| inviato il 08 Marzo 2020 ore 15:38
Sei forte centauro ah ah |
| inviato il 08 Marzo 2020 ore 17:29
Mai fatto un video Maserc? Ti voglio proprio vedere con 1 mm di pdc e magari, come si dovrebbe, messa a fuoco manuale (su soggetto in movimento) |
| inviato il 08 Marzo 2020 ore 21:06
“ Ribadisco: transizioni tonali e cromatiche e rumore. Questi secondo me i vantaggi del formato maggiore. Non sempre utili. Quasi mai indispensabili. „ Quotissimo ( soprattutto con la cataratta che avanza! ) |
| inviato il 08 Marzo 2020 ore 21:33
Con quella fai a meno anche del magggico sfocato |
| inviato il 08 Marzo 2020 ore 22:29
La decrescita fotografica felice e alla fine c'è il pollice |
| inviato il 08 Marzo 2020 ore 22:54
“ Ribadisco: transizioni tonali e cromatiche e rumore. Questi secondo me i vantaggi del formato maggiore. Non sempre utili. Quasi mai indispensabili. Ma questo è un altro discorso „ Superquotone, ma sulle transizioni cromatiche avrei da ridire, nel senso che questo varrebbe se avessimo dei CCD, ma essendo dei CMOS è una questione di gestione dell'algoritmo insieme alla materia prima... materia prima che provenendo da 3 o 4 costruttori nella fotografia, si può dire che è sempre uguale (tipo Sony per Sony, Nikon e Olympus). Il C-Log della ARRI non è altro che la tecnologia che stava dietro al Cineon, creato all'inizio degli anni Novanta dalla Kodak per il trasferimento delle pellicole attraverso dei sensori CCD. Per questo è potentissimo ed è definito il "look ARRI" al quale tutti aspirano (e gli unici che ci vanno vicino sono quelli di Blackmagic soprattutto con l'ultimo Science Color 4.0). E confermo, la PdC ridotta nel video non è ben vista (ed è una bella gatta da pelare per il focus puller): ha diverse controindicazioni; a) di solito si scende a TA quando non si ha budget per le luci e nessuno vuole avere un video che sembri a zero budget, quindi si cerca di evitare; b) si scende a TA quando si "smarmella" perché così c'è poco impegno di preparazione scena, ma questo è soprattutto roba da soap opera e nessuno al cinema vuole ottenere questo (ricordate il "apri tutto" di Boris?); c) si scende a TA quando si vuole focalizzare tutto su un personaggio o un oggetto, ma non si riesce a ottenere tridimensionalità quindi si prova a staccare dallo sfondo in questo modo, ma evitando di fare movimenti perché altrimenti il fuori fuoco è immediato. Altri casi che non mi vengono in mente, ma il punto credo sia chiaro. Raramente una lente cinematografica è usata a T2! È spesso si tratta di sensori Super35. Biga ha ragione, nel video è uno svantaggio. Io, comunque, un ritratto lo farei mai sotto f/4 con FF e mai sotto f/2,4 con MFT. Diverso discorso altre fotografie o generi. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 12:46
Grazie Pogo. Non sono un ingegnere e sicuramente hai ragione tu. Probabilmente la sensazione sulla cromia è legata a quella tonale ed è appunto solo una sensazione. Maserc... fattene una ragione è così. E devo dire che anche in fotografia la mania dello sfocato estremo è spesso un feticcio |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 15:35
Maserc, dove sta scritto nel testo del link che si fanno a TA i primi piani? Immagino ti basi sul frame di "C'era una volta il West" presente nel sito che hai linkato... Ma "C'era una volta il West" è stato girato con una Mitchell BNC in anamorfico technicolor con il grande Delli Colli: non è l'esempio ideale che tu possa portare. Inoltre un 135mm a T3,2 è già una roba da sfocato "estremo" in anamorfico! I primi piani si fanno come servono, ma il TA è raramente usato. Inoltre è bene che io mi spieghi meglio, perché in effetti TA non vuol dire nulla (se usi una lente T4 per esempio il TA è solo un problema della lente, ovvio che vai in TA). Intendo dire che sotto T2 è rarissimo scendere in cinematografia e, in realtà, è proprio difficile vedere qualcosa sotto T4, anche perché un T4 cinematografico è veramente un T4, al contrario del valore degli obiettivi che è praticamente "più o meno". Biga, nemmeno io sono un ingegnere, non mi permetto di scendere su tecnicismi esagerati, sono un regista e sceneggiatore (da 12 anni) e ho dovuto reinventarmi per una serie di esigenze anche come DoP da qualche anno e quindi vai di corsi, libri e assistenze a DoP per imparare qualcosa. Probabilmente sono pessimo lo stesso come DoP – del resto preferisco fare il mio mestiere - ma in quanto a informazioni ne ho incamerate parecchio soprattutto grazie ai DoP e DIT* dei set veramente grossi, sia italiani che internazionali. Sono costretto a tenermi informato anche perché ho con alcuni amici una piccola società indipendente di produzione che ha mezzi propri e sapere quindi cosa fare e come fare per i low budget è fondamentale. In fotografia, per quel che ne so, esistono solo 3 grandi produttori: - Sony per se stessa, Hasselblad, Olympus, Nikon e Fujifilm; - Panasonic con TowerJazz essenzialmente per se stessa e per Leica; - Canon (non si capisce bene se in house o da terzi). La differenza non solo nei JPEG, ma anche nei RAW è visibile tra Sony, Olympus, Nikon e Fujifilm, così come tra Panasonic e Olympus in ambito MFT. Non credo che Sony produca i sensori su specifiche degli altri tre. È la gestione dell'algoritmo che fa la differenza, oltre – ma questo è chiaro – dall'ottica. Non ho mai sentito nessun DIT che si preoccupa del sensore piccolo o grande, ma della tecnologia che vi è dietro. A parità di costo, sceglieranno tutti la ARRI indipendentemente dal formato. Che poi nel cinema il colore è una preoccupazione prima delle luci (puoi avere il miglior sensore del mondo, ma se hai luci a CRI <90 hai voglia a voler vedere bei colori). È innegabile che il FF stravince nell'ISO e che avendo l'intervallo dinamico più ampio permette una variazione tonale migliore e ben visibile anche senza strumenti di controllo, ma sui colori – sarei felice di aprire una discussione con qualcuno che ne sa e possa magari illuminarci definitivamente – la grandezza può poco. È una questione di bit e algoritmo che c'è dietro. *Con l'avvento del digitale è il DIT che sta dietro controllo e gestione della mdp (e spesso, consiglia lui al DoP cosa usare). |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 15:40
Aperto, intendo che isola il soggetto dallo sfondo. Non certo ad 1.4, che lí, manco riesci ad averlo tutto a fuoco il soggetto. Ma a f/4. Di certo un primo piano non lo fai a f/16. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 17:21
Pogo comunque sia ne sai sicuramente molto più di me... È una fortuna potermi confrontare con persone tanto esperte. Lo dico veramente senza piaggeria. Credo che sia la risorsa più grande dei forum. Mi unisco alla proposta perché sarebbe interessante snocciolare il tema. Scusami Maserc, io non sono sicuramente un luminare della materia ma credo che chiunque abbia mai fatto un video ti confermerà che una pdc ridottissima in ambito video è quasi sempre un inconveniente con cui combattere piuttosto che una caratteristica da ricercare. Tieni anche presente che nel cinema il discorso sarà sicuramente più articolato (ma qui si parlava di macchine prosumer, certamente non cinematografiche). Lo sfocato, se lo vuoi per lo stacco del soggetto immagino che più facilmente lo cercherai studiando la scena distanziando i piani |
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