| inviato il 17 Settembre 2018 ore 10:02
Stupefacente che questa discussione goda di tanto interesse - questo contribuisce a rafforzare il concetto di base: la "forzata convivenza" di approcci diversi e "culture diverse" - concordo pienamente con chi sostiene che il percorso di un buon fotografo e' "una strada in salita", visto che esiste molta banalità ma anche molta qualità - fino a qui nulla di male - il problema di fondo resta, a mio avviso, la mancanza di "educazione visiva" - ricordo l'affermazione di un anziano membro di un circolo fotografico, in cui sosteneva di essere molto + competente a criticare piuttosto che a scattare - spesso si sente proprio questa mancanza nei social.... la partecipazione, senza apportare nulla di concreto alla discussione - questa dinamica e' stata criticata spesso anche in questa "sede", visto che in molti gradirebbero opinioni costruttive ai propri scatti piuttosto che semplici "apprezzamenti" - tornando in tema, l'evoluzione non mi fa rimpiangere il passato, alimenta solo il "rammarico" nel constatare quanta superficialità alberghi anche nelle " Arti espressive" (come la fotografia) - - -.... ma vengo subito smentito da questa discussione |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 10:48
@Matteo... Concordo. Ma se un Maxu pubblica qui per avere visibilità... alla fine oltre a portare belle figliole deve anche convincere di avere capacità su livello tecnico... Se no sono bravo anch'io a fare qualche foto a una supergnocca per avere un po' di like dai ragazzetti sui social. Cioè un minimo di filtro c'è comunque. Anche se ammetto che in questo caso la visibilità verso la "massa" e i relativi like abbiano più forza visto che i potenziali clienti siamo "noi tutti" e non un'agenzia, un giornale o una grossa azienda... Cioè quello che voglio dire è che ognuno di noi può avere questi suoi tot like/minuti di celebrità (i famosi 15), ma ovviamente non possono sfondare tutti. Anche se internet ha sicuramente portato più potenzialità e nuove possibilità teoriche per farlo. E la falsa illusione che con un po' di impegno chiunque ce la può fare. @Vincenzo “ Trovo ormai tutto business e tutto studiato a tavolino dove chi ne trae dei veri vantaggi sono gli organizzatori (quasi sempre le solite associazioni) e le aziende produttrici di fotocamere. „ Super quotone! |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:17
Dopo aver seguito e riletto la discussione, a me pare (magari sbaglio) che la discussione sia decisamente più verso gli usi della rete che di idee pensate per questo strumento, e quindi anno zero. Nulla di nuovo sotto il sole, e confermo il mio no alla risposta del titolo del topic. Un saluto. |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:25
Forse più che a un nuovo inizio per la fotografia possiamo parlare di un nuovo inizio per quanto riguarda la promozione di sé stessi nell'ambito fotografico, e in tutti gli altri ambiti. Questo anche se le tipologie classiche di promozione rimangono tuttora valide. Ciao, Roberto |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:29
io credo che siamo riduttivi, vero abbiamo parlato soprattutto di promozione, ma la rete ha cambiato molto di più, per me l'immagine è usata in modo molto diverso e molti non se nè sono ancora accorti, credo che la portata di quello che avviene sarà più chiara tra qualche anno vedendo come saranno cambiate le fotografie |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:40
@Matteo sul fatto che la rete abbia contribuito a cambiare (in senso evolutivo a prescindere dal segno meno o più) nessuno può seriamente dubitare. Così come l'evoluzione dei mezzi, così come le diverse molteplici finalità dei social e via dicendo. Sicuramente tra qualche anno verranno rivalutati anche molti aspetti che oggi sono considerati negativi, una sorta di vintage dell'attuale, rivalutazione del futile, e via dicendo. Se sono stati rivalutati gli anni 80 non vedo motivo di non dare un senso a questo primo scorcio di secolo. La rete ed i mezzi hanno un pesante influenza socio-antropologica, figuriamoci se non condiziona la fotografia, o meglio i fotografi, photographers, fotoamatori e via dicendo. Ma l'oggetto del topic mi pareva altro, e non questi argomenti. |
user90373 | inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:40
Sembra quasi ci sia un legame inscindibile fra rete e fotografia, la fotografia esisteva già da prima, ma la rete non ne è figlia, quindi due elementi a se stanti capaci di sopravvivere l'una senza l'altra e viceversa. |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:43
