| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 9:57
Intanto si è capito che in Corea del sud l'escalation dei contagi è ormai impossibile da controllare con le misure ordinarie, e ci si aspetta una situazione analoga alla Cina a breve. Altro paese sotto l'occhio dei riflettori è l'IRAN, che già esporta casi di contagio. Comincia a diventare sempre più chiaro che a meno di sigillare le frontiere con buona parte del mondo, difficile da attuarsi e con risultati dubbi oltretutto, le misure di prevenzione devono cambiare obiettivo, ovvero ridurre i rischi di contagio interno al paese e verificare precocemente i casi sospetti, con strutture sanitarie in massima allerta e screening su vasta scala. Se continuiamo ad aspettare le polmoniti in condizioni terminali ben presto avremo una grossa fetta di ospedali inservibili. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 9:58
Ok..mi trasferisco sulle tre cime di Lavaredo. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:05
“ Mettere a disposizione kit di tamponi per autodiagnosi e mascherine a disposizione per la collettività e, soprattutto, l'obbligo di condividere gli spazi aperti al pubblico con almeno le mascherine. „ I kit per autodiagnosi non credo arriveranno a breve, non in tempo comunque per fermare la diffusione già in atto in Italia. L'OMS aveva parlato di centinaia di migliaia di kit da campo in fase di produzione, ma non si è capito se stanno arrivando. Questo era un altro dei motivi per cui l'epidemia doveva essere ritardata il più possibile, ma evidentemente non ci siamo riusciti. Intanto ieri sera dicevano a Codogno che le semplici mascherine non c'erano e bisognava aspettare la prossima settimana. Siamo abbastanza lontani dall'essere attrezzati per questa situazione. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:06
È intanto il carnevale qui si farà, non avevo dubbi dell'idiozia della giunta comunale www.luccaindiretta.it/cronaca/2020/02/21/coronavirus-focus-su-spettaco Il problema fondamentale è che bisognerebbe cambiare la mentalità delle persone e questa è una cosa davvero difficile da fare e in poco tempo. Ieri in farmacia farmacia c'era un ragazzo che tossiva di brutto e aveva un fortissimo raffreddore. Una sua amica lo riconosce e ci si mette a chiacchierare, lui per prima cosa la abbraccia e la bacia e lei gli fa: No ma che fai Non mi baciare, ma non lo vedi come sei concio?" Poi sento che parlano e lui gli fa "Eh no sai sto prendendo l'antibiotico perché stasera c'è carnevaldarsena quindi ci vado anche se struscio per terra" Non c è cultura della malattia, non c è cultura del contagio, del rispetto, di niente. Finché è una banale influenza ( che poi non per tutti potrebbe essere banale) potrebbe anche essere non così grave, ma in un momento come questo lo è, perché si trasferiscono i comportamenti sbagliati e li si adattano ad una situazione di gravità estrema. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:15
Seconda vittima, una donna in Lombardia |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:16
“ Non c è cultura della malattia, non c è cultura del contagio, del rispetto, di niente. „ Non c'è cultura della malattia perchè minimizzare i rischi e preoccuparsi solo delle banalità legate alla presunta discriminazione dei cinesi è stata finora l'attività principale delle nostre autorità, e di conseguenza dei nostri media. Non smetterò mai di ripeterlo ma vale un caso per tutti, ovvero quella della manifestazione nel quartiere cinese di Milano, un assembramento di persone proprio nei giorni critici in un luogo che volenti o nolenti era definibile come zona a rischio. E' stata una cosa senza senso, l'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare una autorità in una situazione critica come questa. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:20
Mia moglie lavora in ente pubblico con contatto al pubblico. Le nuove concezioni di sportello "amichevole" hanno trasformato banche ed uffici in salotti di design, togliendo il bel vetro di sicurezza che non aveva solo funzioni anti rapina... Venerdì ha proposto di mettersi la mascherina ed è stata derisa come paranoica. Vediamo la prossima settimana come la pensano... |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:25
E' chiaro che i casi si moltiplicheranno a breve, non c'è un conteggio aggiornato perchè spuntano da un'ora all'altra. Credo che presto saremo a livello dei paesi limitrofi alla Cina, cioè saremo considerati zona epidemica e gli altri paesi inizieranno ad applicare misure restrittive ai viaggi da noi. Penso che a questo punto sia opportuno dichiarare l'emergenza su scala nazionale e introdurre misure di limitazione agli assembramenti di persone ed ai movimenti. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:25
2 vittime, aiutatemi a capire, queste povere persone, se fossero morte 3 giorni fa, sarebbero state catalogate come morti da normale polmonite o sbaglio? |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:33
molto probabile...così come è probabile che alcune influenze dei primi di febbraio fossero effettivamente coronavirus, più o meno gravi ma risolte da sole...come del resto è probabile sia successo al potenziale "paziente 0". |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:39
Quarantena regionale! Ma non vogliono capire... |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:40
Pero' la cosa e' grave. Possibile che negli ospedali non vi sia un protocollo per fare il test almeno a quelli che presentano una polmonite conclamata? Cosi' il centro di diffusione del virus diventano propio le strutture che dovrebbero fare da argine. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:42
Infatti, in caso di sintomatologia, sconsigliano di recarsi al pronto soccorso |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:45
Questi non erano al pronto soccorso, erano ricoverati. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 10:47
Ci saranno i centralini del 112 nel caos.. |
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