| inviato il 04 Maggio 2018 ore 9:16
"l'antidoto ideale per l'assurde dinamiche che muovono i commenti, o meglio i fotocomplimenti generalizzati, fenomeno che personalmente trovo avvilente e deleterio, lo ha recentemente enunciato un utente. Purtroppo resterà una bellissima utopia, ma l'antidoto sarebbe l'invio di foto alle gallerie rigorosamente tutte in forma anonima, con un sistema che ometti il nome utente." E' per questo motivo che, prima di presentare altrove le mie foto le "provo" su 1x. Sito nel quale cio' viene fatto. Comunque devo dire che la competenza e correttezza degli utilizzatori di Juza e' molto maggiore rispetto alla media dei frequentatori di siti tipo 500px, Flikr etc... In questi ultimi sono certo che postasse una delle sue migliori immagini Salgado nessuno o quasi la noterebbe e in prima pagina trovi molta mediocrita' di autori, anche bravi, ma che sfornano 3 foto al giorno e hanno decine di migliaia di seguaci. |
user104642 | inviato il 04 Maggio 2018 ore 9:22
“ ma l'antidoto sarebbe l'invio di foto alle gallerie rigorosamente tutte in forma anonima, con un sistema che ometti il nome utente. L'aspetto e le dinamiche "social" crollerebbero come un castello di carte... in favore di una più cristallina autenticità. „ Carissimo @Remember, capisci che se passasse la tua idea -favolosa- tutte quelle foto, insulse, che ricevono centinaia di like e commenti diventerebbero, improvvisamente, dei perfetti sconosciuti? Juza collasserebbe |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 9:44
“ Causa fatidico raggiungimento pag.15 ti completo qui l'info, per pura curiosità sia chiaro, della citata esperienza dello scatto alla cieca citato in altro 3D, il quale non ha trovato un solo commento positivo. Sorriso La cosa non è una mia bislacca idea, ma farina della bisaccia di non proprio uno sprovveduto del settore sia come autore che in ambito didattico... tale Fontana Franco. Saperlo potrebbe influire un minimo sui giudizi espressi semplicemente sulla carta. „ Caro Remember, rispetto all'esercizio che riporti all'attenzione... Parlo ovviamente per me, e non per altri che possono averlo contestato, e ti dico: 1) Che abbia una paternità importante non cambia molto: personalmente ho rispetto di tutto e ne avrei anche se tale esercizio fosse "figlio" di un perfetto sconosciuto. Non sapendone abbastanza, credo sia un dovuto atto di umiltà. 2) In discussione non era quindi l'utilità dell'esercizio stesso (per me), ma il fatto che una singola esperienza di questo tipo (quale che essa sia e chiunque l'abbia ideata/creata/scoperta) possa essere di per sè crescita. Ho scritto, e ne resto convinto, che un percorso di crescita significativo ha bisogno di tasselli, su tasselli, su tasselli. E di tempo. Per cui il problema non è questa o quell'altra esperienza: alcune saranno più significative e altre meno. E il rispetto c'è tutto. Ma si tratta comunque di tasselli di un mosaico infinitamente più grande. Questo era il ragionamento “ l'antidoto sarebbe l'invio di foto alle gallerie rigorosamente tutte in forma anonima, con un sistema che ometti il nome utente. „ Credo che siamo sempre lì: tutto dipende dalle finalità. Per me, valutare una foto singola, estraniata da tutto e dall'autore stesso, è comunque limitativo e, in molti casi, fuorviante. Ragionevolmente hai ragione dicendo che l'aspetto "social" si ridurrebbe, ma parallelamente avremmo altri vizi. Per esempio che la foto "facile" vincerebbe rispetto alla "difficile", che l'effetto wow diventerebbe in larga misura premiante, e si finirebbe per promuovere forse ancora più omologazione, perché la spinta sarebbe a proporre quello che sembra funzionare di più. Poi succederebbe altro. Questo per esempio: 1) il furbone di turno posta una foto di Shore, per esempio questa www.spruethmagers.com/bilder/works/temp/shore_00137.jpg 2) Partono i commenti negativi. 3) Il furbone arriva e dice "non capite una cippa perché è arte". Il seguito della discussione si può immaginare... Inoltre l'eventuale aspetto di "crescita" da molti auspicato (ammesso la cosa sia sensata) immagino si ridurrebbe ancora, senza interazione tra fotografante e commentante, ritengo. Io credo che il "metodo perfetto" non esista: credo si possa tutt'al più scegliere il modello più funzionale (o meno peggio) per un fine dato. E per questo mi pare che l'amministratore del forum abbia capacità ed esperienza più che appropriati. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 10:21
