| inviato il 10 Giugno 2020 ore 10:16
“ Anche per estrarre bisogna passare attraverso un lettore, non dimentichiamolo. inoltre i software di estrazione possono migliorare, quindi con lo stesso cd e software diversi posso ottenere risultati diversi. Il cd di partenza però è quello e non si cambia. Si cambia tutto quello che viene dopo. Ecco perchè può essere in qualche modo paragonato al raw. „ Ogni copia originale di un cd, quella fisica che acquistiamo in un negozio, ha migliaia di errori e possono essere diversi da copia e copia. L'estrazione dell'informazione da un cd porta tale numero di errori a valori tendenti a zero, e dipende dal software che sia capace di gestire la lettura del cd, ripetutamente, random, a velocità ridotta, al contrario.... tutti modi per leggere il bit perfect, perchè l'architettura di un cd audio è stata creata in passato al di fuori del mondo informatico con codice ridondante, ma è pur vero che errori ripetitivi, nel medesimo settore, portano a errori di interpretazione del segnale. Tale compito può essere fatto solo da un software atto allo scopo di ripping e qui possiamo dire che i software non sono tutti uguali. Anche il lettore di Cd effettua delle correzione degli errori, ma solo fino a un certo punto, a causa del timing fisso. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 11:16
“ Ogni copia originale di un cd, quella fisica che acquistiamo in un negozio, ha migliaia di errori e possono essere diversi da copia e copia. L'estrazione dell'informazione da un cd porta tale numero di errori a valori tendenti a zero, e dipende dal software che sia capace di gestire la lettura del cd, ripetutamente, random, a velocità ridotta, al contrario.... tutti modi per leggere il bit perfect, perchè l'architettura di un cd audio è stata creata in passato al di fuori del mondo informatico con codice ridondante, ma è pur vero che errori ripetitivi, nel medesimo settore, portano a errori di interpretazione del segnale. Tale compito può essere fatto solo da un software atto allo scopo di ripping e qui possiamo dire che i software non sono tutti uguali. Anche il lettore di Cd effettua delle correzione degli errori, ma solo fino a un certo punto, a causa del timing fisso. „ Queste errori presenti nel cd fisico comprato ed eventuali successivi in ripping come modificano l'ascolto? io mi aspetto delle interferenze, dei disturbi...non una modifica del suono tipo tipo basso meno profondo o modifica nella curva di equalizzazione. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 11:18
Nessuna differenza percepibile. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 11:22
Le differenze le noti solo in termini di fatica d'ascolto. Dopo il ripping il file prodotto se ascolato in maniera liquida ha una fatica d'ascolto quasi assente. |
user67391 | inviato il 10 Giugno 2020 ore 11:28
Bergat, tu in privato, tempo fa mi consigliasti, il dac della Matrix. Ma visto il costo, avevo pensato a questo Dac, il Cambridge Audio DacMagic 100. Considerando, che è la mia prima esperienza, con la liquida, che ne pensi? Considerando che ora ascolto Flac, convertiti in Wav, su cd. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 12:27
Gli errori di un cd in genere dovuti alla lettura "al volo" che effettua il lettore. Questi errori sono in parte correggibili perché nei dati c'è ridondanza, ma ovviamente a questa correzione c'è un limite. I lettori di cd audio sono molto sensibili alle vibrazioni che ne alterano il suono. L'ho notato, specie con l'ascolto a volume sostenuto, con praticamente tutti gli apparecchi che sono passati in casa mia. L'unico che sembrava poco sensibile era uno Studer Revox che mi prestarono per un po' di tempo, ma la sua "insensibilità" forse dipendeva dal peso (quasi 20 kg). Comunque il protocollo del cd audio prevede la lettura al volo e la correzione, per quanto possibile, degli errori. Nell'estrazione, fatta con un lettore masterizzatore da computer, viene prevista la rilettura, anche più volte, di pacchetti dati in cui sono stati riscontrati errori. A fine estrazione i software di estrazione forniscono un report in cui viene indicata l'eventuale trascrizione con errori. EAC in particolare dispone di tre modalità diverse, la più sicura, infatti si chiama "secure", in alcuni casi, tipo cd rovinati, può essere molto lunga, ma se alla fine conferma la copia corretta, si può essere certi della trascrizione bit perfect. Nella mia collezione mi sono capitati solo un paio di cd, rovinati, la cui copia in modalità "secure" non risultava possibile, dovetti usare la modalità "burst", che praticamente copia fregandosene degli errori, e non garantisce la riproducibilità della tracce. Ricordo che la copia di file digitali deve essere identica all'originale, pena l'invio da parte del SO di messaggi d'errore (I/O error o altro). In ogni caso, per quanto riguarda sia segnali analogici che digitali, la copia non potrà mai essere migliore dell'originale, nel primo caso sarà peggiore (poco o tanto a seconda della qualità della copia), nel secondo uguale o peggiore. Ho l'impressione che molte persone trattino la musica nel dominio digitale con "criteri" analogici. anche senza arrivare ad assurdità come i cavi usb audiofili e gli hard disk poggiati sulle punte, ha poco senso parlare di interventi migliorativi sulla musica liquida. Naturalmente un DAC di qualità migliore farà suonare meglio i brani, ma sarà solo rendere giustizia alla qualità del file digitale. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 12:54
