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eta' anagrafica puo' essere una condizione per non praticare piu' questo hobby o per chi lo e' ,un lavor


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avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 17:29

C'è in più che siamo spesso diffidenti, con il pensiero della cultura del complotto e la difficoltà a rispettare le regole. Non si può generalizzare, ma...

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 17:38

personalmente le renderei obbligatorie, senza se e senza ma

Rispettosamente (ciò che è alieno ai vaccinisti a tutti i costi) dissento.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 17:53

Io non credo che sia giusto rendere una vaccinazione obbligatoria, ma le ragioni del dissenso (quelle che tutti i giorni devo ascoltare da coloro che hanno dubbi) sono flebili, fondate sul sospetto "a prescindere", sul sentito dire, su quello che ha detto il vicino di casa, sulla notizia di terza e quarta mano (per lo più sempre le stesse cose riportate
col copia/incolla, prevedibilissime e mai originali) e, soprattutto, sulla mancanza di un senso di dovere civico, di un senso di appartenenza e di rispetto del prossimo, di orgoglio di popolo. Come se procedessimo tutti sempre in ordine sparso, casuale. E, lo dico con dispiacere, certe sensazioni le ho frequentemente perchè, per il mio lavoro, "certi" argomenti sono all'ordine del giorno e non saltuari: per mesi parlo delle stesse cose. Riferisco, d'altra parte, che le famiglie che mi seguono hanno praticamente TUTTI i figli che praticano tutte le vaccinazioni (obbligatorie e non), segno che poi parlando a lungo con le persone certi risultati si ottengono.

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 17:54

Ciao ho 63 anni ma sono vicinissimo ai 64 e fotografo da molto tempo e spero di poter continuare ancora per molto.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 17:54

beh.. diciamo che un minimo di disorganizzazione globale induce a pensar male.

Personalmente ho fiducia nei vaccini. Ho molto meno fiducia nell'organizzazione (non solo italiana) che somministra i vaccini.

Intendiamoci.. i medici fanno il loro lavoro e sono da ringraziare.
Tutto il resto pero' va a sfascio.

I dubbi restano moltissimi.
Non sto ad elencarli qui.. che non e' il caso. Pero' penso che una buona parte di chi non ha fiducia sia giustificata dai fatti.

soprattutto, sulla mancanza di un senso di dovere civico,


mah sa, vivo nella civilissima Svizzera. La gente si pone delle domande anche qui.
Stiamo parlando di soluzioni d'emergenza, che gli stessi produttori sostengono non essere ancora collaudate a sufficienza.
La ridda di notizie contrastanti in arrivo continuo ed incessante, da' l'impressione a chi non e' del settore che ci sia fretta e approssimazione.
E che ci sia anche una attenzione smodata al tornaconto personale.
E' sicuramente un'idea sballata...
Ma ci si chiede perche' in un caso simile non si siano coinvolte TUTTE le case farmaceutiche nella produzione del vaccino.

Cioe' stiamo parlando di un rimedio per una pandemia.. vero?. Perche' allora non si nazionalizza il brevetto e non lo si fa produrre al massimo delle capacita' produttive delle aziende?.

Perche' in un caso come questo si deve rispettare il BREVETTO?.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:02

Salt: cci compiaciamo un po' troppo a dire che da noi tutto è allo sfascio. Ma io vedo che i bambini vengono vaccinati, hanno i loro bravi libretti in cui viene riportato data, tipo di vaccino con numero seriale e prossima data di vaccinazione e , se c'è qualche anomalia è perchè spesso rimandiamo per futili motivi. Vedo anche i libretti sanitari di pazienti francesi e inglesi e vedo un bel po' di confusione in più e di incongruenze. Ho esperienze di molti colleghi all'estero o di italiani che vivono all'estero che, se non consideriamo i rari centri di eccellenza, riferiscono disorganizzazioni e mancanza proprio di risposte alle esigenze delle persone che sono all'ordine del giorno. Sono sempre convinto che, se ognuno nel suo ruolo cominciasse a rimboccarsi le maniche senza inutili disfattismi (non credo sia questo il tuo atteggiamento, però) si potrebbe migliorare dappertutto

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:05

Non nazionalizzare ma lasciare che si compiano le regole del mercato in qualche caso ha una valenza negativa, ma in qualche caso esalta la competizione e lo sviluppo di idee diverse, come i diversi principi dei vari vaccini che sono in arrivo: almeno in questo caso, è una risorsa. E poi non è tutto raffazzonato e pericoloso: organizzazioni come l'FDA o l'EMA (in Italia l'AIFA) sono estremamente serie. Non vediamo complotti ovunque, ma un grande risultato della scienza e del lavoro di gente che non solo ha attributi non indifferenti ma lavora davvero senza sosta, senza i sabati e le domeniche e i festivi o altre distrazioni

avatarsupporter
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:29

Stiamo andando un tantino OT, ma tant'è... quand'ero ragazzino io, una delle paure delle mamme era rappresentata dalla poliomielite o paralisi infantile (parlo ovviamente della mia infanzia, la malattia era ben anteriore!) e la mia non faceva eccezione; ricordo come si temevano gli esiti della malattia e conobbi io stesso ragazzi che ne erano stati colpiti.
Quando arrivò il vaccino (fine anni cinquanta o inizio sessanta) fu la fine di un incubo e il sospiro di sollievo che ne derivò fu corale.
La vaccinazione era molto semplice e non ricordo tutte le complicazioni odierne: fu anche allora una vaccinazione di massa e salvò dalla morte o dal rimanere storpi milioni e milioni di bambini, alla metà degli anni sessanta divenne obbligatoria e nessuno sollevò la benché minima obiezione.
Forse è proprio il fatto di non avere più da tempo di questi "spauracchi" ma debellati proprio grazie ai vaccini! a rendere scettica molta gente (ingiustamente a mio avviso) e personalmente, quando arriverà il mio turno (se sarò ancora di questo mondo, a giudicare dalle premesse della campagna vaccinale!) non avrò alcuna esitazione, così come non griderò allo scandalo se la vaccinazione sarà resa obbligatoria.

