user90373 | inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:38
@ Mauro266 Non è, non è mai stata, mia intenzione parlare d'arte ne di “ produrre arte attraverso la fotografia „ , questo è compito dei "curatori d'arte" tipo Charlotte Cotton. Mi interessano più le opinioni di chi le fotografie le fa. |
| inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:38
Sapere di chi è un'opera consente di collegare un filone concettuale dell'autore, un pezzo del puzzle. Leggere un libro di Pirandello senza conoscere la sua poetica è limitante per il lettore. Quindi si, sapere chi è l'autore non solo influenza ma è necessario, per me. |
| inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:40
“ Mi interessano più le opinioni di chi le fotografie le fa. „ Quindi gente come Fontana, Giacomelli, Gursky e Lachappelle tanto per fare degli esempi...ti stupirò ma spesso nei libri scritti dai critici ci sono molti interventi dei fotografi che servono da spunto comunque sbagli, la visione della critica è complementare a quella dei fotografi conoscerne una sola è penalizzante ai fini della comprensione della fotografia. |
user90373 | inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:48
@ Mauro266 “ Quindi gente come Fontana, Giacomelli, Gursky e Lachappelle tanto per fare degli esempi...ti stupirò ma spesso nei libri scritti dai critici ci sono molti interventi dei fotografi che servono da spunto;-) comunque sbagli, la visione della critica è complementare a quella dei fotografi conoscerne una sola è penalizzante ai fini della comprensione della fotografia. „ Credo, non ne sono sicuro, che i personaggi sopra citati abbiano un'idea di fotografia diversa uno dall'altro quindi interessarsi direttamente a loro, attraverso le loro parole, non lo trovo affatto penalizzante. Un critico è uno che le cose le vive di "seconda mano". |
| inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:50
Un critico è come un giornalista, se è bravo ti aiuta a capire ed interpretare |
| inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:55
Vero,in alcuni casi aiuta una lettura critica vedi Jeff wall, non è cosi banale riconoscere tutti i riferimenti |
user90373 | inviato il 04 Febbraio 2018 ore 23:56
Vercingetorige “ Un critico è come un giornalista, se è bravo ti aiuta a capire ed interpretare „ Un bravo critico dovrebbe essere "acritico", ma è di là da venire. |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 0:15
“ Un bravo critico dovrebbe essere "acritico", ma è di là da venire. „ Cosa vuoi dire con critico "acritico"? Vuoi dire senza pregiudizi? Forse abbiamo due idee diverse su cosa è una critica. Non è un giudizio sparacchiato sulla base di gusti personali come d'uso qui sul forum. DEVE essere influenzato dal nome dell'autore e dalla conoscenza del contesto culturale in cui si trova, nonchè delle tecniche utilizzate (anche non praticandole il critico), altrimenti come fa a contestualizzare l'opera nel percorso dell'autore e a confrontare il percorso con quelli degli altri? Un critico esprime qualcosa di personale solo nel momento in cui fa una previsione sul valore futuro dell'opera o del gradimento del pubblico. Ci può prendere o meno, ma tutto ciò che precede la previsione e che costituisce il cuore dalle critica, cioè l'analisi e la contestualizzazione, non cambiano. E' cio che cercano di fare anche i più esperti nel forum, quando scrivono un commento ad una foto. E' il tipo di critica che tutti i membri anelano e raramente ricevono. L'influenza data dal nome del'autore è presente anche quando si risponde nei thread. Se non fosse così, qualunque quaquaraqua potrebbe arrogarsi l'autorevolezza per sparare sentenze oppure, dopo mille post di stupidaggini, al primo post serio potrebbe pretendere di essere creduto. Il web non perdona: ha una memoria eterna e le cazz.te dette, restano. La reputazione conta e, come nella vita reale, si costruisce lentamente e si brucia in un lampo. Quante volte avrai guardato anche tu, prima di rispondere a qualcuno, cosa ha scritto, che foto ha fatto, quante sciacquate di testa, scappellotti, buffetti e schiaffoni ha preso dagli altri nei vari thread, fino ai calci in cu.o da Juza (con sospensioni ed eliminazione di post maleducati). Quando vedi uno così e capisci che è solo il troll di turno in astinenza dalle pillole prescritte dal suo psichiatra, gli dai il solito scoppolone e passi oltre. Tanto va a pignuncolare in qualche thread a tema libero, fino a quando si calma e si ripresenta tronfio come prima oppure fino a che Juza perde la pazienza e lo incenerisce. Quindi la risposta alla tua domanda è sì, per forza è sì. Sa va sans dire. |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 7:26
“ Un critico è uno che le cose le vive di "seconda mano". „ A volte è colui che da il giusto peso alle cose. Atget per i fotografi contemporanei era un mediocre artigiano ( nel senso che era scarso come artigiano, non che gli artigiani siano scarsi, meglio precisare qui non si sa mai come si viene capiti ), la critica in seguito ce lo ha fatto apprezzare come grande artista, sbagliavano quindi i fotografi contemporanei? No semplicemente le avanguardie hanno evoluto la fotografia ed è stato possibile comprendere e valutare in modo diverso quei lavori. |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 7:35
Non si nasce Federico Zeri, ci si diventa. Qualcuno devia e diventa Sgarbi. |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 8:05
“ Qualcuno devia e diventa Sgarbi „ Che se si limitasse a rapportarsi col pubblico in quello che è il suo campo, anziché in quello "ovino", sarebbe tutt'altro che uno sprovveduto |
user90373 | inviato il 05 Febbraio 2018 ore 8:09
@ Mototopo “ Cosa vuoi dire con critico "acritico"? Vuoi dire senza pregiudizi? „ Intendevo non "addomesticato" dalla committenza. Il fotoamatore investe (denaro) per comprare materiali, attrezzature, libri, allestire e visitare mostre ecc. ; all'artista, e al suo curatore, conviene investire (denaro) nella critica. |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 8:31
Piú che nella critica nelle aste, sai perchè le opere di warhol hanno sempre un valore elevato? Perchè una certa famiglia ne possiede molte e partecipa a tutte le aste in modo che i prezzi di vendita restino sopra una certa soglia e non si svaluti il patrimonio in loro possesso. Aiuta ovviamente anche essere in un museo serio, io direi che potere dei critici è sceso molto in favore dei curatori |
| inviato il 05 Febbraio 2018 ore 8:51
no non è così semplice la cosa, poi è ovvio che nessuno vive d'aria, ma in genere chi è fuffa e fumo non va molto lontano,solo che ci sono dinamiche di mercato, il caso più famoso è Hirst, ha avuto una grande esplosione per poi avere un declino, si dice che ora è possibile acquistare le stesse opere a meno di un terzo del costo che avevano qualche anno fa |
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