| inviato il 28 Giugno 2020 ore 10:58
@Luinge “ Ritagliare non fa perdere dinamica. „ Il fatto è che per come è definita la dinamica in fotografia, esce dalla porta e rientra dalla finestra. Da lì anche una serie di malintesi. Se ci limitiamo allo spazio immagine, cioè quello che è registrato sul sensore, la dinamica non cambia, ovvio. Se cominci ad ingrandire e aderisci al concetto che risoluzione e SNR sono in qualche modo inversamente proporzionali (la forma matematica potrà essere difficile da estrarre nella sua generalità, ma una cosa è sicura: risoluzione e SNR non sono direttamente proporzionali ), hai risoluzione "apparente" crescente e SNR corrispondentemente decrescente. La risoluzione se non hai elementi piccoli (caratteri lontani, in genere) da confrontare non la stimi, SNR sì. Ma il fatto è: c'è davvero qualcuno che crede che ingrandito allo stesso modo un crop dia la stessa qualità di un FF? Parallelamente, chi si sente di scartare tutte le foto aps-C perché dotate di meno dinamica delle FF? Once again: hai ragione che sul sensore la dinamica non può peggiorare croppando. Poi l'ingrandimento fa il resto, ma sei già nello spazio riproduzione, non più immagine |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:02
Domenico, mi riferisco esclusivamente al metodo scientifico usato dalla medicina, che non è quello delle scienze chimico-fisiche o ingegneristiche. Per la durezza del percorso, ovviamente niente da eccepire. Durissimo! |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:05
Giuseppe, è ovvio che il ritaglio fa perdere dinamica più o meno in base a cosa ritagli.. Infatti questo problema lo si può affrontare solo a parità di scena ripresa... Se scatto in full frame e faccio un bel ritaglio in apsc.... Poi prendo ancora la macchina, scelgo una lente più lunga e inquadro la stessa scena ripresa in modalità apsc, allora se avrò usato lo stesso valore iso, facciamo 100, nella foto scattata in modalità full frame avrò complessivamente più gamma dinamica. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:06
@Fico, Giuseppe “ "Per cui più ritaglio e meno dinamica porto a casa." „ evidentemente mi ero espresso male, chiedo venia. Mi ero messo nei panni di AP, come ovvio, non ero io |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:16
“ Se si ingrandisce semplicemente (inteso come fare più grandi i pixel) non cambia gamma dinamica. „ Cambia l'effetto della gamma dinamica come siamo abituati a considerarlo, ossia il rumore percepito nelle zone meno illuminate, una volta che magari vai a recuperarle un po'. “ Non è l'ingrandimento in se ma il ricampuonamento, se usato, che può introdurre variazioni (peggioramento) „ Quando stampi ad una certa dimensione e risoluzione, se non lo fai tu lo opera il sw di stampa il corretto ricampionamento della foto...stiamo parlando della stessa cosa... |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:20
O madonnina bella...Luinge ma li leggi i post o ripeti la stessa cosa dall'inizio? Perdona non voglio essere scortese ma veramente uno posta le spiegazioni e vengono palesemente ignorate. Una cosa è la capacità del fotosito, un'altra la superficie da esso coperta o nel caso di ritaglio, la porzione di immagine che ogni fotosito deve rappresentare. Se prendiamo la stessa foto, ritagliamo l'immagine del 50%, poi analizziamo una porzione di questa, la gamma dinamica sarà assolutamente identica, perché la zona da rappresentare avrà coperto la stessa superficie di pixel, ne più ne meno. Se inquadriamo un volto con la macchina impostata in FF, poi impostandola in APSC ci allontaniamo in modo da avere lo stesso volto inquadrato nello stesso modo, quale delle due avrà più dinamica? QUALE? La FF perché se prendiamo un pezzettino dell'immagine, e lo osserviamo allo stesso ingrandimento, OVVIAMENTE, quella della FF avrà più definizione (perché non ha perso mpx), avrà più dinamica perché lo spazio su cui lo stesso pezzetto di immagine, che stai osservando, è stato proiettato su una superficie più ampia, quindi capace di raccogliere più informazioni. Poi altra cosa è la "percezione" (bellissima la spiegazione da ingegnere di Giuseppe....ma evidentemente non per tutti), quella che può portare, per via del circolo di confusione, a percepire un immagine meno rumorosa perché la densità dei pixel è tale da creare dei punti che sono la media degli stessi o più rumorosa perché ingrandita si è in grado di rilevare i punti di errata crominanza e luminanza, per cui un immagine può sembrare più a fuoco o meno se si ingrandisce (e quindi la pdc), per cui la densità dei colori e delle ombre come per il rumore può essere compressa in modo che il nostro occhio non riesca a percepirne tutte le sfumature o espansa fino a percepire il limite delle stesse. Continuare a prendere un solo parametro dicendo "la cosa corretta è questa" significa solo ripetere ciò che è stato detto in tutte le lingue, ma solo per un pezzetto. Quindi che un pixel abbia sempre la stessa capacità indipendentemente se si vede ingrandito o meno, è un dato di fatto, banale ed ovvio, è la specifica tecnica di quel recettore; altra cosa è dire un cm/q di un sensore ha la stessa gamma dinamica di un mm/q dello stesso. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:21