Io il "cavo USB audiofilo" ce l'ho: è un volgare Supra (come la Toyota) da poche decine di euri, ma ce l'ho. Per quanto analogico o digitale il segnale sia ovviamente diverso, e il primo sia più facilmente degradabile perché più complesso, voglio supporre che un cavo con buone caratteristiche elettriche, ben isolato e schermato, possa rendere più difficile la restituzione di "bit errati". |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 13:01
“ Bergat, tu in privato, tempo fa mi consigliasti, il dac della Matrix. Ma visto il costo, avevo pensato a questo Dac, il Cambridge Audio DacMagic 100. Considerando, che è la mia prima esperienza, con la liquida, che ne pensi? Considerando che ora ascolto Flac, convertiti in Wav, su cd. „ Il mio consiglio rimane lo stesso, ma dato che escono anche nuovi prodotti validi, se non ti preoccupa la dimensione quasi microscopica ti consiglio questo, anche perchè lo prendi a poco più di 300 euro. Dac project S2 https://www.amazon.it/Pro-Ject-Digital-Preamplificatore-Digitale-Argen |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 13:13
Essendo da decenni ormai la fotografia diventata la mia malattia prevalente, non conosco più il mercato dell'hi-fi. Però negli anni ho trovato sempre abbastanza affidabili le recensioni di What hi-fi. Per i Dac o per tutto il resto. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 18:28
“ Le differenze le noti solo in termini di fatica d'ascolto. Dopo il ripping il file prodotto se ascolato in maniera liquida ha una fatica d'ascolto quasi assente. „ Bergat non ti seguo, personalmente nelle mie provedi ascolto fra cd che esce in digitale verso il dac e flac che va allo stesso dac in doppio cieco non ho notato differenze. Se il file flac genera una minore fatica d'ascolto mi viene da pensare ad un taglio delle frequenze più fastidiose o una certa equalizzazione del suono, non lo escludo ma sarebbe un aspetto troppo significativo. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 18:33
“ Ho l'impressione che molte persone trattino la musica nel dominio digitale con "criteri" analogici. anche senza arrivare ad assurdità come i cavi usb audiofili e gli hard disk poggiati sulle punte, ha poco senso parlare di interventi migliorativi sulla musica liquida. „ Anche io, infatti la mia domanda era un po' provocatoria “ Ricordo che la copia di file digitali deve essere identica all'originale, pena l'invio da parte del SO di messaggi d'errore (I/O error o altro). „ Quindi se ho capito bene, in assenza di messaggi di errori, l'estrazione da cd a flac dovrebbe essere perfetta, potenzialmente migliore di quella fatta da un lettore cd magari economico, giusto? “ In ogni caso, per quanto riguarda sia segnali analogici che digitali, la copia non potrà mai essere migliore dell'originale, nel primo caso sarà peggiore (poco o tanto a seconda della qualità della copia „ Certamente, a me interessava capire cosa è quel poco o tanto a livello di ascolto? |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 20:48
Come in fotografia, tutto quello che non puoi apprezzare da una stampa fatta a regola d'arte, è inutile. Discorso ovviamente molto soggettivo, ma nell'ascolto vale la stessa regola, purtroppo le orecchie, come gli occhi, sono organi di senso, come tali ognuno avrà una percezione diversa dallo stimolo ricevuto. Non provoco nessuno sia chiaro, ma mi piacerebbe davvero molto partecipare ad un blind test per vedere, a parità di hw (ottimo), chi sa distinguere la differenza della fonte di un brano noto, CD con migliaia di errori da un Flac estratto dal medesimo CD. Non tutti e due eh, ma un co.glione me lo gioco. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 21:05
“ Bergat non ti seguo, personalmente nelle mie provedi ascolto fra cd che esce in digitale verso il dac e flac che va allo stesso dac in doppio cieco non ho notato differenze. Se il file flac genera una minore fatica d'ascolto mi viene da pensare ad un taglio delle frequenze più fastidiose o una certa equalizzazione del suono, non lo escludo ma sarebbe un aspetto troppo significativo. „ non è il flac che genera minore fatica d'ascolto, ma dipende come è stato creato... con quale programma di estrazionee quale settaggio è stato prodotto. |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 21:08
“ Quindi se ho capito bene, in assenza di messaggi di errori, l'estrazione da cd a flac dovrebbe essere perfetta, potenzialmente migliore di quella fatta da un lettore cd magari economico, giusto? „ giusto e una copia estratta in un file di un cd ha meno errori della copia originale, perchè alcuni pit e land vengono corretti. |
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