| inviato il 25 Dicembre 2018 ore 17:37
Grazie Virus. Io nn so raccontare bene ciò che tu hai invece espresso benissimo. |
| inviato il 26 Dicembre 2018 ore 11:06
">www.laleggepertutti.it/128676_si-possono-fare-foto-agli-sconosciuti[/Q Mi pare chiaro che non si possa pubblicare a meno di particolari condizioni. |
| inviato il 26 Dicembre 2018 ore 12:10
Temo sia sbagliato il link, che peraltro è inutile perché la normativa di riferimento è stata già citata sia qui che altrove. Riassumendo: in luogo pubblico si può fotografare chiunque (salvo rare eccezioni); nessuno può pretendere di visionare o farmi cancellare le miei foto (solo con ordine del giudice); per pubblicare ritratti salvo situazioni specifiche (evento pubblico di rilevante importanza; finalità culturali reali e non supposte tipo forum; finalità scientifiche...) occorre la liberatoria (scritta o video ripresa) del soggetto ritratto; che per nessun motivo si possono pubblicare foto lesive della dignità del soggetto o della sua reputazione senza la liberatoria del soggetto stesso. La normativa di riferimento a tutt'oggi è la Legge 663 del 1941 agli articoli 96 e 97 (Legge su diritto d'autore) |
| inviato il 27 Dicembre 2018 ore 8:39
quoto, con l'aggiunta non irrilevante che si può fotografare chiunque non solo su suolo pubblico, ma persino su terreno privato e persino all'interno di abitazioni se la visuale da un punto legalmente raggiungibile è libera , ossia se per fare le foto non è stato necessario aggirare alcuna barriera alla visuale. Esistono sentenze in tal senso, tipicamente signore che prendono il sole in giardino e non vogliono che il vicino le guardi/fotografi. Anzi, addirittura, esistono sentenze di condanna di persone che, volendo girare nude in casa o in giardino, non adottavano sufficienti precauzioni per non urtare la sensibilità dei vicini. Quel punto in neretto è fondamentale: la visione dev'essere libera da un luogo accessibile. Ossia, si intende senza utilizzo di apparecchiature o strutture per aggirare una barriera o avvicinare la visuale. Fotografare dal marciapiede l'interno di un giardino non oscurato è regolare. Fotografarlo da una collina con un telescopio superando ad esempio una siepe che lo circonda, è un caso dubbio....qualche sentenza lo concede, perchè il luogo è accessibile legalmente e la visuale è libera, altre no perchè considerano che tutto queste azioni (recarsi in quel posto con uno strumento ottico specifico) dimostri la volontà di aggirare una barriera...dipende dal contesto/giudice, |
| inviato il 27 Dicembre 2018 ore 12:15
Non è una gran bella cosa baciarsi appassionatamente in una metro o in un un treno incuranti di altri passeggeri(ne vedo tantissimi), se qualcuno fa una foto con quale criterio i soggetti debbano incazzarsi e parlare di violazione della privacy?...esempio stupido ma succede. Se sono gay non ne parliamo...apriti cielo!!!...il buon senso deve essere da entrambi le parti. |
| inviato il 27 Dicembre 2018 ore 19:15
“ Non è una gran bella cosa baciarsi appassionatamente in una metro „ A me non dispiacciono anzi mi fanno un po' di tenerezza |
| inviato il 27 Dicembre 2018 ore 21:21
Io li trovo alquanto ridicoli soprattutto se hanno una certa età...ma è far loro basta che non fanno la morale della privacy. |
| inviato il 27 Dicembre 2018 ore 23:07
Per me basta che si tolgano da davanti le porte che non voglio perdere il treno e poi possono fare anche l'intero kamasutra che mi faccio i cavoli miei, rischierei di non vedere che arriva un Trex alla metro (o un verme metrofago). Tornando in topic, noto che siete tornati all'aspetto meramente legale, che ripeto per l'ennesimo volta, non è il punto fondamentale di chi ha aperto la discussione. Certe leggi traggono origine dai famosi paparazzi che andavano a sorprendere per guadagno loro (lecito, illecito ?) personaggi in qualche modo noti mentre conducevano la propria vita privata, ma vi sembra la stessa cosa ? Certo, la migliore risposta sarebbe di usare il buon senso, ma qui è evidente che ciascuno ha una propria idea di buon senso, che va dal niente al tutto. Io concordo con chi ha aperto il topic, quando la tua vocina interiore protesta, togli la macchina dell'occhio prima di pensare a qualche norma e codice. |
| inviato il 28 Dicembre 2018 ore 2:55