esatto, come i cellulari c'erano prima e anche le fotocamere sui cellulari, ma sono diventate imprescindibili dopo che la rete si è diffusa, ora nessuno vuole un cellulare senza fotocamera, questa possibilità di diffusione e di modello comunicativo per immagini sta modificando radicalmente gli approcci di accesso all'informazione sia esteticamente che come modalità. Prima le fotocamere sui cellulari erano viste quasi come un di più, ora sono una parte importante del mezzo, la fotografia è usata in modi molto differenti e con modalità molto differenti da prima Invece era proiprio questo l'argomento forse non ho scritto in modo abbastanza chiaro, ma il paragone di internet con la stampa nell'impatto dirompente che ha avuto è legato a questo ovviamente l'impatto è più vasto, va dalla pubblicità all'arte, alla vita di tutti i giorni, ma il discorso sarebbe molto complesso e ampio e per questo volevo tenerlo solo legato all'ambito fotografico |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 11:56
E' vero che si può fare fotografia anche con il telefonino, ma bisogna dire che il 99.9% di queste immagini non sono nient'altro che un "print screen" di ciò che le persone stanno vivendo. Un po' come ritenere che i messaggini SMS e simili siano da considerarsi come "testi" anche se non letterari, ma comunque testi. Quindi dobbiamo in questo ambito considerare solo quello 0.1% di immagini che si possono considerare fotografie. |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:01
non credo, qui "print screen" non hanno valore fotografico, ma influiscono sulla percezione dell'immagine. Avevo fatto l'esempio delle foto dall'alto, nella moda non sarebbero mai state accettate fino a poco tempo fa, ma l'abitudine della gente allo scatto selfie ha reso anche quell'inquadratura accettabile e usata, è un esempio banale se vogliamo, ma quelle immagini inutili hanno cambiato anche l'immagine fotografica o meglio la percezione di questa rendendo un'inquadratura prima percepita come errata accettabile Non è solo a chi fa foto valide dal punto di vista dell'immagine che influenza il mondo della fotografia, ma è proprio quello che sta intorno, come le persone si aspettano un'immagine o come questa comunica loro, si parla sempre del fatto che una foto deve parlare, ma per farlo deve usare un linguaggio adatto al suo tempo |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:02
@Skylab59 sarebbe un po lungo. Non sarei così certo di quello che sostieni, anzi lo trovo abbastanza riduttivo. Pensa quanto materiale documentario si troveranno i nostri posteri.. Noi consideriamo come fonti frammenti scritti o visivi ben più piccoli del passato. Il concetto di fotografia non è univoco, e soprauttto non è solo autoriale.. ma siamo fuori topic! |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:05
ci sono autori che creano grosse "collezioni" di immagini prese dalla rete per mettere in evidenza concetti, fare un reportage utilizzando quelle foto, sono proprio quelle che in effetti possono dire molto del nostro tempo se ordinate e catalogate nel modo corretto, anche le famose foto ricordo nella loro imperfezione e banalità hanno un loro potenziale senso |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:07
@MatteoGroppi: “ non credo, qui "print screen" non hanno valore fotografico, ma influiscono sulla percezione dell'immagine. Avevo fatto l'esempio delle foto dall'alto, nella moda non sarebbero mai state accettate fino a poco tempo fa, ma l'abitudine della gente allo scatto selfie ha reso anche quell'inquadratura accettabile e usata, è un esempio banale se vogliamo, ma quelle immagini inutili hanno cambiato anche l'immagine fotografica o meglio la percezione di questa rendendo un'inquadratura prima percepita come errata accettabile „ Questo è vero: sono stati sdoganati modi di fotografare che prima erano considerati sbagliati. Forse è un bene, forse un male. Non so. Aumenta il ventaglio delle possibilità. Era successo con le Polaroid 40-50 anni fa: foto che chiunque avrebbe cestinato si sono trasformate in opere d'arte. A me personalmente non erano piaciute allora, come non mi piacciono certi approcci odierni. Questione di gusti però. Però continuo a pensare che non si tratti di un nuovo inizio, ma di un grande, enorme sviluppo. Nessuno ha mai parlato di un nuovo inizio con l'avvento del formato 24x36 mm e della Leica, che ha reso leggera l'attrezzatura e immediato lo scatto. E nemmeno con il colore, grazie all'Autochrome prima, e alla Kodak dopo. |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:14
A mio avviso non è la fotografia a cambiare, ma le modalità di scatto e di fruizione. Girale e voltale, le foto sono sempre foto... |
| inviato il 17 Settembre 2018 ore 12:19
Se tutti avessero in casa un "Bimbi" potremmo dire che abbiamo di fronte un nuovo inizio per la cucina ? Per me è un po' la stessa cosa... Un grosso cambiamento? SI. Un nuovo inizio? NO. |
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