[IMG]E' per questo motivo che, prima di presentare altrove le mie foto le "provo" su 1x. [/IMG] Alessandro Traverso, non vorrei deluderti, ma ciascun luogo risponde sempre o comunque secondo canoni propri. La selezione che può essere fatta non è sinonimo di "buone foto" in assoluto, ma solo che la foto inviata rispecchia canoni conformi secondo il LORO indirizzo e le LORO politiche commerciali.. Il fatto di avere dei riferimenti lo ritengo utile, aiutano a porsi obiettivi per il piccolo fotoamatore. L'importante è andare oltre e scoprire che in altri luoghi di quei canoni che ti sembravano determinanti, se ne fregano e cercano altro. Nuove prove ed esami, altrimenti rimani fermo a guardare secondo un solo punto di vista, e se rimane sempre quello rischia di condizionare il tuo modo di scattare secondo un unico "Clichè" (non in accezione negativa), in funzioni di loro e non tua. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 10:48
Thread di grande respiro e serenità nello svolgersi, letto con particolare interesse, grazie Francesco Quoterei in tutto o in parte molti interventi, personalmente mi ha stimolato una altrettanto ampia considerazione di Peppe Cancellieri “ Ci sono animi, soggetti, sensibilità capaci di captare, assorbire, utilizzare anche le più nascoste, invisibili per molti, occasioni per la propria crescita. La crescita è possibile ma non per tutti e non in tutte le condizioni. Io credo che le mie foto siano migliori di quelle che facevo anni fa e non posso negare che questo sia avvenuto anche per la frequentazione del forum, come e perchè questo sia potuto avvenire io non lo so o almeno non ne sono certo. Questo per dire che tutto serve o meglio può servire. „ qualche pagina fa, sul concetto di crescita che fa da “sfondo”in un modo o nell'altro a buona parte dei post, ripresa in altro modo anche da Francesco poco qui sopra e mi sentirei di aggiungere che: Non penso sia un'opinione che gli scatti che produciamo ed elaboriamo, per poi proporli sulla piattaforma che riteniamo coerente al contenuto, questa, ma per ognuno penso anche altre, siano il frutto del nostro “essere” in quel momento in cui lo facciamo, che cambia continuamente come cambiamo noi, ogni giorno. Ritengo che l'inevitabile percorso di “crescita” che potremmo anche chiamare progressione o percorso personale, non sia lineare, penso per nessuno. Invece che una linea retta tendente al “su”, al miglior risultato tecnico, volendo artistico o emotivo, non sia una linea retta, ma una curva con molte “gobbe” che risente inevitabilmente delle capacità che di loro tendono a “migliorare facendo e informandosi”, ognuno al suo livello, ma anche e molto dal percorso di vita e dalle esigenze e pressioni contingenti del momento specifico. Alle volte hai gli “occhi aperti” per “vedere” l'inquadratura che ritieni “giusta”, molte altre gli occhi sono appannati da mille altre cose della vita e cerchi semplicemente di “portarti a casa il compitino” che siano scatti richiesti per un lavoro, al “minimo sindacale per incassare la fattura” o per dare un senso alla trasferta o alla sessione di scatti che hai semplicemente deciso di fare per te. Ritengo che nel percorso personale di ognuno tutto quello che decidiamo di proporre come immagini qui o altrove ed esprimere in parole (qui oltretutto mi pare siamo tutti abbastanza “grandi” anagraficamente) sia coscientemente parte di un modo per arricchire il proprio bagaglio di conoscenza ed esperienza di quello che ci sta attorno. Che lo chiamiamo crescita, esperienza positiva o in altro modo, ne traiamo qualcosa di buono, per migliorare in qualche maniera, professionale e/o semplicemente umana. E con questo, prima di “incartarmi” ulteriormente, vi saluto cordialmente, ma sul serio. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:34
Mirko. Non condivido affatto. |
user104642 | inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:35
Vorrei porre una domanda: secondo voi il 'commento+costruttivo' si può fare in tutti i generi fotografici? |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:41
