vendere la notizia. Non se ne fa approfondimento. Se tizio grida “Europa, scandalo”, l'organo scrive che tizio ha gridato europa scandalo e a volte ci ricama sopra. Se poi il fatto che ha fatto gridare scandalo esiste, ma non è così scandaloso, passa un altro messaggio. La legna e la biomassa, ad uso riscaldamento, in molti comuni sarebbero già vietati, in certi periodi dell'anno. Per il naftone, credo ci vorra qualche anno perché i nuovi siano vietati. Comunque hanno spese di manutenzione importanti, ad esempio a 200k km il naftino di casa ha dovuto farsi un giro dal pompista, 600 pippi. Le auto sono cresciute tanto tutte. Se uno deve affrontare la spesa, tanto vale farsi i conti in tasca, e affrontare la spesa, tanto passeranno anni. Il GPL ha il prezzo legato a quello della benzina, e qualche manutenzione extra, in teoria salvo extra imposte, il rapporto resta quello. Io da persona che odia guidare, e ha dovuto farlo per lavoro, per qualche anno, consiglio le trasmissioni automatiche, hanno un po di manutenzione extra ma specie con il futuro limitatore automatico di velocità, sono una gran comodità. | 
| inviato il 19 Gennaio 2023 ore 8:08
Senza pensarci su più bdi una volta ho preso una dr6.0 GPL e mi trovo molto bene. La consegna è stata fulminea! | 
| inviato il 19 Gennaio 2023 ore 8:12
“ consiglio le trasmissioni automatiche, hanno un po di manutenzione extra ma specie con il futuro limitatore automatico di velocità, sono una gran comodità. „ Nel caso delle Toyota (ma credo anche le ultime Honda) la manutenzione del cambio automatico è zero e l'affidabilità ai massimi livelli. Come ho cercato di spiegare nei post precedenti, non si tratta di un cambio ma di un sistema di ingranaggi elicoidali che collegano insieme i tre motori e la trasmissione. Il tutto gestito elettronicamente. Concordo sulla Comodità. Mani sempre sul volante e solo due pedali su cui agire. Sopratutto nel traffico il confort di guida è impagabile. | 
| inviato il 19 Gennaio 2023 ore 8:18
“ Senza pensarci su più bdi una volta ho preso una dr6.0 GPL „ La DR sta facendo passi da gigante. I cinesi spopoleranno nel campo delle auto elettriche, ma anche nel campo endotermico hanno capito come fare automobili per il mercato estero. | 
| inviato il 19 Gennaio 2023 ore 11:36
Senza nulla togliere a DR, che sarà un'ottima azienda, ma i prezzi non sono altini, per auto costruite con componenti cinesi? Leggo che sono costruite a Isernia, ma appunto partendo da componenti provenienti dalla Cina… Allo stesso prezzo (31-32k per la DR6) si prendono la Kia Niro o la Honda HR-V, costruite rispettivamente in Corea del Sud e Giappone, Osaka se ben ricordo… Offrono anche molta più garanzia, e mi pare anche più tecnologia… Però ripeto, non avendo mai guidato DR, il mio non vuole essere un giudizio | 
user203495 | inviato il 19 Gennaio 2023 ore 12:18
“ Figurati, il problema è che i canali di informazione, scrivono a loro modo, per vendere la notizia. Non se ne fa approfondimento. Se tizio grida “Europa, scandalo”, l'organo scrive che tizio ha gridato europa scandalo e a volte ci ricama sopra. Se poi il fatto che ha fatto gridare scandalo esiste, ma non è così scandaloso, passa un altro messaggio. „ Succede anche qui su Juza.Non si giudicano i contenuti ma il contenitore. Comunque l'unico problema del GPL che mi va di traverso è che mi impedisce di portarmi appresso la ruota di scorta. Io sono un affezionato alla casa delle Pleiadi e le auto con GPL,sembra,sacrificano il vano ruota di scorta per far posto al GPL.E consigliano l'acquisto di autovetture con l'impianto originale.Cioè non installato successivamente all'acquisto. | 
| inviato il 19 Gennaio 2023 ore 12:39
“ Comunque l'unico problema del GPL che mi va di traverso è che mi impedisce di portarmi appresso la ruota di scorta. Io sono un affezionato alla casa delle Pleiadi e le auto con GPL,sembra,sacrificano il vano ruota di scorta per far posto al GPL.E consigliano l'acquisto di autovetture con l'impianto originale.Cioè non installato successivamente all'acquisto. „ La vecchia Fiat Tempra SW aveva sia il vano per la ruota di scorta che un secondo vano, di lato, per il ruotino: auto così non ne fanno più. Puoi comunque sempre tenere un ruotino in bagagliaio: l'ingombro non è enorme. Per quanto riguarda gli impianti sono da preferire quelli montati dalle case (N.B.: che io sappia solo Fiat, Subaru e VW lo fanno, gli altri li montano gli importatori) perchè hanno testate modificate. L'impianto puoi montarlo dopo anche su un motore qualsiasi, ma devi evitare di fare lunghi tratti ad alti regimi, tipo autostrade, perchè il surriscaldamento può provocare problemi alle sedi delle valvole. Per l'uso in città o su strade normali nessun problema. Devo dire che il costo del GPL in genere subisce meno oscillazioni rispetto agli altri carburanti. | 
user203495 | inviato il 19 Gennaio 2023 ore 13:44
“ perchè il surriscaldamento può provocare problemi alle sedi delle valvole. „ Questa non la sapevo.Anche con impianti originali della casa? Mi sembra che la Subaru non ne produca più di auto GPL. |
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