| inviato il 06 Luglio 2020 ore 14:38
“ poi dipende anche dal resto, ma oltre non andrei, almeno sul mio impianto... „ Perfettamente vero, anche se ho conosciuto gente che aveva speso più per i cavi che per l'impianto. Avere cavi di adeguata sezione (solo per quelli dal finale ai diffusori) oltre a una bassa resistività lineare credo sia una necessità e su qui c'è poco da discutere. Chiaramente i cavi come tutte le linee di trasmissione presentano inoltre fattori induttivi e capacitivi. Un buon cavo quindi serve, e che sia il più corto possibile. Molte volte però carenze nel fattore di smorzamento dell'ampli o la possibile forte escursione di impedenza dei diffusori, può portare a preferire cavi che invece sono dei correttori ambientali del segnale di potenza. Bastava scegliere con più accuratezza i componenti dell'impianto e un cavo neuto, non certo un cavo che funziona come un correttore ambientale. Spesso la scelta infelice di una sorgente o di un pre o di un integrato, porta alla scelta del cavo di segnale che risolve il problema (miracolo) ma chiaramente si sta mettendo una pezza a colori, dove invece sarebbe bastato leggere le specifiche per capire se quella sorgente si accoppia facilmente a quel pre. Su tale fatto psicologico agiscono i costruttori dei cavi di segnale che cercano di venderli a prezzi folli e li fanno spessi con una sezione di 4... 5....6 cm (che non serve, basta un cavo anche di 2 mm vista l'esiguità della corrente che portano) creando problemi ai morsetti delle elettroniche dove vengono applicati, creando mistero e stregoneria. |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:00
Bergat mi ha prevenuto, dando anche le corrette spiegazioni tecniche. Sui cavi "miracolosi" cerco di non parlare, perché rischio di dire cose sgradevoli e di passare per antipatico. Parecchi anni fa feci degli esperimenti provando diverse tipologie di cavo, di cui si parlava sul sito TNT audio. Spesi pochi € per realizzare dei cavi di segnale definiti semi bilanciati, che usavano un cavo per microfono stereo da 80 cent al metro, e costruii anche dei cavi di potenza con un cavo quadripolare twistato e schermato di sezione molto robusta (roba da impianti elettrici trifase). Feci numerose prove di ascolto, in cui coinvolsi anche mia moglie che, essendo estranea alle seghe mentali audiofile, non era assolutamente influenzabile. Risultato, i cavi di segnale forse, ma dico forse, davano un barlume di definizione in più, i cavi di potenza, rispetto a quelli precedenti, realizzati con cavo elettrico da 4 mmq, risultavano leggermente migliori, ma rimase il dubbio che i nuovi andassero meglio per la lunghezza inferiore (da 10 a 5 m). Riporto un piccolo aneddoto di Renato Giussani: ad una delle tante esposizioni, chiese agli ascoltatori presenti in sala se sentissero differenze tra due diverse impostazioni. Naturalmente nessuno notò nulla, poi fece vedere cosa cambiava, semplicemente interponeva tra il morsetto ed il cavo un chiodo arrugginito. |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:08
Aggiungo, fin qui abbiamo parlato di cavi analogici, non vi azzardate a parlare di cavi digitali audiofili. Per trasmettere attraverso la rete di casa un segnale audio, anche ad altissima definizione, già un CAT 6 è quasi sprecato, eppure si trovano cavi ethernet per idiofili da 100 € al metro. Io ho un figlio fisico che lavora al Cern e si occupa delle reti dati per gli esperimenti, parliamo di decine di rack pieni di server che la gente normale manco si sogna che esistano, ovviamente collegati con cavi adeguati. Mi ha mandato la scheda del cavo, un affare in fibra ottica grosso come il tubo del gas, che costa tanti soldi, cioè 50 € al metro. Quando vedo certe cose offerte sul mercato HiFi la prima definizione che mi viene in mente è "circonvenzione di incapace" |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:26
“ "circonvenzione di incapace" „ |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:39
il tasto dolente secondo me però sono i cavi di alimentazione... Li realmente non capirò mai la necessità di certe cifre per un cavo da 50cm... quando il cavo è schermato e di buona sezione dovrebbe essere già il top, oltre che senso ha? dentro al muro tanto ci passo un cavo comune da elettricista, non è che mettendo 50cm di cavo "buono" inizia la magia e tutto migliora. I cavi di alimentazione me li sono fatti comprando cavo schermato da 6mmq, esagerato di sezione, ma si parla di 20€ di cavo e non 6/700€ come ho visto in giro... poi sbaglierò eh, ma sui cavi di alimentazione trovo inconcepibile tale spesa. |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:40
Non diamo però l'idea che qualsiasi tipo di "filo elettrico" vada bene. Tra il filo dell'elettricista e le inutilità da mille mila euro al metro per i gonzi c'è un mondo. Basta usare le orecchie. @Bergat “ Avere cavi di adeguata sezione (solo per quelli dal finale ai diffusori) oltre a una bassa resistività lineare credo sia una necessità e su qui c'è poco da discutere. Chiaramente i cavi come tutte le linee di trasmissione presentano inoltre fattori induttivi e capacitivi. Un buon cavo quindi serve, e che sia il più corto possibile. „ Questo di Bergat mi sembra un ottimo punto della situazione. Aggiungerei che spesso anche cambiare i connettori degli apparecchi con altri dal costo di pochi euro fa una discreta differenza. Alcuni prodotti hanno connettori pietosi. |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:43