“ Vorrei porre una domanda: secondo voi il 'commento+costruttivo' si può fare in tutti i generi fotografici „ Beh, come cosa in sé perché no? Magari con qualche variante sul senso di "costruttivo" immagino. Altro discorso è se chiunque può farlo decentemente ovunque: io che di fotografia naturalistica non ho alcuna esperienza, né conoscenze teoriche particolari, è evidente che possa dare prova di maggiore lucidità... astenendomi |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:41
“ Mirko. Non condivido affatto. „ Tranquillo Alessandro, ci mancherebbe. Chissa se tra un un po di tempo non cambierai idea. A volte è solo questione di tempo, a volte.. anche no. Ciao. |
user104642 | inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:50
“ Beh, come cosa in sé perché no? Magari con qualche variante sul senso di "costruttivo" immagino. „ Francesco, mettiamo che la foto (piacevole o meno) è nata da una frazione di secondo, periodo nel quale si è capito che quello era il momento adatto, come può la 'critica' essere tale e portare un miglioramento, una crescita? |
user104642 | inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:57
“ A volte è solo questione di tempo, a volte.. anche no. „ Mode OT on: Mirko, continui a sbagliare pulsante. Non devi premere IMG ma devi premere QUOTE, altrimenti crei confusione nel messaggio. end OT |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:07
“ Francesco, mettiamo che la foto (piacevole o meno) è nata da una frazione di secondo, periodo nel quale si è capito che quello era il momento adatto, come può la 'critica' essere tale e portare un miglioramento, una crescita? „ Allora Stefano... non credo si possa ragionare un tema del genere con ricette applicabili sempre, ovunque, comunque... Inoltre, dire che possa esistere una forma di critica costruttiva non significa certamente dire che "ogni singolo commento" a "ogni singola foto" possa o debba assolvere il compito. Anzi... Nel caso che descrivi, io non credo che una eventuale critica possa avere utilità "diretta". Anzi, credo che rarissimamente questo avvenga. Ed è per questa ragione che, come da incipit di questo topic, credo di più nel "parlare intorno" alla fotografia, nello scambio. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:52
Non si riesce mai a trovare un metodo,anche quando la foto sembra anonima si riconosce,dove si fa selezione chi giudica vede in realtà il nome della foto e la pubblica valutando il portfolio.Nei contest dove la foto, è anonima il meccanismo ha preso talmente tanto che partono ricerce complicate e ci vedono benissimo perfino, col voto incrociato,ci sono poi i followers e foto gia' viste e pubblicate. Commentare preferibilmente la foto di un soggetto gradito o un conoscente,non è nemmeno un metodo tecnicamente fuori da ogni ordine, a parer mio. Se ci fosse un filtro sulle parole risulterebbe assai complicato... |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 14:34
“ mi viene da chiedermi -e da chiedervi- se forse un commento non limitato alla tecnica, ma critico e interpretativo, non sia poi più costruttivo, come si suol dire (costruire, edificare, crescere, sviluppare....a quel che pare solo per la panza e trippa non va bene l'andazzo positivista:-P) per il commentatore che per il commentato e la sua fotografia. „ Io sostengo che cercare un dialogo sotto una foto altrui sia più utile per chi scrive che per chi presenta, purchè sia effettuato con il giusto spirito e la giusta correttezza, e trovando un interlocutore disponibile e molte altre cose.. almeno lo è stato per me e come sempre.. opinione personale (con esperienze personali). |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 14:51
Purtroppo, impegni assillanti mi hanno impedito di partecipare come avrei voluto a questa discussione ma, prima della sua conclusione e dopo aver letto tutti gli interventi, provo a scrivere due righe dando quasi per scontato che non potrò rispondere ad eventuali repliche. Mi scuso con tutti. Scrive Francesco dopo il mio ultimo intervento: “ Tutto giusto Franco, salvo il dare per scontato che certe idee inseriscano in automatico nel "clan dei pessimisti" o rappresentino la volontà di cavalcare il trend „ Forse volontà no ma di fatto si finisce per cavalcare il trend. Almeno è quello che percepisco e penso. I "mille dubbi" non sono affatto una barzelletta ma la colonna portante di molti interventi qui. Anche se poi si dimentica sempre di pensare ad una critica senza aggettivi. Così la critica positiva libera da molti scrupoli, quella negativa li fa affiorare (ancora nessuna barzelletta). Ma non vorrei passare per