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Porto i nipoti a pescare, torno e leggo l'entaglement...
Alessandro che c'entra energia e massa oscura che potrebbero anche essere un abbaglio? Per fare una civiltà tecnologicamente in grado di comunicare e viaggiare nell'universo ci vogliono mani che possano usare un cacciavite, tanto per cominciare.
"Utilizzando l'entanglement quantico, si può comunicare a distanze praticamente infinite a tempo reale, se una particella muta lo stato quantico qui adesso, la particella correlata lo muta anch'essa istantaneamente, ovunque essa sia nell'Universo.'
Sarebbe bello ma purtroppo non si può utilizzare questo metodo per comunicare.
Primo perché fino a che non misuro il valore dello spin della particella per esempio sulla Terra il valore è indeterminato, la particella ne assume uno solo nel momento in cui lo si misura. Quindi non me ne faccio nulla né io né l'altro dall'altra parte dato che per poter "spedire un messaggio" dovrei poter sapere il valore della spin a priori e poterlo cambiare a piacimento, non a sorpresa.
Secondo perché non appena eseguo la misura, l'entanglement è irrimediabilmente spezzato quindi non è possibile usare le particelle entangled come una specie di alfabeto morse. Sono praticamente monouso per cui inutili per comunicare alcunché. Oltretutto una volta che ho misurato lo spin non posso più cambiarlo qualsiasi cosa io faccia.
Terzo perché se è vero che effettuando la misura sulla Terra saprò automaticamente il valore dell'altra particella, solo che quello che sta dall'altra parte non può sapere QUANDO io effettuo la misurazione quindi quello là è sc.emo come prima
Quarto perché se si potesse comunicare ad una velocità maggiore di quella della luce si creerebbero dei paradossi tipo che la risposta ad una domanda arriverebbe prima che questa sia stata spedita
Quinto perché il sapere che l'altra particella ha cambiato valore non implica la trasmissione di una informazione visto che come detto prima non posso decidere lo spin della particella a priori
Sesto ci sono sicuramente altre ottime ragioni che non ricordo comunque puoi vedere qui, spero che un astrofisico basti
"Per non parlare delle teorie che vorrebbero che noi (essere viventi, Terra, Universo) non siamo altro che la simulazione in un grande videogioco ideato da altri esseri. ?
Non è da escludere e anzi, a livello di probabilità penso sia più probabile della versione 'esiste un dio, lui può tutto e noi capiremo solo quando moriremo'
D'altronde come già ho detto tante volte, siamo vicini (100-200-300) anni, cambia poco, a creare un intelligenza artificiale più intelligente dell'uomo, siamo vicini ad avere nano tecnologie e poi pico tecnologie, siamo vicini a poter viaggiare all'infinito nell'universo tramite i robot etc etc..
Sappiamo già molto sul DNA e tra qualche anno sapremo tutto, sapremo tutto di come funziona un cervello etc etc...
Tra 500 anni ad esempio potremmo essere in grado di sviluppare una gigantesca arca di Noè in un altro pianeta.... Poi ci vorranno millenni per arrivarci ma fa niente, un software non muore mai..
Curiosità, quanto incide il Sw di elaborazione delle foto? Ovvero, dove finisce la foto e dove inizia la rappresentazione che l'operatore vuole dare di quella foto del cosmo? I colori sono reali ? Mi piacciono tantissimo le foto astro ma tecnicamente non ne capisco nulla di come si ottengono dai file raw
Brutale, esistono tendenzialmente due tipi di foto astro... quelle eseguite con normali macchine a colori, anche se più sensibili al rosso, dove i colori (se utilizzate senza alcun filtro o con filtri anti IL) sono quelli reali che vede il sensore della macchina
Qui anche le stelle hanno dei colori coerenti
Poi ci sono le riprese in banda stretta dove con delle macchine (solitamente monocromatiche) si applicano dei filtri che lasciano passare soltanto le emissioni di particolari elementi, i più famosi sono l'idrogeno alfa (Ha) l'ozono (Oiii) e lo zolfo bivalente (Sii) che sono anche quelli utilizzati dal telescopio spaziale Hubble
Quindi degli scatti monocromatici che vengono poi assegnati empiricamente ai normali canali RGB con diverse formule, il più famoso è quello utilizzato da Hubble che assegna al canale del rosso lo zolfo, a quello del verde l'idrogeno e l'ozono al blu, ottenendo un'immagine a colori che però non corrisponde alla realtà
Questi scatti hanno una valenza più scientifica (evidenziano la concentrazione dei vari elementi) che rappresentativa della realtà
E poi c'è il terzo caso, come il telescopio Webb, dove le riprese sono all'infrarosso, quindi in frequenze non visibili all'occhio umano, dove riprese a diverse frequenze vengono sempre assegnate empiricamente ai canali RGB
Comunque vi stimo moltissimo per la conoscenza di materie cosi incasinate… e allo stesso tempo capisco perché alla Fincantieri non si trovano saldatori!
Scherzo eh… non si arrabbino saldatori e fisici teorici.