Un conto è la dinamica della scena. Un conto la dinamica del sensore e un conto è la dinamica della foto. La dinamica della foto è il risultato della capacità del sensore (inteso come sistema di fotositi e elettronica a/d) di misurare la dinamica della scena E di riprodurla. Cambiando tempo di scatto e apertura, e iso (amplificazione del segnale) si adatta la dinamica del sensore a quella della scena per acquisire il massimo possibile per i propri interessi (lascio fuori il discorso artistico, tipo tempi lunghi per ottenere l'acqua del mare piatta). Una volta scattato, la foto ha una sua dinamica di colore e di intensità e nessun ritaglio può modificarla. Se una parte della scena è in ombra e una parte è in luce, ovviamente ritagliando si tolgono le informazioni delle parti tolte. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:23
@Domenico, Luinge Schrödinger nel suo saggio famoso su cosa sia la vita aveva previsto che non c'era più niente da innovare dopo la meccanica quantistica. Chimica in testa, poi sarebbe seguita la biochimica e poi la biologia... Tutto questo prima della sistemazione della questione DNA. Poi si trattava di capire come faceva il DNA a comandare la formazione delle proteine. Lì per anni furono dolori, ci si misero tutte le menti migliori. Alla fine la soluzione venne da esperimenti di laboratorio, non da principi primi. I fisici continuano a pensare che la biologia molecolare sia troppo difficile per i biologi (non parliamone per i medici...). Di fatto i medici spesso ti salvano la vita, i fisici no |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:25
@otto Si stiamo dicendo la stessa cosa ma qui si usano gli stessi termini per indicare cose diverse. Questo apre a fraintendimenti enormi. Noto che il post è partito con l'uso di termini incerti e poi si è andati avanti in quel modo |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:26
“ Un conto è la dinamica della scena. Un conto la dinamica del sensore e un conto è la dinamica della foto. La dinamica della foto è il risultato della capacità del sensore (inteso come sistema di fotositi e elettronica a/d) di misurare la dinamica della scena E di riprodurla. Cambiando tempo di scatto e apertura, e iso (amplificazione del segnale) si adatta la dinamica del sensore a quella della scena per acquisire il massimo possibile per i propri interessi (lascio fuori il discorso artistico, tipo tempi lunghi per ottenere l'acqua del mare piatta). Una volta scattato, la foto ha una sua dinamica di colore e di intensità e nessun ritaglio può modificarla. Se una parte della scena è in ombra e una parte è in luce, ovviamente ritagliando si tolgono le informazioni delle parti tolte. „ ed io cosa ho detto? “ Se prendiamo la stessa foto, ritagliamo l'immagine del 50%, poi analizziamo una porzione di questa, la gamma dinamica sarà assolutamente identica, perché la zona da rappresentare avrà coperto la stessa superficie di pixel, ne più ne meno. „ Ma stai partendo da un presupposto per cui quello che stai analizzando alla fine è la capacità del singolo recettore, perché le superfici che confronti sono le medesime, ne più ne meno! |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:27
@Valgrassi Non è il post corretto per discutere su questa affermazione "Di fatto i medici spesso ti salvano la vita, i fisici no" C'è da commentare sul di fatto, sullo spesso, sul salvare e sulla negazione della capacità della fisica di portare avanzamenti che salvino la vita. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:28
“ Di fatto i medici spesso ti salvano la vita, i fisici no" C'è da commentare sul di fatto, sullo spesso, sul salvare e sulla negazione della capacità della fisica di portare avanzamenti che salvino la vita „ Questo non posso che quotarlo con tanto di inchino e rispetto. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:32
Luinge sì, diciamo la stessa cosa. In una scena a fortissimo contrasto, se la riprendessi con un 50mm a sensore pieno piuttosto che con un 25mm usandone solo un quarto (e mantenendo i 100ISO, quindi adeguando eventualmente l'esposizione al diverso diaframma usato), arrivando in entrambi i casi al limite del clip delle luci, avrei a parità di output (stampa) una migliore qualità di immagine nelle ombre nel caso del sensore più grande. |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:33
Be i medici senza tac, risonanza magnetica, pet e più ne ha più ne metta non fanno niente... |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 11:34
@mactwin Scrivevo mentre scrivevi tu Giuseppe non ha parlato di percezione ma di fisica e ti ha dimostrato con le formule un concetto che non c'wntra nulla con la percezione. Io ho ripetuto più volte le stesse cose perché si fatica a chiarire i termini e i concetti. Le tue spiegazioni mi hanno sempre dato l'impressione di necessitare di una sistemazione concetruale e dei termini. |
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