| inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:14
Domenico una Mamiya 645 a dorso intercambiabile con un 80 mm credo che si possa trovare a ca. €500 euro o mi illudo? |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:23
"Oltre questo sento che mi manca un qualcosa, non tanto solo nella tecnica, ma proprio nella storia... avrei tanta voglia di raccontare" Ecco su questo punto dell'autore della discussione mi sorge qualche perplessità. Può essere che io non abbia inteso bene la questione, ma di una cosa sono certo: non è che cambiando microfono un cantante diventa un cantastorie. |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:26
“ Come fai la messa a fuoco? Sul pozzetto così piccolo si riesce? „ Sopra al pozzetto, anche se nella foto difronte non si può vedere, tutte le reflex che usavano questo schema avevano una lente d'ingrandimento ribaltabile per la messa a fuoco di precisione. |
user120016 | inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:32
“ Domenico una Mamiya 645 a dorso intercambiabile con un 80 mm credo che si possa trovare a ca. €500 euro o mi illudo? „ Si, può essere. Però se oltre al pozzetto vuoi il mirino a pentaprisma, se vuoi un paio di magazzini in più, se oltre al normale vuoi un 150 e magari un grandangolo... Fai presto a raddoppiare il budget... |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:38
“ Fai presto a raddoppiare il budget... „ potrebbe dimezzarlo il budget mantenendo magazzini, pentaprisma, normale, grandangolo e tele ... solo fiondadosi sulle rumente/ravatti falce e martello. |
user120016 | inviato il 04 Luglio 2021 ore 16:43
Beh, un corredino Kiev 88 in effetti costa molto meno... |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 18:51
“ Beh, un corredino Kiev 88 in effetti costa molto meno... „ Però la Kiev 88 aveva una pessima reputazione in fatto di affidabilità. La kiev 60, clone sovietico della Pentacon Six invece è un vero carroarmato (pesante anche come un carroarmato), tranne che per il noto difetto del trascinamento della pellicola, quindi meglio cercare l'esemplare giusto. La puoi usare col mirino a pozzetto, ma montando il pentaprisma (perfino esposimetrico, mi pare, nelle ultime prodotte) la usi anche ad altezza occhio, come una reflexona. Obiettivo Volna 80mm non disprezzabile (dicono meglio dello Zeiss Biogon) e possibilità di montare ottiche Zeiss dedicate alla Pentacon Six, tra le quali il mitico Zeiss Olimpia Sonnar 180mm f2.8. e il Flektogon 50mm f4. Poi serve uno sherpa per trasportare il tutto, ovviamente... |
user120016 | inviato il 04 Luglio 2021 ore 21:24
“ Però la Kiev 88 aveva una pessima reputazione in fatto di affidabilità. „ Appunto, trattasi delle solite leggende metropolitane. Sicuramente più delicata delle varie Hasselblad per via dell'otturatore a tendina anziché otturatore centrale sull'ottica, ma trattata bene, non dà problemi. Anzi, proprio di recente, ci ho fatto un matrimonio con ottimi risultati... Come corpi di back up avevo poi due Pentacon Six, ma non è stato necessario chiamarle in causa. “ La puoi usare col mirino a pozzetto, ma montando il pentaprisma (perfino esposimetrico, mi pare, nelle ultime prodotte) la usi anche ad altezza occhio, come una reflexona. „ Esatto, il mirino è esposimetrico, almeno per le Pentacon Six, ed è possibile utilizzarlo su tutti i modelli. “ il mitico Zeiss Olimpia Sonnar 180mm f2.8. e il Flektogon 50mm f4. Poi serve uno sherpa per trasportare il tutto, ovviamente... „ Confermo, il Sonnar 180 mm è spettacolare. Comunque, portando due corpi + 50-80-120-180 rimaniamo ancora in pesi accettabili da scarrozzare. Pensa che a volte mi porto dietro anche il 30 mm fisheye Zodiak, molto particolare! |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 21:31
