| inviato il 17 Settembre 2019 ore 16:50
secondo me, la scelta del grigio è perchè ha la stessa luminosità di buona parte degli oggetti che vediamo normalmente: l'erba, l'acqua, il cielo, la carnagione....è praticamente tutto vicino al grigio medio. |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 16:51
Beh però anche i neri troppo profondi sono "clippati" e contengono meno informazioni, ci sono situazioni in cui vanno fatte delle scelte in base alle "capacità" di forza bruta della GD del sensore. |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 16:59
Black hai letto "il negativo" di Ansel Adams? Quelle sono le basi della fotografia. A voglia qualcuno a dire che è roba vecchia, ma l'esposizione si basa ancora su quei principí. |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:06
Se interessa qualcosa nelle ombre basta esporre su quelle, escludendo dall' inquadratura o limitando l'impatto delle aree sovraesposte. Lo scatto panoramico sarebbe meglio rinviarlo ad orari in cui la luce e' meno dura |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:08
No, se lo trovo cartaceo qui da me lo leggo volentieri, grazie... vedo che c'è su Amazon ma i libri mi piace comprarli in libreria se devono essere di carta! |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:18
“ No, se lo trovo cartaceo qui da me lo leggo volentieri „ Fatto 30 fai 31, e accaparrati la trilogia |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:31
"Il negativo" di A. Adams ce l'ho, non serve a niente per uno che non espone lastre. Non ricordo neanche se l'ho in italiano o in inglese tanto l'ho letto Ho anche il negativo in Kindle di Schewe, questo è più utile, ma è travolto dai miglioramenti tecnologici. Pensate che il compianto Nasse (Zeiss) parla di sensori FF con 20 Mpx (nel 2010, penso) come meraviglie della scienza e della tecnica! Per stare alla pari: Jack Hogan, Brandon Dube, Iliah Borg e il suo sito commerciale: www.rawdigger.com Adesso sfrutto la statistica incorporata in RawDigger e a 100 ISO vado a vedere SNR a -1, -2, -3 EV, speriamo che i numeri parlino da sé |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:38
“ Se interessa qualcosa nelle ombre basta esporre su quelle, escludendo dall' inquadratura o limitando l'impatto delle aree sovraesposte. Lo scatto panoramico sarebbe meglio rinviarlo ad orari in cui la luce è meno dura. „ sovraesporre la scena o esporre sulle ombre, il risultato è poi che lo stesso: una volta massimizzata l'esposizione, se nella scena ho ombre e luci, conviene alzare gli iso per avere meno rumore quando aprirò le ombre o conviene tenere gli iso bassi per mantenere il massimo dettaglio nelle luci. Visto che uno dei due devo scegliere, l'idea è di avere elementi per capire quando sia meglio uno e quando l'altra. L'opzione di modificare la scena o, peggio ancora, rinviarla non è nemmeno da prendere in considerazione, perchè ovviamente si sta parlando di dover affrontare una certa situazione, e quella è. Per quanto riguarda le tecniche di esposizione usate nella pellicola, non sono sicuro che siano ancora così attuali....anzi, più approfondisco questi argomenti, più mi convinco che tecniche come il sistema zonale ormai non abbiano più quel valore che avevano un tempo. Il digitale si espone con l'istogramma, non con l'esposimetro. L'unica ragione per cui ancora non si riesce a evidenziarne le enormi potenzialità è che, purtroppo, ancora nessun produttore fornisce un istogramma degno di tale nome e men che meno lo usa per calcolare l'esposizione. OPS: anticipato da Valgrassi |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 17:49
@Valgrassi Grazie per questo post, non conoscevo Alessio Beltrame ma apprezzo l'eredita' che ha lasciato, cerchero' di farne tesoro. Leggendo i complessi interventi ho visto che Francesco I. e TheBlackbird hanno competenze con Mathlab. Qualche tempo fa mi sono imbattuto in un articolo circa lo sviluppo di un code per Mathlab per l'analisi strutturale di immagini www.cns.nyu.edu/pub/eero/wang03-reprint.pdf Sembra che abbiano preso anche in considerazione la possibilita' di analizzare il decadimento qualitativo di un'immagine determinato dal rumore. Io non uso Mathlab, ma sarei curiose di capire se fosse possibile usarlo per avere uno strumento, non soggetto alla variabile umana, per "valutare" il decadimento qualitativo di una specifica macchina al variare degli iso (scusate la lunga frase). Sono abbastanza sicuro di aver scaricato il code (devo controllare a casa), in caso qualcuno sarebbe interessato? Grazie a tutti :) |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 18:03