user12181
avatar
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:41

I medici no vax ci sono sempre stati e ci sono ancora, anche se non fanno rumore. Io ho 65 anni, mai fatto il vaccino obbligatorio contro il vaiolo, mia madre era stata sconsigliata dal medico condotto, avevano falsificato il certificato in combutta. Quando gli chiedevo perché non avevo i due bollini sul braccio come tutti i miei compagni, mi diceva che io avevo fatto un'iniezione, un motivo in più per farmi sentire diverso, non una buona cosa per lo sviluppo della personalità. Quando poi ho saputo la verità, mi sono molto inc...to.
Mia moglie ha chiesto al suo medico consiglio l'anno scorso, in epoca pre-covid, sulla vaccinazione antinfluenzale, in relazione alle sue specifiche condizioni, premessa generale alla risposta: "io non sono entusiasta per i vaccini in genere", non l'ha fatta. Ha chiesto allo specialista (Niguarda), la risposta è stata: "Un tempo per i casi come il suo era sconsigliata, ora..." senza aggiungere altro, solo una vaga mimica facciale interpretabile (forse) come: "si può, se uno vuole...", mostrando poco entusiasmo pure lui. Quest'anno mi sono documentato e ho visto che la vaccinazione antinfluenzale per i casi come il suo è consigliata (sito web del competente reparto di un importante ospedale pubblico di Padova).
Ha chiesto di nuovo al suo medico, cauto e circospetto ha risposto che lui non dice più nulla, se lo voleva fare lui avrebbe eseguito in silenzio, l'ha fatto. Va bene che la medicina non è una scienza esatta o comunque è meno esatta di altre, però, senza arrivare a Proust, si rischia di perdere un po' di fiducia.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:57

Bello questo confronto tra 'vecchietti' con la passione della fotografia.

Ho l'impressione che se proseguiremo su questo tono finiremo per parlare di prostataMrGreen

Comunque: a parte i limiti fisici ipotizzati dal titolo del 3D, quello che emerge è che l'età media è decisamente elevata. Non so se sia un bene o cosa. Per me è un bene... piuttosto che stare in casa a guardare 'domenica in'... Triste

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:05

Non è bello da dire, ma si fa molta "medicina difensiva" specialmente sul territorio: ti do un consiglio ma evito di espormi e di assumermene la responsabilità, così un giorno se hai avuto anche un minimo disturbo (che magari nemmeno c'entrava con la pratica terapeutica subita) o la sensazione o l'idea di aver avuto qualcosa, il primo avvocaticchio non ti prospetta il miraggio di qualche risarcimento "facile e veloce", cosa che ovviamente non avviene; rarissime sono le cause che vanno in giudizio ed è eccezionale avere ragione. Il più delle volte conviene quando la causa coinvolge un ente o un ospedale che trova più conveniente venire a patti anche se non c'è motivo. Quindi, spessissimo poco c'entra l'esattezza della scienza , ma la pavidità e il "giocare in difesa" costantemente da parte di certi medici specialmente negli ultimi tempi.
Tornando all'argomento, sinceramente non so come avrei fatto nella mia vita senza la fotografia....

user12181
avatar
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:08

Gsabbio, non mi provocare sulla TURP, ho già contribuito abbastanza a far deragliare la discussione... Hai mai tirato fuori un catetere su un sentiero di montagna, tolto il tappino, sgrullato il tubicino, rimesso il tappino, e poi fotografato un bel Sempervivum wulfenii? Io ho fatto anche questo.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:11

Leggendo la discussione mi faccio una domanda? Un giovane con pochi soldini a disposizione e con la passione per la fotografia come farà?
Nel senso che, settori specialistici a parte dove è quasi d'obbligo una certa attrezzatura costosa (esempio: avifauna, magari mi sbaglio) una volta c'erano corpi camera di ogni fascia. Il futuro che immagino invece è che la fotografia diventerà sempre più 'costosa' e che l'attrezzatura di fascia bassa e media scomparirà. I cellulari hanno già preso il posto delle compatte e continuano a crescere in diffusione.
Quindi per uno studente appassionato e spesso squattrinato cosa riserverà il futuro?
Carlo

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:19

Quindi per uno studente appassionato e spesso squattrinato cosa riserverà il futuro?


E' un aspetto che ho citato nel mio primo intervento ed è un fattore che condiziona non solo la pratica della fotografia ma anche molte altre attività ricreative/voluttuarie.

Di fatto, la necessità di possedere un reddito sicuro e consistente ne preclude la pratica a molti giovani che nella situazione attuale dell'economia hanno ben altri problemi da risolvere. Ecco spiegata l'elevata età media.

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:45

Fará la stessa cosa che abbiamo fatto tutti noi in gioventú: materiale usato e pedalare!;-)

La fotografia é sempre stata un hobby costoso. E non c'erano "alternative" come smartphone con fotocamera purtroppo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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