Beh l'Olympia Sonnar propriamente detto è quello della Riefenstahl, gli "eredi" si sono semplicemente limitati a scimmiottarne il nome |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 22:55
“ Però la Kiev 88 aveva una pessima reputazione in fatto di affidabilità. „ Una volta ho trovato una Kiev 88 abbandonata in un armadio. Era bellissima! E non si capiva di chi fosse stata. Così l'ho presa io, e ci ho fatto un sacco di viaggi, e poi l'ho usata, e ho capito perché l'avevano abbandonata. |
| inviato il 04 Luglio 2021 ore 23:05
è quella di Domenico con cui ci ha fatto il matrimonio ... |
user120016 | inviato il 05 Luglio 2021 ore 0:03
Certo che abbandonare una fotocamera di quel tipo, per anni (direi non pochi, visto che nessuno sapeva di chi fosse) in un armadio, e magari anche con l'otturatore armato... Non mi meraviglia che poi ti abbia dato dei problemi. A me è capitata una cosa analoga con una Contax RTS... Però non mi sentirei di dire che la Contax sia poco affidabile. |
| inviato il 05 Luglio 2021 ore 0:34
@PaoloMcmlx “ Beh l'Olympia Sonnar propriamente detto è quello della Riefenstahl, gli "eredi" si sono semplicemente limitati a scimmiottarne il nome „ Il Carl Zeiss Jena 180/2,8 fu realizzato infatti per le olimpiadi del 1937 (non solo per la Riefenstahl) ed in montatura per la Contax-II/III, ad attacco diretto all'inizio e poi montato sulla cassetta reflex Flektoskop. La Zeiss di Jena post-II Guerra Mondiale, continuò a produrlo con lo stesso schema, dapprincipio ancora su Flektoskop (in due versioni) e poi su Flektometer, ma nello stesso tempo, anche con attacco 42x1, poi Exakta, Praktina ed infine anche per Praktisix/Pentacon Six. Nessuna "scimmiottatura" : quello era lo schema e sempre prodotto nello stesso stabilimento ove fu prodotto sin dal 1936/37, e con vetri Schott u. Gen. Magari, a differenza dei primi modelli, le lenti furono dapprima trattate col metodo Smakula ("T" rossa) e poi con MC (Pentacon Multi-Coating). Peraltro, anche alla Zeiss "Occidentale" (Oberkochen), quando realizzarono lo straordinario 135/2,8 per Contarex, gli diedero l'appellativo di "Olympia": una scimmiottatura?... Fino al 1989-90, rimase uno dei migliori 180/2,8 sul mercato. Il suo difetto? Un prezzo molto basso! |
| inviato il 05 Luglio 2021 ore 9:10
Enzo... hai capito niente... perdonami! Innanzitutto le Olimpiadi sono quelle di Berlino, che si svolsero nel 1936 (quindi non nel 1937), e per l'occasione Hitler in persona affidò a Leni Riefenstahl (sua regista e fotografa di fiducia) l'organizzazion della copertura "mediatica" dell'evento e la Riefenstahl, per prima cosa, fece richiesta personale alla Zeiss affinchè le fornissero l'ottica in questione, ossia un 180/2,8 con quale ella avrebbe immortalato le Olimpiadi e che quindi, per l'occasione, venne appunto ribattezato Olympia Sonnar. TUTTI gli altri obiettivi, che non siano quelli originali chiaramente, non fanno altro che scimmiottare QUEL NOME, legato a quel PARTICOLARE EVENTO, e soprattutto a quella PERSONA in particolare che ne fece SPECIFICA richiesta... in pratica Carl Zeiss realizzò quell'obiettivo - ad personam - e quindi tutti gli altri, per quanto abbiano lo stesso schema ottico e tutto quello che vuoi non sono altro che del cloni, realizzati dopo la guerra immagino. Insomma... non ci hanno mica realizzato OLYMPIA eh |
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