@Angor è vero che esporre spot per le ombre sposta tutto l'istogramma verso dx. E qualche volta la conseguenza è bruciare le luci. Più prudente esporre spot il punto più luminoso e "indovinare" la sovraesposizione ottimale ETTR. Once again: ETTR propriamente detta a ISO base. A ISO diversi dai nativi è una sovraesposizione più o meno sotto controllo. Usare ISO come gain non è consigliabile, vedremo via RawDigger perché. Ecco SNR di un quadrato di lato 250 pixel, al centro. Parete bianca, luce solare, Nikkor Micro 60/28 a f/2.8. Ev tenuto fisso. Compensazione 0, -1, -2, -3 EV. ISO 100. Sony A7R, ARW lossy (forzatamente) SNR (0 EV) = 51.385:1 SNR (-1 EV) = 39.427:1 SNR (-2 EV) = 28.152:1 SNR (-3 EV) = 20.823:1 Si vede perché in digitale non si dovrebbe sottoesporre? |
user68000 | inviato il 17 Settembre 2019 ore 18:14
“ Si vede perché in digitale non si dovrebbe sottoesporre? „ direi che si vede... ma allora, se il mio occhio vede con maggiore piacere la foto più scura, come faccio a scurirla? certo, posso accorciare T o chiudere di più, ma così gli ISO vanno per conto loro (in salita) dunque l'unica è accorciare T o chiudere di più, MA DOPO aver bloccato gli ISO sul valore di prima ho capito giusto o è meglio che torni a pettinare le bambole? |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 18:22
Valgrassi, non direi che il sistema zonale è da scartare, per me è come dire che non servono più le tabelline perché ci sono i computer. |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 18:47
“ "Il negativo" di A. Adams ce l'ho, non serve a niente per uno che non espone lastre „ Non sono d'accordo. Facendo bianconero da sempre, sono assolutamente convinto che serva ancora oggi più di mille trattati tecnici. Ovviamente se lo scopo è fare una "buona fotografia". Se l'applicazione del sistema zonale integrale richiede ovviamente lo sviluppo della singola lastra (e questo è ovviamente vero), i principi su cui basa sono assolutamente validi in generale, se fai bianconero. Pensare l'esposizione in funzione della post (ripeto, in bianconero) è un fondamentale ieri come oggi. Esempio banale: esporre correttamente il viso di un soggetto umano è perfettamente inutile, e chiunque fa bianconero davvero lo sa. Quindi, al di là del sottoesporre o sovraesporre o esporre "giusto", è una base ancora estremamente interessante per capire con quale logica e criterio esporre, in funzione del risutato atteso. Per cui, in termini concettuali, lo trovo un evergreen imperdibile. Aggiungo una cosa poco "scientifica" ma comunque non senza rilievo secondo me: chi lo conosce, molto spesso fa un bianconero "bello", mentre altrettanto spesso, parlando di approcci attuali, vedo tanti toni e tanto microcontrasto, ma pochissima fotografia. E dammi atto che, seppure usciamo dalla tecnica pura, la fotografia resta pur sempre il fine di tutto quello che facciamo e diciamo qui |
| inviato il 17 Settembre 2019 ore 19:11
@Francesco. il Negativo di Adams l'ho "sciupato" perché quando l'ho comprato non avevo tempo. Poi sviluppavo come minimo 24 foto nel tank, era al di là delle mie possibilità applicare le Zone, anche se stampavo col Durst 300 completo di Componon. Adesso si intende Adams come un gran fotografo della natura, allora HCB lo considerava come adesso si considerano i malati dei paesaggi con dettagli finissimi, cioè poco, pensava fosse un tecnocrate. Non ho particolare sensibilità per il BN, mi pare che con la SIGMA Merrill dp2m che ho e un paio di filtri si potrebbero fare molte cose, il tempo adesso ce l'avrei, ma non la voglia , scusate l'OT. |
| inviato il 18 Settembre 2019 ore 8:23
“ Valgrassi, non direi che il sistema zonale è da scartare, per me è come dire che non servono più le tabelline perché ci sono i computer. „ chi fa calcoli per diletto o per anticipare il calcolo della cassa al supermercato può anche divertirsi a far calcoli a mente, ma chi deve fare calcoli appena più complessi, o avendo la responsabilità del risultato, delle tabelline non sa proprio che farsene e usa calcolatrici, computer e software. idem con la fotografia: nulla vieta di passare mezzore a calcolare 50 punti zonali prima del click, accontentandosi del risultato o comunque ricorrendo alla PP se necessario....ma ragionando sull'istogramma e con eventualmente qualche scatto di prova si ottiene lo stesso risultato, anzi migliore, in 1/10 del tempo. Se poi, oltre all'uso dell'istogramma si comincia ad inserire anche l'hdr, il calcolo zonale diventa ancor più anacronistico. |
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