Sarò drastico. Un cavo di alimentazione valido? il cavo di un pc o di una stampante. Quanto ai connettori si talvolta quelli dei diffusori fanno pena, e quelli dei cavi è bene che siano placcati d'oro per un'adeguata conducibilità (l'argento si ossida facilmente) |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:48
Si certo.... spendere soldi per un cavo di alimentazione per avere uno 0,1dB in più a 50Hz, mi sembra uno spreco |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 15:52
Sui cavi di alimentazione non c'è bisogno di sbizzarrirsi troppo! |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 16:24
“ la prima definizione che mi viene in mente è "circonvenzione di incapace „ Qua finisce male “ Sarò drastico. Un cavo di alimentazione valido? il cavo di un pc o di una stampante. „ Malissimo |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 17:01
Qualunque sia la verità sui cavi la vera differenza la fa la componente psicologica,io per esempio alla sera o in penombra ho l'impressione di sentire molto meglio che al mattino quando c'è luce forte che inonda la stanza così come quando facevo ancora il dj nelle sessioni pomeridiane all'aperto sempre lì ad equalizzare e spostare le casse,all'imbrunire tutto andava magicamente a posto senza tante storie. Vai a capire... |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 17:27
“ Qualunque sia la verità sui cavi la vera differenza la fa la componente psicologico,io per esempio alla sera o in penombra ho l'impressione di sentire molto meglio che al mattino quando c'è luce forte che inonda la stanza così come quando facevo ancora il dj nelle sessioni pomeridiane all'aperto sempre lì ad equalizzare e spostare le casse,all'imbrunire tutto andava magicamente a posto senza tante storie. Vai a capire... „ Tutto normale, il nostro cervello percepisce le sensazioni in modo diverso in base alle situazioni e stati d'animo, lo stimolo elettrico che arriva dai ricettori è sempre lo stesso ma viene "recepito" in modo diverso dal cervello. Non siamo delle macchine e serve allenamento per non essere influenzati, stessa cosa succede con i vini |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 18:03
Cavi di alimentazione, devono essere ADEGUATI all'apparecchio da alimentare. Naturalmente lo stesso discorso vale per l'impianto elettrico a monte. Cavi di segnale, quelli che collegano gli apparecchi dell'impianto. Dovrebbero essere costruiti con materiali buoni, non trasmettere disturbi, avere i terminali in grado di mantenere un buon contatto con le prese degli apparecchi. Se gli apparecchi sono ben costruiti e compatibili tra di loro (tensioni, impedenze ecc ...) non ci dovrebbero essere differenze se non in casi limite dove il cavo con caratteristiche non standard (es. carico particolarmente reattivo), interfacciandosi (male) con gli apparecchi, effettua una vera e propria equalizzazione. Cavi di potenza. Quelli che collegano ampli e diffusori. Qui la sezione deve essere adeguata alle potenze in gioco e sarebbe il caso che la lunghezza non fosse eccessiva. Faccio presente che in campo professionale, dove le distanze in ballo sono lunghe e c'è necessità di costanza nei risultati, quindi non si perde tempo a fare giochini strani, si usano in genere connessioni bilanciate, non sensibili a questi problemi. Tornando sempre a Giussani, che ho frequentato nell'ultimo periodo della sua vita, quando gli chiedevamo dei cavi rispondeva invariabilmente che lui usava dei cavi di sezione adeguata e questo era sufficiente, e nel suo salone erano in prova diffusori di grandi dimensioni pilotati da finali potenti. Per chi fosse troppo giovane e non sa chi fosse Renato Giussani, ricordo che è stato un importante ingegnere progettista: Audiolab Delta 3, ESB tra cui la famosa serie 7, tanto per citare i diffusori più noti, insomma era uno che, oltre ad avere le cognizioni tecniche (ingegnere) ha lavorato tutta la vita con altoparlanti e amplificatori. Ricordo che tutte le variazioni sonore di un impianto, incluse quelle eventualmente causate dai cavi, sono misurabili strumentalmente, quando sento qualcuno che mi dice che lui sente certe cose che non si possono misurare, ma che comunque lui le sente ed esistono, mi incavolo e comincio a pensare a statue della Madonna che piangono, e non bisognerebbe mai far piangere la Madonna. Una variazione di 0,1 dB, misurabile con gli strumenti, difficilmente viene percepita dall'orecchio umano. Riguardo alla suggestione, una volta fu eseguito un test di ascolto in cui cambiava solo l'amplificatore: uno aveva la spia rossa e l'altro blu. La maggior parte delle persone trovò che il primo aveva un suono più caldo. Naturalmente i due ampli differivano solo ... per il colore della spia. |
| inviato il 06 Luglio 2020 ore 21:11
“ Ricordo che tutte le variazioni sonore di un impianto, incluse quelle eventualmente causate dai cavi, sono misurabili strumentalmente, quando sento qualcuno che mi dice che lui sente certe cose che non si possono misurare, ma che comunque lui le sente ed esistono, mi incavolo e comincio a pensare a statue della Madonna che piangono, e non bisognerebbe mai far piangere la Madonna. „ Sta cosa si sente spesso...principalmente da venditori “ per il colore della spia. „ Beh é logico che con una spia rossa fuoco esca un suono più caldo Ps. Gli articoli di Giussani dovrebbero essere ancora presenti in rete |
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