| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:00
Se tu lo avessi chiesto a lei, cosa ti avrebbe risposto? Forse sei tu che le attribuisci (meritatamente) quella etichetta. Non lei. Pensaci un attimo. Forse ti avrebbe risposto: "sono una tata con la passione delle fotografie". Chi lo sa? Ci sono persone che fanno belle foto e non cercano l'etichetta da cucire sulla maglia. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:04
@Labirint link molto interessante, grazie |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:05
Ma è più importante avere l'etichetta, o fare dei lavori che ci soddisfano? (o ci soddisfa solo l'etichetta?!?) |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:12
si, che poi... non per dire... ma, a meno di essere fotografi famosi e pieni di grana, millantare di essere un fotografo non e' che dia poi tanto lustro. Gia che ci sei, se vuoi tirartela... almeno di' che sei un industriale nel settore ceramiche da bagno... in fin dei conti sono tutti Master-Mixologist poi li trovi dietro il banco a fare caffe' per gli operai che fanno il turno alle cinque di mattina. (non ho nulla contro i baristi, era solo per spiegare). |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:19
“ Ma la domanda e': in che cosa vi differenziate da una qualsiasi persona/scimmia/oggettotecnologico che scatta foto? Io ho provato a dare una risposta perche' penso che capirlo mi possa aiutare a crescere fotograficamente. Probabilmente molti di voi non si sono mai fatti questa domanda e la considerano una pippa mentale. „ Mi sono fatto questa domanda e... la considero una pippa mentale Comunque il fatto di riuscire a riconoscere un bravo fotografo da una scimmia è già un buon risultato che ci fa progredire come "critici" e con un po' di autocritica anche come fotografi... @Labirint www.prontopro.it/blog/la-mutazione-della-fotografia/ Interessante. Condivido un bel po' di punti. Non sono però del tutto convinto che il denaro sia sempre il metro di riferimento per la valutazione di una buona fotografia. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:23
“ la straordinaria sensazione di vivere il mondo a una velocità più bassa quando sono in giro a scattare. „ Bellissima questa, una sensazione che provo anch'io da "appassionato di fotografia" come mi autodefinisco (per rimanere IT). |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:28
“ Forse sei tu che le attribuisci (meritatamente) quella etichetta. Non lei. Pensaci un attimo. Forse ti avrebbe risposto: "sono una tata con la passione delle fotografie". Chi lo sa?;-) „ Non sono io che le ho attribuito tale etichetta, ma persone capaci di giudicarne i risultati. E comunque forse avrebbe anche potuto rispondere: "Sì, sono una tata e anche una fotografa". Non credo che qualcuno avrebbe potuto contestare tale affermazione. In questo caso l'importante non è l'etichetta in sé che qualifica una persona, bensì le capacità e le competenze. A ciò si aggiunge anche la definizione lessicale di una parola. Se ci si può definire in tal modo perché non farlo? Quali sono le controindicazioni? Di cosa si ha paura o cosa ne può provocare vergogna? Sembra quasi che si voglia guardare dal basso all'alto quasi con "disgusto" chi può essere definito fotografo, solo perché se non hai partita iva non lo sei sicuramente. Come dire: "Io fotografo? Giammai!!" Va bene essere modesti, ma quando uno si merita di potersi definire fotografo perché no? E' come i casi (pagine addietro) di Ligabue come pittore e Bellomo come schacchista. E non c'entra il fatto di aver bisogno di potersi etichettare in un certo modo per darsi un tono. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:28
“ Non sono però del tutto convinto che il denaro sia sempre il metro di riferimento per la valutazione di una buona fotografia „ ovviamente credo fosse un po' provocatoria la cosa, ma il concetto generico espresso secondo me è vero |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 15:47
“ Sembra quasi che si voglia guardare dal basso all'alto quasi con "disgusto" „ Se invece di "disgusto" metti "rispetto", mi trovi d'accordo. Io invece ho la sensazione opposta, cioè che si cerchi il diritto all'etichetta proprio per guardare dall'alto in basso. Tempo fa pensavo che se la tirassero molto le modelle. Poi le ho frequentate e ora so per certo che se la tirano di più i fotoamatori. Sui fotografi non mi esprimo perchè in vita mia ne ho conosciuti pochi, ma quelli che ho conosciuto erano molto rispettosi, anche dei fotoamatori. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 16:11
“ Se invece di "disgusto" metti "rispetto", mi trovi d'accordo. Io invece ho la sensazione opposta, cioè che si cerchi il diritto all'etichetta proprio per guardare dall'alto in basso. Tempo fa pensavo che se la tirassero molto le modelle. Poi le ho frequentate e ora so per certo che se la tirano di più i fotoamatori. Sui fotografi non mi esprimo perchè in vita mia ne ho conosciuti pochi, ma quelli che ho conosciuto erano molto rispettosi, anche dei fotoamatori. „ Ok, adesso credo di capire. Se ho capito bene (correggimi se sbaglio) il problema non è quello di come viene definito a livello lessicale il termine "fotografo", bensì il fatto dell'etichetta che una persona può autoattribuirsi acriticamente ed abusando di tale definizione non avendone le competenze. Però quello, come accennato più volte, lo può fare comunque anche il fotografo professionista con partita iva. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 16:25
Per certe professioni esiste la protezione del titolo, per altre no. Fotografo è una professione, ma non è ancora detto che chi la pratica abbia le qualifiche ed i requisiti (non intendo la partita IVA). Dove non arriva la legge dovrebbe arrivare la correttezza personale. Anche se faccio dei buoni gelati non mi definisco gelataio (li faccio per davvero i gelati ) |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 16:47
"@Labirint: articolo scelto con cura, come sempre" Più preciso di così!!! |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 17:03
@ Fornasieri: hai postato concetti sicuramente condivisibili, ma nella prima frase concordo decisamente meno “ Il fotografo è chi produce fotografie. „ Riassunta semplicemente così, dato che nel mondo ci saranno quanti, 2, 3, 4 o forse oltre, miliardi di possessori di smartphone che presumibilmente tutti utilizzino anche in funzionalità fotocamera, la tua massima si traduce in 4 miliardi di fotografi nel mondo... cosa che francamente fa sorridere, detta poi in un sito di fotografia. Mentre potrebbe essere perfetta in un tabella di una ditta che si occupa di statistica. Anzichè considerare la cosa come dal solo atto di scattare fotografie, o didascalico, o da dizionario o da mera statistica, suggerirei di valutarla dal punto di vista più autentico del termine, direi. |
| inviato il 30 Gennaio 2018 ore 17:06
vincenzo Virus "chiunque in qualsiasi contesto sia in possesso di fotocamera per fotografare è un fotografo" E' qui che per me c'è una grande differenza!! Come già detto prima se mi ci metto a smontare una candela dalla Vespa e la sostituisco, io non mi ritengo un meccanico! Qualche volta ho dato il colore ai muri a casa mia, ma per questo non mi ritengo un imbianchino! Altre volte ho potato le piante nel mio giardino, ma non mi ritengo un giardiniere!! Un esempio che per me è molto esplicativo visto che si è scritto che tutti posso fare una foto, tutti guidiamo un'auto ma non tutti siamo dei piloti!! Per me un fotografo è una persona che lavora con la Fotografia, poi può essere bravo o scarso ma lo fa (come ho scritto prima) di mestiere!! Gli altri sono dei Fotoamatori che a volte sono anche più preparati e bravi di uno che lo fa per lavoro!! Comunque solo una questione di terminologia!! Ciao Seve |
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