| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 13:37
L'artista produce per se stesso, per rispondere ad un' urgenza interiore. Se si priva di una sua opera lo fa per necessita' e lo fa con dispiacere. L'approvazione degli altri, il successo, la critica anche quella esperta gratificheranno in molti casi il suo ego ma non credo possano dare nulla alla sua arte. Pochi riescono a produrre arte e quei pochi che ci riescono non e' detto che lo facciano sempre e durante tutta la loro vita. L'arte e' espressione di uno stato di grazia, anzi piu' frequentemente di disgrazia. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 13:38
Maserc, nella prassi sono in linea con te. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 13:42
beh diciamo che mi riferivo a tempi più attuali. Oggi è tutto più veloce, beatificazioni postume, è difficile averne di questi tempi... Poi ci sono anche le fotografe portate in gloria, dopo in trapasso. Ma si sente forte, l'odore di speculazione. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 15:35
Stiamo andando completamente fuori tema, credo ci siano state altre discussioni sull'argomento. Oggi mi sa che anche l'arte è diventata fenomeno di mktg, con perverso intreccio di interessi di galleristi, musei, "critici", istituti bancari e finanziari, speculatori-collezionisti che, per dirla in termini poco aulici, "se le cantano e se le sonano". Quando ci viene presentato un fenomenale "artista" contemporaneo, oggi bisognerebbe in primo grado applicare un po' di "sana" paranoia e chiedersi "cui prodest codesto fenomenale artista"? Quelli veri vanno giudicati ad almeno 50 ani di distanza dalla morte, già così si assiste ad una notevole scrematura. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 15:37
ma anche in passato l'arte è sempre stata prodotta su commissione, non è che Michelangelo si è svegliato di notte in preda alle visioni per realizzare il Giudizio Universale. Oggi il mercato, perché tale è, dell'arte è molto più sofisticato e ben gestito da mestieranti più in stato di furbizia che di grazia. Si, l'arte è un lavoro ed è spesso molto ben retribuito ben oltre i meriti dell'artista. |
user1856 | inviato il 14 Gennaio 2020 ore 15:49
“ Allora chiarisco, aggiungendo che ci sono gli artisti spiantati. „ Artisti squattrinati e Artisti Prosperi è l'argomento principale di "Real Artists Don't Starve" di Jeff Goins che parte dall'immensa fortuna posseduta da Michelangelo in un viaggio tra anedotti vari nel mondo dell'arte (e non). Approcci mentali differenti per risultati (economici) differenti. Una lettura veloce che ha qualche spunto interessante. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 15:54
Grazie della segnalazione Cos! |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 16:13
“ Per questo motivo credo che lo sforzo di sviluppare senso critico su quel che ci circonda (e su quel che facciamo) sia quanto mai importante. E quanto più con consapevolezze possibili riusciamo a collocare quel che facciamo, più è probabile che riusciremo anche a dargli un qualche valore. „ Chiedo scusa a Francesco per aver divagato proprio io che avevo riportato al centro la sua domanda e ritorno ai suoi interrogativi. Io sono un semplice appassionato di fotografia, l'ho respirata sin da bambino perchè mio padre era un fotografo, ne sono stato lontano decenni e sono ritornato di recente per regioni che vi risparmio di conoscere. Cerco di fare fotografia in modo serio senza perdere di vista il sano divertimento, per quelle che sono le mie possibilità, ma sicuro non sono certo la persona più adatta a contribure ad uno sviluppo, secondo me imprescindibile, di posizioni e visioni (diciamo pure una poetica) che leghi più autori sul territorio nazionale e che emerga dal mare magnum facendo capire al pubblico che esiste un modo di fare fotografia che non ha alcun interese materiale, che non dipende dai megapixel usati né da quelli che si riescono a vedere a monitor, ma che nasce dall'elaborazione interiore della realtà che ci circonda, che usa il mezzo per esprimere se stesso, è consapevole e soprattutto intellettualmente onesta. A quel punto per davvero i gattini e le pizze troveranno maggior apprezzamento del panorama mozziafiato da 14 scatti sette sopra e sette sotto. Mentire a se stessi penso sia la cosa più stupida che si possa fare e di sicuro non ci fa stare sereni, perché in fondo lo sai che prendi te stesso in giro. |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 16:25
“ Chiedo scusa a Francesco per aver divagato proprio io che „ Ma no, figurati! Scusa anzi tu, se è parso che volessi bloccare qualche ragionamento in particolare. E' che, piaccia o meno, cosa è arte e cosa no, qui nel forum e non solo, tende a una china specifica che in questo topic, se possibile, può essere superfluo percorrere Per il resto trovo condivisibile quel che dici. E' vero che ognuno fa quel che vuole e apprezza quel che gli pare. Ma pure io sono convinto che una fotografia più densa di idee (e/o di poesia) che di megapixel sia una fotografia più ricca. Anche se puoi croppare un po' meno Sull'ultima parte sarei meno ottimista, ma ci sta quel che dici |
| inviato il 14 Gennaio 2020 ore 16:34
Sull'ultima parte non sono ottimista neanche io ma credo che sia l'unica via percorribile se si trovano i viandanti. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 13:31
Leggendo e scrivendo mi tornano in mente due cosette,che per qualcuno seguendo alcune logiche non troverebbero nessun tipo di utilità.Si parlava del film di natale che è lo stesso da anni,cosi' cambiando canale davano un film diverso con altri protagonisti attori e quindi forse artisti, che poi nella figura del personaggio potrebbero rappresentare altri clichè.E se qualcuno direbbe che c'è una somiglianza con la proffessoressa,forse anche il termine di proffessoressa è un po' cambiato,pensando a quei programmi culturali,dove anche li' ,sono presenti opinionisti favorevoli e contrari. Si assiste forse ad una modifica dei significati, nel passaggio fra significante e significato e risultato finale, attraverso azioni o forme di espressioni ripetute, che poi vengono mostrate come segno tangibile della presenza. Cio' che era non è ,ma è diverso,per ragioni varie, attingendo da un libro di immagini attuali o iconiche, che sono state pensate in un modo o per una funzione e che si scoprono poi dall'esito imprevisto,per uniformarsi ad ad altre,a metodi ostentati fino alla noia. Il soggetto piace in foto,per questo si cerca e diventa ricorrente. L'attenzione durante la gita non è principalmente rivolta al mondo esterno,ma alle fotografie da scattare e poi mostrare.Dalla passeggiata all'acquisto al ricordino un po' kitsch,quella distrazione si è orientata diversamente verso le immagini e che spesso saranno condivise. E se l'oggettino puo' sembrare un ricordo simpatico,come elemento d'arredo o per abbellire la casa ,potrebbe risultare anche di dubbio gusto e produrre un altro effetto ,nel confronto con altre opere,anche d'arte. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 13:46
Caputo, forse ho capito e forse no, per cui non rispondo, che sarebbe a vanvera Circa la tua chiusura (sempre se ho ben capito: la tua natura criptica non consente di più ), hai ragione. Ed è il motivo per cui, di solito, l'acquirente dell'oggettino, per quanto lo trovi un ricordo simpatico, possiamo immaginare non lo comprerebbe se costasse come un'opera di Emilio Vedova. E i conti, più o meno, tornano |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 13:47
Ma almeno, si può sapere che film è? |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 13:58
Che film è? |
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