“ Certe leggi traggono origine dai famosi paparazzi che andavano a sorprendere per guadagno loro (lecito, illecito ?) personaggi in qualche modo noti mentre conducevano la propria vita privata, ma vi sembra la stessa cosa ? „ D'accordo sull'uscire dall'aspetto legale ma la 663 del 41 precede di molto il “problema” paparazzi anche perché all'epoca veniva pubblicato solo ciò che il regime voleva |
| inviato il 28 Dicembre 2018 ore 7:18
Bella la citazione cinematografica (e potremmo aggiungere La cosa dell'altro mondo, o l'ancora più celebre rifacimento carpenteriano La cosa), ma per il resto, e per mia deficienza si badi, non ho capito niente del tuo intervento, Remember. Comunque, sì, suppongo che la discussione fosse da incentrarsi sugli aspetti morali e non su quelli legali. Le leggi sono codificate, mentre la morale è più... fluida, quindi ognuno ha una sua visione. Importante sarebbe rimanere entro limiti del rispetto reciproco. Parlo di reciprocità, perché mentre sempre si parla di diritto alla privacy del fotografato, meno si parla del diritto del fotografo (che certo è lui ad innescare la reazione) a non finire all'ospedale, come talvolta capita. |
| inviato il 28 Dicembre 2018 ore 12:34
L'aspetto morale da un mio punta di vista non sta nel fotografare ma dal tipo d'inquadratura scelta che tutela la dignità del soggetto e nello stesso tempo immortala un problema da non sottovalutare perché queste persone non sono invisibili ma siamo noi che non guardiamo perché il problema non ci appartiene. Chi usa questi soggetti per accaparrarsi un like vale meno di 0 come essere umano. |
| inviato il 29 Dicembre 2018 ore 1:58
“ non ho capito niente del tuo intervento, Remember „ Beh, non posso esimermi dal chiarire l'unico aspetto nebuloso, ossia il riferimento calcistico... citato perchè nel 3D casualmente sono intervenuti finora n°11 utenti-letteral-avatar, che ho elencato tra le virgolette, auspicando l'intervento di un dodicesimo... per vanificare appunto il numero da squadra di calcio... collegiale. Invece sulle richieste di non fotografare chiunque arringhi platee in pubblica piazza... somiglia molto all'abuso di ufficio da parte chi ricopre funzioni pubbliche. Comunque trattasi di evidente richiesta irricevibile che rasenta il ridicolo. E bene hai fatto a raggirare la richiedente, così come nei confronti di qualsiasi pretesa avanzata senza fondamento sensato. Per quel che riguarda invece il fotografare disagiati, senzatetto o mendicanti, lo troverei ammissibile solo se svolto per specifiche esigenze di un reportage umanitario, per qualche associazione, scopi giornalistici, o comunque precise esigenze di documentazione in ambito di un qualche lavoro con finalità caritatevoli/umanitarie, altrimenti direi che è cosa deprecabile laddove non si abbia alcun fine benefico o un assenso preventivo dei soggetti. P.S. - Ma non è per caso che sia una nuova funzione introdotta in automatico con chiunque non abbia scelto alcun immagine avatar? Lo chiedo solo per curiosità, perchè un massiccio numero di neo-adepti che l'abbiano volutamente adottato in massa e in così breve tempo, tenderei a non crederlo... ma se così fosse meriterebbe un'accurata analisi psico-sociologica. Se per caso un letteral-avatar volesse o andasse di chiarire... sia tra i già intervenuti o magari anche il neo-agognato 12°... |
| inviato il 29 Dicembre 2018 ore 4:39
Ah... Sì... Ora ho capito! Accidenti! Sono proprio ritardato! Bisogna quindi mettersi scrupoli anche nel fotografare me! Comunque credo anch'io si tratti (letteral-avatar) di qualche funzione automatica che ti affibbia l'iniziale del nickname se non hai caricato un'immagine... |
| inviato il 30 Dicembre 2018 ore 12:12
“ Per quel che riguarda invece il fotografare disagiati, senzatetto o mendicanti, lo troverei ammissibile solo se svolto per specifiche esigenze di un reportage umanitario, per qualche associazione, scopi giornalistici, o comunque precise esigenze di documentazione in ambito di un qualche lavoro con finalità caritatevoli/umanitarie, altrimenti direi che è cosa deprecabile laddove non si abbia alcun fine benefico o un assenso preventivo dei soggetti. „ Mi trovi molto d'accordo c'è da specificare, anche, che il pubblicare su un forum, su un social non ha alcuna valenza di documentazione. Lo scrivo perché molti affermano che la pubblicazione sul forum o sui social è un mezzo di documentazione e di denuncia della povertà e dell'esclusione senza rendersi conto che non è altro che sfruttamento dell'immagine di chi non ha mezzi per difendersi e a cui è rimasto, spesso, solo il diritto all'immagine. |
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