colui che propugna critiche negative ed impietose stroncature a raffica. Ne per colui che vuole fare la guerra a chi è qui solo per passatempo e divertimento/social o a coloro che hanno un approccio che abbraccia contemporaneamente diversi modi di fruire del forum. Al contrario, sarebbe molto interessante ci fosse un'attenta ed articolata critica (positiva!) che riuscisse a far emergere quel poco o tanto di buono che passa tutti i giorni sotto i nostri occhi. Ed è questo il punto. In assenza di figure istituzionalizzate, credo si possa concordare che nel forum esistono utenti che, per capacità (non solo fotografica) ed esperienza, assumono di fatto quel ruolo che ho definito di “opinion leader”. Ed il commento di uno di loro ha indubbiamente un peso e un'attenzione diversa rispetto al giudizio della maggior parte degli iscritti. A me piacerebbe - è solo un auspicio non una richiesta o un rimprovero - che gli opinion leader fossero consapevoli del proprio ruolo e si assumessero certe responsabilità. Responsabilità che derivano, a mio modesto giudizio, dalla necessità di “sporcarsi un po' le mani” (anche poco eh!) rischiando anche di essere giudicati professoroni presuntuosi, maestri non richiesti o elementi di omologazione. Sta a loro riuscire a stare fuori da tutto ciò. Hanno anche quelle capacità dialettiche, umane e di esperienza necessarie a tenere alta la guardia contro deviazioni polemiche e maleducate. In molti anni di frequentazione attiva del forum mi sono convinto che (forse!) solo un gruppo spontaneo e variegato, che per sola comodità definisco di “esperti”, potrebbe creare qualche scossone alla noia stagnante (spesso anche stupidità) che pervade l'area commenti. Questo col tempo potrebbe portare all'attenzione cose di valore che ora annegano nel mare magnum e far riflettere 1 minuto in più chi pubblica a raffica giusto per essere presente tutti giorni. Gli esperti sarebbero, ovviamente, del tutto liberi di agire come credono e completamente svincolati tra loro. Magari commenterebbero 1 foto a settimana invece che 10 al giorno cercando di stimolare un dibattito con l'autore e gli altri commentatori. Si, perché sono altrettanto convinto che la struttura nazional/popolare del forum costringa a partire dai commenti su singole foto o singoli autori se si vuole puntare ad affrontare argomenti, via via di maggior respiro, che suscitino l'interesse di un numero crescente di utenti. Altrimenti il rischio è di fare il “circolo buono” con qualche topic intelligente letto e scritto dai soliti noti. Con la stessa “arroganza” e filosofia, anziché evitare le cose brutte o sbadigliare ai “principianti dell'orizzonte storto” dovrebbero cercare di arrivare ad interfacciarsi con gli autori e cogliere qualche spunto per introdurre argomenti meno basici. Dando per scontato che, se una foto la si ritiene non riuscita, va comunque detto. È una questione di onestà intellettuale. Direi anche che dovrebbero limitare la loro attività social o, perlomeno, essere assolutamente chiari quando i loro scritti sono solo divertenti caxxeggi che non vanno confusi con il concetto di commento vero e proprio. Chi dovrebbe individuare queste figure di esperti? Nessuno! I gradi di leader si conquistano sul campo per capacità riconosciute dalla comunità. Francesco, anche se so che si schernisce, credo incarni perfettamente questa figura. Lui rimbalza a me lo stesso ruolo ed io ho gli stessi dubbi. Qualcun'altro/a ce ne sarebbe e, non essendo un gruppo chiuso ed istituzionalizzato, potrebbe allargarsi a tutti coloro che ricevessero la “virtuale investitura”. In passato, quando ero più presente, ho sempre seguito questo “modus” nel commentare ma ora credo non sia percorribile per nessuno risultato generale (parlo delle sezioni paesaggio, paesaggio urbano, street) se non con la partecipazione di almeno 3/4 “esperti”. Non mi vengono in mente altre soluzioni. Sicuramente non porterebbe alla crescita automatica di nessuno ma, col tempo, potrebbe alzare il livello medio, se non di quello che si produce, almeno di quello che si guarda e si legge tutti i giorni. Semprechè non sia io l'unico a trovare quasi completamente priva di contenuti l'area commento o non avessi la sensibilità necessaria a comprendere tutte le difficoltà e scrupoli qui più volte rimarcati. E dico sul serio, non per sarcasmo. |
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